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Autore: spacedust    25/04/2012    3 recensioni
Amber, 19 anni. Vive a Londra da sola, da quando i suoi genitori l'hanno lasciata.. Da allora non sembra più la stessa. Ha bisogno di qualcuno che la ami, che la faccia star bene dopo tutto il dolore che ha provato. Riuscirà a trovare la persona giusta?
Genere: Malinconico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Niall Horan, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Prendo il telefono, lo guardo distrattamente: continua a illuminarsi mettendo in evidenza "sconosciuto". Rispondo.
«Finalmente!» dice schizzinosa una voce chiaramente maschile.
«Come scusa?» replico quasi irritata da quella sua risposta.
«Sono due ore che provo a chiamare su questo numero!»
«1. Non so chi si quindi mi spieghi il motivo per cui dovrei risponderti? 2. Siccome parli con una sconosciuta, l'educazione prima di tutto!» dico alzando la voce per farmi capire.
«Ok, forse ho esagerato. Ti chiedo scusa. Sono preoccupato per mia sorella, sono il fratello di Erin, non è in casa e non ho la più pallida idea di dove possa essere. Ho preso la sua agenda, ho trovato il tuo numero e sto chiamando da due ore. E' per caso da te?». 
Dal suo tono avverto la preoccupazione.
«Senti, Erin non è con me, ma so che doveva uscire con un ragazzo.»
«Un ragazzo, dici?»
«Sì» dico con un tono assoluto.
Sento delle voci di sottofondo: lo stanno chiamando.
«Grazie, ciao.»
Nemmeno il tempo di rispondergli che il telefono comincia a bussare. Do' un'occhiata all'orologio. E' davvero così tardi? Avevo davvero dormito una mezza giornata? 
Mando un messaggio a Erin: "Hai un fratello davvero sgorbutico. Divertiti, ci sentiamo presto." e inizio a sistemare un po' di roba, a partire dal salotto: è uno schifo.
Non è di certo questo il prototipo di sabato che avrei voluto trascorrere. Quanto avrei voluto anch'io una vita normale in cui potevo uscire senza preoccuparmi della casa perchè al mio ritorno ci tutto sarebbe stato perfetto grazie alle mani magiche della mamma. 
Due ore di sano lavoro per far ritornare il salotto alle condizioni che meritava; passo alla cucina, al bagno e infine alla mia camera. A fine giornata la mia casa brillava. 'Well done!' mi dico mentre mi dirigo in bagno per rilassarmi sotto la doccia. Indosso il pigiama, accendo il mio ipod, mi sdraio sul divano e inizio a fare zapping, perdo interesse per ogni singola canzone che ascolto. Un nuovo messaggio: "Mi scuso per mio fratello, a volte sa essere molto rude. Bellissima serata con Jonathan, xx"
"Domani mi racconterai tutto. Notte, Erin." le rispondo.



Un risveglio diverso, non brusco come quello delle altre mattine, "la sveglia si è messa da parte" penso, più cauto, quasi dolce. Ho una strana voglia, sento lo stomaco brontolare. Metto la testa nel frigorifero: vedo delle uova; é ora che mi prepari dei pancakes. Accendo la televisione sintonizzandomi su un programma. Suona di nuovo il cellulare, "strano!". Prima passavano settimane senza che nessuno mi cercasse. Con il boccone rispondo: «Pfondo?»
«Buongiorno!» ingoiando il pezzo di pancake.
«Salve, salvino!»
«I Simpson no, eh?!» dice ridacchiando Erin dall'altro lato del telefono.
«Quegli omini gialli sanno come risollevarti il morale, sai?» replico divertita.
«Sono inquietanti. Dovresti dedicare il tuo tempo ad altro...» la interrompo chiedendole: «Cioè?»
Ridacchia divertita. «Faresti bene ad indossare una tuta, tra dieci minuti, al massimo quindici, sono a casa tua. Andiamo a correre!»
E' un tipo sportivo. «No, dai, non ne ho voglia!» sbuffo.
«Non voglio sentire storie, se non ti trovo pronta, giuro che ti smuovo a calci nel sedere. Deprimiti pure, ma poi non chiamarmi più!»
«Non mi sono mai lamentata della mia depressione!»
«Ooook, forse hai ragione però...» prende sfiato «Sbrigati!» mi urla nell'orecchio. Trascino il mio corpo fino all'armadio, prendo la tuta e in meno di dieci minuti sono pronta. Il campanello suona, mi fiondo alla porta. 
«L'erba del vialetto mi ricorda la giungla!»
Fingo di mettere il broncio. «Se qualcuno non mi disturbava come se fosse un personal trainer, l'avrei tagliata.»
Sorride. «Pronta?»
«Sì, signora!» rispondo mettendomi sull'attenti.



Il parco è affollato. «Quanta gente!» esclamo.
«C'è! Lo sapevo, sì, c'è!» sento urlarmi queste frasi.
«Ma chi?»
«Come chi? Jonathan.»
«Tu davvero mi hai portato fin qui solo per vedere un ragazzo con il quale sei stata insieme ieri sera?»
«No, cioè, forse un po»
«Torno a casa, adesso!»
«Perchè?»
Intanto vedo avvicinarsi un tipo muscoloso, veramente carino: Jonathan. 
«Erin?»
«Oh, ciao!» esclama la mia amica.
«Come mai qui così presto?». Sorride sicuramente compiaciuto di vederla.
«Volevamo tenerci in forma!» ammicca. 
Non avendo nessuna voglia di fare la terza incomoda, interrompo: «Senti, Erin, io vado a casa. Sono stanca.»
«Mi lasci sola?»
Sto per replicare, ma Jonathan mi precede dicendole: «Vieni a correre con me?»
«Mi dispiace lasciare Amber da sola.»
La tiro per un braccio. «Ma sei scema o cosa?» sbotto. «Devi assolutamente accettare.»
«Sicura?»
«Muoviti, non perdere altro tempo.»
«Se proprio ci tieni.»
Gira il capo verso Jonathan e gli urla: «Pronto a morire di stanchezza?»
Butto lì un 'ciao' e inizio a correre sulla via del ritorno. Ammaliata dal paesaggio (in questo periodo i parchi di Londra sono uno spettacolo: le conifere sono verdi più che mai, i giardini diventano di un colore vivo spennellati in giro dai colori pastello dei fiori, vedo le prime viole spuntare circondate dalle margherite. Avevano piantato i gerani, era tutto un incanto) non vedo che contro di me corre a tutta velocità un ragazzo distratto dalle chiacchiere del suo amico. Centimetro per centimetro lo vedo più vicino, distinguo la sua capigliatura, le sue braccia scolpite, i suoi occhi. 'Dio, assomiglia proprio a Erin.' ricordo di aver pensato prime che mi trovassi con il sedere per terra e le mani doloranti per la botta. 
«Oh, guarda dove vai, imbranata!». Quella voce.
'L'ho già sentita,' rimbomba la mente 'ma dove?'.
Mi strofino la tuta sporca di terriccio.
«Hai per caso bisogno di occhiali?» è davanti al mio viso, mi guarda dritta negli occhi, mentre l'amico se la ride proprio dietro le mie spalle.
«Senti, non ho bisogno di niente, sei tu che mi sei venuto addosso! Cos'è questo? Il tuo modo di far colpo su una ragazza?» emetto tutto d'un fiato con un groppo alla gola che mi stava attanagliando le parole.
«Woh-oh-oh, calma, babe!»
«Potrei anche chiederti i danni, lo sai?»
«Fai che vuoi!»
Sento i nervi salire alle stelle, quella voce è irritante.
«Vaffanculo.» Sto per andarmene quando sento il mio braccio bloccato da una presa forte, tipica di un uomo virile e sicuro di sè. Mi gira. Mi guarda, anzi mi fissa negli occhi e mi stringe ancora di più mentre il volto dell'amico diventa tutto ad un tratto serio, quasi spaventato da una possibile reazione dell'altro. Il mio sguardo cede al suo, un brivido di paura percorre la mia schiena, le mani e la fronte iniziano a sudare mentre le gambe tremano. Lo stomaco trema e sento partire un conato di vomito, lotto con tutta me stessa per trattenere quella schifezza e per rimandare indietro le lacrime che sarebbero uscite appena la presa fosse diventata più forte. D'altro canto lui avanza di qualche millimetro mentre io cerco di indietreggiare. Cerco di far uscire quelle poche parole che riesco a pronunciare quanto più decise possibili: «Che vuoi?». La mia voce trema, ma spero che non se ne sia accorto.
«Niente!» dice lasciando la presa e incamminandosi con l'amico che gli da una pacca sulla spalla.

Ciaaaaao. Come state? Noi bene, a parte lo stress per la scuola e tutto il resto.. E 'tutto il resto' include anche la nostra storia che ci sta davvero prendendo un casino! 
Entonces, 1. Scusate se ho postato tardi. Colpa mia che non ho mai tempo! D:
2. Che ve ne pare? Entra in scena il fratello di Erin, secondo voi chi è? Ai posteri l'ardua sentenza (?).
3. Grazie mille a chi ha recensito o l'ha messa nelle seguite. Fateci sapere com'è perche siamo davvero curiose e ci teniamo a sapere i vostri pareri.
Il prossimo capitolo arriverà presto, I promise. :)
Erin&Giovs&Anna.

p.s se volete aggiungeteci su twitter! @dreamdusst, Giovs @GiovannaCorsano, Anna (@HayleyAnneDavis) 

  
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