Amici o...?
 

Mi presento , io sono Giorgia e vado in seconda superiore. Sono una ragazza normale, non mi reputo bella e sono timida.
Il mio compagno di banco si chiama Luca. E’ un ragazzo solare e sempre disponibile..è bello? Non so dirvi, per me è nella norma.
Ora però torniamo alla storia..

Prima ora: algebra.
Amo questa materia, ma quando si tratta di dover fare dei problemi…si salvi chi può!
«Perché devono unire algebra e geometria? Perché devono rovinare una materia così bella?!»
«Se non mi dai ascolto però come faccio ad aiutarti??»
«Ti sto ascoltando!»
«No, tu stai maledicendo geometria!»
«Faccio entrambe le cose contemporaneamente!!»
Mi girai verso di lui e notai che mi stava guardando con il suo sguardo da:” Sei proprio senza speranza”. Iniziai a ridere e lui rovinò il momento:«Io non riderei fossi in te, mi concentrerei sui problemi invece!»
«Dov’è finito il mio Luca sempre pronto a ridere ad ogni scemenza?»
Mentre lo dissi gli presi le guance tra le mani..come si fa con i bambini piccoli!
«Volete fare gli esercizi voi due o devo portarvi del tè e dei biscotti?!»
«Scusi prof.»
Ridemmo un’ultima volta e poi tornammo su algebra.
Noi siamo così, pronti a ridere e farci scherzi ad ogni momento…e ormai siamo diventati bravi a non farci scoprire dai prof, anche se essendo in prima fila non sempre ci riesce..

Seconda ora: religione.
Ne io ne lui facciamo questa materia e dobbiamo andare nella “stanza di religione”, ovvero in una parte di biblioteca. Come tutte le volte io sono la prima ad uscire dalla classe, non volgio mai stare troppo a lungo nella stessa stanza con la prof di religione..mi mette paura e poi si arrabbia molto facilmente!
«Ti fai sempre aspettare eh!?»
Ride e lo stesso faccio io.
«Va bene se mi faccio perdonare con una cioccolata calda?»
«Mi va più che bene»
Dopo aver preso la cioccolata ci dirigemmo verso la “nostra” stanza; quest’anno avevamo avuto fortuna siccome alla seconda ora del martedì solo noi due non facevamo religione…un’enorme stanza tutta per noi.
«Tu cosa devi fare?»
«Latino, ieri non sono riuscito a farlo.»
«Io storia, dopo sono interrogata e non so niente!»
«Tès! Lo dici sempre e ogni volta vai bene!»
Risposi con una linguaccia…in effetti aveva ragione, mi preoccupavo sempre troppo per poi andare bene.
Dopo neanche dieci minuti che avevo iniziato a studiare iniziò a parlarmi di un fatto accaduto il giorno prima.
«Lù, puoi raccontarmelo dopo per favore?»
Mentre lo dissi feci un po’ gli occhioni dolci  e lui in risposta riprese a parlare, ignorando la mia richiesta. Mi spazientii..
«Cosa devo fare per farti stare zitto?!!»
«Baciarmi»
Lo presi come uno scherzo…pensai che fosse un po’ brillo!
«Dai taci un po’ che devo studiare!»
«Io ti ho detto cosa devi fare per farmi tacere.»
«Ah..non scherzavi?»
«No.»
«Ci sto!»
Mi avvicinai e lo baciai. Il mio voleva essere un leggero bacio a stampo..il suo l’esatto contrario.
Ricambiai il bacio. Ci staccammo solo quando suonò la campanella; nessuno dei due voleva, ma dovevamo.
Tornammo in classe nel più totale silenzio e non era una cosa normale per noi due che parlavamo sempre!
Nel mentre ripensai a quel bacio. Cosa significava? Cosa voleva da me? Mi era piaciuto? Probabilmente avrei ricevuto una risposta per le prime due domande…mentre per l’ultima la so già. Si, mi era piaciuto e avrei voluto ancora le sue labbra sulle mie.
Fine

Angolo della scrittrice:
Questa è una breve storia che raconta un po' le prime due ore del martedì mattina...e ammetto che un finale come questo non mi dispiacerebbe per niente xD
Comuqnue mi farebbe piacere  sapere cosa ne pensate :D
Giù