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Autore: Sokew86    27/04/2012    2 recensioni
Takuma posò sul tavolino del tè e dei biscotti che gli erano stati richiesti, fece un leggero inchino e si avviò alla porta per lasciare la sua padrona da sola.
"Aspetta Takuma, siediti a farmi compagnia. " ordinò la donna lanciando uno sguardo alla sedia vuota davanti a sé.
Uno strano gesto poiché la donna di solito amava godersi il suo tè da sola.
Takuma si sedette e rimase in silenzio come la sua padrona finché, ella non gli ordinò di prendersi un biscotto.
Ordini su ordini, alcuni con quel tono falsamente materno … erano quelli che più ferivano Takuma.
Genere: Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Sara Shirabuki, Takuma Ichijo
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Ti voglio raccontare una favola, Takuma

(clicca il titolo per la canzone)

 

 

Takuma prima di entrare nella stanza della sua padrona  sospirò, consono di non doverle mai mostrare le sue debolezze anche se ormai l’aveva in pugno: per un vampiro inferiore a un sangue puro ( cioè di quei vampiri più potenti e importante nella scala sociale dei vampiri)  come lui, dopo aver bevuto il  sangue della donna puro sangue era totalmente impossibile liberarsi.

Ormai la sua vita era condannata a essere schiava della purosangue Sara Shirabuki.

Sara sorrise conturbante quando vide entrare il suo servo Takuma, la vampira era seduta vicino alla finestra godendosi i raggi della luna.

Takuma posò  sul tavolino del tè e dei biscotti che gli erano stati richiesti, fece un leggero inchino e si avviò alla porta per lasciare la sua padrona da sola.

<< Aspetta Takuma, siediti a farmi compagnia. >> ordinò la donna lanciando uno sguardo alla sedia vuota davanti a sé.

Uno strano gesto poiché la donna di solito amava godersi il suo tè da sola.

Takuma si sedette e rimase in silenzio come la sua padrona finché, ella non gli ordinò di prendersi un biscotto.

Ordini su ordini, alcuni con quel tono falsamente materno … erano quelli che più ferivano Takuma.

Sara sorrise quando vide il ragazzo iniziare a sgranocchiare il biscotto e senza preavviso iniziò a parlare.

<<  Ti voglio raccontare una favola Takuma … >>

Takuma non nascose lo sguardo ironico, nonostante le sue catene gli era stato concesso di poter esprimere il suo disappunto  nelle azioni della sua padrona, ovviamente non era stata l’azione caritevole della purosangue ma soltanto il suo ennesimo desiderio  che era stata in grado di soddisfare.

<< Una favola? >> chiese asciutto il servo.

La donna ridacchiò  per lei era divertente quel disappunto e  iniziò: << Molto tempo fa , esisteva una vampira bambina che viveva felice con la sua famiglia ma un giorno i suoi parenti le vennero strappati via senza ragione e per la bambina iniziarono le sue prime tristezze, poiché la sua famiglia era la più debole tra le più potenti, ogni arrivista cercava di usarla e ragion per cui la bambina insieme  al suo tutore decisero di vivere in una situazione di quasi isolamento. Così la bambina crebbe in solitudine... Triste, vero? >> domandò, cambiando argomento la vampira a Takuma.

<< Sì. >>

Il sorriso della vampira si allargò: << Non preoccuparti della bambina, Takuma … perché trovò l’amore. >>

<< A quindici anni la bambina era diventata una giovane donna, capace di prendersi cura di sé e delle sue scelte ma lasciò il suo cuore libero di amare  una persona  meravigliosa, lui era bello, dolce e sapeva riempire la sua solitudine… >>

<< Era troppo perfetto? >> chiese allora ironico Takuma.

Il sorrise di Sara si spense e la donna inclinò la testa leggermente: << Era perfetto per lei però non per gli altri. La vampira amava il suo nemico, l’uomo che lei amava era un cacciatore di vampiri. >>

E come nulla fosse la donna beve un lungo sorso di tè  e si godette l’espressione sconcertata di Takuma e quando decise che la pausa della rivelazione  della “ favola” era stata abbastanza lunga, continuò con lo stesso tono spensierato con cui aveva iniziato il suo discorso.

<< La loro relazione era segreta a causa della società dei vampiri poiché la vampira scoprì con un certa sorpresa che per la società di lui … la loro relazione non sarebbe stata un problema, anzi il grado di lei faceva sperare una possibile e reale alleanza tra le due razze. Comunque sia era una relazione basata sullo scambio, lui, il cacciatore, imparava sempre di più cose che non sospettava sui vampiri e lei lo stesso. La vampira capì il motivo per cui i cacciatori non desideravano essere trasformati in vampiri, era un oltraggio a Dio, l’unico che poteva dare la vita e il destino. Fu così che lei le fece la promessa di non morderlo mai, avrebbe accettato la sua morte con serenità come avrebbe fatto lui. >>

Takuma rimase senza parole a vedere il voto della purosangue intristirsi  profondamente, troppo per essere solo una favola.

<< E un giorno accade l’inevitabile e il naturale … i due amanti fecero l’amore. Lei per la prima volte conobbe un calore diverso da quello che di solito sentiva attraverso il sangue che rubava alle sue vittime … e sinceramente, pensò che la vampira preferì quel contatto di corpi, il battito del cuore di lui mentre la faceva sua … era stata la musica più bella che avesse mai sentito. Takuma hai mai fatto qualcuno tua, in quel modo? >>

Sara regalò al servo silenzioso uno di quei suoi famosi sorrisi: << Certo che no, i vampiri mediamente  la considerano una cosa alla pari degli animali … ma lei non si sentì mai sporca e scoprì con gioia di essere incinta di lui … >>

Takuma che fino a quel momento era stato un spettatore passivo della storia  scattò dalla sedia e indietreggiò dalla sedia e con sguardo accusatore però con voce tremante le grido: << Abominio! Una creatura da una purosangue e un cacciatore. >>

<< Oh Takuma, caro … chi ha detto mai che la vampira era una purosangue?  >> e come se fosse realmente sorpresa:

 << Ah già, ti ho lasciato degli indizi … ma che bravo Takuma, sei così intelligente! >>

Sadica e autoritaria ordinò al suo servo di sedersi: << La “ favola” deve ancora finire. >> sottolineò la purosangue.

<< Poiché la vampira aveva poca fiducia nel Consiglio, decise di parlare con uno del suo stesso rango ma molto più potente, davvero potente. L’altro vampiro si dimostrò paterno e veramente sensibile al problema della ragazza e le disse che tutte le cose sarebbero andate per meglio, le chiese di fidarsi e lei lo fece. Quanto fu ingenua quella ragazza. >> mormorò la ragazza sottovoce: << Dopo essersi confidata con il vampiro, la donna parlò con il suo uomo, che le disse d’aspettarlo: avrebbe parlato con l’Associazione  del loro amore ma i giorni passarono e lei non ebbe più sue notizie. >>

<< Forse lui l’aveva lasciata … >>  Takuma fu tagliente nel dire quelle parole.

<< No … non l’aveva lasciata… lui era quel tipo di uomo che l’avrebbe lasciata guardandola negli occhi … non avrebbe mandata un’ ologramma a farlo e poi lei lo trovò.

Sporco di sangue, in agonia ma lo trovò … qualcuno l’aveva morso e il suo corpo non stava reggendo bene alla vampirizzazione. >>

Sara si toccò le labbra: << Ormai in fin di vita, il cacciatore  chiese alla sua amata di prendere il suo sangue così  che la loro bambina ,che la vampira portava nel grembo, avrebbe avuto una parte dell’anima di suo padre. Sai… la vampira sapeva che avrebbero avuto una bambina. >>

<< Mai la vampira fu più disgustata da prendere il sangue da qualcuno, quel rumore del risucchio che un tempo lei aveva imparato ad apprezzare, la inorridiva  ma alla fine lei prese l’ultimo pezzo della sua vita del suo uomo e la ragazza era ben decisa di portare avanti la sua gravidanza… avrebbe cresciuto il frutto del loro amore … sarebbe stata una madre esemplare per sopperire la mancanza del padre, era ben decisa a sopportare la rabbia del consiglio ma … >>

Sara chiuse gli occhi e finse un espressione serena: << Vennero nella sua casa degli uomini, vampiri inferiori a lei, ma comunque numerosi che dopo averla trascinata a terra la iniziarono a percuoterla con calci e pugni. Il motivo della loro rabbia lei lo capì quando vide scorrere il sangue dalle sue gambe: volevano uccidere l’abominio che lei portava in grembo. Inutilmente cercai di difendere  il mio grembo, più lo facevo e più i mie aguzzini aumentavano la loro violenza … a certo punto non potetti più contrattaccare e svenni e quando rivenni … la bambina non c’era più … il legame che avevo sentito in quei quattro mesi era scomparso. Avevo perso tutto, lui e lei…  ma non la mia vita.

Sì per un po’, ebbi bisogno di tempo per riprendermi dalle ferite della mia anima e del mio corpo ma alla fine acciaccata ritornai.  Non ero più la stessa, ero molto meno ingenua e  sognatrice, volevo sapere chi aveva organizzato quel orrendo complotto contro di me … ma in fin dei conti non era così difficile da capire … era stata il vampiro a cui avevo confessato il mio “ peccato”, come  se amare fosse un peccato.  Cosa ne pensi Takuma? La ragazza non era stata sprovveduta, terribilmente ingenua? Però dopo no … era diventata furba e poi … il suo dito accusatore non si era mosso ingiustamente, cosa ne pensi Takuma? >>

<< L’Onorevole Kaname Kuran non ordinerebbe mai un ordine del genere! >> urlò il povero servo chiamato in causa.

La vampira sorrise sinistra: << Takuma … non si fanno i nomi, lo sai? Ho detto solo il vampiro dei vampiri per la privacy dell’altro purosangue. >> Sara si alzò e si avvicinò ad abbracciare il ragazzo tremante: << Sì che l’ha fatto … lo sai. Lui aveva dei piani e il mio abominio li rovinava … stavo per dare alla luce un “ vampire Knight”: un vampiro che ha i poteri dei purosangue, senza il nero potere di trasformare  gli umani in vampiri … che vive alla luce del giorno e che ha il potere di utilizzare le armi anti-vampiro come un cacciatore. >>

Takuma spinse via la donna violentemente, le sue spalle tremavano e i suoi occhi erano in pena: << La famiglia Kuran ha il potere di utilizzare le armi anti vampiro! >>

<< Takuma non comportarti da stupido, tu che non sei all’oscuro di tutto. Svegliati Takuma! Solo le donne Kuran hanno quel potere … il capostipite dei Kuran l’ha strappato tempi orsono al discendente diretto della madre-vampira dei cacciatori: il casato della rosa Argentata è stato sterminato dai Kuran! Era un casato che lavorava per la pace … era onorato dai  cacciatori poiché  i membri discendevano direttamente dalla loro madre! Il motivo della grande guerra fu quello! I cacciatori non possono uccidere la classe dei purosangue senza avere problemi con i vampiri! Ma il nostro ” re” uccise il casato rivale, il vero re dei vampiri e dei cacciatori! Era il casato che univa entrambe le razze perché erano una razza diversa da quella dei purosangue! Erano i Vampire knight! >>

<< Sono tutte leggende! I Kuran sono i legittimi re dei vampiri! >>

<< Leggende? Documenti scritti con il sangue durante le battaglie? >> quasi gridò la vampira irritata che poi riprese il controllo di sé e tornò a parlare con il suo tono dolce: << Sai quale è l’altro modo per creare un Vampire Knight? I cacciatore sono i diretti discendenti di quella purosangue … ma non tutti sanno che ci sono alcune famiglie che discendono dai figli della donna … Trova una di quelle famiglie e quando avranno dei gemelli puoi iniziare il tuo piano, uno dei gemelli erediterà tutta la parte da vampiro, precisamente i poteri di un purosangue e l’altro gemello, nascerà debole ma con il sangue di cacciatore nelle vene. Fai in modo che il gemello “vampiro” si prenda il sangue dell’altro e tutta la sua vita e i poteri del primo si manifesteranno senza limiti! Se sarai stato abbastanza furbo, avrai nutrito il fratello vampiro con il tuo sangue … in modo che lui non ti possa mai attaccare! Il processo è più lungo ma il concetto è lo  stesso, metà patrimonio genetico di un purosangue e metà di un cacciatore e avrai il tuo Vampire Knight, un servo fortissimo e legato a te come un cane!  >>

La donna si avvicinò alla finestra: << Non ti sembra familiare questo processo? >> notando che c’era una figura che passeggiava nel bosco della scuola.

Takuma non rispose, perché lui sapeva troppe cose per essere ingenuo: << Perché l’onorevole Kaname avrebbe dovuto fare questo? >>

Sara sorrise: << Sei stato tu il suo consigliere, non io… >>

La vampira tornò a sedere e incurante dell’effetto che aveva procurato la sua storia cambiò argomento: << Storia triste, vero, Takuma? Mi porteresti un bicchiere di vino bianco? >>

Takuma trovò la forza di replicare: << Lui non vorrebbe che lei si vendicasse, onorevole Sara. >>

<< Takuma … la vendetta appartiene ai vivi. Lo faccio esclusivamente per me. Adesso, portami quello che ti ho chiesto. >>

Il servo fu costretto a uscire dalla stanza, attanagliato da mille dubbi e domande che non avrebbero avuto risposta mentre quietamente la donna riposava con occhi suoi almeno sembrava…

Con lentezza esasperante slacciò un medagliane dal suo collo che normalmente teneva nascosto  sotto le sue vesti e la donna lo raccolse in una mano e con l’ altra iniziò ad accarezzare le decorazione incise su di esso, una croce che ogni angolo aveva un pugnale… il simbolo dei cacciatore. La donna ricordava bene quando gli era stato, per l’esattezza quattro anni prima quando lei aveva scoperto di essere incinta e il suo amato se ne era andato con la promessa di tornare con buone notizie. Era un cimelio che apparteneva  alla famiglia di lui e che avrebbe dovuto difenderla  ma non era stato così, quel medaglione non aveva difeso lui, non aveva difeso la loro bambina …

Sara aprì il medaglione, non c’era nessuno foto perché lei avrebbe voluto metterci una foto di lui insieme alla loro bambina, la vampira sospirò e iniziò a  concentrarsi su altro … sentiva la presenza di quello che cercava, del Vampire Knight … stava cadendo nella sua trappola …lei lo voleva, lui che rappresentava l’unione delle tre razze … poteva diventare un simbolo di pace o di guerra, dipendeva da chi l’avrebbe preso per primo.

Se voleva avere la pace … Sara non avrebbe esitato a continuare le sue azioni, era il momento che le tre razze  si concordassero con la forza, sotto un’unica persona lungimirante alleata con chi doveva avere il vero potere. Era il momento che i vecchi potenti cadessero e salissero i nuovi… per avere una nuova era.

Niente l’avrebbe fermata, ci doveva essere la pace se non voleva che a qualcun’altra o altro capitasse la sua triste favola.

Sara si alzò e si avvicinò alla finestra e come si aspettava incontrò lo sguardo di Zero Kyruu: << Verrai con me, re diseredato  … >> sussurrò la vampira mentre il ragazzo la fissava intensamente: << Perché io sono l’unica che posso darti le risposte. >>

Con uno scatto veloce la vampira chiuse il suo medaglione e aprì la finestra e con il sorriso sulle labbra si rivolse a Zero Kyruu: << Hai deciso … Vampire knight? >>

 

 

 

Note: Sa tanto di Underworld la storia di Sara, vero? Beh questa FF si svolge prima del capitolo 81 o roba simile. Non sono una vera fan del manga, lo sono stata ma … adesso mi limito giusto giusto a leggere qualche scans per avere l’idea di come finirà. In questa storia ho riassunto le varie idee che io e mia sorella abbiamo …

1.        Crediamo nell’ex esistenza di un altro casato purosangue rappresentato dalla rosa,la regina del fiori e simbolo dei vampiri in vampire knight: ce da domandarsi perché i Kuran che sono i re sono rappresentati dall’orchidea

2.        Solo le donne Kuran maneggiano le armi anti vampiro

3.        La grande guerra che viene citata nei primissimi capitoli non viene mai spiegato il motivo, mettiamo il caso che ci fossero gli eredi della donna incappucciata e che siano stati assassinati, per i cacciatori è stato un affronto.

 

   
 
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