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Autore: GiuHyun    28/04/2012    5 recensioni
Qui parlano Hikari93 e XxX_GiuliaLoveless_XxX con una nuova storia per voi!
Una ragazza. Rochelle.
Amante della musica, ballerina e cantante, fin da piccola ha sempre avuto una vita difficile.
Ad otto anni incontra Yoh, ma poi sparisce e la danno per morta.
Lei appena compie i 18 anni, tornerà là per ritrovarlo e poterlo riabbracciare. Ma purtroppo conoscerà lui.
Genere: Comico, Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Hao Asakura, Nuovo personaggio, Ren Tao, Yoh Asakura
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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capitolo 6
Capitolo 7
Oh god why. Mi devo vergognare per non aver aggiornato questa storia per tutto questo tempo. La mia povera collaboratrice aveva pure pronto il capitolo e me l'aveva mandato... ma io >.> mi sono dimenticata di postarlo >.>
Quindi prendetevela con me, e non con lei ç__ç prometto che ora sarò più veloce sia a scrivere che postare ç__ç

Comunque, questo capitolo è una vera bomba ;) finalmente il tanto atteso appuntamento con Hao, quindi se eravate curiosi di scoprire cosa sarebbe successo e tutto, vi consiglio di leggerlo u____u
Ci sentiamo in fondo con i ringraziamenti, e scusate ancora il ritardo ç_ç <3


Start Date. Ciak let's go!
Sarei uscita con Hao.
Niente di importante, del resto. Sì, avrei trascorso una serata insieme a uno dei ragazzi più fighi che avessi mai conosciuto, ma, insomma, non era qualcosa di importante, vero? Non era necessario piazzarsi davanti allo specchio e prendersi cura di ogni singola ciglia, sperando che fosse come dovesse essere, ovvero perfetta.
Rochelle, dovrai essere necessariamente perfetta, con Hao, mi dissi.
Sebbene potesse sembrare che fossi tranquilla, in realtà ero tutta un tremore, dalla testa ai piedi, preda di un imbarazzo senza eguali. Inoltre, ero anche parecchio indecisa su cosa fosse meglio indossare. Non volevo apparire né troppo snob, né troppo semplice. La virtù sta nel mezzo, avevo sentito dire, ed era proprio quel “mezzo” l’oggetto della mia ricerca. Anche perché non ero tanto convinta di aver capito perfettamente Hao, tantomeno i suoi gusti.
Dopo un’attenta analisi dei vestiti che avevo a mia disposizioni, optai per la spontaneità, per me stessa: mi reputavo – ma non si è mai buoni giudici di se stessi, dunque sapevo di potermi tranquillamente sbagliare – una ragazza piuttosto dolce, a tratti fragile, ma che non ci pensava due volte prima di ricorrere alle mani, se ce ne fosse stato bisogno – il povero Horo Horo ne era stato un chiaro esempio.
Sospirai amareggiata, e mi lasciai scivolare a terra, seduta tra quegli indumenti che avevo scartato e gettato sul pavimento.
“Perfetto” pensai “cosa potrebbe indossare un maschiaccio vestito da angelo?”
Persa tra i miei pensieri, sentii a malapena i passi che si avvicinavano alla porta. Ebbi appena appena il tempo di voltarmi che Horo Horo comparve alla soglia.
Senza neanche bussare, esatto.
Per fortuna non avevo cominciato a spogliarmi, altrimenti Horo Horo avrebbe ricevuto un’altra lezione! Forse stavo esagerando un po’… o, più semplicemente, era lui che mi esortava a prendermi tali confidenze, facendo lo stesso, lui, nei miei confronti.
-Avresti potuto fare diversamente- soffiò il ragazzo dai capelli azzurri ancor prima che potessi chiedergli cosa volesse.
Inarcai un sopracciglio. -Come, scusa?-
Sbuffò, quasi infastidito che non avessi colto al volo le sue parole. –Tra tanti, hai scelto proprio il migliore, Rochelle. Io… io sarei potuto essere migliore, Hao non ti si addice.-
Sgranai gli occhi. -E perché, di grazia?- La mia risposta sarebbe potuta sembrare troppo brusca, e col senno di poi l’avrei definita tale anch’io; ero semplicemente stufa, però, che tutti coloro che mi stavano intorno credevano di poter decidere della mia vita.
Arginò la domanda, tergiversò: -Te lo ripeto- balbettò più imbarazzato –io… mi ci vedo meglio io con te.-
Simulai un risolino falso, di nervosismo: -Non ha senso ciò che dici.- Feci una breve pausa per misurare le parole, poi continuai: -Senti, Horo Horo, non cosa tu creda di provare per me, ma non è il caso, stop. Sono più che felice di uscire con Hao, ecco.-
Probabilmente il mio tono risultò più duro di quanto fosse e, soprattutto, offese Horo Horo più di quanto mi fossi aspettata. Mi rattristai subito, sentendomi una stupida per una reazione del genere, legata più che altro al mio passato, alla mia famiglia che mi aveva imposto troppi paletti per frenarmi, e non certo a un ragazzo che, forse innamorato, voleva rendersi soltanto cortese con me.
Volevo sprofondare nel pavimento e non uscirne più.
-Perdonami- aggiunsi immediatamente, sinceramente risentita. – Non volevo, l’ho fatto ma non volevo. Scusa, sono stata una sciocca, ecco cosa!-
Horo Horo mi sorrise, meno triste: -Non essere troppo dura con te stessa!- Si grattò la testa, impacciato. –Anch’io ho sbagliato a venir qui di corsa, ma c’era una cosa che ci tenevo a dirti…-
Avrei voluto anticiparlo, dicendogli che, se volesse confessarsi o cose del genere, sarebbe stato meglio non farlo. Stavo per aprire bocca, ma mi precedette.
-Non era gelosia, la mia.-
-Non solo, diciamo così- puntualizzai.
Annuì. –Hao non ha una buona reputazione (ecchisenefotte!! *____*), si dice che usi le donne soltanto per il loro corpo, e che poi le getti via come un qualsiasi oggetto usato.- Studiò la mia reazione – la nascondevo abbastanza bene, ma le sue parole mi avevano lasciata di stucco – infine terminò: -Volevo avvisarti e consigliarti, prima che fosse troppo tardi, di avvicinarti a qualcun altro, sentimentalmente.-
-E avevi pensato a te- ironizzai, anche se in realtà ero nervosissima, più tesa di un cavo della corrente elettrica, a un passo dallo scoppio.
Alzò le spalle. –Ebbene, un pensierino puoi sempre farcelo.-
Si avvicinò troppo a me e finì come tutte le altre volte: con le mie cinque dita della mano destra stampate sul suo viso e con i suoi lamenti da cucciolo ferito.
-E ora fuori!- Lo spinsi via.
“Ma grazie mille per l’avvertimento, davvero.”
La mia agitazione era aumentata ancora di più; se prima mi ero sentita come un animale braccato perché non conoscevo Hao, ora avevo capito che sarebbe stato meglio ignorare tutto di Hao Asakura.

Alla fine il mio vestiario era stato sì importante, ma meno di quanto avevo ipotizzato all’inizio, prima della rivelazione di Horo Horo.
Avrei dovuto prestare attenzione alle azioni di Hao. Certamente, ora non potevo presentarmi da lui e annullare l’appuntamento, però, magari, se fossi riuscita a non finire “nella tela del ragno”, avrei potuto mettere in pratica il suggerimento di Horo Horo e scostarmi da lui. Facile a dirsi, tutt’altra cosa il da farsi; quel ragazzo mi aveva colpita fin da subito, e anche il bacio che ci eravamo scambiati viveva ancora, sia nella mia mente che sulle mie labbra. I sentimenti non si potevano cancellare all’improvviso, ma, chissà, se fossi stata fortunata, la mia sarebbe stata semplice infatuazione e non un vero e proprio innamoramento. Solo in quel caso l’avrei fatta franca. Dovevo bloccarmi prima che si superasse la soglia della cotta e si sfociasse in qualcosa di più serio. Se me ne fossi innamorata sul serio, sarebbe stato un grosso guaio, per me.
Eppure, non riuscivo a non pensare che, con un po’ di fortuna, se anche fosse scattato qualcosa in più per Hao, sarei riuscita a farlo cambiare.
La speranza era sempre l’ultima a morire, del resto.
Quando scesi giù, i ragazzi apprezzarono il mio look – eppure non avevo indosso niente di particolare: dopo la rivelazione fattami, affinché potessi scoraggiare Hao dal “provarci con me”, avevo scelto qualcosa di semplice, orietandomi su qualcosa di dolce –, e Horo Horo, ripresosi al meglio e ritornato il solito simpaticone, si esibì in un fischio di gradimento.
Indubbiamente, assomigliai in tutto e per tutto a un pomodoro, e mi sentii tremendamente in imbarazzo. Mi voltai, cercando lo sguardo di Yoh, e con mia somma delusione non lo trovai.
Mi sentii male, come morire: il mio migliore amico era forse geloso di ciò che stavo facendo? O era soltanto in ansia per me per le cattive voci che, a quanto pareva, aleggiavano intorno a suo fratello?
Non ebbi il tempo di domandargli alcunché, perché Hao, da vero galantuomo, mi portò fuori, e la porta, chiusasi, mi mostrò l’espressione triste del mio migliore amico.
Avrei dovuto risolvere il problema al più presto, o non sarei stata in pace con me stessa…
Ma una cosa per volta, adesso toccava ad Hao.

Più mi ripetevo di dover prestare attenzione ai “modi di fare” di Hao, più mi rendevo conto che il mio cervello andava allegramente in tilt davanti ai suoi sorrisi e ai suoi modi gentili. Doveva essere tutta apparenza, e lo sapevo, tuttavia mi era impossibile controllarmi. Per un secondo mi chiesi addirittura se Horo Horo non mi avesse spudoratamente mentito, magari per gelosia… impossibile, mi risposi immediatamente. Horo Horo era uno dei ragazzi più gentili e onesti con cui avevo avuto a che fare!
-Ti piace il posto, allora?- domandò lui, tutto a un tratto.
-Ehm… sì, sì, mi trovo a mio agio, perfettamente a mio agio- balbettai, rossa.
“No, no, e no, Rochelle, qui le cose non vanno AFFATTO bene! E smettila di arrossire davanti a tutto quello che dice! Ti rendi conto che ti ha chiesto se ti piace il posto? Non ti ha mica domandato del bacio dell’altra volta, eh! E in quel caso che avresti fatto? Saresti morta?”
Rise, cristallino, mi parve un angelo.
-Sei molto buffa quando fai così, Rochelle- disse, il vento tra i capelli lo rendeva ancora più splendido mentre guardava il mare di fronte a noi. –E’ anche per questo che ti ho adocchiata subito.-
“E va bene, allarme rosso, zona a rischio!”
-Sì, sì, anche per me è lo stesso, insomma, sì, mi sei… mo-molto simpatico- azzardai.
Lui rise ancora. –Simpatico eh?- soffiò nel mio orecchio, dopo essersi avvicinato.
Poi, senza che nemmeno me ne resi conto, mi prese sotto braccio e mi trascinò via di là.
Ero frastornata, stavo perdendo di vista il mio obiettivo a causa di semplici parole; stavo barcollando, mi tenevo in piedi a stento -e i tacchi di certo non mi stavano aiutando- , e il mio spirito ondeggiava tanto veloce quanto lo erano le onde del mare impetuoso che avevo adocchiato fino a pochi istanti prima.

Tutto sommato, Hao era stato parecchio gentile con me, e ancora una volta misi in discussione le parole di Horo Horo, o meglio, ciò che mi rimaneva nella mente di esse, visto che il resto era tutto occupato da Hao, dal ristorantino che aveva scelto e in cui mi aveva offerto la cena, dal baciamano – roba da restarci stecchiti – alle sue labbra soffici che si schiudevano quando parlava.
Di cosa parlasse lo ricordavo a stento, perché, ammaliata eccessivamente dalla sua figura, lo dimenticavo quasi subito. Ero incapace di sostenere una conversazione decente.
Perciò, in sostanza, si svolse tutto alla perfezione.
Finché non tornammo a casa, perché la ciliegina sulla torta, che avrebbe fatto vacillare il tutto, era necessaria.
-Ti è piaciuta la serata, Rochelle?- mi domandò sulla soglia.
Non potevo mentirgli: checché avessi pensato quel pomeriggio, mentre mi preparavo, o ancora, durante la cena, non potevo non dire che era stata una serata piacevolissima.
-Sì, devo essere sincera, hai saputo stupirmi.-
Mi bloccò contro la porta ancora chiusa, prendendomi per i polsi. –Allora me lo merito un bacio?- chiese malizioso.
“E’ ora che devi dire di no, Rochelle! Ce l’hai fatta per tutta la serata, non puoi cadere così…”
Stavo per rispondere – e cosa avessi risposto, beh, non lo sapevo nemmeno io – quando lui fece la prima mossa, lasciando scivolare le sue labbra sulle mie, lentamente, sensualmente.
Se prima avevo avuto anche solo una piccola opportunità di oppormi a quell’ammaliatore conciato da umano, in quel momento ebbi la consapevolezza di essere il topo nelle grinfie del gatto. E, abbandonata a questa concezione, quasi fosse il mio destino inesorabile, mi lasciai andare, dischiudendo le labbra e permettendo l’ingresso della sua lingua.
Qualcosa in me lottava per ribellarsi, ma era sempre più debole.
-Ammettilo, stavi aspettando solo questo bacio.-
Mi lasciò di stucco, soprattutto nel momento in cui aprì la porta e se ne andò senza darmi possibilità di replica – quel giorno, gli eventi erano più forti di me, e non mi davano la possibilità di dire la mia, visto che venivo sballottata di qua e là senza replicare –, sogghignando tra sé e sé, come fosse contentissimo della sua nuova vittima.
-Ti ha proprio fregata, sai.-
Ci mancava solo quella. Eh no, a quanto pareva il bacio con Hao – il quale, evidentemente, mi aveva catalogata come una poco di buono, ed era questo che mi faceva più rabbia – non era stato sufficiente, dovevo sorbirmi anche un altro.
-Tao Len- salutai senza interesse. Tra tutti i momenti di calma che avrebbe potuto sfruttare per parlarmi, visto che volevo conoscerlo meglio, aveva scelto proprio quello peggiore!
-Che c’è, ci sei rimasta male?- domandò con stizza. –Eppure, mi era sembrato di capire che quel testone ti avesse avvisata.-
Strinsi i pugni. -Lascia stare, che è meglio.-
Ero stata un’idiota; avrei dovuto fidarmi di Horo Horo. (Horo Horo ha sempre ragione u.u ndGiulia)
-O, semplicemente- continuò senza darmi retta, quasi fosse impegnato in un monologo –preferivi altro.-
Conquistò subito la mia attenzione, nonché un mio cipiglio inarcato paurosamente – paurosamente per lui, che mi aveva fatta arrabbiare più di quanto non lo fossi già. –Che intendi?-
Ridacchiò. –Probabilmente, la nostra Rochelle, più che la bocca di Hao, preferiva il suo letto. Con lui dentro, ovviamente (Oh, Tao Len, e chi non lo vorrebbe? *çççç*).(io ci vorrei anche Len eh u.u ndGiulia)-
Arrossii, mi arrabbiai, strinsi i pugni e sentii un dolore al petto che mi sapeva di collera; mi aveva offesa, e alla grande, anche. Non solo Hao, a quanto pare, ma anche Len mi aveva considerata, con quelle sue parole, una tipa da poco.
-Pensa quello che ti pare, idiota!- e scappai via, cercando rifugio in nessun’altro se non me stessa.

“Stupido, stupido, stupido di un Tao Len ”


Eccoci alla fine di questo stupendoso capitolo scritto dalla mia cara luce u___u Vi chiedo ancora di non prendervela con lei, ma con me, che ho fatto ritardo ad aggiornare -.-' Sono un'idiota ç_ç

Comunque che ne pensate di questo ??? u_u vi ha soddisfatti? Secondo voi quello che ha detto il nostro Horo è la verità, o solamente la gelosia è a farlo parlare u-u?
Bene, vi vogliamo anticipare qualcosa nei prossimi 2 capitoli, che anche essi saranno scritti uno da me, e uno dalla mia collega, sennò sarebbero troppo lunghi, per farci perdonare un po' (anzi farMI). Nei prossimi ci sarà il ballo di fine anno scolastico dei ragazzi, dove parteciperà anche Rochelle, e ballerà con tutti u_u e quindi verranno a galla altre cose.. ci saranno tante sorprese, e l'entrata di un nuovo personaggio... chi sarà mai??? u___u
Aspettate il prossimo capitolo *_* a presto!!!
Vostre XxX_GiuliaLoveless_XxX&Hikari93
P.S vi linko il vestito di Rochelle per la sera e il trucco *___* u.u e poi sparisco u.u!


Vestito
Trucco


   
 
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