Incatenata in un abbraccio al suo corpo fremente, mente lui la stringeva a se possedendola in una passione ardente che non lasciava spazio alla tenerezza; 
finalmente la stava amando ... ma come?? come si fa con una puttana.
-basta! basta! basta! non mi tormentare più, perchè mi fai questo?
Sully  lo guardava negli occhi dimenandosi sopraffatta dalla rabbia e dal disprezzo che ora provava per lui e per se stessa. Ora voleva solo scappare e andare dove ne lui ne il suo pensiero l'avrebbero più trovata ma il conte serrò la mano fra i riccioli chiari e la trattenne e lei si voltò di scatto quando le lacrime le rigarono volto; non voleva che la vedesse anche piangere.
Lui la guardava con occhi freddi e duri come il ghiaccio rapito da quel pudico candore. Era così fiera, così splendida e senza accorgersene avvicinò le sue labbra a quelle di lei mendicando un bacio...anche un solo bacio, dopo aver appagato le sue voglie e aver punito il desiderio folle di lei  d'amarlo e le premette piano sulla pelle rossa e morbida delle labbra che però non si schiuse .
Sully ora rimaneva immobile,avvilita, sapeva di non potersi sottrarre a lui, di non poterlo sopraffare. La voce del conte come un sibilo le sussurrava all'orecchio a denti stretti
- perchè non corrispondi? non era questo che volevi?
- e tu cosa vuoi da me? vuoi ferirmi ancora per essermi trovata mio malgrado a provare un sentimento forte per un uomo materialista e meschino che non lo merita?.. . vuoi farmi impazzire? ... vuoi farmi morire? ... vuoi che ti mostri ancora le mie debolezze perchè tu poi possa disprezzarmi e punirmi ancora questo?...sei solo un serpe che non riesce a provare amore o compassione e io ti odio ...
Lo guardava dritto negli occhi ora come aveva già fatto appena si conobbero, quanto ancora non sapeva quando male era capace di farle, quanto aveva desiderato d'amarlo prima di doverlo odiare.
- ebbene sarai accontentato. Mi vedrai morire ma morirai anche tu...ho preso del veleno e le tue labbra baciandomi lo hanno preso dalle mie ... ridi ora che sai che morirai.. o prova a farti perdonare quello che mi hai appena fatto per redimere la tua anima prima che si danni per sempre ...
ma negli occhi del conte Sully non vide paura,c'era quasi sollievo. La presa sui capelli di lei aumentò e la baciò di nuovo con estrema lentezza e dolcezza e questa volta le labbra di lei risposero a quel tocco delicato e entrambi assaggiarono il sapore dell'altro mescolando i loro respiri.
Ormai che aveva da perdere? chi lo avrebbe giudicato per aver amato una serva? ora poteva amare davvero quella dolce ninfa bionda ... tanto domani non avrebbe dovuto fare i conti con la propria coscenza, non avrebbe dovuto dare più conto a nessuno ... sarebbe morto ... sarebbero morti insieme.
Il bacio sembrò non avere fine e quanto il conte si staccò non era più lo stesso: i suoi occhi erano trasparenti e dolci, i suoi gesti gentili.
Le carezzò la fronte scostandole una ciocca impertinenente che le posava sulla guancia.
- ucciso da una donna!... dall'unica donna che è riuscita ad amarmi. 
sussurrò con un sorriso tra l'ironico e il malinconica. Poi le sollevò il mento, le lacrime dagli occhi di lei ricominciarono a scendere copiose ... non lo riconosceva più, anche se in fondo non lo aveva mai conosciuto davvero.
Non aveva mai visto tanta dolcezza negli occhi della serpe; non aveva mai visto neanche un accenno di sorriso su quelle labbra perfide e perfette e vedere quel cambiamento ora le straziava il cuore ...
Perfido e indifeso ... una serpe con gli occhi di un angelo ...