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Autore: Ayla_    29/04/2012    0 recensioni
In un universo quasi parallelo, esistono due paesi devastati da una guerra che continua da secoli. In mezzo fra loro, come una piccola macchia sulla cartina, esiste "la Bolla", un posto di pace in mezzo a tanto orrore.
Una ragazza come altre, un'amica fedele, sognatrice, intelligente, sensibile, solare e allegra ma insicura, testarda e un po' permalosa.
Cerca il suo posto nella vita, cerca un modo di aiutare le persone e allo stesso tempo di essere felice.
Questa é Ailis.
IMPORTANTE: Storia momentaneamente sospesa per mancanza d'ispirazione. Mi dispiace, la riaprirò appena possibile.
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Ciao,sono Ailis. Inizio banale, lo so, ma come altro iniziavo?
Comunque, vivo con i miei genitori e la mia sorellina più piccola di me di 2 anni.
Vivo a Dreight, una cittadina molto piccola, all'interno di quella nazione che oramai tutti chiamano "la Bolla di Pace" o più semplicemente "la Bolla".
Perché si chiama così?perché le nazioni a noi confinanti di Rasdea e Lantanea sono in guerra fra loro da ormai qualche secolo, e noi siamo rimasti neutrali. Curiamo i feriti di guerra, portiamo cibi ai profughi qui rifugiati e nessuno, in 6-7 secoli, ha osato attaccarci; da nessuna delle due fazioni abbiamo mai avuto niente da temere visto che portiamo aiuti civili (non militari) a tutti quelli che ne hanno bisogno.
Comunque, tornando a me, ho 17 anni, i capelli color bronzo-rosso a boccoli che sono sempre incasinati, sono un po' bassa, ma molto magra e agile e ho gli occhi di due colori: uno é verde smeraldo, mentre l'altro é color blu oltremarino. Lo so é strano, molto strano, ma sono nata così.
Comunque oggi doveva essere una giornata come tante e l'inizio lo é stato:
Mi sono alzata presto, mi sono preparata per uscire e sono andata a scuola. Arrivata a scuola mi fermai un attimo a osservarla. Quel maestoso, stupendo edificio rosso le metteva sempre allegria, non tanto perché era una scuola, ma piuttosto perché le mie amiche, le mie tre migliori amiche le posso vedere solamente li. Infatti due (Selina e Jenny) sono di Rasdea, mentre Liz é di Lantanea.
Venivano a scuola lì perché le loro famiglie erano emigrate circa 2 secoli fa, ma l'odio profondo era rimasto lo stesso fino ai loro genitori. Noi eravamo diventate amiche immediatamente, senza sforzi o chissà quali litigate. Secondo me eravamo uguali ragazze di 17 anni, cosa poteva essere diverso in noi? il cognome e gli antenati, tutte e due le cose appartenenti al passato.
Comunque mi avviai verso la classe e all'esterno le trovai tutt’e tre ad aspettarmi. Ci salutammo come al solito, abbracciandoci, mentre mi chiedevo mentalmente che bene avevo o avrei mai fatto per meritarmi delle amiche così.
Entrammo in classe ridendo e scherzando, mentre prendevamo posto. Purtroppo i banchi erano singoli, ma noi c’eravamo organizzate per stare tutte vicine, più in fondo possibile alla classe.
Notai che vicino a me, che di solito sto in un angolo, era stato aggiunto un posto, chissà per chi.
Il prof entrò come al solito trafelato, super impegnato, ecc.... Guardai di nuovo l'orario di questo nuovo anno scolastico, iniziato da poco più di una settimana ma che ero già desiderosa di concludere, e mi convinsi che fare 4 ore di matematica-fisica ogni santo martedì e giovedì mattina non sarebbe stato terribile. Forse. Magari. No.
Il prof fece l'appello come al solito, poi sembrò ricordarsi improvvisamente di una cosa:
"Ragazzi attenzione un attimo prego! Vi annuncio che, sebbene un po' in ritardo (ponendo l’accento sulla parola con tono disapprovativo), si é finalmente unito a noi un altro alunno. James, vieni pure avanti e siediti vicino ad Ailis. Bene a questo punto ricominciamo la lezione..."
Ma io, che fino a quel momento avevo cercato le mie cose nella borsa avevo alzato lo sguardo su James ero rimasta di sasso, con la proverbiale bocca spalancata.
Era assolutamente fantastico: gli occhi marroni, alto, magro ma abbastanza muscoloso, con i capelli biondo-castano lisci ma un po' ribelli. Insomma era praticamente perfetto. Si sedette vicino a me e sorrise, poi si concentrò sulla lezione o almeno così sembrava, perché lo colsi più di una volta guardarmi di sottecchi e poi distogliere lo sguardo.
Pregai perché arrivasse la pausa e il tempo sembrò prolungarsi all’infinito.




Spazio autrice
Ciao, inizio col dirvi che non è la prima storia che scrivo ma che è la prima che scrivo qui su efp.
Spero possa piacervi questa storia così come piace a me scriverla!
Beh, per ora non ho niente da aggiungere. Al prossimo capitolo!
Ayla_
  
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