Anime & Manga > Naruto
Ricorda la storia  |      
Autore: WilliamDuck    30/04/2012    5 recensioni
Naruto e Sasuke sono i ragazzi più quotati della scuola, amici fin da piccoli e sostenutisi a vicenda negli anni.
L'uno innamorato di una mora, l'altro di una rosa, ma l'hanno sempre tenuto nascosto.
Piccola, dipende dai punti di vista xD, shot NaruHina senza tante pretese con piccoli accenni SasuSaku.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Hinata Hyuuga, Naruto Uzumaki, Sakura Haruno, Sasuke Uchiha
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Sbuffo per l'ennesima volta, quando ci si mette il prof Ebisu sa essere di una noia mortale.
Ma aspetta... cosa sono tutti quei segni sulla lavagna?

Mi giro verso il mio compagno e neanche lui sembra molto interessato alla lezione.
Ci credo ha tutti nove e dieci in tutte le materie, gli basterà leggere sì e no una volta e lo saprà già a memoria!

Tutte a lui le fortune!

- Pss... hey, Sas'ke!- sussurro a bassa voce per non farmi sentire dal prof.
- Che vuoi, Naruto?- risponde al mio richiamo.
- Oggi vengo da te, non ci ho capito un accidenti e poi cosa sono degli scarabocchi sulla lavagna?- e assumo la mia tipica espressione di quando non capisco qualcosa.
- Idiota, quelle sono formule matematiche.- mi risponde scocciato.
- Hey! Non è colpa mia se il prof non fa capire un piripicchio.- rispondo mettendo il broncio.
- Se tu non ascolti mi pare una cosa ovvia.- dice lui.
- Finiscila di fare il saputello, oggi hai da fare?- gli chiedo.
Ci pensa su.
- Mmm... No, non mi pare, puoi venire.- mi risponde, sapendo già che io non studierò e che mi sollazzerò sul divano a guardare la tv con i pop corn.
- Perfetto.- dico sorridendo.
- Prima o poi dovrai spiegarmi perché devi venire da me a guardare la tv.- mi dice.
- La tua è al plasma, la mia è un catorcio con l'antenna spezzata.- gli dico a mo' di spiegazione.
Lui pare lasciar perdere la discussione, nel frattempo suona la campanella della ricreazione.
Ci guardiamo in faccia.
- Sei pronto a morire?- mi domanda senza scomporsi.
Io gli appoggio una mano sulla spalla.
- Facciamoci forza, amico mio.- lo incoraggio e insieme varchiamo la porta.
Come ci aspettavamo tutte le ragazzine presenti nel corridoio si appiccicano a noi a mo' di koala.
All'inizio la situazione mi faceva piacere, insomma abbiamo tutte le ragazze della scuola ai nostri piedi, ma dopo un po' di tempo è cominciata a diventare stressante.
Prima di andare in bagno devo controllare che non ci siano videocamere o aggeggi strani.
Vabbé che son figo (Naruto pecca un po' in modestia xD ndA), però loro esagerano.
Dopo essere riusciti ad evadere dalla prigionia-polpo delle fans raggiungiamo il tetto, senza farci notare, è l'unico posto in cui possiamo stare tranquilli.
- Sono proprio delle galline!- esclamò io, infastidito.
- Per una volta devo darti ragione, sta diventando insostenibile la cosa.- mi dice guardando il cielo.
Anch'io mi perdo in quell'immensa distesa azzurra dello stesso colore dei miei occhi, mi siedo con le spalle al muro e mi diverto ad immaginare le forme più strane che le nuvole possono assumere.
Sasuke, dapprima confuso, mi si siede accanto.
- A cosa stai pensando?- mi chiede improvvisamente.
- Uh? A niente in particolare, tu?- gli chiedo guardandolo negli occhi, non sopporto di parlare con una persona senza guardarla in faccia e poi è raro che Sasuke mi parli senza offendermi per cui voglio capire quello che prova dalle espressioni che assume.
- Pensavo a come fosse avere una vita normale, una famiglia, degli amici e qualcuno con cui condividere le proprie gioie e i propri dolori.- mi espone serio.
Io lo guardo sorpreso, Sasuke non parla mai e quando lo fa se ne esce sempre con quelle frasi ad effetto che solo lui sa da dove sbucano.
Ma non posso non dargli ragione, siamo entrambi orfani, senza fratelli né sorelle, anche se per me lui è come se lo fosse e ormai conosco ogni sua abitudine e viceversa.
- Sei sempre il solito noioso.- gli dico per spezzare la tensione e anche per allontanarmi da quei pensieri poco convenevoli per me.
Non risponde, ha capito perché l'ho fatto.
Mi correggo: per me non è solo un fratello, mi capisce ancora meglio di come potrebbe fare un fratello.
- Pensi di dirglielo?- mi domanda.
- Di che parli?- cerco di sembrare ingenuo.
- Lo sai benissimo. Non prendermi in giro.- cavolo, se n'è accorto.
Io sospiro.
- Guarda che provo solo una profonda stima e un gran bene nei suoi confronti.- gli dico non convinto.
- Naruto, si vede lontano un miglio che la ami.- oh-oh, pericolo!
- Che diavolo dici? Non è vero!- sento le gote farsi più calde.
- Oh, ecco Hyuuga.- mi dice atono.
Io mi guardo freneticamente in giro.
- Dove? Dove? Dove?- gli dico girandomi verso di lui.
Mi guarda con un sorrisetto malizioso sul volto e io capisco che sono caduto in trappola.
Arrossisco di nuovo, ma stavolta tutt'altro che lievemente.
In uno scatto di vergogna e rabbia mi getto su di lui.
- Teme! Sei solo un maledetto teme!- e gli tirò un destro per niente amichevole, ma lui si scansa e io finisco col dare un pugno sul pavimento.
La mano mi trema, la voce preme per uscire, ma cerco di trattenermi, fino a quando non ce la faccio più.
- Ahhh!! Dannazione, maledetto teme!- impreco contro di lui, tenendomi la mano dolorante e dimenandomi.
- Te la sei cercata.- mi risponde altezzoso Sasuke.
Lo incenerisco con lo sguardo, ma non rispondo.
La campanella suona nuovamente e siamo costretti a fare slalom per il corridoio per arrivare in classe.
Devo dire che ho anche sviluppato una maggiore abilità nel correre e nella fuga grazie alle ochette che ci vengono dietro.
In fondo al corridoio vedo due figure e il mio cuore perde un battito.
I miei piedi non ne vogliono sapere di muoversi ed io rimango lì come uno stoccafisso a fissare quell'angelo dai capelli color della notte e gli occhi più splendenti della luna.
Lei si gira verso di me, arrossisce e mi fa un sorriso bellissimo.
Il momento magico viene interrotto da quel rompiscatole di Sasuke.
Mi da un colpetto sulla spalla e mi risveglio dallo stato di trans in cui ero caduto.
- Che vuoi?- gli faccio scontroso.
- Scusa se ho interrotto il tuo sogno d'amore, Romeo.- e si mette a ridere, ma non si scompone molto: è Sasuke Uchiha del resto.
- Fottiti.- gli rispondo “garbatamente”.
- Oh-oh, siamo nervosetti?- lo odio quando fa così, ma so come fare a farlo andare nel pallone.
Sorrido diabolico senza farmi vedere.
- Sai, Sas'ke? Ho visto che Sakura prima ti fissava.- Sakura Haruno: capelli di un insolito rosa, occhi verdi color dell'erba tinta di rugiada, gentile quando vuole, manesca, tranne che con Sasuke chissà perché, ed è l'unica, assieme al mio angelo, che non ci viene dietro come una sanguisuga, forse è proprio per questo che ce ne siamo innamorati, sono diverse dalle altre.
Hinata Hyuuga: il mio angelo, ok lo ammetto ne sono innamorato, ma non glielo dico di certo, mi vergogno, come già detto, mora e occhi chiari quasi bianchi, in più ha delle curve niente male, non sono un pervertito, ma è impossibile non notarlo, anche se lei cerca di nasconderle sotto maglioni e felpe troppo grandi per il suo esile corpo.
Sasuke mi guarda imperscutabile, mi dà le spalle, ma io noto comunque che è arrossito.
Sorrido vittorioso e noto che affianco a me ci sono proprio loro: Hinata e Sakura.
- Ciao!- saluta allegra la rosa.
- Ciao.- rispondo cercando di essere impassibile, ma faccio comunque un piccolo sorriso alle due.
Sasuke non risponde al saluto e Hinata sorride solamente.
- Maleducato, potresti anche rispondere quando ti salutano.- lo sgrido io.
Non risponde neanche a me.
Sbuffo.
- Scusatelo, non sa cosa sia l'educazione.- lo scuso sconsolato e me lo trascino in classe, mentre le saluto con un gesto della mano.
Una volta seduti al nostro banco, inizio il mio interrogatorio.
- Perché non hai salutato le ragazze?- chiese leggermente infastidito, ma abbasso la voce visto che le due dirette interessate passano affianco al banco.
Ops, ho dimenticato di dire che siamo nella stessa classe.
Non so se sia un bene o un male, visto che spesso e volentieri mi perdo a guardare la bellissima figura di Hinata.
Menomale che c'è Sasuke che mi da ripetizioni, anche se non ci capisco comunque nulla.
Ad un tratto mi ricordo di una cosa.
- Hey, Sas'ke!- lo chiamo.
Lui finalmente si gira e mi guarda aspettando che prosegua.
- Qual è la data di oggi?- gli chiedo.
- Mmm... 7 Ottobre perché?- mi domanda confuso.
- Sabato è il mio compleanno.- gli dico con enfasi.
- E allora?- mi fa lui.
- Idiota, la festa. Devo ancora passare ad ordinare il ramen, comprare le bibite, i palloncini...- mi interrompe.
- Sì, sì ho capito, hai casa mia a disposizione.- mi dice tagliando corto.
- Bene, grazie amico.- lo ringrazio e lui mi risponde con un leggero sorrisino.
- Chi invitiamo?- riprendo poco dopo.
- Mmm... Non saprei. Forse Neji, Kiba, Shikamaru, Shino e qualcun'altro.- mi risponde.
- Quelli che hai detto tu più: Suigetsu, Juugo, Karin, Choji, Lee, purtroppo Tayuya e vorrei invitare Sakura e Hinata.- dico l'ultimo nome sussurrandolo a un volume appena udibile.
- Se devi invitare Lee non fargli bere alcolici, stessa cosa per Choji digli di non strafogarsi tutto lui e quella di invitare Sakura e Hinata è un'ottima idea.- approva anche lui.
- All'uscita le invitiamo.- gli dico.
- Perché usi il plurale?- mi fa.
- Perché tu verrai con me a chiederglielo.- e finiamo qui la discussione.
Fremo nell'attesa, non vedo l'ora di sapere se Hinata viene.
Guardo per l'ennesima volta l'orologio e noto, con disappunto, che manca ancora mezz'ora alla fine di questo strazio.
Per passare il tempo mi metto a scarabocchiare sul libro e, senza che me ne accorgessi, ne esce fuori un volto.
E quale volto potrebbe uscire fuori se non penso ad altro che a lei?!
Nessuno, solo il suo.
Ma nessun disegno potrà mai fare giustizia alla sua bellezza eterea.
Un suono mi risveglia e, dopo un istante di smarrimento, capisco che è il suono che dà fine alla mia agonia.
Mi precipito fuori e Sasuke mi segue, ma in modo più pacato.
Arrivati al cancello le vedo e stanno per svoltare, ma io le chiamo a gran voce.
Loro si voltano e ci rivolgono un sorriso magnifico, soprattutto quello del mio angelo.
Le arriviamo accanto.
- Ciao ragazze.- dico in modo pacato, devo pur difendere la mia reputazione!
- Ciao N-naruto.- dice il mio angelo, adoro quando balbetta.
- Ciao Naruto! Perché ci hai chiamate?- mi domanda curiosa Sakura.
- Volevamo invitarvi al mio compleanno.- le dico con un sorriso.- Ovviamente portate tutte le amiche che volete.- aggiungo.
“Che bel sorriso! E poi, al suo compleanno? Se questo è un sogno, non svegliatemi.” pensa la corvina.
“Potrebbe essere un'occasione per sciogliere quel ghiacciolo di Sasuke.” pensa la rosa.
- Ok, ci saremo.- risponde Sakura per entrambe.
- Perfetto! Sabato 10 Ottobre a casa di Sasuke, sapete dove abita?- chiedo loro.
- Sì, abitiamo vicino.- mi risponde Sakura.
- Bene. Allora ci vediamo domani. Ciao.- le saluto sorridendo e incamminandomi con Sasuke.
- Secondo te, ho qualche speranza?- gli chiedo ad un tratto.
- Naruto, sei un baka.- mi risponde.
- E ora che cavolo centra?- gli dico irritato.
- Hinata ti muore dietro da non si sa quanto tempo.- mi spiega lasciandomi basito.
- Eh?!-
- Quello che ho detto. Il rossore, il balbettio e gli svenimenti quando si trova troppo vicina a te, non ti dicono niente?- mi spiega.
- Il rossore pensavo fosse dato da degli attacchi di febbre, il balbettio pensavo fosse balbuziente e gli svenimenti, beh, credevo fossero cali di zuccheri.- gli dico non tanto sicuro.
Sasuke si spiattella una mano in fronte.
- Pensavo che la tua bakataggine fosse recuperabile invece sei un caso senza speranza!- quasi urla, esasperato.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

La serata del 10 Ottobre arriva abbastanza in fretta.
Controllo gli invitati: Kiba, Akamaru, il suo cane, e Shino stanno avendo un'accesa discussione tra quale sia l'essere più bello del regno animale, Neji se ne sta in disparte, sicuramente a meditare vendetta contro Kiba, lo stuzzica sempre, Lee sorseggia del tè al limone, Choji se ne sta sul divano con un pacchetto di patatine, Suigetsu e Karin litigano, niente di nuovo, e Juugo li guarda rischiando una crisi di nervi, Shikamaru ha fatto della poltrona il suo mondo, visto che dorme bellamente.
Mancano Hinata, Sakura e...
Non faccio neanche in tempo a pensare al suo nome che suonano al campanello.
Arrivo vicino alla porta e la apro.
Non la apro nemmeno del tutto che mi ritrovo spiaccicato a terra.
- Naru-chan! Cuginetto!- urla stritolandomi in un abbraccio letale.
- T...Tayu-c...chan... no... re... o.- provo a dire, nel frattempo assumo una colorazione blu.
- Cos'hai detto?- mi guarda in viso e per farlo mi deve mollare, naturalmente ne approfitto e mi alzo in piedi, ma essendo un bravo ragazzo (Tobi is a good boy! NdTobi) la prendo per la vita e la alzo in piedi con un movimento fluido.
- Ma che gentiluomo il mio cuginetto!- e mi da un buffetto sulla guancia.
Tutti si mettono a ridere e io divento rosso per la vergogna e per la rabbia.
- Non provarci mai più!- le sbraito contro.
- Per caso c'è la tua fidanzatina e ti vergogni?- mi dice con un sorrisetto malizioso.
- Tsk! Sei l'unica persona, dopo Sas'ke naturalmente, che ha il dono di farmi perdere la pazienza.- dico sbuffando.
Ad un certo punto, non so perché, mi giro verso la porta e vedo cinque ragazze che, poverine, aspettavano il permesso di entrare.
Aspetta, ma io le conosco!
Le prime due, vabbé, sono Sakura e il mio angelo, che stasera è ancora più splendido, le altre tre sono: Ino Yamanaka, bionda e occhi azzurri, la ragazza di Kiba, Temari Sabaku no, bionda e occhi verdi, la ragazza di Shikamaru e Tenten, mora e occhi marroni, la ragazza di Neji.
Mi avvicino a loro e, scusandomi, le faccio accomodare.
Vedo che Temari sussurra qualcosa ad Hinata nell'orecchio e questa che arrossisce.
Sarà stato qualcosa del tipo: “Ora capisco perché ti piace...” ebbene so leggere il labiale.
Tornando alle cose serie, allora è vero che Hinata è innamorata di me!
Adesso che lo so posso almeno provarci.
Al momento non ci penso, ma noto che tutti si stanno annoiando.
Vado vicino al computer e metto un po' di musica, ma si sente piano, allora collego le casse al pc e ormai rimbomba per tutta l'abitazione “We Are Young – Fun”, poi mi viene un'idea.
- Ragazzi, che ne dite di un po' di karaoke?- tutti approvano, ma nessuno si fa avanti.
- Sas'ke, Suigetsu!- i due mi capiscono al volo e prendono tre microfoni, la musica è sempre stata la nostra passione.
Mi si avvicinano e me ne porgono uno.
Metto la base di “One Love – Blue” ed è Sasuke che dà l'attacco,
io seguo subito dopo e Suigetsu dopo di me.
Il ritornello ovviamente insieme.

Con il canto riesco a sciogliermi e mostrare finalmente che anche io e Sasuke siamo umani, infatti mentre cantiamo abbiamo il sorriso dipinto sulle labbra.
Niente e nessuno può disturbarci in questo momento.
Mi ritrovo a guardare Hinata e noto con piacere che mi guarda con un'espressione di stupore misto ad adorazione.
Una sensazione di compiacimento mi pervade totalmente, sono volato in un mondo tutto mio.
Con le ultime note, la canzone finisce e tutti esplodono in un applauso che si spiega da sé.
Noi ci inchiniamo accogliendo tutti i loro complimenti e rialzandoci mostriamo un sorriso solare, uno dei nostri RARI sorrisi solari.
Hinata non è più qui, sarà andata fuori a prendere una boccata d'aria.
Esco fuori senza farmi notare, a parte Sasuke, a volte pare che spii i miei movimenti, mi fissa negli occhi e mi fa l'occhiolino capendo, probabilmente, le mie intenzioni.
Arrivo dietro le spalle del mio angelo, ma lei non se ne accorge.
Ora, so che forse sono un po' sfrontato, ma lo faccio comunque: cingo la vita di Hinata con le braccia e immergo il viso nei suoi capelli setosi.
Sento che sussulta, ovviamente, non è molto normale che qualcuno ti venga dietro e ti abbracci, a meno che non sia il tuo partner, ma purtroppo io non lo sono.
- Na-naruto?!- più che una domanda sembra una constatazione.
- Sì, sono io.- le rispondo aspirando il profumo dei suoi capelli.
- Co-cosa stai facendo?- mi chiede dubbiosa, sono sicuro che è arrossita, lo fa sempre con me vicino.
- Ti abbraccio.- le rispondo come se fosse una cosa ovvia.
Dopo un attimo di sgomento lei riprende.
- E perché?- lo dice con voce tremante, come se temesse la risposta.
- Perché mi va.- errore. Grosso errore.
Infatti si volta verso di me furente.
- E tu abbracci una persona solo perché ti va?!- mi guarda negli occhi e leggo nei suoi rabbia, ma anche tristezza.
- Perché sei triste?- le chiedo ignorando la sua domanda.
Lei mi guarda sorpresa, ma non risponde.
- Se non vuoi dirmelo, non ti preoccupare.- le sorrido rassicurante.
Apre la bocca come per parlare, ma la richiude.
- Comunque un motivo valido per l'abbraccio c'è.- dico serio.
- E quale?- non è arrabbiata, nel suo tono c'è solo curiosità e quella dolcezza che la distingue.
- Ecco... vedi...- ma che faccio? Mi metto a balbettare come un deficiente?!

Mi guarda amorevolmente, come per compatirmi. Dev'esserci passata molte volte...

Ok faccio un respiro profondo... Anche due e riparto col discorso che ho tentato di iniziare.
- Ti ho abbracciata, non solo perché mi andava...- mi fermo per vedere la sua reazione, ma non parla per cui continuo.- Vedi, sei la prima persona che abbraccio...- mi interrompo di nuovo, ma stavolta la reazione arriva.
- Come la prima?! Cioè, so che sei orfano.- abbasso il capo, certi argomenti mi fanno male.
- Scusa, scusa. Non volevo, sono stata un'insensibile.- si scusa all'istante vedendomi mogio.
Rialzo il capo e il mio viso per la prima, e ultima aggiungerei, è rigato dalla lacrime e senza pensarci mi getto tra le sue braccia dove lei, dapprima sorpresa, mi accoglie e mi accarezza i capelli.
- Perché piangi? E' per quello che ho detto vero?!- la sua voce è dispiaciuta.
- Non è assolutamente colpa tua, Hina.- affondo il capo nella sua spalla.- E' solo che da piccolo faceva male sentirmi chiamare “figlio di nessuno”, era come se io fossi davvero nato sotto un cavolo, ma la cosa che faceva più male era tornare a casa e non trovare nessuno, fin da piccolo ho subito capito che se volevo tirare avanti dovevo rimboccarmi le maniche e sudare.- piango come un poppante e, Kami, quanto mi da fastidio, ma non posso farne a meno, in più è la prima volta che la chiamo Hina, a quanto pare è la serata delle prime volte... Chissà...
La sento tremare e a quel punto alzo la testa verso il suo viso e vedo che anche lei sta piangendo.
- Scusa, non volevo farti piangere.- le dico asciugandole le lacrime con il pollice.
- Naruto, devo dirti una cosa importante.- mi dice, improvvisamente, seria.
- Sono tutt'orecchi.- le dico, mettendomi sull'attenti.
- Ecco... Non è una cosa facile...- mi dice nervosa.
- Ho tutto il tempo che vuoi.- le sorrido dolcemente e lei s'imbambola a fissarmi, ma non dico nulla e aspetto paziente.
Si riprende e cerca di riprendere il discorso, ma è tutta rossa.
- Allora... ecco...- prende una bella boccata e d'aria e dice quello che spero di sentirmi dire da tutta una vita.- Mi... mi sono innamorata di te.- abbassa il capo al colmo dell'imbarazzo.
- Non immagini che gioia sentirti dire ciò, Hina.- alza il capo di scatto, incredula.
Mi avvicino al suo viso.
- Ti amo, Hina.- le dico a fior di labbra, chiudo gli occhi e, finalmente, faccio combaciare le nostre labbra.
La sento ricambiare sin dal primo momento e si abbandona totalmente tra le mie braccia.
Supero il settimo, l'ottavo e anche il nono e arrivo direttamente al decimo cielo. Sono troppo felice, ho trovato qualcuno da amare e da cui essere amato. Questo bacio a lungo bramato me lo godo tutto, ma quando sento che lei vuole approfondire passando la lingua sul mio labbro inferiore, ecco che arriva lo scocciatore.
E chi può essere se non Sasuke?!
- Alla fine ce l'hai fatta, eh?- mi dice sorridendo divertito.
- E magari avrei anche continuato se tu non rompevi!- sbraito irritato.
Lui mi guarda malizioso.
- Avrai tempo, ma ora entra che c'è la torta e non credo che Choji resisterà ancora a lungo.- mi dice ed effettivamente ha ragione.
Prendo la mia Hinata sottobraccio e seguiamo Sasuke.
Mentre sto per varcare la soglia della finestra, Hinata mi tira verso di sé e mi bacia castamente.
Si avvicina al mio orecchio e lo mordicchia appena.
- Anche io ti amo, Naru.- mi sussurra donandomi un altro bacio.
Si stacca dal mio braccio e, correndo, raggiunge Sakura.
Dopo un po' vedo saltare la rosa e immagino le abbia raccontato tutto.
Sorrido e mi avvicino a Sasuke.
- Come va tra te e Sakura?- gli chiedo curioso.
- Ho parlottato un po' con lei, ma non ho avuto il coraggio di dichiararmi.- mi dice rosso.
Non infierisco e mi avvicino al tavolo per tagliare la torta.
Chiamo Hinata e la faccio avvicinare.
- Dimmi Naru.- mi fa lei.
- La tagliamo insieme?- le chiede dolcemente.
- Come potrei dire di no a quegli occhioni da cucciolo?!- mi dice sorridendo.
Le sorrido di rimando e, dopo un bacio, la tagliamo sotto lo sguardo stupito di tutti.

 

 

 

 

 

 

 

 

Note dell'Autrice:

Allora... La mia nona fic xD

Lo so, non è un granché, sinceramente, fa schifo, ma me lo lasciate comunque un commentino? **

A presto

Baci <3

 

 

NaruHina4ever ^^

  
Leggi le 5 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Naruto / Vai alla pagina dell'autore: WilliamDuck