Storie originali > Fantasy
Segui la storia  |       
Autore: Naydidisha    30/04/2012    1 recensioni
La maledizione del bacio dannato affligge Yoake, ma i guerrieri dei sei mondi possono aiutarla a spezzarla.
Genere: Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

E rieccoci di nuovo, dopo poco, stavolta ^3^
Buona letturaaa ^wwww^


9.Allenamento.
 

Lyn e Yoake uscirono all'esterno della villa, e si diressero verso un'altra villa, molto più piccola di villa Hadeline. Yoake si chiese se gli allenamenti si sarebbero svolti lì, ma non le sembrava che Lyn avesse accennato ad un posto isolato dalla villa... le sembrava di aver capito che la sala per gli allenamenti era all'interno di villa Hadeline. Ma decise di aspettare, e seguì Lyn verso quella piccola villa.
Giunti davanti ad una porticina di legno, dipinta di verde, sulla quale era raffigurato uno stupendo cavallo marrone, a Yoake venne un dubbio.
Una scuderia...?
Erano davanti all'ingresso di una scuderia?
Lyn aprì la porta, e si trovarono davvero dentro ad una scuderia! Era grande, col pavimento di legno, ricoperto di
paglia. Sei bellissimi cavalli erano nei loro box, piuttosto grandi, il cui ingresso era un cancellino di legno, che
cambiava colore a seconda, Yoake penso, del proprietario.

Il cancelletto non era l'unica entrata. Alla parte opposta del piccolo cancello, v'era un grande portone, che a
quanto pare serviva a uscire direttamente a cavallo sui grandi campi a perdita d'occhio che circondavano la
gigantesca villa.

Il box col cancelletto arancione era vuoto.
Yoake, come avrai potuto capire, ci troviamo nelle scuderie di villa Hadeline; qui alloggiano i cavalli che
appartengono ai guerrieri dei sei mondi e al loro istruttore, me.”

Quindi... vuol dire che anche io possiedo un cavallo?” Yoake era eccitata all'idea di possederne uno. Quando era
piccola, andava spesso al maneggio dei suoi nonni materni. C'erano dei cavalli molto belli là, e lei si divertiva un
mondo a cavalcarli. Il pensiero di tornare a cavalcare le piacque immensamente.

Certo! Li stallieri (vedi quella porta là in fondo? Lì ci sono i loro appartamenti, te li farò conoscere) li fanno uscire
a turno per un po', per lasciarli correre. Il tuo è fuori. Avanti, va a vederlo.”

Yoake entro nel box del suo cavallo e aprì il portone. Uscita sul prato, si guardò intorno. Non riuscì a vedere nulla, ma poi vide un maestoso cavallo bianco, con le punte della criniera e della coda... arancioni! Era grande, ed era stupendo. Il cavallo trottò verso di lei e rallentò, piazzandosi proprio di fronte a Yoake. Provò ad accarezzarlo sul muso. Lui si avvicinò a lei, come se la conoscesse da sempre, e si lasciò accarezzare. Nonostante il pelo corto, era morbidissimo. Anche la criniera era setosa e impalpabile.
Ti piace? Ancora non ha nome. Dovresti darglielo tu.”
Yoake ci pensò. Che nome poteva avere un cavallo così bello? Doveva trovare un nome che ne fosse degno.
Orenji*”
Bene, è deciso! Gli scudieri ti diranno tutto ciò che serve per prendersi cura di lui. Poi tu li istrurai sulle sue abitudini, quando lo conoscerai meglio: cosa preferisce come cibo, quanto gli piace correre... Vieni, te li presento. Uscite!”
Dal portone del box di Orenji uscirono due ragazzini. Erano alti, ed erano identici. Capelli biondi sopra le spalle, camicia con le maniche a sbuffo, gilè blu, e pantaloni da fantino grigi, con stivali blu.
Uno di loro indossava un casco da fantino che gli stava un po' largo. Avranno avuto si e no 13 anni. Anche meno**. Insieme a loro c'era un grosso Sanbernardo.
"Buongiorno signorina! Ci chiamiamo” “Goro” disse uno “e Hachiro!” disse l'altro, quello col casco da fantino. “E lui è Ichiro-chan!” dissero in coro indicando il Sanbernardo.
Piacere! Io mi chiamo Yoake. Cosa avete da dirmi su Orenji?” disse Yoake sorridendo.Beh, innanzitutto bisogna lavarlo come minimo ogni due giorni e comunque dopo ogni cavalcata. Non sopporta per niente lo sporco! E spazzolalo SEMPRE!”
Ma come facevano a parlare in coro?!
...Grazie!” disse Yoake. Erano piuttosto inquietanti.
Che ne dici di cavalcare un po'? Ma non ora, non abbiamo molto tempo... Potrai cavalcare più tardi. Ora dobbiamo allenarci. Prendi la mia mano.”
Yoake la prese e Lyn si teletrasportò nella sala degli allenamenti.
Era grande e luminosa, col pavimento di parquet, e le pareti imbottite.
Per il resto, la stanza era spoglia, a parte qualche manichino qua è là.
Bene, è ora che ti illustri velocemente i tuoi poteri, poi potremo iniziare. Tu, Yoake, hai il potere di comandare  i quattro elementi. Kūki -aria-, kasai -fuoco-, tochi -terra- e mizu -acqua- sono ai tuoi ordini. Per evocarli dovrai solo dire il loro nomi, e poi ordinare loro cosa fare, solo pensandolo. Iniziamo. Abbatti quel manichino.
Yoake si concentrò.
TOCHI!”
Pensò alla terra, ad una pianta dal fusto robusto e flessibile che avvolgesse il manichino e lo bloccasse. Dopo pochi istanti il pavimento tremò, e delle lunghe canne, di quelle che si trovano vicino ai laghetti, sradicarono le tavole di parquet e avvolsero il manichino.
Lyn la guardava impressionato.
Benissimo! E così in fretta... bene, ora passiamo ad una prova più difficile.”
Yoake lo guardò aspettando spiegazioni, che però non arrivarono.
Sentì dei... passi. Si voltò e vide che un manichino armato di spada si stava dirigendo verso di lei!
Svelta pensò al fuoco.
KASAI!”
Dalle sue mani scaturirono delle fiamme, che lei subito indirizzò verso il manichino, che prese fuoco e cominciò a bruciare.
Si susseguirono altre prove sempre più difficili, fino a che l'alba non finì.
Per oggi abbiamo finito. Sei stata molto brava.” disse Lyn, mentre con le mani faceva strani movimenti nell'aria, asciugando l'acqua e ricostruendo il parquet.
Puoi cavalcare se vuoi! Buona giornata.”
Yoake salutò e si teletrasportò.
Arrivata in camera sua, frugò nell'armadio, e trovò un completo da fantino: camicia bianca, pantaloni color ocra, stivali neri e un casco. Poi si teletrasportò di nuovo.
Apparve esattamente al centro della scuderia, e si avvicinò ad Orenji.
Entrò nel box, lo accarezzò e lo spazzolò, poi prese una coperta azzurra dal muro e la sella bianca, e la issò su Orenji. Poi prese le redini. Per iniziare, preferiva cavalcarlo con la sella. Poi, presa confidenza, avrebbe cavalcato senza.
Si issò sul cavallo, dopo aver aperto il portone, e partì subito al galoppo, verso gli immensi campi verdi.

 


Eccoci giunti alla fine del 9 capitolo! Spero vi sia piaciuto ^-^ direi che è quello che mi sono più divertita a scrivere :3

Recensite, se volete ^w^

A presto!

 

Nay :3

 

*Significa arancione! Volevo mettere 'Maestoso' ma visto che il cavallo e maschio e la traduzione sembrava un nome femminile, ho evitato ^-^ Ma direi che Orenji è appropriato :D

 

**Come lui, per intenderci!

http://www.studioghibliessential.it/immagini-filmghibli/castelloerrantehowl56.jpg

Così faccio anche pubblicità al Castello errante di Howl e-e

  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Fantasy / Vai alla pagina dell'autore: Naydidisha