Qualcun la scelta la dovrà pur fare,
se non ch’io pensi l’universo intero
governato d’una lotta che pare,
non possa mai finire.
E’ ovvio che la scelta sia presa insieme,
e l’un con l’altro abbiano da dire
ciò che dell’eternità sia il seme,
com’un frutto da non ridire.
La lotta allora va per sue strade,
e non vicina al loro sguardo appare,
che dell’una e l’altra anima
sia presto presa una decisione.
Allora non più servono le aspre guerre.
Su nei cieli, e in sotto le terre.
Un’unica comunità ristabilita,
tra Colui che chi è caduto rivuole.
Se così non fosse, tutto gia
d’ombra sommerso sia.