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Autore: Fuyu    30/04/2012    1 recensioni
“Ti insegno io!” esclamò Fay appena entrato nel camerino. Shaoran spalancò gli occhi seguito da Yui e dal fratello.
“Perché tu sai ballare?” chiese scettico Yui rivolto a gemello.
“Ovvio che si! Ho fatto dei corsi da ragazzo” spiegò Fay sorridendo.
“Ah!” esclamò apatico Yui, convincendosi che suo fratello doveva essere pazzo o peggio. “E dimmi chi ti farà da damigella!?” chiese scettico Yui.
“Shaoran! Altrimenti come farà ad imparare!”
“NOOOOOOOOOOOOO!!! QUELLO MI RIFIUTO” rispose urlando Shaoran rosso come un peperone.
“E QUELLO SECONDO TE SAREBBE UN ALBERO, MA DOVE SEI ANDATO A SCUOLA!?”
“Vicino a casa!” rispose. Watanuki spalancò gli occhi, chiedendosi mentalmente perchè parlava con un ameba come lui. Nel mentre Kurogane scuoteva la testa, se i suoi aiutanti dovevano essere quei due, era nei guai.
Genere: Comico, Demenziale, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Fay D. Flourite, Kurogane, Sakura, Syaoran, Yūko Ichihara
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Una giorno come tanti nella sezione C dell’istituto Horitsuba

UN REMAKE STRAMBO

 

 Un giorno come tanti nella sezione C dell’istituto Horitsuba. Manca un  mese al festival della cultura dell’istituto. Stanno fervendo i preparativi per l’avvenimento.

“Dobbiamo muoverci, noi e la sezione B siamo le uniche due classi a non avere ancora deciso cosa fare!” esclamò Fay. “E la preside, per accelerare le cose, ha deciso che dobbiamo collaborare!” spiegò indicando Tomoyo con, sopra le sue spalle, le due Mokona.

“Salve!” salutò la ragazza, sorridendo a Sakura e a Shaoran.

“Si, salve anche a te, ora all’opera!”

“Non è colpa loro se hai  voluto accudire Kurogane-san, nonostante lui protestasse” lo ammonì Yui. Fay si voltò verso il fratello trafelato.

Yu-chan…cosa?!

“Mi ricordo che facevi di tutto pur di avere giorni liberi per andare da Kurogane-san!” a quell’affermazione Fay divenne un pomodoro, sotto le risate degli alunni presenti. Dopotutto era normale che si fosse sentito a dovere di stare accanto al suo amante malato. “E tra l’altro ho anche sentito degli epiteti poco puliti da parte di Kurogane-san! Del tipo…….”

WaaahYu-chan, basta così! Ho capito è colpa mia” Nel mentre gli studenti, ridendo, pensavano a quando Yui-sensei avrebbe scritto un libro, su come far capitolare Fay-sensei in due parole o poco più.

Emh, scusate sensei, ma non è il caso di cominciare sul serio!?” incalzò Tomoyo che, intanto, rideva sotto i baffi.

“Si, è vero!” rise nervoso Fay. “Allora, qualche idea!?” chiese il professore di chimica. Gli studenti si guardarono con sgomento. Era vero che Fay-sensei era rimasto assente per quasi una settimana, ma anche loro non avevano alcuna idea su cosa fare.

“Che ne dite di un labirinto?!” propose Yamazaki

“No, no! L’ha già proposto la sezione A!” rispose Yui. Di nuovo silenzio e mormorii di sottofondo. In effetti era difficile decidere cosa fare, quando tutte le altre classi si erano già accaparrati le cose più ovvie. Ma, infondo, questa era la sfortuna di arrivare per ultimi.

“Io unidea ce l’avrei, ma ho paura che non piacerà a Shaoran!” esclamò Tomoyo.

“Proponila!” disse Fay. Nel mentre Shaoran si scervellava su cosa poteva essere, passò in rassegna tutti i festival della cultura a cui aveva partecipato senza arrivare a niente.

“E che rievoca ricordi che per lui sono stati spiacevoli, anche se per me sono stati stupendi, lui e Sakura-chan con quei vestiti ci stavano benissimo! Potrebbero rifare loro i protagonisti” continuò Tomoyo in estasi.

“NOOOOOOOOOOOOO!!! QUELLO MI RIFIUTO” rispose urlando Shaoran rosso come un peperone.

E sarebbe?” chiese spaesato Fay alla reazione di Shaoran.

“Recita teatrale della bella addormentata nel bosco!” risposero all’unisono Sakura e Tomoyo.

“Si, sarebbe perfetto. Sakura era un ottimo principe e Shaoran da principessa era stupendo!” esclamò felice Himawari.

“E tu come lo sai?” domandò Sakura alla amica.

“Tomoyo mi ha mostrato la ripresa della recita, siete stati bravissimi e Tomoyo ha fatto un bel lavoro con quei vestiti!” spiegò sorridente.

“Si, davvero, grazie”

LA PIANTATE; HO DETTO DI NO!”

“Beh, mettiamola ai voti!” propose Yui

“Chi è favorevole a fare un remake?!” chiese Fay alzando a sua volta il braccio. Si levarono quasi tutte le mani, tranne una, quella di Shaoran ovviamente. “A chi va bene che si tengano i vecchi attori?!” reazione identica.

“Bene, allora cominciamo col dare le parti per adattare i vestiti e per le scenografie”

“Per i vestiti di Sakura-chan e Shaoran-chan ci penso io, come all’epoca, ho ancora gli schizzi e i vecchi abiti!”

“Davvero?!” chiese sconcertato Yui.

“Per le scenografie, direi che Doumeki-kun e Watanuki-kun andranno benissimo”

“Perfetto, vorrà dire che la sezione B si occuperà degli allestimenti, mentre la sezione C farà la recita!” proclamò Fay entusiasta.

“Tanto meglio, Kurogane-san è il responsabile della vostra sezione, vi darà una mano!”

“Si, si, nessun problema! Kuroppi rientra domani e con le mani è un mago!” esclamò Fay facendo calare un silenzio imbarazzante nell’aula.

 

 Il giorno seguente Kurogane venne messo davanti a dei cartoni di legno con un martello in mano, insieme a lui si trovavano i maschi della sua classe. Mentre le ragazze si occupavano dei vestiti, dirette da Tomoyo.

“E io che ci dovrei fare con questo?!” chiese scettico fissando il martello. Watanuki lo guardò stupefatto, possibile che Fay-sensei non gli avesse accennato nulla. Ovviamente, il ragazzo non poteva certo sapere che il suo insegnante di chimica aveva altro per la testa, la sera prima.

“Noi siamo addetti alla scenografia!” spiegò Doumeki che aveva cominciato a martellare già da un po’, costruendo non si capiva bene cosa.

“Che sarebbe?!” domandò, infatti, Watanuki indicando una specie di ammucchiamento verde accanto al compagno.

“Un albero!” rispose atono Doumeki. Watanuki osservò quell’affare verde e marrone cercando di trovarci una benché minima somiglianza ad un albero, ma sembrava alquanto difficile “Perché, non si nota!”

“E QUELLO SECONDO TE SAREBBE UN ALBERO, MA DOVE SEI ANDATO A SCUOLA!?”

“Vicino a casa!” rispose. Watanuki spalancò gli occhi, chiedendosi mentalmente perchè parlava con un ameba come lui. Nel mentre Kurogane scuoteva la testa, se i suoi aiutanti dovevano essere quei due, era nei guai.

“Allora, Kuro-chi, come procede il lavoro!?” domandò Fay.

“Si parlava di guai!” sibilò voltandosi verso Fay.

“Che hai detto?”

“Nulla! Piuttosto, perchè non mi hai avvisato, avrei portato gli attrezzi!” protestò il moro alzandosi da terra. Fay sorrise sornione, sintomo che anche se avesse risposto avrebbe fatto meglio a non farlo. “Lasciamo perdere! A proposito chi sono gli attori?!”

“La mia classe! Ma se vuoi sapere le parti dovrai aspettare la recita!” rispose saltellando via verso il fratello, ma prima di sparire si rigirò verso Kurogane. “Voi pensate ai fondali, ci penso io agli attori! E ricordati che abbiamo solo un mese!”  urlò correndo via dal martello lanciato da Kurogane.

 

 

 Yui, invece si trovava ad avere a che fare con uno Shaoran sull’orlo di una crisi di nervi. Non che il problema fosse il vestito, s’era già calato in una parte femminile più volte. Lasciando da parte la recita alle elementari, anche nei sogni si calava in quelle vesti, qualche sera fa aveva fatto un strano sogno in cui lui e Sakura si erano ritrovati in uno stato di sole donne e per non farsi ammazzare si era dovuto adeguare. Il vero incubo era il sapere che il bacio ci sarebbe stato, ormai le carte erano tutte al sicuro dentro al libro.

 “Oh andiamo fratellino, magari questa è la volta buona!” esclamò Shaoron arrivato a dare una mano alla scenografia. Shaoran singhiozzò sconsolato, sapeva benissimo dove voleva andare a parare il fratello. Conosceva il punto d’arrivo, la confessione a Sakura dei suoi sentimenti, cosa che ovviamente non aveva la minima intenzione di fare, ma il problema in quel momento era un altro.

 “Il problema è che non so ballare! L’altra volta la recita si è fermata a metà e quindi non abbiamo dovuto ballare, ma stavolta dovrò farlo!”

 “Ti insegno io!” esclamò Fay appena entrato nel camerino. Shaoran spalancò gli occhi seguito da Yui e dal fratello.

 “Perché tu sai ballare?” chiese scettico Yui rivolto a gemello.

 “Ovvio che si! Ho fatto dei corsi da ragazzo” spiegò Fay sorridendo.

 “Ah!” esclamò apatico Yui, convincendosi che suo fratello doveva essere pazzo o peggio. “E dimmi chi ti farà da damigella!?” chiese scettico Yui.

 Shaoran! Altrimenti come farà ad imparare!” proclamò Il ragazzo si trovò alquanto spiazzato e incerto sul da farsi.

 In men che non si dica il povero Shaoran si ritrovò a passare la maggior parte del tempo a casa Suwa/Flowrite per imparare la difficile arte del ballo, mentre Yui e Kurogane dirigevano gli altri ragazzi a scuola. Una sera, mentre il ragazzo seguiva attentamente le lezioni del suo professore di chimica e, adesso, anche di ballo, si intromise nell’esecuzione Kurogane, il quale li osservava da parecchio tempo insieme a Yui

 “Stai sbagliando tutto! Non si deve muovere così o farà inciampare il suo partner, Sakura o come diavolo vuoi chiamarla!”

 “A si, allora prego signor spadaccino! Facci vedere quel che sai fare!” brontolò Fay punto nel vivo dal suo amante.

 “No, io non ballo con il ragazzino, cascasse il mondo!” sbraitò Kurogane. Poteva passare il fatto che tutti sapessero della relazione clandestina tra lui e il biondino, ma questo era troppo.

 “Allora balla con me!” propose Fay “Oppure le tue erano semplici illazioni!” A quel dire Kurogane si voltò di scatto verso l’uscita della sala, convinto più che mai a non ascoltare oltre quella testa bacata del biondo. “lo sapevo, dicevi solo per dire!” esclamò forte Fay facendosi sentire dal moro. Yui scosse la testa e Shaoran capì che, forse, quello era il momento di darsela a gambe. Ma non fece in tempo ad allontanarsi da Fay che Kurogane prese la vita del biondo iniziando a ballare con lui. Ballarono per circa un quarto d’ora prima che il moro si stufasse e lasciasse cadere il biondo per terra dopo il casche’*. Yui ci rimase di stucco, non riusciva a credere a quello a cui aveva assistito e nemmeno Shaoran. Kurogane il professore austero e sempre severo aveva appena fatto fare un casche’ a Fay il professore frivolo dal quale non voleva nemmeno essere sfiorato a detta sua.

 Se provate solo a mugugnare qualcosa su quello che avete visto stasera, vi giuro che sarà la vostra ultima sera!” pronunciò subito dopo il ballo. Provocando una specie di colpo alle schiene dei due spettatori seduti sul divano.

 E no, caro il mio Kuro-koi. Yu-chan non si minaccia!” esclamò Fay baciando Kurogane. Il moro abbandonando il primo momento di lascivo stupore afferrò la katana cominciando a rincorrere il professore biondo per tutta casa, mentre Yui salutava Shaoran.

 

 Passò il tempo e la recita era arrivata. Dopo un mese di prove costumi, sfondi traballanti e lezioni di ballo improponibili, era arrivato il momento della sfida finale, il pubblico presente a quel festival.

C’era di tutto: dalle bancarelle dove si poteva trovare da bere o da mangiare, alle case stregate che ti facevano paura solo per il nome. La recita si sarebbe svolta tra due minuti e già gli attori erano in preda al panico.

 Dov’è, dov’è...?” chiedeva frenetica Sakura seguita da una Tomoyio molto preoccupata.

 Cosa cerchi cara?!” chiese infine la mora.

 “Non trovo la spada!” esclamò lei convinta che quella recita sarebbe stata un disastro, peggio di quella alle elementari. Infondo quella volta sapeva che doveva baciare Shaoran, ma non sapeva ancora che gli piaceva.

 “Ti vuoi rilassare, andrà tutto bene!” la calmò Tomoyio. Sakura fece un sospiro profondo prima di annuire convinta.

 “Allora tutto bene?!” chiese Fay appena entrato con la spada in mano. Sakura fu così felice di vedere la sua spada che abbracciò il professore così forte da farlo quasi soffocare. “Wow, non pensavo di fare questo effetto! Devo dirlo a Kuroppi!” sorrise.

 Una volta in scena, Tomoyio cominciò a raccontare la parte iniziale come narratore. L’entrata in scena di Shaoran non cambiò neanche un pochino da quella fatta alle elementari. Dire che il ragazzo sembrava un pezzo di legno era un eufemismo, anzi forse era anche peggio della prima volta. Sakura invece era sicura di se come sempre e piena di vita, Himawari con il costume da fata sembrava un angelo agli occhi di Watanuki, mentre Doumeki continuava a dire che sembrava un anatroccolo visto il vestito giallo che indossava.

 In men che non si dica si arrivò alla scena del bacio (sopratutto da Yuko), ovviamene il fratello di Sakura cominciò ad innervosirsi e Yuikito dovette tenerlo inchiodato alla sedia per evitare che fermasse di nuovo tutto, cosa che Shaoran sperava ardentemente. Però non fu necessario l’intervento di Toya, in quanto poco prima del bacio una chioma bionda fece capolino sul palcoscenico con dietro una chioma nera, rispettivamente Fay e Kurogane.

 “Ti ammazzo, giuro che ti ammazzo!” sbraitava il professore di educazione fisica contro il collega che scappava per tutto il palco.

 “Oh andiamo ho solo fatto un po’ la spia!” rise Fay. Era successo che Fay, autolesionista com’era, aveva spifferato a Yuko-san che Kurogane sapeva ballare e anche il fatto del casche’ e adesso il povero Kurogane doveva avere a che fare con una delle foto, scattate chissà quando dal biondo, dove ballavano insieme, ovviamente a farla ingrandire ci aveva pensato Yuko.

 “Com’è monotona la nostra scuola, non succede mai niente!” esclamò la preside, Yuko Ichiara, sorseggiando un po’ di the da una tazza con accanto Yui che rideva nervoso. Intanto sul palco gli attori e i due professori stavano facendo del loro meglio per recitare.

 

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Una sciocchezzuala per rinfrancar lo spirito, è un regalino che faccio a tutti coloro che mi leggono e aspettano le mie storie. Scritta insieme a mia sorella, spero che vi piaccia. Prometto che domani, visto che è festa, posterò un’altro capitolo della fanfic Uscinawa Reta Kako (non contateci ^^’).

 

*Lo che immaginarsi Kurogane che fa fare il casche’ (si scrive così?) a Fay può sembrare strano, ma a me è piaciuto tanto scriverlo e spero che a voi piaccia leggerlo ^w^.

   
 
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