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Autore: Melabanana_    30/04/2012    7 recensioni
Hera Tadashi è un ragazzo apparentemente indifferente a tutto, che si lascia passare accanto gli eventi senza preoccuparsene molto.
Afuro Terumi è un idol emergente, ma già molto famoso, che nasconde il suo vero carattere.
Questa fic parla di come il loro incontro abbia modificato le loro vite, e di come la loro storia sia venuta ad intrecciarsi con quella dei loro amici.
Coppie: HerAfu, DemeKiri, ArteApo, vari ed eventuali.
{dedicata a ninjagirl, che mi ha fatto scoprire e amare queste pairings.}
~Roby
---
Perché in ogni momento, il rosso e il viola sanno sempre trovarsi.
Genere: Fluff, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Afuro Terumi/Byron Love, Altri, Hera Tadashi, Jonas Demetrius/Demete Yutaka
Note: AU, OOC | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Capitolo 1.

Marzo.
Aria primaverile, ciliegi in fiore.
Studenti che nella metro aspettano di andare verso il loro liceo.
Commenti entusiastici di quelli per cui è il primo anno.
Il primo anno di liceo. Tutti erano entusiasti.
Tutti tranne…
-Che noia.-
…tranne il ragazzo seduto sull’ultimo sedile della metro, proprio attaccato all’ultima porta, nell’angolo.
Era appoggiato col braccio sul corrimano di fianco a lui e era talmente abbandonato a sé stesso da sembrare addormentato.
Forse lo avrebbe preferito, visto che si annoiava da morire.
Si ravviò i capelli rossicci, e a quel gesto delle ragazze risero fra loro.
“Che cavolo hai da ridere?” chiese mentalmente alla più alta di loro che lo guardava maliziosamente.
“Sono un ragazzo come tanti altri. Due occhi, un naso, una bocca. Non vedi?”
Una parte di lui sembrava accettare pigramente il fatto di essere abbastanza carino da far colpo, un’altra parte provava un disgusto assoluto verso il mondo.
Solitamente, però, questa seconda parte era nascosta dalla prima, che gli conferiva un aspetto placido e annoiato.
Le porte si aprirono con un suono piacevole e assordante che lo tirò fuori dal suo coma empirico.
Il ragazzo si alzò, con le mani in tasca e le spalle curve, e uscì.
Prese la solita strada meccanicamente e s’imbarcò nel suo primo anno di liceo come gli altri tre milioni di studenti e studentesse che lo circondavano.
Era appena davanti al cancello quando una voce lo distrasse.
Anzi, due voci.
-Se ti prendo io ti uccido, ninja da strapazzo!-
-Che c’è? Senza il tuo elmetto ti senti nudo?-
-Non ti conviene metterti contro di noi…- Ah, erano tre?
-AH! Voi? Cioè tu, che non mi arrivi alle ginocchia, e Mr Senza-Elmetto-Non-Sono-Nessuno?-
-Okay. Tu sei morto ufficialmente.-
-Tanto non mi prendi, io sono un espertissimo nin… Ehi!- s’interruppe perché il ragazzo ora senza elmetto lo aveva placcato alle gambe ed atterrato.
-Allora, espertissimo ninja… come la mettiamo?- disse.
L’altro non si scoraggiò, si “smaterializzò” lasciando al suo posto un ceppo d’albero e apparve dietro il ragazzo.
Fu a quel punto che intervenne il terzo, un piccoletto con i capelli verdi, che afferrò l’elmetto con entrambe le mani e diede uno strattone tanto forte da farlo volare via dalle mani di entrambi. L’elmetto roteò in aria per tre, interminabili, secondi…
…e poi – SDENG!- atterrò sulla testa del ragazzo annoiato con i capelli rossicci.
Tutti restarono paralizzati, in silenzio.
-Oh.- commentò il ninja dopo un po’.
-Oh? E’ tutto quello che hai da dire?- sibilò il ferito, si girò e lanciò l’elmetto con una tale forza da colpire tutti e tre con una serie di rimbalzi precisi.
Un genio del flipper, insomma.
-Tadashi! Che ti salta in testa, quello faceva maleeee!- si lamentò il ninja.
-Lo so bene! Dannazione a te!- replicò l’altro furioso.
Nella confusione, il ragazzo dell’elmetto recuperò il suo tesoro e lo calzò nuovamente.
-Che c’entravo io, poi? Io ero una vittima.- protestò. –E’ stato Saiji a prenderlo. E Aporo a fartelo cadere in testa.-
-Ehi!- replicò Aporo, massaggiandosi i capelli verdi. –Io cercavo di aiutarti!-
Hera Tadashi borbottò un insulto generale e si voltò, riprendendo a camminare.
I tre ragazzi lo seguirono quasi subito.
Il ninja, Kirigakure Saiji, gli mise confidenzialmente un braccio intorno alle spalle.
-Ma dai, Tadashi, potresti farcelo almeno un sorriso, no? E’ il primo giorno di una nuova vita!-
Hera lo guardò accigliato.
–Dove la vedi questa nuova vita? Andiamo sempre alla stessa scuola, solo che ora non siamo alle medie ma al liceo. Non vedo la differenza- affermò.
Il ninja scosse il capo.
–Ma non capisci? Liceo significa maturare! Il fiorire di nuovi amori! Aaah, scommetto che farò colpo su un sacco di ragazze carine!- esclamò sognante.
-Ne dubito fortemente.- intervenne con un ghigno il ragazzo dell’elmetto, Demete.
Kirigakure gli lanciò un’occhiataccia, ma continuò a parlare come se non avesse sentito.
-Chissà se saremo in classe insieme anche quest’anno!- esclamò gongolante.
-Che Dio me ne scampi.- sussurrò Hera scuotendo il capo.
Ma che gli prendeva a tutti, con quella specie di febbre primaverile da liceo?
Cosa c’era di tanto entusiasmante, lo sapevano solo loro.
Non era cambiato praticamente nulla da quando stavano alle medie, eppure Kirigakure sembrava sinceramente convinto della sua teoria della vita nuova.
Si avviarono alla bacheca, dove erano appesi i fogli delle classi, con nomi e cognomi di tutti gi studenti classe per classe.
Kirigakure si fece largo fra la folla per guardare.
-Ah-ah! Demete, siamo in classe insieme!- esclamò afferrando il suo amico per un braccio e indicando insistentemente il classe con su scritto I F.
-Ma che bello.- commentò ironico Demete. –Aporo?-
Il ragazzino non rispose, continuava a fissare senza parole il foglio.
-Aporoooo? Mi sentiiii?- lo chiamò Demete –In che classe sei?-
Lui sobbalzò e arrossì. –Mi dispiace, io sono in I B. Ci si vede in giro- disse e fuggì, sparendo fra la folla.
–Ma che gli è preso?- chiese Demete sorpreso, Kirigakure era troppo occupato a curiosare nei fogli per accorgersene, ad Hera non fregava un bel niente.
Scorse velocemente il primo foglio con un dito, cercandosi.
Finché la sua mano non incrociò quella di qualcun altro.
Hera si voltò appena, e vide il biondino di fianco a lui ritrarre di scatto la mano e sorridergli, sfuggevole.
Poi il biondino si girò e sprofondò nella folla. Hera sospirò e tornò al foglio.
Classe I A.
-Non siamo in classe insieme? Che peccato.- commentò Kirigakure.
“Che fortuna, vorrai dire” pensò Hera soddisfatto.
–Ci vediamo dopo eh?- disse per cavarsi dì impaccio e andò a cercare la sua aula.
La trovò al secondo piano, entrò, scelse un banco isolato vicino alla finestra.
Si sedette, pronto ad annoiarsi in un posto nuovo.
“Non cambierà niente” pensò, convinto.
Era la solita vita di sempre. 






xxx

**Angolo dell'Autrice**
  Eeee così, ho deciso di pubblicare questa fic anche su EFP.
Visto che è già scritta -postata su un forum- dovrei riuscire ad aggiornarla in tempi decenti :3
Questa è la prima fic in cui ho usato questi personaggi. 
E' dedicata a ninjagirl, che me li ha fatti conoscere e amare. Senza di lei questa fic non sarebbe mai venuta alla luce.
Thank you, ninja 
 ♥
Oltre ai regolari capitoli, ci sarà uno spin-off e -forse- qualche capitolo "extra" :DDD
Spero che seguirete!

Kisses
roby
 

 

   
 
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