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Autore: Only Hope    01/05/2012    0 recensioni
Questa è una storia a capitoli, vi chiedo di farmi molte recensioni e dirmi se vi piace così potro decidere di continuarla, grazie mille mi fareste un vero favore. La storia parla di una Detective che deve scoprire chi ha ucciso la giovane 24enne Jennifer Landon, gli unici indizi che la nostra Detective Jessica ha sono:" Una collana di perle,dei cocci i vetro rotti e un liquido verdino sulle mani della vittima, chi sarà il colpevole? Perchè??
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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3 Capitolo

Come ho detto la  prima sospettata non mi convinceva affatto, lei inventava scuse improbabili, ma comunque subito arrivai al punto della questione:” Signorina Landon, non vorrei accusarla di punto in bianco, ma questa foto, ritrovata dalla mia collaboratrice Alice mostra chiaramente  voi e la vittima, mentre mia cara indossate la stessa collana di perle che è stata trovata sul luogo del delitto, come può spiegarselo??” la ragazza sembrò avere subito un atteggiamento scontroso e disse:” Mi sta per caso accusando di omicidio?? Sa quante collane di quel genere esistono? Non sarò l’unica ad averla, ve la mostrerei ma…”  si interruppe e poi riprese” Ma l’ho persa una settimana fa, sono spiacente di deluderla ma io non sono un’assassina senza scrupoli quindi non mi accusi altrimenti la denuncio”  ero abituata a certe reazioni e quindi non mi feci prendere dal panico mentre Alice era pronta a dirgliene quattro, ma io la fermai e dissi senza alzare il tono della voce:” Io non la sto accusando signorina, sono solo Ipotesi, e poi non si preoccupi, faremo presto il controllo delle impronte digitali, e se corrisponderanno alle sue avrà molte  cose da spiegarci, le conviene confessare tutto ciò che sa senza troppi giri di parole!” la ragazza la vidi combattuta e tacque per un minuto, speravo che mi dicesse la verità, ma dato che taceva Alice mi guardò e mi sussurrò all’orecchio:” Sembra non voler dire nulla”  così, mi alzai e così fece anche Alice e dissi alla ragazza:” Ora se non ha nulla da dirci con permesso io me ne andrei, ho un caso da risolve, ma se dovesse venirle in mente qualcosa qualsiasi cosa mi contatti qui” e le porsi il mio bigliettino da visita salutai, e disse Alice: “ Speriamo di avere presto sue notizie”. Tornammo alle motociclette, tutto era troppo strano, la giovane ero sicura che sapesse molto più di quello che vuole lasciar credere, ma ero alla stesso tempo sicura che non era stata lei ad uccidere la vittima, probabilmente stava coprendo qualcuno, così mentre riflettevo dissi ad Alice:” Credo che lei stia coprendo il vero colpevole, ti chiedo di tenerla d’occhio, e se ci sono novità di farmi sapere, ora devo passare in commissariato per sapere qualcosa sulle impronte digitali, e poi andrò in ufficio per analizzare i fatti. Domani mattina ti chiamo, mi raccomando non perderla di vista” e così dicendo salì come un razzo e sfrecciai verso il commissariato, mentre la mia collega cercava di scoprire qualcosa su ciò che realmente sapeva la nostra prima indiziata. Giunsi al commissariano  in poco tempo, entrai e subito chiesi al Commissario Federico: “ Salve commissario, come le ho detto prima mi servono le impronte digitali sa in quanto tempo le potrò avere?” lui mi rispose:” Non si sa di preciso mi hanno detto che appena avranno notizie chiameranno qui in commissariato e io ti farò sapere, hai già dei sospetti su questo caso?” risposi in maniera molto frettolosa, perché dovevo ancora analizzare i fatti quinti mi limitai a dire:” Dunque ho solo vaghi sospetti, ma ho bisogno delle impronte per risolvere il caso, se i miei sospetti sono corretti so già come scoprire l’assassino, ora mi spiace Commissario, ma devo scappare in ufficio, ho molti fatti da ricostruire.” “ Le augurò buona fortuna, Jessica” mi salutò Federico. Mentre sfrecciavo sulla mia moto, riflettevo che prima di avere informazioni certe dovevo obbligatoriamente aspettare i risultati della Scientifica, quindi mi conveniva analizzare gli indizi che e poi sarei andata ad interrogare Tommy e Jack. Arrivata fuori all’ufficio lasciai la moto in un posteggio, corsi verso le scale ma mi squillò il telefonino era Alice, forse aveva scoperto qualcosa, e risposi:” Pronto, hai scoperto qualcosa?” “ La sospettata ha lasciato l’abitazione e mentre  andava verso l’auto ha ricevuto una telefonata da Tommy e l’ho sentita che diceva:- Non ti preoccupare ho tenuto la bocca chiusa-“ annotai, poi dissi alla mia affidabile collega:” Grazie,Alice questo mi aiuterà moltissimo, ora ti saluto, continua a seguire la sospettata e registra altre eventuali conversazioni compromettenti e sospette”  lei mi ringraziò e mi disse che avrebbe svolto il suo lavoro con precisione e mi salutò. Entrai in ufficio, e mi sedetti sulla sedia dietro alla mia scrivania, la svuotai da tutti gli oggetti inutili e mi trovai davanti il mio taccuino che teneva scritti i seguenti appunti:                                                          
1)   La collana indossata da Rosy nella foto è la stessa ritrovata sul luogo del delitto
2)   Rosy ha fatto di tutto per non risponderci al citofono
3)   La madre della vittima ha detto che gli amici con cui la figlia usciva erano degli scavezzacollo
4)   Rosy ha parlato a telefono con Tommy dicendo che non aveva detto nulla
Questi erano i quattro punti fondamentali su cui si basava la mia indagine, tutta via non avevo ancora nulla di concreto ero davanti a un vicolo ceco oppure a un portone con mille serrature con lucchetti ma io non ho la chiave, o meglio non ancora. Detto così nulla aveva un senso, mi sfuggiva qualcosa, ma cosa? Dovevo assolutamente trovare il pezzo mancante del puzzle. Poi squillò il telefono del mio ufficio e io risposi:” Pronto ufficio investigativo di Jessica Parker, posso aiutarla?” “ Pronto sono il Commissario Federico” rispose dall’altro capo del telefono, “ ah Commissario, buona serata avete notizie dalla scientifica?” chiesi io chiudendo la porta del mio ufficio, “ Si, ma non sulle impronte mi spiace, ma sul liquido giallognolo ritrovato sulla mano della vittima” rispose lui, “ ah davvero, mi dica.” Chiesi incuriosita, avevo pensato che fosse veleno, ma avendo ricevuto la chiamata del commissario forse mi ero sbagliata. “ Veda, il liquido risulta, un profumo, è divenuto giallognolo perché s’è mischiato al colorito di un taglio, sul pollice della vittima, e quindi ha preso un altro colore” continuò lui. Un profumo?? Come era possibile?? Pensai, qualcosa non tornava, dovevo rivedere tutto, quindi risposi al commissario:” Grazie signor commissario, siete stato gentile ad informarmi, la saluto le auguro buona serata.” E così dicendo agganciai la cornetta. Dunque  dovevo rivedere i fatti, se la ragazza non era stata avvelenata cosa le era successo?? Come era morta?? Niente sembrava avere un senso! Cosa era successo alla giovane Jennifer Landon?? Sarei riuscita a risolvere il mistero della 24enne trovata morta in una strada di San Fransisco??

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