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Autore: ____giuls    03/05/2012    1 recensioni
-Oh crap!! – avevo esclamato fissando con occhi spalancati il cellulare che mi ritrovano tra le mani – ma questo non è il mio!! – e parlando da sola, fissavo a bocca spalancata la foto su quel display … il ragazzo misterioso che si sbaciucchiava romanticamente con una ragazza...
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Liam Payne
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Al centro del palco, ero in piedi, tesa come una corda di violino,con il cuore che mi batteva all’impazzata quasi che mi sembrava vederlo uscire fuori dalla maglia e le gambe che tremavano da sole, senza che io potessi più controllarle. Abbracciata alla presentatrice tv, attendevo di scoprire il verdetto del pubblico..come me, altri due concorrenti:  Alice e Matteo.

La prima era una ragazza del nord, conosciuta all’inizio di quest’ avventura solo sei mesi prima … Lei si era presentata come attrice, e la sua classe e la sua raffinatezza non erano passate inosservate agli occhi della commissione. Era stato facile avvicinarmi a lei, era così socievole e gentile che in breve tempo si era guadagnata l’ammirazione e il rispetto da parte di tutti quanti, me compresa. A sorteggio, la produzione ci aveva inserito nella stessa squadra così eravamo andate a vivere in un loft affidatoci dalla trasmissione,vicino agli studi televisivi, in compagnia di altri ragazzi che facevano parte del  nostro stesso team. Eravamo andate subito d’accordo, e senza alcuna esitazione ci eravamo dette tutto l’una dell’altra.

Caratterialmente eravamo due poli opposti, stile acqua e fuoco, giorno e notte, yin e yang , ma allo stesso tempo avevamo un milione di cose che ci accomunavano : gusti musicali, film preferiti , personaggi famosi,  genere di romanzi, programmi televisivi, videogames, sogni nel cassetto...così in poco tempo ci eravamo ritrovate ad essere inseparabili, oltre a concorrenti e coinquiline eravamo diventate prima di tutto amiche. Con il secondo, non ci andavo particolarmente d’accordo, era un tipetto alquanto sopra le righe, convinto di essere migliore degli altri soltanto perché madre natura con lui era stato particolarmente generoso. Con quel caschetto biondo cenere e il taglio d’occhi alla Alex Pettyfer si era presentato come ballerino durante una puntata del talent show. Non era un cattivo ragazzo, certe volte il suo cervello sapeva partorire anche qualche pensiero dolce e carino..diciamo soltanto che non era quel genere di ragazzo per cui avrei mai perso la testa.  Lui faceva parte della squadra rivale, quindi quasi una volta a settimana ero costretta a fare la mia sfida di ballo contro di lui … se c’era una cosa su cui potevo sinceramente stimarlo, era il suo essere un professionista. Difficilmente avevo incontrato qualcuno con le sue grandi capacità … era quello che nel gergo danzerino viene definito “una macchina da palcoscenico” .

“Il vincitore … di questa ottava edizione … che si aggiudica così il premio finale pari ad una borsa di studio di trecentomila euro e un contratto lavorativo per 2 anni è ….”


5 MESI DOPO ….

-Non ci credo che stai venendo qui da me!- urlandomi  nell’orecchio fino a distruggermi quasi completamente il timpano, Alice, era dall’altro capo del telefono e conoscendola, probabilmente andava su e giù per il suo appartamento –Non ci credo neppure io!-  avevo urlato senza neppure rendermene conto. Anche se vestivo spesso i panni della dura, quella che tiene sempre tutto dentro, quella che non si sconvolge facilmente, quella “dal sangue freddo” per intenderci, in questa occasione mi riusciva impossibile nascondere il tumulto di emozioni che sentivo. Stavo per salire su un aereo che mi avrebbe dritta dritta lì dove mi attendeva un nuovo lavoro, una  nuova vita, nuove esperienze, nuove conoscenze, nuove possibilità … sapevo che nulla sarebbe stato più uguale dopo LONDON .

Erano da poco scoccate le undici di sera, quando una volta atterrata, avevo subito acceso il mio iphone per vedere se Alice aveva provato a chiamarmi … e poi volevo avvisarla che avevo toccato terra sana e salva! Lei sapeva quanto mi sentissi a disagio nel volare da sola... in compagnia il tempo subito passava, tra una chiacchiera e l’altra non pensavo molto che mi trovavo in mezzo alle nuvole, ma da sola era tutt’altro discorso … mi venivano i tic nervosi che comprendevano dal muovere freneticamente la gamba allo spezzarmi le punte dei capelli dal tanto stritolarli intorno alle dita. Poi questo era il primo volo dove lasciavo l’Italia … quindi tutto un altro discorso!

Completamente spaesata mi guardavo intorno cercando l’uscita, ma l’unica cosa che riuscivo a vedere era l’enorme afflusso di gente che mi circondava ….  Molte erano gruppi di ragazzine che correvano a destra e manca alla ricerca di qualcosa o qualcuno, che incuranti ,spingevano con forza chi le ostacolava il passaggio, anziani compresi! “quanto odio queste bimbe minchia del cavolo !!” mi ero detta tra me e me, cercando di mantenere la calma e trovare velocemente l’uscita per potermi finalmente allontanare da quel posto. Così, dopo aver recuperato tutti  i miei bagagli, avevo iniziato ad incamminarmi nella direzione opposta a quella dove si dirigevano le orde di ragazzine inglesi urlanti. " ci sarà sicuramente qualche personaggio famoso in giro…" mi ero detta "chissà … magari è Lady Gaga … o forse è Rihanna … perché non Chris Martin? "  mentre fantasticavo sul possibile personaggio segreto, avevo scorto in lontananza l’uscita, così continuando a camminare mi ero messa velocemente a rovistare nella borsa per recuperare il cellulare e chiamare Alice, ma improvvisamente ero andata ad urtare una sagoma che proveniva dalla direzione opposta alla mia, facendomi così cadere l’iphone e i cumuli di fogli e fogliettini che tenevo tra le mani… -oddio!-  avevo esclamato sobbalzando dallo spavento – i am sorry!- aveva esclamato l’altro … un ragazzo, inglese sicuramente, a giudicare dal suo accento, più alto di me di una decina di centimetri, magro, capelli mossi , che ricadevano spettinati ad incorniciare il viso.

Invece di prendere la roba che era caduta a terra mi ero bloccata a fargli una sorta di controllo a raggi x, forse perché mi sembrava di conoscerlo, forse perché constatavo che la cosa de “i ragazzi inglesi sono bruttini” era del tutto infondata. Svegliandomi dallo stato di trance in cui ero caduta, avevo subito distolto lo sguardo dal suo che mi fissava curioso,  e mi ero abbassata per recuperare le cose che erano cadute … non solo mie, ma anche sue. – mi dispiace tanto…non ti avevo proprio vista!- mi dice una volta abbassatosi per recuperare la roba caduta – non ti preoccupare … anche io ero distratta, guardavo da tutt’altra parte … -  avevo risposto con un filo di voce, e afferrando velocemente l’iphone gli avevo rivolto un ultimo sguardo incuriosita... prima che la mia attenzione venisse catturata da una macchia particolare che era sul suo collo … una voglia credo.
-tieni! – gli avevo passato una rivista di videogames , mentre mi alzavo frettolosamente – grazie..- mi aveva gentilmente risposto lui alzatosi a sua volta – ad..adesso devo andare … scusami ancora … arrivederci! – l’avevo liquidato brevemente in preda all’imbarazzo più totale. “Arrivederci?! Ma cosa significa arrivederci“ – ciao! – mi aveva salutata educatamente, ma in realtà mi guardava con aria confusa … “sicuramente avrà pensato che sono pazza … brava Aurora..complimenti!” 

Mi ero allontanata di corsa, e in pochi secondi ero uscita da quell’ enorme edificio … un po’ d’aria fresca per tornare a respirare … Non riuscivo a non pensare a quel volto che mi sembrava così familiare … ma proprio non mi veniva nessun nome al momento!  “ adesso basta! Tira un respiro profondo…chiama Alice!”

-oh crap!! – avevo esclamato fissando con occhi spalancati il cellulare che mi ritrovano tra le mani – ma questo non è il mio!! – e parlando da sola, fissavo a bocca spalancata la foto su quel display … il ragazzo misterioso che si sbaciucchiava romanticamente con una ragazza. 
  
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