Fanfic su artisti musicali > Justin Bieber
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Autore: endlessharold    03/05/2012    27 recensioni
Atlanta.
Un Justin Bieber un po' troppo presuntuoso,
una fan a dir poco sulle nuvole,
e una Noah Kimber dalle mille facce.
Genere: Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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bieber.
Tutto quello che ricordo di ieri sera è Noah con in mano un cartoncino di Coca-Cola del McDonalds', ci ho messo dentro una bustina bianca, non so che roba sia, Chaz non è molto affidabile.
La stanza era riservata, niente fans, niente mamma, niente Kenny e soprattutto niente permessi.
A Justin Bieber tutto è dovuto, anche le gambe di una donzella strafottente ed arrogante.
Comunque, abbiamo cenato e stranamente con le mie figuracce l'ho fatta sorridere per davvero.
Ora, non so se era un sorriso per divertimento o per compassione, non mi interessa.
Penso abbia riso come una matta, a poco non piangeva, o forse per effetto della roba nella Coca-Cola.
Ma c'è stato un suo gesto che mi ha particolarmente colpito, lasciandomi di stucco.
Mentre mandavo giù pezzi interi di Nuggets inzuppati nel ketchup e maionese, probabilmente mezza sbronza, mi ha fatto una domanda.
«Sei vergine?» me l'ha chiesto tra una pausa di una risata e l'altra, era particolarmente rossa in viso, sulle guance.
Non che questa domanda mi imbarazzi, ma detto da una come lei, piuttosto riservata e odiosa, bho, mi ha fatto strano.
«Ovviamente no.» ho risposto fiero di me.
Insomma, potete dubitare di tutto, ma non delle mie fenomenali doti a letto, su quello dovete solo stare a guardare, o provare, dipende da che parte state.
La cosa strana è che ero pienamente lucido, anche fin troppo da ricordare tutto quello che sarebbe successo dopo, ma non spiffero nulla.
Noah continuava a bere, penso abbia cenato con le bevande invece che con il BigMac e altre schifezze varie sparse sul tavolo.
Ed è successo tutto lì, la stanza era stata arredata perfettamente, c'era perfino un divanetto molto comodo accanto al tavolo e alla televisione al plasma.
Ha iniziato a straparlare, diceva cose senza senso, farfugliava ogni cosa gli passasse per la mente, fino a quando non ha acceso una sigaretta e ha iniziato a fumarla al contrario, accendendo il filtro.
«Strano, prima non volevi vedermi, e adesso stiamo cenando insieme.» dico sedendomi sul divanetto e facendole segno di seguirmi.
Sì è letteralmente buttata sulle mie gambe, incosciente di quello che avrei, cioè scusate, avremmo fatto.
Non mi ha risposto, ma è bastata la sua lingua nella mia bocca a darmi la risposta.
Non mi interessa se avrebbe perso la verginità o meno, non mi interessa se avrebbe pianto o goduto, avevo una scommessa da portare a termine.
Non ne ho mai persa una, figuriamoci con queste cagate, mio caro Chaz, ti aspetta una bella settimana di penitenza.
Ho chiamato un taxi e l'ho portata nella casa-studio dove "vivo" per lavorare al nuovo album, per fortuna erano tutti fuori, cosa alquanto strana, saranno in qualche pub a commentare gli ultimi gossip.
Era mezza nuda ed eravamo solo sulla soglia della porta, sembrava un koala, ci siamo quasi.
L'ho presa in braccio ed ho iniziato a toccarle tutto il corpo mentre mi dirigevo verso la mia stanzetta eccitato come non mai.
Non mi eccito per certe cose così scontate, ma Noah ha una carrozzeria davvero da montare.
Chaz ha detto che l'effetto dell'erba e robe simili che ha buttato nelle bevande e nel suo panino ha un effetto pari a quasi 48 ore, perfetto, così non ricorderà nulla e sarà tutto come prima.
Io con una soddisfazione in più dall'astinenza di sesso, lei senza verginità, che la abbia o meno.
Siamo entrati in camera, ed è successo, finalmente, dovevate vederla, era uno spettacolo.
L'unica cosa che sospetto ancora adesso sono le sue urla, spero non le abbia sentite nessuno, forse avrei dovuto mettere la musica a palla per coprire i suoi e i miei gemiti, perchè hey, mi sono divertito anche io.
Sto continuando a pensare a tutto questo da quasi mezz'ora, sono nudo con la puttanella accanto che dorme innocente, non vedo l'ora si svegli e di vedere la sua faccia, la sua sconfitta e la mia gloriosa e meritata vittoria.
Ho vinto mia cara Noah, mai sfidare Justin Bieber.


noah.
Apro gli occhi lentamente, dove cazzo sono finita?
Ho la testa che mi scoppia, sono in una stanza che non è la mia e sono praticamente senza vestiti.
Oh okay, non ci vuole molto a fare due più due, il superdotato deve avercela fatta.
Un momento.
CE L'HA FATTA?
QUEL RICCHIONE ARROGANTE C'E' RIUSCITO?!
No, cazzo, non può essere, non è la mia prima volta, ma è riuscito a mantenere vere le sue parole.
L'unica cosa che ricordo è la cena da McDonalds' e un forte dolore fra le gambe.
Mi giro e mi rigiro nel letto, sento qualcuno fischiettare dal corridoio.
«Ma tu guarda, la scimmia urlatrice s'è svegliata.» dice con solo l'asciugamano in vita e i capelli che grondano d'acqua appoggiandosi sulla soglia della porta.
Cerco disperatamente i vestiti, o almeno la biancheria intima che è poco distante da me.
«Complimenti Bieber.» dico con tono soddisfatto.
Sapevo sarebbe arrivato fino a questo punto, quindi perchè non assecondarlo?
«Non sei incredula, shockata, spaventata?» dice lui quasi stupito.
Oh caro Bieber, non hai capito un bel niente.
Mi alzo, mi rimetto i pantaloni e la maglietta.
«Non trovo nessun motivo per esserlo, tutti i ragazzi con cui sono stata sanno fare di meglio. Sei ancora alle prime armi, ma imparerai con il tempo.» dico prendendo la mia roba ed avviandomi verso l'uscita.
Sono sulla soglia, sfilo dalla tasca una banconota da venti dollari e glieli metto fra le mani con un sorriso da strafottente sul viso.
«All'apparenza te ne avrei dati molti di più.» dico lasciandogli completamente la banconota fra le mani con un bigliettino bianco a scritte nere.
Lo lascio così, senza parole, lo si legge sul suo viso sconvolto, mentre legge quella strisciolina di carta che gli ho generosamente dato.
La convinzione fotte la gente.
E la cara superstar deve seriamente stare con i piedi piantati, di Ritorno Sulla Terra.
 
Professione: Escort notturna.






The End.

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okay.
non ammazzatemi çç.
innanzitutto non so perchè sta cosa mi esce con il grassetto, ma vabbè.
pooi, so che non vi aspettavate questo finale, ehh già uù.
e onestamente non me lo aspettavo neanche io, trololol o:
ma comunque, ringrazio davvero di cuore tutte le lettrici,
anche quelle che non hanno recensito ma hanno letto, thanks.
ho intenzione di iniziarne un altra, devo solo trovare una trama
originale, non come tutte le altre come la ff precedente uù.
lasciatemi una recensione, ma non odiatemi dfhsjajchnuje çç.
vi voglio bene babies, grazie per avermi cagata con questa ff.
arianna, @ciastin on twittah c:
  
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