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Autore: Allyson_    03/05/2012    1 recensioni
I bivi costringono a scelte. Le scelte possono essere giuste o sbagliate sta a noi decidere. Siamo nell'anno 2011-2012 ie i Blue stanno riemergendo dopo un lungo periodo di letargo. Incontreranno alessandra , chiara e altri personaggi tutti legati da un unico filo conduttore: la musica. Buona lettura e fatemi sapere cosa ne pensate!
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Antony Costa, Duncan James, Lee Ryan, Simon Webbe
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Questa è la mia prima fan fiction. Spero che vi piaccia! Aspetto vostre recensioni e consigli ! Buona lettura!   Capitolo 1:
 
Un anno prima:
Qual gioia è gioia se Silvia non mi è accanto.
A men d’immaginarla a me accanto,
nutrito del riflesso della perfezione.
Se la notte io non sono accanto a
Silvia non ha più musica per me l’usignolo.
A men di contemplar Silvia di giorno non
c’è giorno per me da contemplare.
Ella è la mia essenza e io non esisto
se non per lei”
<< Perché ogni volta che vedo questo film, in questo preciso punto in cui lei recita queste battute, inizio a piangere come una bimba? >>disse Alessandra commossa alla sua amica Chiara, mentre guardavano il film  “Shakespeare in love”.
<< Non lo so. Ma quando guardi i film, diventi un’altra persona. Insomma hai pianto anche al cinema vedendo “Titanic”. Lo sapevi come andava a finire no? >> rispose Chiara sorridendo.
Era un assolato pomeriggio di fine Gennaio,  con un cielo sfacciatamente azzurro che le nuvole non avevano osato rovinare.
<< Può essere. Ma il fatto è che questo film è di una drammaticità poetica unica! >> rispose Alessandra.
<< Risparmiati i paroloni Ale, e piuttosto dammi un po’ del tuo plaid! Ti ci sei avvolta come fossi una crisalide! >>
<< Ah, mi dispiace >> rispose e gliene diede una parte.
Erano sedute sul divano e osservavano attente quel film, quasi che sembrava che fosse stata la prima volta che l’avevano visto insieme. Quando decidevano di vederlo sicuramente era perché una delle due stava affrontando un periodo di depressione.
Alessandra aveva problemi familiari che non le permettevano di concentrarsi nello studio e che le avevano tolto il sorriso più di un anno fa.
Chiara ripeteva che prima o poi avrebbe trovato l’anima gemella, voleva un amore a stampo fiabesco, ma di questi tempi solo chi sogna può permettersi questi pensieri, e lei era davvero un grande sognatrice.
<< Se solo trovassi un uomo che mi amasse così >> sospirò Chiara, riferendosi al film.
<< Fidati, non c’è sempre bisogno di parole auliche  per conquistare o viceversa! Qui è normale l’unico modo che avevano per corteggiarsi erano le parole. Insomma se un uomo abbracciava una donna in pubblico nel 1500, la donna passava per la p******a di turno. A volte lo capisci anche con un solo sguardo che quella è la persona giusta. >> rispose Ale.
<< Te e il tuo amore per la storia adesso cosa c'entrano?Certo. Tu hai Edoardo che ti coccola,ti fa sentire importante. Io invece? >>
<< Hai sempre me! E poi fidati dopo due anni le cose non sono più come agli inizi. >> questa era la stessa frase che Ale ripeteva di continuo,ogni volta che Chiara tirava fuori quell’argomento.
Per sbaglio spostandosi colpì il telecomando, e il canale si spostò su MTV ed   in quel momento ebbe l’impressione di poter cambiare la sua monotona e deludente vita,forse sarebbe potuta riuscire a togliersi dalla mente tutti i suoi problemi e dare all’amica l’opportunità di scuotere un po’ anche la sua vita sentimentale.
Stavano mandando la nuova canzone dei Blue “I can”, e a tutte e due vennero in mente i periodi dell’adolescenza in cui credevano di poter sposare un giorno il loro cantante preferito. Ale aveva sempre preferito Duncan e Chiara, invece,  Lee.
<< Ma lo vedi quanto è bello? >>disse Chiara guardando estasiata Lee.
<< Ma stai scherzando senti che voce sensuale e che occhi ha Duncan!?Non c’è partita >> ribatté Ale.
E proprio così iniziarono ad impegnarsi nella solita conversazione: quale dei due fosse il più preparato, il più bravo per poi concludere che era un bene che non avessero gli stessi gusti riguardo i ragazzi.
In quei momenti davano prova del loro spirito adolescenziale e ridevano di gusto insieme .
<< Pensa se riuscissimo a sapere dove abita uno dei due, magari gli inviamo per posta un regalo e con la scusa diamo i nostri numeri di cellulare, magari un colpo di fortuna! >> propose Ale.
<< Certo! Un idea fantastica, secondo me appena vedranno il biglietto ci faranno una sorpresa! Prenderanno il primo aereo Londra- Roma e citofoneranno a casa nostra. >> rispose sarcasticamente Chiara.
Alessandra prese il suo cellulare, impostò la ricerca e diede invio.La pagina che si aprì era davvero colma di supposizioni ed informazioni.
Chiara continuava a parlare, spiegando il perché quell’idea era così sciocca, che sarebbe stato un fiasco totale, ma Ale la ignorò e continuò la sua ricerca.
<< Bingo >> disse interrompendo il soliloquio dell’amica.
L’espressione di Chiara cambiò radicalmente e con un enorme sorriso chiese:<< Quale dei due?>>
<< Qui ho trovato solo quello di Duncan. Quello di Lee sembra un mistero! >>
<< Non fa niente l’importante era trovarne uno dei due, tanto sono amici, insomma.. >>Chiara continuava a parlare in preda all’emozione e iniziò a camminare per tutta casa in  maniera convulsa.
Alessandra rideva, era contenta di vederla felice in quell’attimo; ma sapeva anche che quando Chiara avrebbe smesso di sognare ad occhi aperti avrebbe dovuto di nuovo affrontare la realtà.
“Se questa sorta di escamotage funzionasse davvero”pensò Ale “allora tutte le fan potrebbero conoscere il loro vip preferito! E non credo che sia così facile!”
Non sapevano che le cose sarebbero cambiate da un momento all’altro.
 
 
OGGI:
<< Perché pensi che non vada bene? Insomma è una bella ragazza no? >>D disse Duncan.
<< Il mondo è pieno di belle ragazze  sei tu che devi capire quali sono giuste per te o quali no; ma fidati non ti ci vedo con quella! >> rispose Ale.
Erano seduti in una caffetteria e parlavano animatamente riguardo la cameriera.
Una bella ragazza sui 22, con capelli scuri, occhi neri , nel complesso aveva un bel fisico, ma ad Ale non piaceva.
Il suo modo di parlare civettuolo la infastidiva, e il modo con cui ci provava con Duncan la metteva a disagio. La cameriera flirtava con lui ogni volta che poteva e , naturalmente, lui non era il tipo che si tirava indietro.
Ale non capiva cosa c’era che non andava in quella ragazza ma era sicura del fatto che non le piaceva.
Non era per gelosia, la sua scelta l’aveva fatta più di qualche mese fa e non aveva rimpianti, o meglio cercava di non pensare. Aveva deciso da quel momento di non pensare, non voleva problemi, non voleva ferire nessuno. Lei sapeva bene cosa voleva dire soffrire e non voleva recare danno a nessuno, specialmente se  ciò riguardava le persone che amava di più.
<< Ale non mi ci devo sposare! >>
<< Ah ok. Pensavo che avessi deciso di mettere la testa a posto, ma mi sbagliavo. >>rispose infastidita.
Abbassandosi un poco, quasi fino a toccare con il mento il tavolino, disse sussurrando:<< Io volevo cambiare, tu lo sai che non è stato possibile >>
<< Se la ragazza in questione non ha potuto o voluto tu non puoi fare niente. >> rispose lei sorseggiando il caffè in tutta naturalezza.
<< Tu non hai capito, vero. Ancora non hai capito. >> ribatté Duncan incredulo.
Iniziò a fissarla intensamente, ma lei non resse il suo profondo sguardo e in tutta risposta Ale si rimise a sorseggiare il suo caffè quasi avesse paura di averlo trascurato.
Le emozioni che stava provando Ale in quel momento la sovrastavano e proprio mentre aveva deciso cosa dire per rimediare a quel silenzio arrivò un fan.
<< Non ci posso credere sei tu?Sei Ally !!! La cantante dei Dark shadows ? Mi potresti fare un autografo? >>chiese un ragazzo avvicinandosi al tavolo. Guardava Ale quasi allucinato e incredulo.
<< Si sono io. Certo hai una penna? >> chiese Ale sorridendo e accontentò il ragazzo. In quei momenti riaffioravano nella sua mente non pochi ricordi. Quei fan sembravano lei qualche anno fa e odiava quella sensazione di non poter dar loro quanto loro volessero da lei. Era frustrante, proprio perché ci era passata e sapeva che cosa doveva voler dire.
<< Li odio, rompono sempre >> disse Duncan serio.
<< Sei arrabbiato? Non capisco che hai, perciò se vuoi parlarne bene altrimenti tieniti tutto per te ma non diventare sgradevole per favore. Anche io ti ho infastidito un tempo vero? Quando ti arrivò quel pacco, avrai deciso di cestinarlo, no? Tanto a te importa solo di te stesso. >> disse Ale lasciando i soldi sul tavolo e avviandosi all’uscita del locale.
Si mise la sciarpa e il cappello, perché il freddo a Londra non scherzava, era pungente e non perdonava.
Vide Lee che attraversava la strada, lo salutò con un cenno mentre si allontanava dal locale. Infilò anche gli occhiali da sole perché quel giorno il cielo era di un blu meravigliosamente intenso e si ricordò di quel giorno in cui aveva deciso con Chiara di inviare quel pacco.
  
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