"Cazzo, Kira, hai un culo che parla...se solo potessi, ti farei tante di quelle cose che neanche potresti immaginare" disse il gestore avvicinando la sua mano sinistra verso il fondoschiena del giovane seduto a fianco a lui, mentre faceva roteare il ghiaccio ed il whiskey dentro il bicchiere con dei rapidi movimenti del polso, ma il freddo acciaio della bocca di una Glock puntata in fronte lo fece fermare di colpo."Mio caro Cupido, a volte mi domando se sei così stronzo di tuo o se vuoi veramente che ti apro un secondo buco del culo in fronte...siamo sicuri che tu sia veramente un Angelo?" sentenziò il giovane ragazzo armando il cane della sua pistola, mentre con l'altra mano gli accarezzava dolcemente i capelli.
I secondi sembravano ore in quel momento fino a quando Kira non scoppiò a ridere e con uno scatto fulmineo rimise nel fodero la sua pistola, mentre si alzava dallo sgabello sul quale era seduto e si avviava verso la porta del locale, ma l'angelo posò una mano sulla spalla fermando il giovane ragazzo.
"A volte mi chiedo perchè sei stato buttato fuori dal Paradiso, dato che eri uno dei migliori Guerrieri Celesti e poi...anch'io mi domando a volte se sei un Angelo" esclamò l'angelo dell'amore con un tono di voce serio e pacato, ma Kira scostò la mano di quest'ultimo e si diresse nuovamente verso la porta dell' "Heavens Gate".
Angelo...Demone...essere umano...non me ne fotte assolutamente nulla di quale appellativo puoi affibiarmi, io sono solo ed unicamente Kira, fissatelo nella tua cazzutissima testa" disse l'angelo caduto sorridendo dolcemente.
-Continua-