Storie originali > Romantico
Segui la storia  |       
Autore: ArchiviandoSogni_    04/05/2012    17 recensioni
Nicholas Moore aveva tutto quello che poteva desiderare : il successo,  l’amore e un futuro da sognatore, come ogni adolescente.
Ma la vita cambia e sconvolge ogni programma e ogni progetto.
A quattro anni di distanza, Nick è cambiato radicalmente.
Ora ha 23 anni, un lavoro e una figlia da crescere da solo.
Una figlia. Lui, l’ex capitano di baseball del liceo bello e desiderato da tutti, è diventato tutto ciò che non voleva essere : un uomo maturo con una famiglia a carico e senza più la spensieratezza di un tempo.
Ma Nick è un ragazzo forte. Non ha bisogno dell’ amore, a suo dire, ma sarà vero?
E se un ragazzaccio di nome Elena, entrerà improvvisamente nella sua vita, lui avrà il coraggio di allontanarla?
Forse, basta davvero un sorriso, per sconvolgere la vita.                       
Forse è proprio quello che Nick sta cercando da tempo, per essere davvero felice.
Genere: Introspettivo, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Scolastico
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Prologue

Prologue


 


I minuti non passavano e io ero seduto su quella sedia da troppo tempo.
Perché ci mettevano tanto?
Doveva essere solo un semplice controllo; Madeline aveva avuto le solite contrazioni forti e decise, ma nulla di allarmante. Eppure mi sentivo incatenato a quella sedia, decisamente nervoso e con la sola voglia pulsante di rivederla.
“Signor Moore?”
Mi alzai di scatto, vedendo il Dottor Smith venirmi incontro.
“Come sta?”
Il suo sguardo mi raggelò. 
“Dobbiamo tentare subito un taglio cesareo;  il bambino sta soffocando.”
Cosa? Com'era possibile?
“Dottore, Mad è appena entrata nel settimo mese. Sarebbe una follia!”
Lui posò con forza una mano sulla mia spalla, cercando di  farmi ritornare lucido.
“Ragazzo, dobbiamo farlo. Ne va della vita di entrambi.”
Sprofondai così di nuovo su quella maledetta sedia, sentendo il vuoto pervadermi i sensi e il buio trascinarmi via con sé.

 

***


Quattro anni dopo

 
“Papà, muoviti!”
Mi rigirai nel letto, sbadigliando con forza.
“Lily sono appena le sette. Dove pensi di andare?”
Ovviamente le mie parole si dispersero nel vento, perché quell'uragano mi si lanciò addosso armato di broncio e occhi lucidi.
“Perché? Mi chiedi il perché? Oggi c'è la gita! Io devo essere puntuale, capisci? Se no mi fanno sedere con Lucas-il-Puzzone e io non voglio. Non lo voglio proprio! E' cattivo, puzza e mi tira sempre i capelli.”
Sorrisi, accarezzando il suo viso con lentezza. 
Era una vera tentatrice, non c'era dubbio. Sapeva subito come farmi intenerire e perdere il minimo di autocontrollo richiesto al mio ruolo di padre. 
Padre. 
Io, Nicholas Moore ero un padre di soli 23 anni.
La vita era davvero strana. Solo a ripensarci mi veniva da sorridere.
Quando ero una giovane promessa del baseball, la vita era decisamente più semplice e meno stressante. Uscire a bere con i ragazzi, avere una ragazza a sera e studiare giusto per potermi permettere gli allentamenti interminabili di Mr Jackson. Questo contava.
Eppure la vita cambia e si evolve sotto ai nostri occhi senza seguire i comandi che le impartiamo.
Ero solo un ragazzino che voleva vivere la vita come i miei coetanei, con le gioie e le piccole amarezze tipiche dell'adolescenza. Non speravo nell'amore a prima vista, non credevo di avere la maturità necessaria di innamorarmi.
E poi, a dirla tutta, non credevo nemmeno di avere la forza di immergermi nel mondo dei pannolini, liofilizzati, latte in polvere e notti insonni.
Ma la vita è una ruota che gira in continuazione e noi siamo solamente un piccolo ingranaggio di essa. Se noi ci fermiamo, lei continuerà comunque a proseguire nel suo cammino prestabilito.
Noi siamo solo una piccola e minuscola parte di tutto.
Mentre mi alzavo, nonostante mancassero due ore al ritrovo davanti all'asilo, la mia mente si perse nei ricordi. 
Una settimana e Lilian avrebbe compiuto 4 anni.
Una settimana e il mio cuore sarebbe morto di nuovo, per poi rinascere il giorno seguente.
Sarebbe morto ancora, come fece allora quello di Madeline.

 
 

***

 
“Mad, forza! Stringi i denti.”

La mia mano era salda, il mio respiro duro e le mie parole dolci come non lo erano mai state.
I suoi profondi occhi nocciola, non mollarono per un attimo il mio volto e sigillarono per sempre la sua immagine stravolta e stanca nella mia memoria.
“Nick... Nick, non ce la faccio.”
Le parole dei medici, il suono dei macchinari e le mie gambe tremolanti : non li sentii neppure. Il mio unico pensiero era stare lì con Madeline ed affiancarla nella nascita del nostro bambino.
Perché era così pallida?
Sentivo la mente pulsare all'unisono con il cuore e pensavo solamente ad una cosa: devo aiutarla. Devo salvare entrambi.

Mi inginocchiai e continuai ad accarezzarla e a confortarla.
“Nick, salvala.”
Corrugai la fronte, non riuscendo a capire.
“Mad ma cosa stai dicendo? Stai tranquilla, continua a spingere e a respirare come facciamo sempre al corso. Forza! Uno...Due...”
Lei abbassò il mio viso con due dita, costringendomi a guardarla dritto negli occhi.
“N-Nick.. Salva la nostra bimba, sarà bellissima. Fai il bravo e...”
La vidi contrarre il collo e la mandibola per qualche secondo.
In sotto fondo, un bip
 ritmico continuava a stordirmi insieme alle voci dei medici. 
“La stiamo perdendo! Spinga, Madeline! Spinga!”
Il mio viso era imperlato di sudore e forse anche di lacrime.
Perché piangevo? Cosa stava accadendo? Perché ero l'unico a non capirlo?
“Nick.”
Il mio pensiero tornò a lei, al mio piccolo angelo custode.
“Mad, non voglio sentire altre cazzate. Continua a spingere. Farlo per me e farlo per lui.”Lei non mi ascoltò, sembrava che non mi vedesse neppure. Era come se fosse già lontana anni luce da me.
“Sarà una bambina, Nick. Lo sento con chiarezza. Sarà una bellissima principessa, vedrai... Tu invece, sei stato fantastico. Sempre. Ti ho amato molto, nonostante le difficoltà. Diventa qualcuno, Nick. Diventa un uomo... E ama. No-non... Non smettere mai di amare.”
La sua mano abbandonò la mia e il suo viso si spense proprio quando delle urla forti e acute mi penerarono nell'anima. 
Era il mio cuore? 
Era la mia voce?
No, in quel momento vedevo solo le mie lacrime macchiare il lenzuolo bianco e la voce di mia figlia risuonare fin dentro la mia mente.
Da lì in poi, avrei iniziato il lungo e tortuoso cammino della vita. 
Da lì in poi sarei diventato un uomo; un vero uomo.


***

 
Giravo distrattamente il mio caffè, perdendomi nel flusso frenetico dei miei pensieri.
Non mi capitava mai, non ero un tipo malinconico o emotivo, però esistevano giorni in cui il passato veniva a trovarmi all’improvviso e mi rubava quel sorriso che ostentavo sempre con disinvoltura davanti agli altri. 
Non ero un tipo sentimentale e forse non lo sarei mai stato. Faticavo da sempre ad esprimere le mie emozioni e a lasciarmi guidare da esse. Però… Però il cuore non è possibile fermarlo o farlo tacere.
Per quanto amassi da sempre la logica, la strategia e gli schemi d’attacco: il cuore aveva avuto la meglio su di me.
All’epoca, mi ero innamorato follemente di una ragazza dolcissima che aveva saputo catturarmi ogni singolo giorno,  come la prima volta.
Madeline era capo redattrice nel nostro liceo ed io ero solo uno dei tanti atleti della squadra di baseball.
No, forse non ero uno dei tanti. Ancora adesso, tra le coppe della scuola e le vecchie foto, compare il mio nome ed il mio volto.
Nicholas Moore, capitano indiscusso dei giovani Lions fin dal secondo anno di liceo.
Per tre anni della mia vita ero stato trattato come un Dio da tutti. Le ragazze mi adoravano, gli amici si moltiplicavano dopo ogni partita vinta e io ero uno di quei ragazzi con la testa sulle nuvole, ma felice e appagato dei giorni che la vita gli donava.
Madeline... Madeline era diversa. Era l’acqua fresca, ma incredibilmente calma, che ristabiliva l’ordine dentro il mio cervello incasinato dagli ormoni.
Era bellissima, intelligente e troppo distante anni luce da uno come me; da uno che rincorreva palle difficili, si buttava su ogni ragazza carina e finiva ad ubriacarsi nei pub con gli amici un sabato sera sì e l’altro pure.
Ero un ragazzo, ecco tutto.
Vivevo alla giornata e speravo di entrare a Stanford per diventare qualcuno nella vita.
Ma il destino ci frega in ogni momento. Ci regala felicità immediate, per alleggerire il sapore amaro delle delusioni future.
Io però, non rimpiango niente. 
Non rimpiango la mia dichiarazione strampalata, nella segreteria scolastica.
Non rimpiango il  sussurrato di Mad quando aveva realizzato le mie parole.
E non rimpiango di averla amata talmente tanto d’ aver avuto una piccola e dolce figlia con lei.
Fare l’amore con Madeline, non fu mai un errore. Mai.
Lilian è arrivata nelle nostre vite con fin troppa velocità e io ero troppo piccolo e troppo immaturo, per capire davvero cosa volesse dire avere un figlio d’accudire.
Mad mi ha abbandonato all’inizio del cammino e… E la depressione, la voglia di ubriacarmi e di dimenticarmi tutto aveva preso la meglio.
Fortunatamente - pensai stringendo tra le mani una manina di Lily - non avevo mollato.
Ero diventato un uomo; nonostante tutto.
E in quel momento, nella nostra piccola ma accogliente cucina, mi sentivo un uomo felice con il mondo tra le proprie mani.
L’amore?
Io avevo già qualcuno da amare con tutto me stesso.
L’unico amore della mia vita era lei : quel mostriciattolo biondo dagli occhi turchini che mi sorrideva felice, regalandomi il paradiso.

 

 
 

____________________

 

Jé’s thoughts

Vi ringrazio per essere arrivate fin qui. Un’altra avventura ha preso vita dalla mia mente e ovviamente, se non c’era anche lo zampino della follia, non potevo essere davvero contenta!

Et voilà : una storia a quattro mani con la mia compagna di banco, compagna di cavolate, compagna di tante cose :) Per scrivere insieme ci vuole feeling, e chi meglio di lei potevo chiedere?
Eccovi spiegato il motivo di un’altra mia storia e mi spiace davvero rompervi sempre l’anima.
L’unica cosa che posso dire è che Nick è nato nella mia mente dopo aver visto un video e ne sono rimasta affascinata. Non sarà una storia d’amore struggente, mi spiace.
Ci sarà vita vera, con i suoi vari problemi. 
Nick non si innamorerà facilmente, purtroppo ha sofferto molto ed è cambiato tanto in questi ultimi anni.
Posso solo dirvi che ha 23 anni solo all’anagrafe, mentalmente è molto più maturo (troppo forse).
Il volto di Zac Efron, come avete potuto vedere dal banner, è stato scelto dalla mia mente malata, perché sono fissata con Ho Cercato il tuo Nome.
Niente, lascio la parola a Giulia.
Un bacio enorme, ragazze. 
Grazie di tutto <3

 

 

Giuliet’s Thoughts

Zac mette tutte d’accordo baby, a me piaceva già da quando faceva HSM sei tu che avevi un conflitto con lui prima xD
Comunque… Grazie della parola mia cara folle! - ora vado in panico visto che di solito non sono una donna dai molti commenti post capitolo xD -

A parte gli scherzi, voglio ringraziare davvero chi si è soffermato a leggere questa storia e spero che le nostre parole abbiano trasmesso almeno un po’.. questa storia è nata da poco, ma io la sento già viva e forte nella mia testa. 
Jé è stata davvero una bella idea la tua! Coinvolgermi, intendo!

Detto questo ringrazio tutte in anticipo, un bacione a tutte.
<3

   
 
Leggi le 17 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: ArchiviandoSogni_