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Autore: IosonoOmbra    05/05/2012    3 recensioni
Una ragazza come tante va al cinema a vedere The avengers, Loki tocca il suo cuore, e succede qualcosa che ha dell'incredibile.. chissà che i sogni non possano diventare realtà..
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Loki, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Tutto il povero fungirl army di Loki avrà almeno una volta sognato di incontrarlo di persona... non il povero Tom Hiddleston.. per quanto fantastico quell'uomo possa essere, ma il dio delle malefatte! La versione cinematografica! Un loki tutto mistero, e che nonostante ce la metta tutta per essere il migliore.. alla fine viene sempre fatto a pezzi e riportato ad Asgard.. Povero Loki! Vogliamo che lo esilino sulla terra! Almeno troverebbe buona compagnia! XD Buona lettura!


Se solo i sogni fossero reali
 
 
Ero appena uscita dal cinema. Melissa mi aveva trascinata con lei a vedere The avengers.
«E’ un film fantastico! Devi assolutamente venire con me a vederlo!» aveva detto. Per settimane l’avevo sentita vaneggiare su quanto quel film sarebbe stato meraviglioso, stupendo, idilliaco, epico, con tutte le accezioni del termine.
Alla fine, sfinita, gli avevo risposto che si, sarei venuta a vedere quel maledetto film con lei, a condizione che la finisse di stressarmi.
Io non sono mai stata un’appassionata di supereroi: mai letti i fumetti, né tantomeno visti i film.Semplicemente non era il genere di cose che mi entusiasmavano. E non riuscivo a capire come potesse emozionare tanto la mia amica. Andai perciò al cinema più per curiosità che per altro.
Uscimmo dalla sala barcollanti, a causa delle ore sedute al buio, e la mia amica sembrava una fungirl impazzita. Strillava come un’oca su quanto fosse figo Thor, su quanto fossero belli i suoi lunghi capelli biondi, e di quei occhi che ti catturavano e non ti lasciavano andare... Io ero completamente sconvolta, senza capire tuttavia il perché.
Salimmo in macchina, accompagnati dal sottofondo ininterrotto delle chiacchiere di Melissa. Mi raccontava tutte le parti del film che le erano piaciute e di come un giorno, cadesse il mondo, avrebbe trovato il modo di sposarselo Thor.
Solo dopo 20 minuti si accorse del mio inquietante silenzio.
«Ma che ti succede? Non hai detto una parola! Stai bene?»
«Si...» risposi in un bisbiglio.
«Allora il film ti è piaciuto o no?!»
Mi era piaciuto? Quei supereroi con le armature e le calzamaglie mi fecero ridere all’inizio, ma quando comparve il cattivo della situazione sulla scena, dal mio viso scomparve qualsiasi traccia di sorriso.
Il cuore mi sobbalzò nel petto, e un brivido freddo mi corse giù per la schiena. Il mio cervello, di solito sempre attivo e stacanovista, mi abbandonò del tutto. Fui solo in grado di chiedere senza fiato alla mia amica:
«Chi è lui?»
«E’ Loki! Il dio delle malefatte! Il solito cattivo che fa il figo ma in realtà non vale una cicca. Lui non vale niente in confronto a Thor...»
Melissa continuò il suo monologo, ma io già non l’ascoltavo più, e dentro di me qualcuno scriveva con il lapis rosso quel nome: Loki.
Accompagnai a casa Melissa, e una volta tornata a casa, mi buttai distrutta sul letto.
Cosa mi stava succedendo? Sentivo il cuore ballarmi nel petto, e immagini di quel Loki sembrava non volessero lasciare la mia testa. Rivedevo i suoi occhi verde giada, quella pelle perfetta, quel viso così bello che avresti voluto prenderlo a schiaffi...
Mi alzai di scatto dal letto e cominciai a percorrere la mia stanza a grandi passi.
Come si chiama quel sentimento? Ce l’avevo sulla punta della lingua... quello di cui si parla tanto, e che se viene a mancare distrugge le famiglie! Cavolo era... era... l’amore!
Arrossii di colpo. No, non poteva essere. Io che mi innamoravo? E poi di qualcuno che non esiste?! Ma non diciamo cazzate.
Andai a letto furiosa, ma Loki non voleva andarsene dalla mia testa. Sembrava avervi preso dimora fissa. Mi addormentai con difficoltà e in sogno vidi quel dio, seduto su un trono, con le braccia incrociate e quel suo fare arrogante sul viso. Le labbra incurvate in un sorriso diabolico e bellissimo.
«Riposa bene, amore mio.»
Quelle parole mi risuonarono dentro la gabbia toracica, facendomi sentire le farfalle nello stomaco, poi sentii qualcuno accarezzarmi la testa.
Mi svegliai di colpo.
Sondai la camera con lo sguardo e non vidi nulla.
In casa ero sola, che me lo fossi immaginata? Riflettei un attimo su quella strana giornata, e quasi per scherzo dissi tra me me:
«Certo che è strano innamorarsi di un uomo che vive solo nelle favole, se solo i sogni fossero realtà...»
Poi sentii un sonno profondo pesarmi sulle palpebre. Tutto il mio corpo si rilassò di colpo, chiusi gli occhi e mi avvolse l’oblio.
   
 
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