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Autore: emme30    05/05/2012    15 recensioni
Scritta per il settimo giorno della Kurtofsky Week organizzata su Tumblr.
“Ogni anno mi faccio la stessa domanda.”
“David...”
“Quante cose mi sarei perso?”
Kurt non ti risponde subito. Sa che conosci quante cose ti saresti perso, quante cose vi sareste persi voi due, insieme. E ha paura a risponderti, ha paura a ricordarti tutte le cose che avresti potuto non vedere, sentire, provare sulla tua pelle. L'amore che vi lega prima di tutto.
“Non ci voglio pensare.”
“Io ci penso però.”
“Lo so che fai la lista ma... fa male pensare a come sarebbe stato tutto se quel giorno tuo padre non ti avesse trovato in tempo.”
“Lo so. Per quello ricordo.”
E con Kurt stretto tra le braccia ti rimetti a pensare a quel pomeriggio di esattamente dieci anni prima, a quel momento in cui eravate soli voi due, le lacrime che vi rigavano il volto e il dolore a fior di pelle.
Genere: Fluff, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Dave Karofsky, Kurt Hummel | Coppie: Dave/Kurt
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'KurtofskyWeek'
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Fic basata sul prompt del settimo giorno della Kurtofsky Week organizzata su Tumblr: In Ten Years

 

Cosa mi sarei perso?

 

C'è una macchia sul soffitto.

E' piccola e probabilmente non l'hai mai notata ma, in quel momento, in quella notte in cui puntualmente non riesci a prendere sonno, la vedi emergere dall'intonaco bianco e ti chiedi addirittura come tu abbia fatto a non vederla prima.

Ha una forma strana. Sembra quasi una stella, uno di quegli scarabocchi che fa Kurt quando è al telefono con Rachel e ha una penna e un foglio sottomano.

Chiudi le palpebre e dimentichi la macchia, provando per la centesima volta a dormire.

Ma non ci riesci, lo sai già che arriverai al mattino senza aver chiuso occhio, perchè quella notte è importante, quel giorno è importante.

E' sempre stato così, il tuo corpo percepisce il passare del tempo, e puntualmente, quando cade quell'anniversario, non riesci a dormire.

E allora pensi.

Hai inventato un gioco nel corso degli anni per far fronte a quelle notti insonni.

Elenchi tutte le cose che ti saresti perso, quelle belle e quelle brutte, e ogni anno quella lista diventa sempre più lunga, sempre più intrisa di avvenimenti che ti hanno cambiato la vita, in bene e in male. Elenchi tutte le cose che ti hanno fatto pensare “Meno male che ci sono”, le piccole gioie e i grandi dispiaceri, i baci con la metà di una vita, le litigate, i successi, e quelle volte in cui hai pensato di toccare il fondo.

Ti siedi sul letto e ti scosti le lenzuola di dosso, lanciando uno sguardo pieno d'amore al tuo compagno che dorme dolcemente accanto a te. Prendi un plaid e nel buio del vostro appartamento raggiungi la finestra in soggiorno, la apri senza far rumore ed esci sul terrazzo avvolgendoti la coperta attorno alle spalle.

Un forte odore di lillà ti arriva alle narici, chiudi gli occhi e ispiri profondamente, prima di aggiungere quell'odore così familiare alla lista che ancora è incompleta nella tua mente. Guardi con un sorriso quelle piante che Kurt ha insistito a sistemare sul terrazzo un paio di mesi prima, ricordando quel momento come se fosse successo un attimo prima. Tu non eri tanto d'accordo, ma a Kurt piacciono così tanto i lillà.

Ti siedi sulla panchina di legno e ti metti a osservare il cielo in cerca delle stelle. Ne intravedi qualcuna, ma la città sotto di te nasconde le altre. Guardi le luci che illuminano il cielo, senti il baccano della metropoli ma non ti lamenti, non ti penti di aver lasciato Lima, anche se un po' le stelle ti mancano.

Sospiri e stai per continuare la tua lista quando senti la porta del terrazzo aprirsi. Ti volti e sorridi, perchè sai già chi troverai a fissarti stropicciandosi gli occhi e sbadigliando.

Senza pensarci due volte ti scosti la coperta di dosso e gli fai spazio sulla panchina. Lui arriva barcollando un poco, il viso addormentato, il pigiama troppo lungo che copre mani e piedi e i capelli spettinati. E, mentre lo guardi accoccolarsi a te, non puoi che pensare che sia bellissimo anche così, con i capelli storti e gli occhi pieni di sonno. Ma lui è bellissimo sempre, sia quando si esibisce su un palcoscenico sia quando è coperto di farina mentre fa i biscotti. E lo sa che tu la pensi così e ti ama anche per questo.

Raccoglie le ginocchia al petto e si fa abbracciare e coprire dalla coperta, accoccolandosi contro il tuo petto e lasciandoti un bacio all'altezza del cuore, come fa ogni volta che vi trovate in quella posizione.

Sbadiglia ancora una volta prima di imitarti e alzare gli occhi al cielo.

Non riesci a prendere sonno?”

No.”

E sempre per quello?”

Tutti gli anni è così, mi dispiace tenerti sveglio, vai a dormire, quando mi viene freddo entro.”

Dici quelle parole ma lo sai che Kurt non ha intenzione di muoversi e lasciarti lì da solo.

Rimanete avvolti da quel silenzio e da quel profumo di lillà finchè non ti scappa una risata e lo stringi ancora di più tra le braccia.

Perchè ridi?”

Ho aggiunto i lillà alla lista.”

Vorrei ben vedere, sono stupendi.”

Dai un bacio sulla fronte di Kurt e gli passi una mano tra i capelli, sentendolo miagolare sotto il tuo tocco gentile.

Ogni anno mi faccio la stessa domanda.”

David...”

Quante cose mi sarei perso?”

Kurt non ti risponde subito. Sa che conosci quante cose ti saresti perso, quante cose vi sareste persi voi due, insieme. E ha paura a risponderti, ha paura a ricordarti tutte le cose che avresti potuto non vedere, sentire, provare sulla tua pelle. L'amore che vi lega prima di tutto.

Non ci voglio pensare.”

Io ci penso però.”

Lo so che fai la lista ma... fa male pensare a come sarebbe stato tutto se quel giorno tuo padre non ti avesse trovato in tempo.”

Lo so. Per quello ricordo.”

Ti amo, lo sai vero?”

Lo so.”

E con Kurt stretto tra le braccia ti rimetti a pensare a quel pomeriggio di esattamente dieci anni prima, a quel momento in cui eravate soli voi due, le lacrime che vi rigavano il volto e il dolore a fior di pelle.

Lo ricordi bene quell'istante, ricordi tutte le espressioni del viso di Kurt, le sue parole, la sua mano un po' fredda che va a cercare la tua e i suoi occhi limpidi e chiari pieni di paura, pieni di parole silenziose che non avevano bisogno di essere pronunciate.

Senti la voce di un Kurt più giovane di dieci anni nelle tue orecchie, ricordi le sue parole, come ti abbia detto che ti avrebbe aiutato ad andare avanti.

E lo ha fatto, lo ha fatto davvero. Ti ha fatto uscire dal buco nero in cui ti eri nascosto e ha mostrato a tutti il vero Dave, il vero te, la persona che sei riuscito a trovare grazie a una stretta di mano in una camera d'ospedale.

Kurt ti ha salvato e tu hai salvato lui, in un milione di modi diversi, e lo avete fatto ogni giorno dei dieci anni passati. Perchè quello che c'è tra voi due non è mai stato solo amore. No, quello lo lasciate per i film stucchevoli e i musical di Broadway. Quello che ti sveglia nel cuore della notte per guardarlo dormire o le innumerevoli partite di football che Kurt guarda accoccolato al tuo petto sono le piccole cose che hanno reso una semplice relazione qualcosa di più, qualcosa di così grande che non esiste parola per definirlo.

E quella è un'altra cosa da aggiungere alla lista.

Perchè l'amore che provi per Kurt è una delle tante cose che ti fa dire “Meno male che ci sono”.

Abbassi il mento e distogli la tua attenzione dal cielo per guardare il suo viso, i suoi lineamenti dolci, la sua pelle chiara, i capelli scompigliati e quegli occhi nei quali ti perdi come esattamente la prima volta.

Cercavo le stelle prima.”

Kurt alza il viso per incontrare il tuo sguardo e il modo in cui ti ammira ti fa quasi arrossire, perchè lui ti guarda sempre come se fossi la cosa più bella sulla faccia della Terra e dopo dieci anni devi ancora farci l'abitudine. Forse non ce la farai mai.

Le hai trovate?”

Ridi, perchè la curiosità sul suo volto è una delle sette meraviglie del mondo. Le altre sei sono la sua voce, il modo in cui pronuncia il tuo nome mentre fate l'amore, la sua mano sempre fredda che va a cercare la tua quando camminate vicini per strada, la sua risata quando dici qualcosa di divertente, la pizza e il football.

Nah, non ho bisogno delle stelle se ci sei tu.”

Ed è vero, le stelle in cielo non sono nulla rispetto a quella che brilla al tuo fianco, e il sorriso sul suo volto quando dici quella frase ti fa battere il cuore un po' più forte, ti fa sentire come quando eri un ragazzino, come quella volta in cui hai preso la sua mano vestito da gorilla per dirgli che volevi stare con lui. Ma questa volta Kurt non si allontana, non ti ferma, ti sorride e, dal suo sorriso, capisci che sta pensando esattamente la stessa cosa di te.

Stiamo ad aspettare l'alba?”

Aspetterei la fine del mondo con te.”

 


 


Credo che da questa fiction si capisca benissimo quanto io ami follemente Kurt e Dave, ci ho messo davvero il cuore per scriverla e spero davvero possa essere piaciuta nonostante forse l'eccessivo zucchero. Ma sono bellissimi anche con tutto lo zucchero e il miele del mondo.
Chiudo con questa shot la mia Kurtofsky week, e lo so che ho saltato due giorni, ma i prompt che hanno scelto le americane erano tremendi e io volevo il prompt degli Hunger Games e non me l'hanno dato. sigh.
Vorrei ringraziare tutte le persone che hanno letto, commentato, aggiunto tra preferiti e soprattutto chi ha partecipato.
Siamo pochissime a scrivere di Kurtofsky qui su EFP, ma non mi sembra di aver mai letto che quantità è un sinonimo di qualità. E non parlo di me visto che penso sempre che tutto quello che partorisco sia una schifezza, ma ho letto cose davvero belle questa settimana, e sono fiera di noi, noi che siamo poche ma non ci diamo mai per vinte.
E vorrei davvero non dover dire queste cose, ma l'odio che ci è stato lanciato questa settimana ha raggiunto livelli davvero impossibili. Sinceramente, ma quanto fastidio abbiamo dato?
Già per la Seblaine Week una marea di gente si è lamentata... di cosa poi? Di una quindicina di fan writer che vogliono scrivere della loro coppia preferita? E già lì ho letto insulti, ma non ho detto niente, perchè insomma, certe cose meglio ignorarle per evitare di farsi sangue marcio, no?
Ma visto che siamo arrivati a prese per il culo pubbliche in cui veniamo insultate perchè scriviamo sul nostro pairing preferito, no questo è davvero troppo.
Io vorrei davvero sapere che bisogno c'era di tutto l'odio e la cattiveria che ho letto in giro. Ma pensare alla propria coppia senza dover sputar veleno su chi non piace è davvero così difficile?
Boh. Odio il fandom di Glee.
No, sì, vabbè, paturnie mie a parte, grazie a tutti quelli che hanno letto/partecipato/commentato/non hanno fatto i caproni :D
Grazie alla mia metà per il betaggio e per essere la persona più meravigliosa sulla faccia della terra e a Micòl perchè lo sa lei. E' per voi questa. Grazie.
A presto
Marti
   
 
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