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Autore: gcesare89    06/05/2012    0 recensioni
La vita di un'ordinaria ragazza sarà sconvolta da mistriosi eventi
Genere: Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Buongiorno lettori sono L'AUTORE (eheh mi è sempre piaciuto scriverlo), mi spiace non aver aggiornato prima, ma l'università ha fagocitato tutte le mie energie, e tra un po' ne prenderà ancora di più. il che vuol dire ancora 2/3 capitoli e poi sparirò a causa degli esami. Comunque... dove eravamo rimasti? Ah si ora ricordo...

 

capitolo 3. L'amico di nonno

Laura rimase sbigottita dalla notizia. Chi era questo ragazzo? Che cosa voleva dalla sua famiglia? Laura prese il suo cellulare e chiamò a casa. Dopo pochi minuti di conversazione con la madre terminò la chiamata e disse : “Ok tutto a posto”. Per capire tutta questa storia dobbiamo tornare un attimo indietro e riferirci alla telefonata ricevuta dal signor Gianni.

Dopo che Laura era uscita di casa, il nonno aveva finito la sua telefonata. Entrato in cucina aveva spiegato al figlio e alla nuora il perchè della chiamata. “Vedete figlioli, era il mio caro amico Dante, il compagno d'armi di cui ti raccontavo sempre quando eri piccolo. L'uomo che durante una battaglia mi salvò la vita.” Filippo aveva sentito molte volte quel racconto e da ragazzo si era dispiaciuto di non aver mai potuto conoscere l'uomo a cui il padre doveva la vita, ma non era mai stato possibile in quanto l'uomo si era trasferito a Roma dove aveva messo su famiglia. A quanto riferiva Gianni, ora era lui ad aver bisogno dell'amico fraterno in quanto Dante stava male e non poteva più occuparsi del nipote rimasto orfano anni prima e per questo chiedeva all'amico se era disposto ad ospitarlo per un periodo di tempo a casa sua.

Bisogna sapere che, prima di trasferirsi presso la casa del figlio, il signor Gianni aveva abitato nell'appartamento adiacente con la moglie, sistemazione che aveva deciso di abbandonare una volta rimasto vedovo. L'appartamento in questione era rimasto vuoto e ben poteva ospitare il nipote dell'amico che ne aveva bisogno. Filippo, anche se non era del tutto convinto di ospitare un ragazzo da solo vicino a casa, non potè far a meno di accettare la decisione del padre ,in quanto Gianni rimaneva l'unico proprietario dell'immobile. Secondo le informazioni ricevute dall'amico, il nipote sarebbe dovuto arrivare quel pomeriggio e in seguito sarebbero arrivate anche tutte le sue cose. Gianni aveva poi assicurato che il ragazzo era un tipo a posto e che avrebbe economicamente contribuito alle spese dello stabile, cosa che sicuramente aveva fatto piacere a Filippo. Il ragazzo in questione ovviamente era Dante (a quanto pare il nome che aveva era in onore del nonno) che però aveva deciso di recarsi sin dalla mattina a scuola. Chiarita la questione con quella telefonata alla madre, Laura e Andrea si sentirono sollevati, o meglio Laura era sollevata mentre Andrea iniziava a pensare a tutte le controindicazioni che c'erano ad avere quel fenomeno nell'appartamento vicino a quello della sua ragazza. Arrivati di fronte all'abitazione, dopo aver salutato calorosamente Andrea, Laura aprì la porta e disse alla madre: “Guarda che cosa ho trovato per strada, mi ha seguito fino a qui, possiamo tenerlo?” Dante non sembrava per niente contento dell'ironia di Laura tuttavia non lo diede a vedere. Si presentò alla signora che aveva deciso di rimanere a casa dal lavoro per accogliere il nuovo arrivato in modo dignitoso e controllare che non fosse a prima vista un balordo. Dopo le presentazioni di rito Dante espresse il desiderio di conoscere Gianni di cui il nonno aveva parlato così tanto. Fu così accompagnato al piano superiore nella stanza del nonno. Laura bussò educatamente e chiese il permesso di entrare. “Vieni pure cara” disse Gianni. Laura entrò seguita da Dante.

Il nonno era sdraiato sul letto a riposare, i due ragazzi si avvicinarono.

Vedendo Dante l'espressione di Gianni cambiò in un misto di gioia e tristezza. “Piacere, Dante” disse il ragazzo “Mio nonno mi ha parlato così tanto di Lei”

Spero ti abbia detto cose belle ,” rispose Gianni con un sorriso.

Senti Laura, mi porteresti dell'acqua?” chiese il nonno

Certo nonno” rispose la nipote.

Grazie, ti voglio bene ricordatelo”

Laura si apprestò a portare al nonno l'acqua senza chiedersi perchè il nonno le aveva detto così. Gianni e Dante rimasero dunque da soli.

Mi raccomando trattala bene” disse Gianni.

Non ti preoccupare” rispose Dante ridendo”

Certo che sei rimasto come una volta” ribattè il vecchio

Anche tu” disse il ragazzo.

Gianni rise, ma subito dopo si fece serio: “E così è arrivato il momento. Va bene, non ho rimpianti, grazie di tutto. Sono sicuro che ci rincontreremo, non fallirai, ricordatelo, non fallirai. Fammi solo un favore proteggi la mia famiglia”. Detto questo alzò il braccio per dare una carezza a Dante, ma il braccio di Gianni ricadde sul corpo. Dante versò una lacrima, ma aveva deciso che doveva continuare la missione anche se ciò significava continuare a recitare e ad ingannare tutti. Così urlò “Laura aiuto tuo nonno non si muove più.” Laura e la madre si precipitarono nella stanza, la signora chiamò il 118, ma anche i medici non potettero far altro che constatare la morte dell'uomo. Dopo poco tempo arrivò anche Filippo che circondato dall'affetto della famiglia e da Dante pianse la morte del padre .

Il giorno dopo furono celebrate le esequie. Laura e Dante decisero di fermarsi presso la tomba dell'uomo e mentre Laura piangeva Dante pensò “Te lo prometto, proteggerò la tua famiglia e un giorno ci rincontreremo”.

  
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