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Autore: Liz Briel    06/05/2012    4 recensioni
E se oltre alla storia di Daniel e Luce, ci fosse anche un'altra coppia maledetta?
Elisa, una ragazza di origini italiane, è una ragazza come tante. E' ribelle, ma i suoi la spediscono alla Sword e Cross, una vera e propria prigione per ragazzi problematici, sperando che con ciò la figlia cambi. Ma lei ha un altro problema. Da un pò di tempo, infatti, sogna un misterioso ragazzo dagli occhi color smeraldo che pare conoscerla. Chi è questo ragazzo? Che vuole da lei?
Genere: Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: Incompiuta
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Una strana ombra avanza verso di me; guardo da tutte le parti, ma non c’è nessuno nei paraggi. A mano a mano che quella cosa deforme si avvicina a me rabbrividisco dal freddo. Voglio toccarla, ho una curiosità morbosa, ma al tempo stesso ho paura che sfiorandola mi succeda qualcosa.
All’improvviso mi accorgo che qualcuno mi sta guardando. Odio quando le persone mi fissano, se vogliono gli do una mia foto così mi lasciano in pace. Mi volto e mi scontro con due occhi viola.
- Vuoi per caso una mia foto?- chiedo guardandolo curiosa. Tra tutti quelli che ho conosciuto Daniel  Grigori è il più misterioso. Dal suo sguardo, stranamente essendo una buona osservatrice, non capisco niente. E’ sempre così freddo, ma nel mio sogno era diverso: era tranquillo e felice.
- Hei calma ragazzina.-
- Punto uno: non sono una ragazzina ho 16 anni e mezzo. Punto due: come posso calmarmi se un tipo mi fissa e non mi dice neanche il perché?- Gli dico incrociando le braccia sotto al seno.
Lui mi guarda, ma ad un certo punto scoppia a ridere. Ma per caso ho scritto sulla fronte “GIOCONDA” (?). Che nervoso che è sto tipo. Ha la faccia da prendere a schiaffi, altro che Cameron.
-Elisa eccoti finalmente, ti stavo cercando.- Parli del diavolo e spuntano le corna.  Con passo elegante e felino Cam ci raggiunge.
- Ehy Grigori non sapevo che ci provassi con le nuove arrivate- dice il moro con tono strafottente. Allora si conoscono.
- Cam non sono tutti come te- risponde il biondino con tono duro. C’è aria di rissa, è meglio che intervenga. Afferro il braccio di Cameron e lo trascino via.
- Sei un cretino-  dico con tono arrabbiato appena usciti dalla biblioteca. Ma perché non mi lascia stare? Prima Roland e adesso Daniel.
- Non dirmi che volevi stare ancora lì, a parlare, con Daniel.- Non sarà per caso geloso? Neanche stessimo insieme, ma chi si crede di essere? Grigori è un bel ragazzo, ma a me non piacciono i biondi, non li sopporto.
- E anche se fosse- affermo con un sorrisino.
- Ah si? Bene io me ne vado. Tanto  ti aiuterà Grigori con la storia.- Mi guarda dritto negli occhi, il suo solito color smeraldo è sostituito da una tonalità di verde più scuro. Ho la sensazione che lui è molto arrabbiato.
- Sai una cosa? Non ho bisogno d’aiuto né da Grigori e tanto meno da te- affermo convinta. Mi volto dall’altra parte e me ne vado via.
 
Entro nella mia stanza sbattendo la porta e mi butto sul mio letto.
Quel ragazzo si è montato un po’ troppo la festa con me. Ma come si permette di trattarmi così? Non devo dar conto a lui se parlo con Daniel, o con qualcun altro.
Mi rigiro nel letto, ma sono troppo nervosa. Mi alzo e comincio a disfare i miei bagagli. Sopra alla scrivania, messa vicino alla finestra, ci metto una foto dove ci siamo io e Adam, una dove siamo io e le mie due migliori amiche, Lauren e Taylor, e infine al centro appoggio Lollo, il mio orsacchiotto.
Mi siedo sul freddo pavimento, appoggio la schiena sul muro e chiudo gli occhi. Alla fine questo posto non è poi così brutto, ne ho visti di peggio. Certo, mi manca casa mia. Mi manca il fatto che dopo aver litigato con Adam lui venga, con qualcosa da mangiare, e cominci a farmi il solletico. Mi mancano Lauren e Taylor, il loro modo ti tenermi tranquilla e di far uscire in me la mia parte migliore, quella che a pochi è stata concessa di vedere.
Una lacrima prova a scendere sulle mie guance, ma rapidamente me l’asciugo.
Qualcuno bussa alla porta.
Busso, ma non c’è nessuno. Abbasso lo sguardo e scopro che davanti a me c’è una scatolina; la apro e dentro ci sono cinque fragole, la mia frutta preferita, e un bigliettino. Mentre mangio quei gustosi frutti leggo il foglietto dove ce solamente scritto “Mi spiace”. Pensandoci bene Cam non si abbasserebbe mai a chiedere scusa, ma allora chi sarà stato?
 

Salve gente.
Sono ancora viva... Mi spiace per il mio ENORME ritardo, ma la scuola sta finendo e quindi ci sono le ultime interrogazioni.
Beh questo capitolo non mi piace molto, ma non sapevo cosa scrivere. Diciamo che in questo periodo l'ispirazione è andata. Vi prometto che il prossimo sarà più bello.
Aspetto le vostre recensioni.
Buona lettura.
Baci.
Ely.

P.S. Perdonatemi per gli errori grammaticali, ma ho scritto tutto molto velocemente.

  
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