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Autore: Aphasia_    06/05/2012    0 recensioni
Un diario scambiato tra due sconosciuti. La nascita di una storia d'amore segnata dal destino. Quando le parole bastano...e l'amore nasce. Anche solo per così poco. Anche solo per una settimana.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Questa è la storia delle nostre vite, questa è la storia di come ci siamo conosciuti, di come ci siamo amati e poi odiati (e amati ancora) . Questa è la storia di come siamo morti senza però smettere di amarci. Tutto in una sola settimana. Questa è la storia del nostro diario. E nessuno, nessun altro ne ha avuto una così. Chiunque stia leggendo, deve saperlo. E se alla fine non capirà questo diario, allora non avrà capito l'amore. Ma che si consoli, nessuno l'ha mai capito. Nemmeno noi.

Caro Diario,
è così che si inizia, giusto? Non sono mai stata brava a scrivere nei diari. Ne ho avuti solo due, nella mia vita, ma sono durati talmente poco che è difficile considerarli tali. Uno lo tenevo quando ero alle medie, per esorcizzare tutte le ingiustizie che mi accadevano. Non funzionò, soffrii lo stesso, ma in fondo ne sono contenta.. che razza di vita sarebbe stata, senza? Le cose perfette devono avere almeno un difetto. Il secondo ce l'ho ancora, ma non ci scrivo tanto. Semplicemente..non ho niente da dire. E forse nemmeno in questo non avrò niente da dire, sebbene mi accada di tutto. Forse penso che non siano cose importanti. Cosa vuoi che sia se so che non sono fatta per stare con nessuno? E' così terribile avere questa certezza? Ci sono persone, al mondo, che semplicemente devono stare sole, che non hanno una metà, perchè sono nate per intero. Sono egoista? Ogni tanto lo penso, ma c'è so anche di essere sincera, e questa cosa, non può essere terribile.



Cario Diario,
è così che si inizia, giusto? Ho appena trovato questa agenda, o diario (ecco, l'ho ripetuto. Ma davvero non riesco a vederlo sia come una persona che come un oggetto). In genere non mi intrufolo nella vita altrui, ma l'ho aperta. Perchè? Mah, non lo so. C'era scritto qualcosa.. di una ragazza. Io non lo so come si chiama, e c'è solo una cosa che posso fare. Rimetterò in terra l'agenda, esattamente dove l'ha persa. Leggerà queste cose che scrivo e, forse, riceverò la sua gratitudine. Perciò, ragazza che perde l'agenda, prima di tutto io sono Grant. Numero 1: Scusa se ho aperto l'agenda, ma pensavo ci fosse dentro qualche dato per restituirtela (anche se a quanto pare hai appena iniziato a scrivere); numero 2: In risposta alla tua domanda.. No, non è terribile.



Caro Grant,
questo NON è uno scherzo. Hai aperto la mia agenda e non dovevi. Sei uno sconosciuto e già mi hai fatto incazzare. In genere gli sconosciuti non hanno questo potere ma TU si. Fortunatamente ho riavuto l'agenda, che tu per fortuna non potrai più toccare. Che razza di impiccione. E tanto, per la cronaca.. quella domanda non era rivolta te, anzi non era rivolta a nessuno. Avrebbe potuto rispondere chiunque, ma nessuno di concreto. E poi..perchè dovrei dirti come mi chiamo? A che ti servirebbe? Ho la mia agenda, no? Non ci vedremo mai più. No? Ma perchè spreco del tempo poi? Ma chi ti conosce?



Cara signorina,
mi dispiace averla fatta arrabbiare, ma se la sua agenda, oggi, mi è tornata tra le mani, è per merita di una bambina. Continuava a disegnarci sopra, in classe, durante la mia lezione. Ho dovuto ritirargliela, ma lei diceva "No, maestro! E' di zia!" .Suppongo che la zia sia lei, no? Anzichè insultarmi, non crede che dovrebbe ringraziarmi di aver permesso a sua nipote di seguire la lezione? Inoltre, dopo questo mio commento, l'agenda è tornata da lei. Perciò vede? Tutto nella norma e nella legalità. Non sono un malintenzionato e sono un onesto cittadino. Quando sua nipote le ridarà l'agenda e leggerà tutto ciò, spero che stavolta mi sarà così grata da dirmi il suo nome. Non amo gli sconosciuti.



Caro maestro,
voglio che questa agenda le venga ridata per un solo motivo. Forse ha ragione, dovrei ringraziarla. Ma la ringrazierò solo stavolta, e vedrà questa agenda solo una volta. Spero. Mi secca, ma grazie. Nonostante tutto, stia lontano dalla mia privacy e più vicino all'istruzione della bambina. Quindi..
Numero 1: Mi chiamo Mary
Numero 2: La ringrazio e arrivederci.



Cara Mary,
trovo che sia scortese ricevere un ringraziamento, senza un altrettanto ringraziamento. La bambina inizia a fare domande, e ne aprofitto ora, mentre fa il tema, per pianificare qualcosa di credibile. Sono ancora uno sconosciuto?



Ok. Basta formalità. Chiariamo le cose.
Il fatto che io conosca il suo nome e lei il mio, non ci rende persone non-sconosciute. Io non l'ho nemmeno mai vista? Non c'è niente da pianificare. Lei ha solo trovato la mia agenda e resterà sempre il maestro di mia nipote. Quindi provi a dire la verità, magari.


Cara Mary,
io adoro le formalità. Non è un peccato abbandonarle?
Mi deve scusare, ma devo ammettere che farla arrabbiare sta diventando quasi piacevole. Non ha idea da quanto tempo non scrivevo in un diario, anche se di un'altra persone. Quindi, oltre alle normali scuse, stavolta sono io che le devo dire grazie.
Si è appena contraddetta comuque. Il nome è un identificativo. Non siamo sconosciuti.



Mi sta facendo sentire in colpa così.. E' che io davvero non sono capace di comunicare con l'altro sesso senza aggredirlo o prenderlo in giro. Mi dispiace, davvero. Però, sul serio...perchè continua a scrivermi?

Forse...e dico forse, c'è qualcosa che mi spinge a farlo.

Qualcosa o qualcuno? C'è sempre una differenza.

Credo entrambe.  Non dimentichi il "caro diario"..non vorremo fare una brutta figura!

Caro Grant,
e se fosse..qualcuno? Sarei io? Ho considerato l'eventualità dopo le prime risposte.. Se fossi davvero io, sbaglieresti.

Cara Mary,
e se invece fosse giusto. Perchè dovrei sbagliare? Nessuno direbbe mai le cose che tu mi hai scritto. Ma tu..credo proprio che se ti avessi incontrata, come succede a tutte le persone normali, mi avresti detto le stesse identiche cose.


Caro Grant,
credo di essere una persona normale, un essere umano. E credimi, se trovassi la tua agenda scritta da uno sconosciuto, anche tu avresti risposto così. La sensazione di violazione provoca questo e altro..

Cara Mary,
credo di non aver violato niente. Ho solo risposto alla tua domanda, l'unica che ha attirato la mia attenzione, e l'unica degna di essere risposta. Non potevo lasciarla senza risposta. E sono anche abbastanza sicuro che nessuno te l'aveva mai data, non è così?


Caro Grant,
diciamo che è come dici tu... anche se fosse. Non hai risolto proprio niente. Ne hai risposto solo una. E le altre mille? Vuoi davvero rispondere a tutte quante?

Cara Mary,
anche io sono un essere umano. Ecco, questo è un diario di esseri umani. Io ne ho almeno diecimila. Che ne dici se facciamo una domanda a testa?


Caro Grant,
inizio Io? Mi spieghi il rapporto tra due persone? Cosa è che ci attira?

Cara Mary,
me lo chiedo da sempre. Finora sono giunto alla conclusione che semplicemente, accade. Che sia una agenda o uno sguardo, la differenza è nulla. Deve succedere. Che vuoi farci, sono un fatalista. Ora tu. Perchè verba volant et scripta manent?


Caro Grant,
Fato o no. Resta un mistero. Scripta manent, invece. Non c'è niente di più sicuro. Credimi. Puoi dire una cose, poi annullarla, puoi dire un'idea, poi cambiarla. Ma come potrai mai cambiare i tuoi pensieri su un pezzo di carta. Ricorda che l'inchiostro è incancellabile..

Cara Mary,
e se volessi sentire le parole, anche se volano? E se volessi vederle volare via dalla tua bocca, qualunque essa sia?


Caro Grant,
non potrei permettertelo. Forse è meglio che le scripta manent. Come hai detto tu, è così che devono accadere le cose. Ed è meglio così.. anche i visi sono sfuggevoli. Persino il mio.

Cara Mary,
e se non fosse così? e se fosse indelebile come le tue parole? Solo una volta, te lo prometto. Una volta. Non chiedo altro.


Caro Grant,
ho paura che tu resti deluso. E sta succedendo così in fretta! Una settimana fa eri uno sconosciuto. Ti ho odiato. E ora... beh, ora non lo so. E non importa se mi hai dato quella risposta, quella è ancora per aria. Lo spazio qua dentro è ancora vuoto, e forse non si riempirà mai. Perchè è così che deve essere. E' a questo che sono destinata.

Cara Mary,
Ti ho odiato, mi hai insultato, mi hai aggredito. Non ti sei mai chiesta perchè continuo a scriverti? Questa è l'unica risposta che non so darti. Io non lo so perchè lo faccio. E' come se non decidessi io. Sento solo che devo e che devo sapere cosa stai pensando. Si, come se i tuoi pensieri fossero i miei, come se non ne potessi fare a meno, come se dimenticassi perchè non li ho saputi. Tu me li ricordi.
Posso anche andare avanti così, pensandoti attraverso le tue parole. Ma dove sarebbe la scintilla? Come potrei ripetere quelle parole senza una bocca che le pronunci, senza uno sguardo che ne esprima l'emozione?
Credo che tu sia predestinata, ma non a stare da sola. Troverai qualcuno che ti amerà per davvero, Amy. E succederà come alle persone normali. Lui avrà il privilegio di incontrarti, si, magari ad un bar, vi sorriderete da lontano, parlarete, vi conoscerete, lui penserà che sei carina e che vuole solo sentirti parlare, e tu penserai che per la prima volta sei riuscita a parlare con uno dell'altro sesso. Poi uscirete insieme una, due, tre, 10 volte, e forse lui ti bacerà, e tu sarai la persona più felice del mondo. E' così che deve andare, e non con un diario.
Siamo al 50% Mary. Mi sono appena innamorato delle tue parole. E se quel restante 50%, il tuo aspetto.. e se mi innamorassi anche di quello?
Che faresti?


Caro Grant,
e se incontrassi una ragazza fantastica? magari domani? E se ti piacesse subito, al 100%? Senza dover comporre pezzo per pezzo, percentuale per percentuale, l'attrazione per me. Sono solo parole di un diario, Grant. E non c'è niente che possa piacerti in me. Io sono solo le mie parole. E' tutto ciò che ho. E' tutto ciò che posso offriti. Il solo fatto che ti sia innamorato di loro è per me una grande fonte di orgoglio. Siamo la stessa cosa, ma allo stesso tempo due cose diverse. Le parole sono la mia anima. Tu mi chiedi se potresti innamorarti del mio corpo, del mio aspetto. Io ti dico di no, perchè in esso non ci sono le mie parole, c'è solo sopravvivenza. Una maschera che mi aiuta a sopravvivere. Nient'altro. Non c'è nemmeno una lunga chioma di capelli biondi splendenti. E nemmeno gli occhi blu come il mare. C''è solo una ragazza che scrive nel suo diario. Anche tu troverai qualcuno che ti amerà davvero. Lei avrà i capelli biondi e gli occhi blu, sarà bellissima. Ti piacerà subito, e probabilmente ti verrà voglia di baciarla dopo pochi appuntamenti. Sarete perfetti, e non avrete bisogno di un diario. Potrei darti una sola occasione. Una sola. Ma non ci parleremo, perchè so che quel 50% che cerchi, non lo avrai. Perciò, se mi vedrai, pensa alle mie parole, a queste parole, e forse avrai un pezzettino della tua scintilla. Un misero 10%.

Cara Mary,
Non dirò una parola. Sono sicuro che c'è ne sarà bisogno. Non mi interessano i capelli biondi e gli occhi blu, io cerco solo quella scintilla. E ho il 50% di possibilità di trovarla in te. 50! Capisci? Chi ne avrebbe così tante?
Mi basterà guardarti. E capirò tutto. Dentro di me ho già capito, ma solo quando vedrò gli occhi di chi ha letto le mie parole, solo quando vedrò la bocca che ha sussurrato quelle parole mentre scriveva, sarò sicuro di aver trovato la mia scintilla.
Solo allora, saremo sicuri di essere dei predestinati. Magari, lo siamo davvero. E, sempre magari, dovevamo solo capire che lo eravamo l'uno per l'altra.



Domani. Primo piano. Ho pensato che quella data resterà in questa agenda per sempre. Non è vero? Nessun artificio. Ora non c'è più nessun "caro", saremo solo Mary e Grant, per una volta, finalmente. Alla fine questa agenda ce l'hai tu. Ancora più strano, vero? Questa predestinazione è certa, dovevi averla tu. Continuavi a trovarla, e ora ce l'hai di nuovo. Pronto a leggere la data del nostro incontro. 11 settembre 2001. Per ciascuno di  noi due sarà una data diversa. Per me potrebbe essere la data in cui ho avuto ragione, per te potrebbe essere quella in cui ti sei innamorato di me. E se così fosse, lo sarebbe anche per me. Ma sarebbe troppo bello, e quasi non credo più nei miracoli. Mi accontento della fortuna. Perciò... buona fortuna! Spero che tu ti innamori di me.



  
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