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Autore: Panffle    07/05/2012    2 recensioni
Questa è la mia prima Fan Fiction in assoluto! Basata sulla coppia Brittana, sono proprio alle prime armi e non so esattamente cosa ne verrà fuori, ma comunque spero vi piaccia :)
Non siate troppo crudeli :')
Brittana is Purrfect :3
Genere: Drammatico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: FemSlash, Slash | Personaggi: Brittany Pierce, Santana Lopez
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo X

Capitolo XDinosaur

***
“Sugar vieni qui tesoro, dammi la manina!”
Brittany stringe la soffice mano della bimba e la aiuta ad attraversare la strada.
“Mamma! Dinosauro dinosauro!”
“Dinosauro?! Ma io non vedo nessun dinosauro qui.. uhm no, non c’è decisamente nessun dinosauro. Ehi.. aspetta un attimo! Cos’è questo rumore?! Oh santo cielo e quello cos’è?!”
Mostra una faccia terrorizzata indicando una siepe poco distante.
“Dove mamma, dove?!”
“Oh no, oh no. Credo stia arrivando, credo stia arrivando! Guarda! Si sta muovendo!”
Approfittando della distrazione della piccola Sugar, che stringe gli occhi e fissa attentamente la siepe, la bionda si gira velocemente a lanciare uno sguardo di intesa a Noah.
“Ma quello è un cespuglio! No dinosauro mamma!”
“Oh beh allora devo essermi proprio sbagliata. Bene, meglio così, i dinosauri mi spaventano proprio.”
Sugar ascolta attentamente la madre, arriccia il nasino e inclina lievemente la testa.
“Meno male che non era un T. Rex se no chissà cosa… oh no! Non voglio nemmeno pensarci…”
Continua la ballerina.
“T. Rex?”
Chiede confusa la piccola.
“T. REEEEEXXXX!!!!! BWWWAAAAAH!”
Puck la sorprende alle spalle, urlando versi indefiniti e facendole fare una giravolta a mezz’aria.
“AAAAAAH! MAMMA AIUTO!”
Grida lei agitando le gambine e dando piccoli pugni sul petto del ragazzo.
“Lascia stare la mia bambina mostro cattivo!”
Grida la ballerina strizzandogli l’occhio.
“Non la lascerò finché non riceverò un bacio da questo zuccherino!”
“Mamma aiutami! Lasciami zio Noah!”
“Ebbene niente baci?”
“Niente baci!”
Ridacchia la bimba.
“Ah è così? Bene, se la mettiamo in questo modo sarò costretto ad usare la mia arma segreta.. e tutti sanno quanto possa essere potente l’arma segreta del T. Rex!”
“Arma segreta zio? Quale arma segreta?!”
Puck si porta una mano sul mento fingendo di riflettere. Guarda la bambina e spalanca la bocca sconcertato.
“Davvero non lo sai?”
“No!”
“Oh se è così deve proprio dirtelo qualcuno!”
“Qual è zio?! Qual è?!”
“Ah devo dirtelo proprio io?”
“Mamma qual è?!”
La ballerina alza le spalle trattenendo un sorriso divertito.
“Possibile che qui nessuno sia a conoscenza del terribile potere dei T. Rex?! Quindi mi sa che dovrò proprio dirtelo io…”
“Dimmelo zio, dimmelo!”
“Ebbene..  il terribile potere del T. rex è…”
Sugar lo osserva impaziente, gli occhi luccicanti per l’entusiasmo.
“Qual è?! Qual è?!”
“Il… SOOOOLLETICOOOOOOOOOOOOOOOOO!”
Il ragazzo la lancia ancora una volta in aria, prima di avventarsi sul pancino della bimba e iniziare a farle il solletico.
La piccola Sugar ride a crepapelle, agita le manine per cercare di liberarsi dalla sua presa, senza alcun successo.
“Basta zio, basta!”
Urla tra le risate.
“Allora, diamo un bacino a questo T. Rex brutto e cattivo oppure no?”
“Si bacino bacino!”
Puck sorride soddisfatto, strofinandosi la cresta da moicano. Posa la piccola a terra, piegandosi leggermente sulle ginocchia per ricevere il suo ambito premio.
Lei gli lascia un piccolo bacio sulla guancia, ancora rossa in viso per le risate.
“Oh, così va moooolto meglio!”
Ridacchia Puck.
“Che succede lì?”
Grida la latina attraversando la strada, seguita da Quinn e da Rachel, che tiene in braccio la piccola Beth.
“Mami mami! E’arrivato T. Rex!”
Corre a rifugiarsi tra le braccia della madre.
“Mi fermo un attimo a parlare con l’hobbit e mi perdo l’arrivo di un dinosauro?!”
“Ti ho sentito sai?”
La interrompe la mora.
“Lo so. Era questo l’intento…”
Ghigna la latina.
Rachel solleva gli occhi al cielo e si lascia sfuggire una risata. Posa a terra Beth e la prende per mano.
La bimba sbadiglia rumorosamente, appoggiando la fronte contro il suo fianco.
“Hai sonno tesoro?”
“Mh mh.”
Annuisce lei, gli occhi socchiusi e le braccia attorno alla vita della mora.
“Se magari Tom e Gerry la smettono di litigare adesso andiamo a casa…”
Sorride Quinn, arruffandole i lunghi capelli castani.
"Vi do un passaggio."
Aggiunge Puck, estraendo dalla tasca dei jeans un mazzo di chiavi.

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“Gelato gelato!”
Sugar saltella allegra, una mano stretta in quella della latina, l’altra in quella della bionda.
“Vuoi il gelato anatroccola? Ma siamo quasi arrivati a casa…”
Chiede la latina stampandole un bacio sulla fronte.
“Ma io voglio gelato.. posso mamma?!”
La piccola ora guarda la bionda, gli angoli della bocca leggermente incurvati verso il basso.
“Può mamma?”
Mugugna lei, sbattendo le ciglia e rivolgendo all’altra la sua migliore espressione da cucciolo.
“Oh ma andiamo! Due contro una?! Questo è sleale…”
Brittany la fissa facendo il labbruccio.
“Può mamma.”
Sospira Santana.
“Sììì grazie mamma!”
Grida Sugar.
“Questo si chiama lavoro di squadra zuccherino!”
Ride la ballerina, allungando la mano per ricevere il cinque e sollevando poi la piccola in aria.
“Guarda mami, volo!”
Santana sorride divertita, mentre pensa a quanto quelle due si somiglino incredibilmente.
“Chiunque ci sia lassù, ti devo un favore.”
Sussurra scrutando le stelle.
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“Ecco qui il tuo gelato piccolina!”
“Grazie signore!”
Ridacchia felice Sugar all’uomo dai capelli riccioli.
“Qualcosa per queste due signorine?”
“Oh no graz…
“Un gelato al puffo!”
La interrompe Brittany.
“Eh gelato al puffo sia!”
La latina sorride scuotendo la testa divertita.

Sulla panchina del parco, Brittany mangia concentrata il suo gelato seduta accanto a Santana.
La piccola Sugar lancia urletti divertiti sull’altalena a pochi metri di distanza, spingendosi in avanti con i piedini.
“A che pensi San?”
Domanda la bionda, riscuotendola dai suoi pensieri.
“Penso a quanto sei adorabile con il puffo spalmato in faccia.”
Sorride la latina, facendola arrossire lievemente.
Lei cerca di ripulirsi con la manica.
“Ehi aspetta, vieni qui!”
Ridacchia la latina tirando fuori un fazzolettino dalla borsa.
“Ricordo quando avevi paura di mangiarlo, credevi avessero ammazzato un povero puffo innocente..”
Sorride passandole il fazzoletto prima sulle labbra, poi sul naso macchiato di blu.
“E pensare che credevo si mangiasse ancora con la bocca…”
Ride coinvolgendo anche l’altra.
“Almeno era buono o no questo gelato?”
“Oh sì! Vuoi assaggiare?”
“Britt ma se è fin… Oh.”
Sorride, venendo interrotta da un paio di labbra che si vanno a posare dolcemente sulle sue.
“Sì, decisamente niente male…”
“Niente male? Tutto qui?”
Incrocia le braccia al petto, corrucciando le labbra.
“Sai com’è.. preferisco di gran lunga la ciliegia al puffo.”
Le sussurra ad un orecchio, per poi lasciarle un altro leggero bacio sulle labbra.
Le braccia della bionda le cingono la vita, attirandola a sé per approfondire il bacio.
“Mami! Anch’io anch’io!”
Urla la bimba correndo verso di loro.
“Vieni qua zuccherino.”
La bionda si alza e la solleva da terra, poggiandola sulle sue gambe.
“Vuoi anche tu un bacino anatroccola?”
“Sì!”
“Muah! Vieni qui...”
La latina le bacia rumorosamente il nasino rosso.
La piccola Sugar scuote la testa.
“No sul naso mami! Io voglio in bocca come fai con mamma!”
Le due si guardano scoppiando a ridere.
“Ah è così è.. Ok ok, ma solo se mi prometti che per i prossimi vent’anni continuerai a volere solo i miei di baci, nessun maschio capito?”
Dice convinta la latina provocando la risata di Brittany.
“Maschi? No! Bleah maschi!”
“Perfetto anatroccola. Continua a pensarla così, mi raccomando. Forse dovrei chiederti di metterlo per iscritto.. Dai su, vieni un po’qui..”
Si avvicina e le stampa un bacio sulle labbra.
“Anche tu hai mangiato puffo mami?”
Si gira poi verso la bionda.
“Adesso tu mamma!”
“E va bene, se proprio insisti.. spero proprio di non mangiarti tutta!”
Dice passandosi una mano sulla pancia.
“No tu non mangi! Tu dai solo baci!”
Allarga le braccia per farsi baciare anche dalla bionda.
“Anch’io bacino mami! Anch’io!”
Ridacchia la latina allargando le braccia.
“Ma dimmi te se devo avere a che fare con ben due bimbe…”
“Io no bimba! Io quasi tre anni mamma!”
Interviene Sugar contando sulle dita.
“E’ vero tesoro, tu non sei piccola.. sei la mia bambina grande!”
“E io piccola?”
Chiede la latina inarcando le sopracciglia.
“Ogni tanto…”
Ridacchia la ballerina.
“Allora io bacino.”
Si avvicina sporgendo in fuori le labbra e chiudendo gli occhi, ma la bionda le sfiora con un bacio la punta del naso.
“Ah bene, è così che la mettiamo allora.. a lei sì e a me no. Va bene, va bene. E pensare che per stanotte avevo preparato un vestitino da infermiera sexy, ma se la metti in questo modo..”
“SAN!”
Sgrana gli occhi la ballerina.
“Mami perché tu infermiera? Tu canti, no ospedale!”
“Vedi Sug-
“Travestimenti tesoro! Travestimenti. Come ad Halloween ricordi? Tu eri vestita da streghetta eppure non sei una streghetta, giusto?”
La interrompe Brittany.
“Giusto! Ma oggi no Halloween mamma!”
“E’ proprio sveglia la mia anatroccola è?”
Sorride la latina.
“Quello che in realtà la mamma voleva dire è che questa è una delle tante notti speciali in cui io e lei facc-
“Ok! Ok hai vinto!”
La ballerina si avvicina per catturare nuovamente le sue labbra con un bacio, mentre la piccola Sugar le osserva seduta sulle sue ginocchia, ridacchiando felice e stringendosi tra le braccia di entrambe.

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“Mami guarda, palloncino!”
Santana si volta verso il lato della strada indicato dal ditino della piccolina.
“Prendiamo palloncino?”
“Massì dai, perché no... Ormai siamo qui…”
La latina si avvicina al carretto e per poco non le cade la mascella.
“L-lei?!”
“Scusi ci conosciamo?”
Fa l’anziano in un’espressione confusa.
“M-mi scusi sorrida un po’?”
“Cosa?”
“Sorrida e basta!”
L’uomo, intimorito, accenna un sorriso senza denti.
“Ay Dios mio! No, non può essere! Ma lei è ancora vivo?! Sugar vieni qui, andiamocene subito!”
Stringe la figlia in modo protettivo.
“Santana che succede?”
Chiede confusa la ballerina.
“Quell’uomo!”
Urla la latina con gli occhi e la bocca ancora spalancati.
“Mi scusi, non so che le prende...”
Continua la bionda, rivolgendosi all’uomo.
“Potrei avere un palloncino per mia figlia?”
“Non si preoccupi, il mio sorriso non ispira di certo molta sicurezza alle persone. Certamente, quale vuole?”
“Vediamo.. mi piace tanto quella paperel..”
Brittany spalanca la bocca, un milione di ricordi che le affiorano nella mente e le fanno comprendere la preoccupazione della ragazza.
“LEI?! Sugar zuccherino mio, giuro che domani ti compro una confezione intera di palloncini a forma di quello che vuoi. Ma ora possiamo andare per favore? Ho bisogno di parlare con mami.”
“Ma…”
Prende in braccio la bimba senza darle la possibilità di terminare la frase. Poi afferra la mano della latina, rimasta immobile a fissare il vecchio che la squadra confuso.
“Ci scusi se le abbiamo fatto perdere tempo, arrivederci!”
Gli urla mentre si allontana.
L’uomo non risponde, si affretta ad allontanarsi con il suo carretto.

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“Si è addormentata.”
Annuncia l’ispanica entrando in camera da letto.
“San quell’uomo.. era proprio quell’uomo vero?”
Annuisce lentamente.
“San, ascoltami. E’passato tanto di quel tempo ormai.. non hai niente da temere sai?”
“Santo cielo Britt, mi dispiace tanto! E’ solo che appena l’ho visto ho avuto un flashback improvviso e.. non lo so. E’ stato come rivivere tutto da capo. Io.. io non sapevo che fare, mi sono pietrificata.”

“San davvero, non ti devi preoccupare. Ti sei spaventata, tutto qui. Non fa nulla, ora è passato.”

“No davvero perdonami. Non doveva andare così. Sei tu quella che dovrebbe spaventarsi e non io. Io dovrei proteggerti Britt, e non avere paura. Dovrei proteggere te e Sugar. Ma quell’uomo, e il palloncino, il parco, l’asfalto, l'ambulanza, l’ospedale. Mi dispiace.”
Ora ha gli occhi leggermente lucidi e fa un respiro profondo per cercare di calmarsi.
“San.”
La ballerina le prende una mano nella sua.
“Grazie.”
“Grazie?”
“Grazie. Io non ho paura, perché so che tu ci proteggi davvero. E non te ne rendi neanche conto San. Sei una mamma fantastica, ho visto come sei subito scattata a proteggerla alla vista di quell’uomo che non vedevamo da anni, da quel giorno. E sei una compagna perfetta. E io ti amo più di.. più degli arcobaleni.”
“Più degli arcobaleni Britt?”
“Più degli arcobaleni.”
La latina non resiste, tuffa il viso nei lunghi capelli dorati e la stringe forte tra le sue braccia.
“E io ti amo più di ogni altra cosa, lo sai vero?”
La stringe più forte.
“L’ho sempre saputo.”
Ridacchia.
La ballerina si stacca lentamente dalla sua presa per asciugarle con il pollice una lacrima, sfuggita al suo controllo.
“Ehi.”
Sussurra.
“Ehi.”
“Cosa dicevi stasera a proposito di quel vestitino da infermiera sexy?”
“Britt!”
“Che c’è? Era solo per sapere..”
“E come mai? Si è fatta male signorina? Ha per caso bisogno di un intervento speciale?”
Ghigna la mora.
“Uhm, credo di sì. Avrei bisogno di vedere la mia infermiera di fiducia. Conosce per caso una certa dottoressa Lopez?”
“Credo proprio di conoscerla…”
Sorride, attirandola a sè in un lungo bacio.

Note dell'autrice:  Hola! Vi ho lasciati abbastanza di cacchina nè? Ok... la realtà è che non riuscivo a scrivere un finale decente .-.
Quiiiindi... eccomi qua. Con un epilogo boh, che boh. Nah, direi che boh. Non riesco proprio a farmelo andare bene D: Fatto sta che ormai è andata, quel che è stato è stato. E' stata dura, ma ce l'abbiamo fatta :') Fatemi sapere che ne pensate naturalmente ù.ù
Non so esattamente com'è saltato fuori, sapevo solo che mi sentivo ispirata dai dinosauri chissà come mai LOL
Ah, mi son resa conto di usare troppo spesso la parola ridacchia, vero o no? D: credo di esserci affezionata esageratamente....
E quindi siamo ufficialmente arrivati alla fine ç_ç Eddai, vi mancherò almeno un pochino? :'3 Voi mi mancherete tanto tanto :3 Vi adoro tutti quanti, l'avrò detto chissà quante volte e non smetterò mai di dirlo perciò: grazie grazie grazie. Grazie a chi mi ha supportato e sopportato fin qui. A chi ha preferito/ricordato/seguito/recensito. Grazie a tutti voi fantastici lettori! La mia solita testolina bacata ha già in mente un abbozzo di progetto per una nuova ff, se mette un po' in ordine le idee magari riusciamo a rivederci non troppo tardi :3
Alla prossima!
Ed è così che Panffle, vi dice ciao!
Pop! Six! Squish! Uh-uh! Cicero! Lipschitz! Scusate non ho resistito :')

 

 

 

   
 
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