Anime & Manga > Naruto
Ricorda la storia  |      
Autore: Mimi18    08/05/2012    9 recensioni
«E credo che anche adesso tu abbia la tentazione di tornare, quindi sbrigati, teme».
(SasuNaru? Lieve angst).
Genere: Angst, Sentimentale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Naruto Uzumaki, Sasuke Uchiha | Coppie: Naruto/Sasuke
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la serie
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Nothing lasts forever

Il ticchettio della sveglia è l’unico rumore che si espande per la stanza, unitamente al respiro quieto di Naruto, appoggiato mollemente al letto. Ha l’aria di chi non dorme da giorni e le occhiaie solcano profondamente il suo viso smunto; forse è anche un po’ dimagrito, secondo Sakura.
Di fronte a lui Sas’ke apparentemente dorme, il viso sereno e rilassato. Non muove un muscolo - ma quello non lo fa da ormai due mesi - e uno strato leggero di barba copre il mento solitamente liscio. Quando Naruto ha proposto a Sakura di raderlo, la ragazza aveva vietato un qualsiasi oggetto contundente nelle mani del ragazzo, per salvaguardare la testa di Sas’ke ancora sulle spalle. Avevano iniziato uno sproloquio di fronte al letto dell’amico, che si era concluso con un portentoso pugno sulla testa di Naruto ed il camice di Sakura che si sollevava ad ogni passo.
Naruto sbadiglia rumorosamente ed il capo quasi crolla sul letto, ma un colpo secco al collo lo fa gemere e svegliare improvvisamente. Niente scuote Sas’ke al suo fianco, il cui respiro a chi non è abituato parrebbe quasi inesistente.
Osservando le ciglia lunghe dei suoi occhi, Naruto scosta una ciocca di capelli dal viso pallido, tracciando una linea immaginaria sulla fronte rilassata. Quante volte l’aveva vista corrugarsi per le smorfie sarcastiche o infastidite? Avrebbe potuto raccontarle tutte, da quella volta in cui avevano litigato per il letto in cui dormire a quando Naruto aveva avuto la brillante (pessima, secondo Sas’ke) idea di sbirciare Sakura alle terme, guadagnando così la prima perdita di un dente.
Naruto ricordava ogni smorfia, ogni lineamento, ogni tensione del viso di Sas’ke. Il ricordo era vivido, stampato nel suo cuore, come l’immagine del suo migliore amico che veniva trafitto da parte a parte dalla katana di Madara ed il sangue schizzava sulle sue mani, sulla sua faccia, rendendo la visuale di un rosso così vivo che era impossibile pensare che Sas‘ke fosse morto.
Stringe i pugni, il biondo, sfiorando casualmente il braccio di Sas’ke. Una lacrima cade lenta ed inesorabile sul lenzuolo candido, andando ad unirsi alle innumerevoli che aveva versato nei giorni passati, mentre la speranza diveniva sempre più flebile. Persino Sakura si era arresa, andando a trovarli solamente una volta al giorno, nonostante lui la pregasse di tornare, di non lasciarli soli, di non abbandonare tutto proprio adesso che lui era tornato. Ma Sakura sorrideva e scuoteva la testa, più rassegnata che speranzosa.
Lui no, lui parlava ancora al vuoto - a Sas’ke, perché Sas’ke era vivo.
« Dovrai offrirmi un sacco di ramen, quando ti sveglerai» , inizia quella sera, forse un po’ arrabbiato, afferrando un braccio dell’altro.
Qualcuno ha lasciato la finestra aperta, forse Ino, e Naruto ringrazia l’aria fresca che gli secca le lacrime sulle guance.
Continua imperterrito, ignorando il qualcuno che l‘ha raggiunto alle spalle. « E poi devi assolutamente far capire a Sakura che sono io il tipo giusto per lei, e non tu con i tuoi capelli a culo di papera!»
Forse un po’ strilla, un po’ ride, un po’ singhiozza. Finisce sempre per piangere Naruto, ma Kakashi non si avvicina mai, prima della fine.
« Io non ci credo, sai?» Naruto ha gli occhi lucidi, mentre Kakashi sussulta. « Non ci credo al fatto che tu non sia mai voluto tornare a Konoha, non ci credo proprio» .
Le spalle del ragazzo sussultano, mentre la mano stringe quella bianca di Sas’ke.
« Non ci credo, perché so che Kakashi-sensei, Sakura ed io ti siamo mancati, anche se non lo ammetterai mai» , ridacchia un po’, adesso, « perché sei Sas‘ke-teme il glaciale!»
Chiunque riderebbe a quella battuta, ma Kakashi immagina il cuore di Naruto sprofondato nell’ombra, mentre vede le sue mani segnate da cicatrici afferrare il lenzuolo e coprirsi il volto. Singhiozza senza ritegno, gracchiando frasi sconnesse, preghiere e minacce, uniti ad improperi coloriti.
Sbatte i pugni un paio di volte, prima di urlare. « Io non ci credo che non hai mai avuto la tentazione di tornare!» Un singhiozzo lo blocca e Naruto tossisce, pietoso agli occhi del suo maestro.
Prende un grande respiro il ragazzo, ponendo le mani al petto di Sas’ke.
« E credo che anche adesso tu abbia la tentazione di tornare, quindi sbrigati, teme» , dice e poggia il capo sul braccio del ragazzo, « così posso prenderti a calci in culo e diventare hokage» .
Kakashi sospira, dietro di loro, e lascia la stanza.
Naruto avrebbe continuato fino a notte inoltrata, perdendo la voce, il sonno, la fame. Avrebbe continuato fino ad esaurirsi, ad uccidersi, pur di riportare indietro Sas’ke.
Sbattendo un pugno contro il muro, Kakashi geme: non poteva impedire che il suo allievo si logorasse, né lui né Sakura potevano fare nulla.
Solo Sas’ke sarebbe stato in grado di salvare Naruto. E solo Naruto avrebbe potuto salvare Sas’ke, com’era sempre stato.

 

 

N/a: giusto perché non ce ne sono abbastanza sul fandom, una sorta di SasuNaru con angst appiccicato. Non so dire se ne sono soddisfatta o meno, questa è secondo me un possibile futuro…no, anzi, un futuro che mi interesserebbe leggere. Perché non sono per l’idea che Sas’ke vada assolto da tutte le sue colpe, affatto. E come personaggio mi piace, ma nella sua drammaticità. Crearmi un happy-ending con Sas’ke e sessantacinque figli a seguito mi sembra particolarmente strano, stonato. Quindi, se proprio deve essere vivo, voglio che sia così. Spero vi piaccia. Questa è per Chis e LadyGirl Uchiha.
   
 
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Naruto / Vai alla pagina dell'autore: Mimi18