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Autore: blackytte    09/05/2012    2 recensioni
{Ricordi ancora quando eravamo felici, quando noi due ci stringevamo l'una accanto all'altra? Io non ho dimenticato e continuerò ad aspettarti....Ti voglio bene Beatrice....}
Genere: Drammatico, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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L O S C R I G N O D I B E A T R I C E
{Ti aspetterò...}

Era una notte tiepida, una notte calma, si poteva udire il battito d'ali di una farfalla. Era così dolce quella notte, illuminata da quella luna e da quelle stelle biancastre. Era una soffita quella in cui una giovane bambina di appena 9 anni stava frugando tra gli oggetti impolverati. I suoi occhi rossastri si vedevano a chilometri di distanza, il suo taglio a caschetto così tenue e dolce per una piccola bambina. E quel dolce visino fatto di porcellana nel quale niente poteva prenetrare. Nessuno avrebbe potuto masticare quella carne fino a trasformarla in odio. Camminava, gentile sul pavimento. I suoi piedi nudi e quel vestitino poco sopra le ginocchia con quelle maniche a sbuffo, grigio, semplice. Niente poteva toccare quell'innocente fanciulla dagli occhi d'orati e dalla pelle spledida bianco latte. I suoi occhi si posarono lievi sugli oggetti, e le sue mani scivolavano tra i teloni mal ridotti e non più bianchi ma grigi per la polvere densa. Gli occhi della giovane attraversarono l'intera stanza fino ad arrivare ad una scatolina di cristallo che brillava con il riflesso della finestrella che lasciava trapassare una luce tenue e soave. La piccola senza esitazione si accostò di fronte all'oggetto e ne accarezzò i dolci cristalli bianchi e azzurri, poi lasciando scivolare la manina sulla serratura apriì la scatolina formando un pò di polvere nell'aria. Pochi secondi dopo la giovane incominciò a fissare il contenuto, era stranamente dolce, ma allo stesso tempo triste e malinconico. Quella sorpresa per la giovane non sembrava causare nausea, anzi, era ancora più curiosa, ma sapeva che se avrebbe incominciato a toccare il contenuto quel piccolo sogno si sarebbe rotto in minuscoli pezzettini e sarebbero volati via con il vento e la polvere di quella soffitta. La bambina iniziò ad accudire quel dolce segreto e ad accarezzarlo sfiorando ogni singola venatura. Poi si accorse che sotto quel piccolo oggetto c'era una foglio accartocciato, era molto fragile e la bimba sembrò quasi spaventata nel prenderlo, ma non riuscì a resistere, cercando di non far del male a quella piccola sorpresa. Lo estrasse e incominciò a rendere liscio il foglio per poter vedere bene il contenuto, dopo aver ripiegato il fogliettino malandato, la bimba lo strinse forte ed incominciò a leggerne il contenuto:


XX, 2 Gennaio.
Oggi è il nostro 18° compleanno, è bello, non credi anche tu? Sai, questo mi riporta alla mente dolci ricordi. Ricordi ancora quando noi due correvamo nei prati per acchiaparci, ricordi ancora il dolce profumo di torta di nostra madre e ricordi quando papà ci costruì la nostra altalena? All'inizio avevi paura e proprio per questo cadesti e ti facesti male, ma con il tempo, sei riuscita ad aprezzare quell'altalena o forse no? Sai, io riesco ancora a ricordarmi il momento in cui per la prima volta noi due ci siamo innamorate. Ne abbiamo passate tante, fin troppe. Ma anche se ci sentivamo tristi una tirava sempre su il morale all'altra, infondo noi due ci volevamo bene, già, troppo bene direi. Ora, per me è difficile continuare a vivere, da quando, nostra madre è morta, e da quando nostro padre è andato in guerra per noi due è impossibile vederci. Ti ricodi, quado ci hanno trasferito in un orfanotrofio? Eravamo spaventate, ma tu mi dicesti di non avere paura, passerà e papà ritornerà a prenderci, ma forse in quel momento le nostre speranze si frantumarono o qualcosa ci fece cadere nel baratro. Quando ci arrivò la notizia che papà era morto...niente ci fece andare avanti, nulla, l'unica cosa su cui potevamo contare era la nostra amicizia. Per anni siamo state vicine, ma poi quel giorno una famiglia ti portò via, chissa come stai ora? Sai, anche se ogni giorno ti spedisco una lettera mi manca l'averti vicino, mi manca poterti abbracciare e chiamarti sorella come ho sempre fatto. Spero che tu stia bene, e spero che prima o poi mi verrai a trovare, come sai io sono sempre nell'orfanatrofio della cittadina. Lo conosci no? Quindi non mi serve darti spiegazioni. Ti aspetto mi raccomando! Ah si, quasi dimenticavo, i medici hanno detto che sto bene, almeno per questo momento. Sono contenta, forse la mia malattia è passata! Evviva!! Ah si, io continuerò ad aspettarti quindi prima o poi ritorna da me! Io sono sempre qui ad aspettarti!

Beatrice


XX, 19 Febbraio.
Volevo dirti tante cose, ma alla fine non sono riuscita a dirtene nemmeno una, alla fine te ne sei andata? Senza dirmi nulla? Perchè lo hai fatto? Perchè.....Quella volta quando mi hai detto che saresti venuta a trovarmi presto....Ora come farai? Non potrò più vederti? Non uscire dalla mia vita, io non lo accetto, anche se sei morta, voglio continuare a sperare di rivederti! Io so che tu mi stai aspettando, lo so! Io continuerò ad aspettarti qui! Non ho alcuna intenzione di fermarmi e lasciarmi trasportare dalla malattia che ti ha portata via. IO SO CHE SEI VIVA! Ed è inutile dimenticare cosa abbiamo passato, abbiamo sempre condiviso la nostra malattia, ed inoltre abbiamo continuato a lottare, contro tutto e tutti! Lo so che sei viva. Ieri ho catturato una farfalla, è bellissima, è completamente blu con alcune sfumature più chiare sulle ali. Quando ritornerai da me, la vedrai, infondo non la lascierò libera! L'ho presa per te, e solo per te! Spero ti piaccia e so che non sei morta, anche perchè è impossibile per te. Ti voglio bene con affetto.

Beatrice

La bambina iniziò lentamente a guardare i fogli che stringeva in mano e subito il suo sguardo si posò sul contenuto della scatolina. La piccola posò piano i fogli sopra il tavolino vicino allo scrigno e ne estrasse il contenuto. Poi, la piccola aprì la finestra e si affacciò, poi lascio scivolare il dolce esserino, facendolo trasportare dal vento. A quel punto il giovane esserino iniziò a volteggiare trasportato dal vento, iniziò a volare sopra la cittadina passandola sopra, poco più in là arrivò in un cimitero ed egli si lasciò cadere sopra due lapidi vicine tra loro.

In memoria delle sorelle che hanno fermato la 3°guerra rivoluzionaria del paese offrendo come sacrificio il loro corpo. Beatrice Moon, Beatrice Sun. Le sorelle Luna e Sole.

{Ti aspetterò perchè, la farfalla che avevi tra le mani quel giorno continuerà a vivere e a volare. Ti aspetterò per sempre...}

THE END.

  
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