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Autore: whateverhappened    11/05/2012    3 recensioni
«Nick, hai trovato un passaggio segreto per Narnia sotto la doccia? Lo sai che dovresti avvertirmi, abbiamo fatto una promessa!»
Jeff sembrava sul punto di buttar giù la porta a furia di bussare. Nick sorrise al suo riflesso nello specchio, mentre si asciugava i capelli. Jeff sembrava davvero tranquillo nonostante la gara [...]
«Nessun signor Tumnus in vista. Tranquillo, Jeffie, ti avviserò quando troverò il modo di arrivare a Cair Paravel» rispose, uscendo dalla stanza.
Genere: Comico, Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Warblers/Usignoli | Coppie: Nick/Jeff
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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And the winner is...

 

 

 

Dopo mesi di duro allenamento, era finalmente arrivata la giornata che tutti i Warblers aspettavano con ansia. Avevano iniziato a prepararsi subito dopo l'inizio delle lezioni, sudando per il duro impegno ma stringendo i denti in vista di quell'evento. Erano tutti convinti di vincere, ma di certo sarebbe stata una dura lotta.

Nick si era svegliato presto quel mattino, trascorrendo più tempo del necessario sotto la doccia a svuotare la mente come prima di tutte le competizioni. Sapeva di non doversi preoccupare tanto, la concorrenza non era così elevata, ma era sua politica non sottovalutare i rischi di una gara. Il torneo annuale di tennis alla wii dei Warblers, poi, andava preso con quanta più serietà possibile. Era stato lui il vincitore l'anno precedente e avrebbe fatto di tutto per non vedersi sottratto del titolo.

«Nick, hai trovato un passaggio segreto per Narnia sotto la doccia? Lo sai che dovresti avvertirmi, abbiamo fatto una promessa!»

Jeff sembrava sul punto di buttar giù la porta a furia di bussare. Nick sorrise al suo riflesso nello specchio, mentre si asciugava i capelli. Jeff sembrava davvero tranquillo nonostante la gara, ma d'altra parte non era mai stato un asso a tennis. Partecipava giusto per divertimento.

«Nessun signor Tumnus in vista. Tranquillo, Jeffie, ti avviserò quando troverò il modo di arrivare a Cair Paravel» rispose, uscendo dalla stanza.

Jeff, già completamente vestito, annuì appena. «Vedi di ricordartelo, Duval, o scongelerò la Strega Bianca solo per darti fastidio. Sei pronto, comunque? Siamo in ritardo e sai come diventa Thad quando non si rispettano gli orari».

«Sì, mi manca giusto il mio portafortuna» confermò, allungandosi sul letto fino ad afferrare una tessera di un puzzle sul comodino. Jeff sorrise, ricordando quel giorno di tre anni prima quando Nick gli aveva chiesto un portafortuna per il compito di francese e lui gli aveva dato la prima cosa che si era ritrovato per le mani. Nick aveva passato il compito a pieni voti e da allora non aveva più voluto separarsi dalla tessera, poco importava che al puzzle di Jeff mancasse un angolo.

Percorsero il breve tratto fra la loro camera e la sala canto in totale silenzio, Nick concentrato e Jeff impegnato a non ridere dell'espressione seria dell'amico. Notò come avesse le mani strette a pugno e come ogni tanto mormorasse qualche parola, probabilmente di auto-incoraggiamento. Per Nick quella sfida era quasi più importante di quelle di canto. Quando arrivarono alla loro meta vennero salutati con un'espressione truce di Thad.

«Si era detto alle nove» disse infatti, spostando rapidamente lo sguardo da uno all'altro. Jeff si limitò a scrollare le spalle.

«Nick si stava sciogliendo nella doccia, non è colpa mia».

«Stavo solo trovando il livello di concentrazione adatto all'occasione» affermò Nick, serio, sedendosi su un divano e tirando la maglietta di Jeff perché facesse lo stesso.

«Comunque sia, ora possiamo iniziare» disse Thad dalla scrivania del Consiglio. «Come tutti voi sapete oggi è il giorno della Grande Gara di Tennis alla Wii dei Warblers».

«Ed è la cosa più stupida che abbia mai sentito» si intromise Sebastian, ricevendo su di sé gli sguardi rabbiosi di tutti gli altri Warblers.

«Cambierai idea, Smythe» continuò Thad. «Questa non è una semplice gara, ma la gara: chi vince avrà la possibilità di scegliere otto canzoni da fare quest'anno, quando vorrà, a suo piacimento e discrezione. Starà poi al Consiglio la scelta del solista: la vittoria della Grande Gara non include la garanzia di assoli».

«Quindi se vinco io posso farvi cantare qualsiasi cosa?» Chiese Sebastian, Thad annuì. «Tutto tutto?»

«Nei limiti della decenza. Frena quel cervello malato che hai prima che partorisca strane idee» rispose Thad, sorridendo. «Abbiamo appeso al muro i turni di gioco. Come vincitore dell'anno scorso, tocca a Nick la prima partita. Flint, giochi contro di lui. In bocca al lupo a tutti».

Nick respirò profondamente, prima di voltarsi verso Jeff, che gli sorrise rassicurante. Si mise una mano in tasca e Jeff seppe che stava stringendo il suo portafortuna, come sempre.

«Dai, Nick, vincerai senza problemi. Vai e distruggilo!»

«Ehi, sono seduto di fronte a te!» Si intromise Flint, ridendo. Jeff alzò le spalle, seguendo con lo sguardo Nick che si avvicinava a Thad, David e Richard. In quanto membri del Consiglio, i tre non partecipavano alla gara ma facevano da arbitri.

«Stringetevi la mano. Che la gara abbia inizio!»

David consegnò i telecomandi a Nick e Flint e si sedette alle loro spalle per assistere alle tre partite che avrebbero decretato il vincitore di quella prova.

Quando venne il turno di Jeff, Nick gli strinse una spalla con la propria mano. Era in gara contro Trent, che era noto per essere un grande appassionato di quel gioco.

«Non preoccuparti troppo» gli sussurrò, in modo che gli altri non potessero sentirlo. Jeff annuì, prima di avvicinarsi a Trent.

«In bocca al lupo» gli disse quello, tranquillo, porgendogli la mano. Jeff la strinse, le labbra appena increspate da quello che poteva essere interpretato come un sorriso.

Nick sospirò quando la partita iniziò. Notò come nessuno stesse seguendo realmente lo scontro, tutti convinti che sarebbe finita rapidamente e senza troppo sforzo: Jeff vinceva solo una volta ogni tanto, Trent, invece, aveva avuto i suoi periodi di imbattibilità. Tutti davano per scontato che sarebbe stato il moro a vincere, ma Jeff stava rispondendo a dovere a tutti gli attacchi di Trent e, in breve tempo, l'attenzione della sala venne catalizzata dal televisore. Trent era in difficoltà: come gli altri, aveva data per scontata la propria vittoria e, così facendo, aveva dato modo a Jeff di approfittare della sua distrazione. Fu proprio il biondo a vincere il primo scontro, con grande sorpresa di tutti. Nick sorrise all'amico anche se quello, essendo di spalle, non poteva vederlo. Quando la seconda partita iniziò si ritrovò a osservare come si muoveva Jeff, come sembrava tranquillo nel colpire. Sembrava quasi che la vittoria stesse venendo da sola, senza grande sforzo da parte dell'amico. Il risultato finale lasciò tutti a bocca aperta: Jeff aveva sconfitto Trent in due partite secche, durate pochissimo. Quando il biondo tornò a sedersi, Nick lo guardò stupito.

«Cos'era quello?»

«Non so. Solo fortuna immagino».

Fu subito evidente che non era così: Jeff sconfisse senza troppo sforzo chiunque si trovò davanti, sotto lo sguardo stupito di tutti i Warblers. Nick era rimasto in silenzio dalla seconda vittoria, deciso ad osservare il comportamento di Jeff nei minimi dettagli, e alla conclusione della semifinale di Jeff aveva ormai una risposta.

«Ti sei allenato di nascosto» affermò non appena l'amico gli si sedette accanto. Lo guardò dritto negli occhi, come a sfidarlo a dire il contrario. La finale sarebbe stata tra loro due, gli doveva la verità. Jeff gli rivolse un sorriso enigmatico.

«Può essere».

«Ma... Quando, Jeff? Il pomeriggio non volevi mai giocare con me».

«Quindi pensavi che non avrei preso in mano il telecomando fino alla gara? Ah, ingenuo!» Suo malgrado Nick si ritrovò a sorridere all'espressione divertita di Jeff. «Mi allenavo quando tu dormivi o andavi a studiare in biblioteca, a volte anche mentre facevi la doccia. Ci metti delle ere, si fa in tempo a fare una partita al meglio di tre».

Nick scoppiò a ridere, prima di passare un braccio attorno alle spalle dell'amico. «Sai, Jeffie, devo dirtelo... Non credevo fossi così».

«Così come?»

«Così!»

Fu il turno di Jeff di ridere. «Sai, a volte mi chiedo come sia possibile che tu sia il migliore del corso di letteratura».

Nick scrollò le spalle. «Comunque mi piaci così... cospiratore».

«Io non cospiro, io...»

Jeff venne interrotto da Thad, che con il martelletto richiamò l'attenzione di tutti, decretando la fine di quella breve pausa prima della gara finale.

«Abbiamo Nick, e questa non è una sorpresa, contro Jeff, rivelazione di questo torneo. Stringetevi la mano».

Nick e Jeff, in piedi davanti al televisore, si guardarono per qualche istante dopo le parole di Thad. Jeff porse la propria mano, ma quando Nick la afferrò lo attirò a sé, stringendolo in un abbraccio.

«Non disperarti troppo, Nicky, ti farò scegliere una delle canzoni» gli sussurrò all'orecchio, prima di lasciargli un leggero bacio sulla tempia.

«Ma se i due finalisti si vanno ad imboscare vince di diritto il terzo?» La voce di Sebastian li riscosse, ma Thad intervenne prima che potessero ribattere.

«No, Sebastian. Non c'è modo per cui tu possa vincere questa gara» disse, roteando gli occhi.

«Lo dici solo perché hai paura che possa arrivare a toglierti quel tuo adorato martelletto».

«Tu non toccherai mai niente di mio» ribatté Thad, stringendo l'oggetto in questione in maniera protettiva.

«Su questo non ci conterei. Vogliamo scommettere?»

«Ehm, ragazzi. Nick e Jeff dovrebbero iniziare» la voce calma di David interruppe il battibecco, ma Thad e Sebastian si rivolsero comunque un'espressione di sfida.

Nick e Jeff scambiarono un'occhiata divertita, prima che David desse il via alla loro sfida. Nessuno dei due era particolarmente concentrato, entrambi potevano dirlo dell'altro, e la gara fu meno combattuta delle finali degli ultimi anni. A ogni punto di Jeff, Nick si complimentava, e lo stesso faceva Jeff.

«Questa partita è noiosa» sentenziò Sebastian, ma nessuno trovò modo di ribattere, nemmeno Thad.

«Ci manca il Nick assetato di sangue dell'anno scorso» concordò Flint.

«Che scoperta: Nick perde totalmente il suo spirito combattivo appena vede gli occhioni di Jeff» aggiunse Trent.

«Posso ricordarvi che siamo presenti?» Intervenne Jeff, divertito, mentre segnava un altro punto.

«Già. E gli occhi di Jeff non mi fanno minimamente l'effetto che dite voi. Non è il Gatto con gli stivali!» Aggiunse Nick. Jeff, però, incurante della partita in corso, gli rivolse uno sguardo del tutto identico a quello del personaggio in questione e Nick, neanche a dirlo, vi si perse.

«Dicevi, Duval?» Il commento divertito di David arrivò insieme al punto decisivo di Jeff. Prima che Nick se ne rendesse conto, afferrò il braccio di Jeff e lo alzò in segno di vittoria. «Signori, Jeff ha trionfato! Nuovo campione, vecchio campione, stringetevi le mani... O fate quello che volete».

Nick era certo che David stesse scherzando, visto il sorriso divertito che aveva in volto, ma decise di prenderlo in parola. Imitando il gesto che Jeff aveva fatto prima della loro gara, afferrò la mano che il ragazzo gli stava porgendo e lo attirò a sé. Un attimo dopo le sue labbra erano su quelle dell'altro. Jeff ricambiò il bacio, stringendo Nick in un abbraccio.

«E se il vincitore si imbosca con il secondo classificato la vittoria non passa al terzo?»

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

"Mi prompti qualcosa, Nick?" Così è nata questa storia XD Grazie alla Robs, quindi, come sempre.

E tanti cuoricini random giusto perché questa è la prima storia che posso pubblicare con la dicitura Nick/Jeff <3

Grazie per aver letto (:

 

 


 

   
 
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