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Autore: Phobos_Quake 3    12/05/2012    2 recensioni
Mentre al Santuario la dea Atena rinasce, e viene scelto il nuovo sacerdote, antiche e malefiche armature, conosciute come Shadow Cloth, sigillate dalla stessa Atena secoli or sono, si risvegliano per portare le tenebre sulla terra. Una delle Shadow Cloth, s’impossessa della guardia del corpo del sacerdote Sion con l’intento di uccidere la neonata Atena, ma i suoi piani verranno sventati da Aiolos, Gold Saint del Sagittario, che fuggirà dal Santuario con la bambina.
Genere: Azione, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo Personaggio, Phoenix Ikki, Un po' tutti
Note: AU, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 1:

Il Risveglio Dello Shadow Cloth




Narra una leggenda: ogni volta che il mondo è minacciato da forze malefiche, la Dea Atena rinasca sulla terra per annientarle con l’aiuto di giovani guerrieri, chiamati saints, dotati di grande forza e coraggio. I saints indossavano armature particolari, chiamate cloth, che rappresentavano le loro costellazioni e ce n’erano di tre tipi: bronzo, argento e oro. Questi ultimi erano i più forti e più importanti. I saints si trovavano in un luogo sconosciuto alle persone comuni, chiamato Santuario, che si trovava in Grecia. Qui, sotto la grande statua di Atena, vi era una neonata. Si trattava della nuova reincarnazione della dea. Dopo essere stata portata al cospetto del grande sacerdote, quest’ultimo convocò Saga, Gold Saint dei gemelli, che sarebbe succeduto al ruolo di grande sacerdote del Santuario.
-Prometto di essere un suo degno successore!- disse il ragazzo commosso.
-Ne sono convinto! Ora vai. Domani ti aspetterà un giorno pieno d’impegni.-
Quella sera, però, nessuno si sarebbe mai aspettato che, contemporaneamente alla rinascita di Atena, si sarebbe risvegliato qualcosa dimenticato ormai da secoli. In una grande stanza sotterranea, poco distante dalla statua di Atena, vi erano sei Pandora’s Box in cerchio, e una settima in mezzo, nere con il sigillo di Atena. Racchiudevano armature malefiche conosciute come Shadow Cloth. Il sigillo si staccò e le Pandora’s Box si aprirono. Dalle sei in cerchio, uscirono solo raggi bianchi, mentre nella settima, c’era un cloth fluttuante dalla forma di un teschio mostruoso.
-Finalmente, dopo tutti questi secoli, il sigillo di quella dannata Atena si è sciolto. Ma se crede di rifarci di nuovo questo stupido scherzo si sbaglia di grosso…-
Il cloth uscì allo scoperto e si diresse alla ricerca di un corpo.
-Allora, caro Herodion, da domani difenderai Saga, il nuovo sacerdote, con la stessa efficienza in cui hai difeso me in tutti questi anni!-
-Stia tranquillo, non deve assolutamente preoccuparsi.-
-Molto bene. Buonanotte, amico.-
-Buonanotte, signore!-
Herodion era la fedele guardia del corpo di Sion. Era un uomo con lunghi capelli biondi, occhi blu ed era alto e magro. Sì, non aveva il tipico fisico robusto di una guardia del corpo, somigliava molto a quello di Saga, eppure era molto efficiente. Non appena uscì dalla stanza di Sion e si allontanò, si ritrovò davanti lo Shadow Cloth a forma di teschio.
-Cosa diavolo…?-
Il teschio si scompose e tutti i pezzi si attaccarono al corpo del povero uomo che iniziò a contorcersi dal dolore e lentamente i suoi capelli si fecero neri come la pece.
-Ecco fatto! Ora posso compiere la mia missione.- disse.
Herodion aveva con sé una spada corta molto affilata e la impugnò. Si diresse verso la stanza dove era stata portata la neonata Atena, aprì la porta, si avvicinò alla bimba che dormiva beata e sollevò la spada.
-Crepa, dannata!-
Una mano, però, afferrò il polso del saint malefico.
-Non mi ero sbagliato. Avevo avvertito davvero un cosmo anomalo. Chi diavolo sei tu?- chiese Aiolos del sagittario.
L’elmo del saint gli impediva di vederne il viso, però comprese la natura di chi aveva davanti.
-No. Non è possibile. Tu sei uno Shadow Saint! Questo significa che…-
-Hai indovinato. Siamo tornati dopo secoli di prigionia, e questa volta nessuno ci fermerà perché ucciderò Atena proprio adesso!-
Detto questo, sospinse Aiolos e affondò la lama nel corpo della bimba. In verità, aveva colpito il lettino, perché Aiolos era riuscito a salvarla in tempo.
-Non ti permetterò di ucciderla. Dovrai passare sul mio cadavere.-
-E che ci vuole?-
All’improvviso, due braccia afferrarono il bacino dello Shadow Saint, impedendogli di attaccare.
-Presto Aiolos. Scappa, mentre io lo trattengo.- disse Saga.
-Ma…-
-Corri!-
Senza dire una parola, Aiolos strinse a sé la bambina, si gettò dalla finestra e corse via nella notte.
-Levati dalle scatole, dannato servo di Atena. Devo farla fuori!-
-Come vuoi!-
Saga mollò la presa e alzò le braccia al cielo.
-Galaxian Explosion!-
La stanzetta sparì in un lampo. Quando la polvere svanì, Saga rimase a bocca aperta nel vedere lo Shadow Saint ancora in piedi e senza un graffio.
-Ma come…?-
-Tutto questo sforzo per nulla. Mi spiace, ma non puoi nulla contro il mio Shadow Shield!-
-Sh… Shadow… Shield?-
-Ora diventerai mio schiavo!-
-Non credo proprio. Stardust Revolution!-
Le stelle lanciate da Sion raggiunsero lo Shadow Saint, ma era come se fossero gocce di pioggia a contatto con la sua barriera.
-Eccolo. È arrivato il vecchio sacerdote. Ormai lei è anziano, perché non si ritira?-
-Mi ritirerò solo quando sarai distrutto!-
Lo Shadow Saint sorrise, con uno scatto fulmineo si ritrovò vicino a Sion e gli affondò il pugno nel petto.
-Addio, vecchio sacerdote.-
-Ma… Maledetto. Ti farò sparire in un’altra dimensione. Another Dimension!-
Purtroppo per Saga, anche quel colpo si rivelò tutt’altro che utile.
-Come avevo detto prima, preparati a diventare mio schiavo!-
Un raggio nero colpì Saga che iniziò a soffrire e s’inginocchiò.
-Non opporre inutile resistenza. Altrimenti soffrirai come un cane.-
-Sc… scordatelo.-
-Come vuoi allora disperati pure!-
Saga tentò in tutti i modi di resistere, ma quando capì che stava per essere sopraffatto, i suoi capelli stavano lentamente diventando neri, si perforò il petto con un pugno uccidendosi e lasciando lo Shadow Saint sbigottito.
-Che… che razza di… si è ammazzato pur di non farsi sottomettere.-
Detto questo, si voltò e vide che alcuni Gold Saints si stavano dirigendo verso di lui. Erano Mu dell’ariete, Deathmask del cancro, Milo dello scorpione, Shura del capricorno e Aphrodite dei pesci. Gli altri saints mancanti, escluso Doko della bilancia che si trovava in Cina, avevano seguito Aiolos per dargli una mano nel caso ce ne fosse stato bisogno. Erano Aldebaran del toro, Kanon dei gemelli, il fratello di Saga e colui che avrebbe sostituito il fratello nella difesa della terza casa, Aiolia del leone, il fratello di Aiolos, Shaka della vergine e Camus dell’acquario.
-Ma guarda quanta bella gente viene a salutarmi.- disse lo Shadow Saint con un sorriso diabolico e mettendosi in posizione d’attacco.
Nel frattempo, Aiolos e i suoi compagni erano usciti dal Santuario e quindi liberi di poter volare via come comete poiché al Santuario, grazie al cosmo di Atena, non potevano farlo. Proprio come delle comete, si allontanarono il più possibile e atterrarono in Giappone.
-Bene.- disse Kanon.
-Ora che siamo qui, che cosa pensi di fare?- aggiunse.
-Non lo so. Ci devo pensare…-
-Vuoi dire che non hai un piano?- gli chiesero tutti insieme, tranne Shaka che intervenne saggiamente come suo solito.
-State calmi. È ovvio che non ce l’ha. Aveva ben altro cui pensare. Ora, però, possiamo riflettere insieme.-
Non si erano accorti di essere atterrati poco distanti da una villa. E il padrone di casa stava tornando proprio in quel momento. Un uomo calvo e robusto gli aprì il cancello.
-Buonasera signor Kido.-
-Buonasera Tatsumi!-
-Mh? Chi è là? Mostratevi! Presto, signore, vada dentro!-
L’uomo non diede ascolto al suo maggiordomo e si avvicinò ai Gold Saints.
-Signore, cosa fa?-
-Stai tranquillo, Tatsumi! Va tutto bene.-
-Che facciamo?- sussurrarono Camus e gli altri ad Aiolos.
Lui non rispose. Quando Mitsumasa Kido arrivò davanti a loro, li scrutò per qualche secondo per poi parlar loro in inglese nella speranza di essere capito.
-Posso esservi utile?-
Aiolos gli si avvicinò, nonostante il disappunto dei suoi colleghi, e gli disse:
-Il mio nome è Aiolos.- rispose in giapponese.
Mitsumasa sorrise.
-Ottimo giapponese, complimenti. Io sono Mitsumasa Kido, il proprietario di questa villa.- disse stringendogli la mano.
I suoi occhi, però, non riuscivano a distaccarsi dalla bimba che aveva in braccio.
-Che carina. Come si chiama?-
-Lei è…-
Si girò verso gli altri che scuotevano la testa per poi rivolgersi verso Mitsumasa:
-Lei è la dea Atena!-
Mitsumasa inarcò un sopracciglio.
-Ehm… temo di non capire…-
Aiolos, dopo avergli presentato i suoi colleghi, gli spiegò la leggenda di Atena e dei suoi Saints, del perché rinascano ogni volta e il vero motivo del perché si trovavano lì in Giappone. Mitsumasa rimase a bocca aperta.
-I… Incredibile! Ma come mai esistono questi Shadow Saints?-
-I cloth sono stati creati nei tempi antichi da fabbri, provenienti da Atlantide, per conto degli dei. Un giorno, un meteorite cadde dal cielo e un fabbro, che era nelle vicinanze, volle esaminarlo. Scoprì che era fatto di un materiale simile al metallo e molto resistente e decise di utilizzarlo per creare altri cloth. Purtroppo, all’interno del meteorite dimorava uno spirito maligno. Una volta che il primo Shadow Cloth fu pronto, lo spirito ipnotizzò il fabbro ordinandogli di costruirne altri. Riuscì a farne sei, ma quando Atena se ne accorse, li sigillò all’interno di Pandora’s Box nere. A quel tempo, il sigillo di Atena era molto più duraturo, rispetto alle reincarnazioni successive, per questo gli Shadow Saints son tornati adesso.-
-Adesso ho capito. Quindi il saint voleva ucciderla per evitare che crescesse e lo imprigionasse di nuovo.-
-Esattamente. Dobbiamo difenderla a tutti i costi. Adesso è solo una neonata, ma quando crescerà, il suo spirito si sveglierà di certo e non ci vorrà molto ai nostri nemici ritrovarla e ucciderla.-
-Non preoccupatevi! Mi prenderò cura io di lei, mentre voi lavorerete per me così da tenerla d’occhio. Che ne pensate?-
I saints si guardarono, sorrisero e annuirono.
-Accettiamo. Disse Aiolos porgendogli la bimba.-
-Si… signor Kido, va tutto bene?- chiese Tatsumi che si era avvicinato con una spada di kendo in mano.
-Sì, è tutto a posto. Vai a preparare una cena per questi ragazzi e del latte per questa bimba.-
-È sicuro di quel che sta facendo? Far entrare estranei nella sua villa…-
-Non sono estranei. Lavoreranno per me.-
-Ma… che dice?-
-Certo. Questa bambina è un’orfana e mi prenderò cura di lei. Aiolos e suo fratello le faranno da guardie del corpo quando sarà un po’ più grande. Aldebaran e Camus lavoreranno in cucina, rispettivamente addetto ai secondi e ai dolci. Kanon si occuperà dei cavalli e Shaka del giardino.-
-D’accordo. È lei il padrone.-
Una volta dentro la villa, Mitsumasa accarezzò la bimba e le disse:
-Benvenuta a casa Kido, Esmeralda!-
-Esmeralda!- sorrise Aiolos.
-Ha scelto proprio un bel nome!-
Anche l’uomo gli sorrise.



Note Dell'Autore:

Data di creazione: 11/03/2012

Nota: Lo Shadow Saint è il boss finale di un vecchio videogioco per Nintendo di Saint Seiya.

Nota 2: In questa fanfiction, il ruolo di Atena è ricoperto da Esmeralda perché il protagonista è Ikki e farlo innamorare di Saori era a dir poco assurdo.

Nota 3: Chi ha letto L’Emblema Di Roto noterà, nel primo capitolo, una vaga somiglianza col primo numero.
   
 
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