Ti vorrei fare gli auguri, ma tu non ci sei più.

E' stato difficile tornare su questa montagna, dove giaci tu, dove c'è un silenzio quasi invidiabile.
E' stato difficile perchè non lo faccio da tanto, non riesco a capacitarmi del fatto che tu non ci sei più.
Sì, alla fine non ho saputo mantenere la promessa: non sono stato forte. Non dentro, almeno.
E ora sono qui, davanti a te, o perlomeno a ciò che resta di te. Ho ricoperto la tua tomba con tanti tulipani, i tuoi fiori preferiti..

" Auguri, Mamma..." sussurro io, guardando la tua lapide grigia, sperando che tu mi possa sentire. Già, eccomi qui, finalmente sono riuscito a venire.
Mi tremano le mani, milioni di ricordi occupano la mia mente. Non riesco a far altro che a pensare a te, a come ti prendevi cura di me..
Penso ai nostri litigi, se potessi tornare indietro li cancellerei tutti... Mi hanno fatto perdere tempo prezioso, che avrei potuto passare serenamente con te.
Tu hai fatto così tanto per me, ed io ho saputo solo urlarti contro.
Ho sempre vissuto con la ferma convinzione che saresti stata per sempre con me, di certo non mi sarei mai aspettato che te ne saresti andata così presto...
Sono passati due mesi mesi da quando ho compiuto 16 anni, una settimana da quando tu non ci sei più.

E oggi è la festa della Mamma, e come ogni anno ti faccio gli auguri. Ma quest'anno è diverso.
Ricordi quando, quattro anni fa, sono scappato dall'ospedale per farti gli auguri? Ero arrivato a casa con un mazzo di tulipani rossi e gialli, indossavo ancora il pigiama dell'ospedale! Eri sconvolta... 
Io me lo ricordo, e tu non ci sei più.
E' così difficile stare qui e pensare, sperare che i miei pensieri raggiungano le tue orecchie.
Mi viene da piangere, è terribile. Perchè a te? Perchè a noi?
Ci dicevamo così tante cose... sai, non ho mai trovato nessuna ragazza con la quale parlare.
Sono sempre alla ricerca di una persona come te, ma una persona come te non la incontrerò mai più. Semplicemente non esiste: tu eri unica.

Sento il cellulare che vibra, sarà di nuovo quella là.. come si chiamava? 
Forse è meglio che risponda "Scusami un attimo Mamma..." dico ad alta voce senza accorgermene. 
" Ciao Scotty!! Dove sei? Ti sto aspettando da più di un'ora! Non ricordi? Dovevamo pranzare insieme! E' un casino che ti chiamo..!" dice una voce squillante, da classica ragazza snob.
"Uhm... Scusami ma... dovevo andarmene via urgentemente e.. sono in un'altra città" dico guardandomi attorno. E' una montagna, con un villaggio lì vicino. Ma non è che devo raccontarle tutti i particolari.
"Il un'altra città? Mi prendi in giro? Sei andato da un'altra, vero?" domanda lei furiosa.
Guardo la lapide, mi viene da sorridere "Sì" rispondo io concludendo la chiamata.

"Mamma... " sospiro io "Se, nonostante tutto, un giorno incontrassi una persona come te...  fammelo sapere, ok?"
Mi faccio forza e continuo con un sorriso, questa volta forzato "Dopotutto... Mi hai sempre aiutato..."
Mamma..



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Ed eccomi con una breve One short, che dedico ad un mio caro compagno di classe, alla quale, purtroppo il 6 maggio di quest'anno è morta la mamma.
E' stato molto difficile, beh è sempre difficile perdere un parente, ma tra di loro c'era un legame speciale. E su facebook ha confidato che ovviamente gli fa male sapere che oggi è la festa della Mamma e la sua non è qui. 
La storia è Au sicuramente, ma non me la sono sentita di mettere l'OOC, in quanto non so la razione che potrebbe avere uno come Scott davanti alla lapide della madre.
Spero che abbiate gradito da storia, che è praticamente analoga alla storia del  mio amico. Non ho messo la malattia perchè non mi sembrava davvero il caso.
E dato che segue pure lui A tutto reality, e uno dei suoi preferito è Scott, mi sembrava una buona idea.
Apprezzate vostra madre, finchè non è troppo tardi.

Ti auguriamo tutto il meglio, Andrea.