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Autore: Sawako_RagDOLL    14/05/2012    2 recensioni
Ecco un quesito: Scoprite chi è il vero mostro a Notre Dame
Chi è brutto dentro o chi è brutto a veder? Chi può decidere un mostro cos'è?
Perchè un uomo odia
Perchè un mostro ama
Che cosa decide perchè?
Mentre suona Notre Dame!
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E voi, volete sapere chi è il vero mostro a Notre-Dame..?
Fanfiction basata sul film Disney "Il Gobbo di Notre-Dame", con i personaggi di Avatar - La leggenda di Aang.
Genere: Azione, Introspettivo, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Aang, Katara, Quasi tutti, Sokka, Zuko
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Ringraziando la mia musa ispiratrice, che dopo mesi di silenzio è tornata a graziarmi.
Andiamo a incominciare.... benvenuti cari lettori.

*-*-*-*-*-*



Parigi si sveglia e si sentono già le campane a Notre-Dame.

Il pane è già caldo e c’è gente che va per le vie della città
Le campane dai forti rintocchi
Come canti risuonano in ciel
E tutti lo sanno il segreto è nel lento pulsar
Delle campane a Notre-Dame.
 
-Ascoltate! Sono bellissime no? Le sfumature di suono, tanti umori che variano..! Perché sapete, non è che loro suonino per conto proprio..-
-Ah nooo?-
-No stupidone! Lassù! In alto, in alto nell’oscurità del campanile, vive il misterioso campanaro…chi è questa creatura?-
-chi?-
-Che cos’è?-
-Cosa?-
-Come ha fatto a trovarsi lì?-
-Come?-
-ZITTO!-
-Ooooooohh!-
-Sokka vi dirà tutto… è un racconto… il racconto di un ragazzo, e di un mostro!..-
 
-*-*-
 
Supplica.
Questa fu l’ultima, bruciante emozione che divampò nello sguardo della donna prima di estinguersi lentamente, soffocata dal velo della morte.
La pioggia battente infieriva su quel corpo fino a poco tempo prima caldo, forte, vivo; corpo che ora giaceva scompostamente sui gradini di fronte alla chiesa. La caduta le era stata fatale, morta sul colpo.
Il suo inseguitore, incurante del nubifragio, osservava la donna con sguardo indecifrabile. Non aveva meditato di ucciderla. Era stata una tragica fatalità.
Dopotutto sfuggirgli non le era servito.  Alla fine l’aveva raggiunta ed ella aveva pagato quel furto con la propria vita.
Svanita la possibilità di interrogare la zingara per sapere dove fossero scappati i suoi compagni, lo sguardo di Ozai si concentrò sul fagotto di stracci lerci che aveva strappato alla donna e che ora teneva in grembo, la refurtiva. O almeno così aveva creduto fino a quel momento, quando il presunto bottino prese a contorcersi e piangere tra le sue braccia.
Lo sgomento passò sul volto dell’uomo mentre con una mano scostava la stoffa umida e lacera a scoprire il contenuto, nonostante fosse piuttosto certo a questo punto di cosa realmente si celasse all’interno. Poi l’orrore. Per poco non mollò la presa, ma fu solo un attimo prima che la lucidità tornasse.
Doveva disfarsene.
Incurante del pianto della creatura che cresceva di intensità, lo sollevò allontanandolo dal suo viso con la presa salda della sua mano sinistra.
Strinse le dita dell’altra in un pugno, che in un istante fu avvolto dalle fiamme, i muscoli tesi pronti a sferrare il colpo…
-Ozai!! Non osare farlo in nome di Dio!!-
Riconobbe subito la voce di Iroh, con un certo fastidio. Le fiamme si spensero.
Quando si voltò, l’anziano arcidiacono era affianco al corpo della giovane donna, in completo da notte. Doveva essere uscito in fretta. Lo sguardo era livido e profondamente turbato.
-Hai già ucciso questa donna, non macchiarti anche del sangue di quell’infante!!-
-Non è un bambino,  è un mostro!- disse con disprezzo dando voce ai suoi pensieri, scrollando il braccio che supportava quell’esile peso come se stesse mostrando un prodotto fallato. -Se proprio ci tenete, prendetelo voi- aggiunse, quasi sfidando l’anziano  a farlo.
Il pianto si era fatto disperato, insopportabile.
-Sei diventato responsabile della sua vita quando lo hai privato della propria madre. Non sono io a dover pagare per le tue azioni. E certe azioni, Ozai, non passano impunite. Potrai nasconderle alla gente ma Notre Dame ti sta giudicando. Non lo senti, il suo sguardo su di te?-
Proprio quando stava per ribattere, le campane suonarono. Una volta sola, forse colpa del vento, un cupo rimbombo che lo penetrò fin nelle ossa e per qualche motivo che non sapeva spiegarsi gli gelò il sangue nelle vene.
Volse lo sguardo alla Cattedrale, immensa, nera contro il cielo notturno e offuscata dalla pioggia.
Eppure le orbite vuote delle statue sembravano leggergli dentro.
Guardano. Giudicano.
-Ebbene sia! Il…ragazzo vivrà- sibilò, dopo un lungo silenzio. –A patto che cresca all’interno della vostra chiesa. Non dovrà vederlo nessuno.-
Detto questo porse lentamente l’orfano ad Iroh, facendo poi voltare il cavallo appena la stoffa grezza scivolò via dalle sue dita.
-Domattina passerò a verificare.-
-E… per un nome..?- la voce calda e mesta  del più anziano lo raggiunse, rievocando un’immagine.
Le sue labbra. Due sillabe strozzate.
Zu…ko….
-Lo chiamerete Zuko.-
Infine partì nella notte, voltando le spalle a Notre Dame.

-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*


Eccomi ritornata dopo secoli di abbandono.
Con una nuova, gigantesca, colossale fissa per "Avatar - La Leggenda di Aang" che mi ha spinto a svegliarmi una mattina e decidere di sviluppare quest'idea nata chissà come. Dal momento che l'ispirazione non si è rivelata molto disponibile con la sottoscritta, ho colto al volo l'occasione.
Come potete vedere questo è solo un breve capitolo introduttivo, niente di speciale, giusto per prendere familiarità con il nostro protagonista: Zuko!!
Immaginarmelo nei panni di Quasimodo è stato realmente una folgorazione, pensando che avrei potuto fare di Ozai un perfetto Frollo.. insomma, se avrete la pazienza di continuare, credo potrete vederne delle belle!
La parte iniziale della canzone e il discorso di Sokka/Clopin li ho copiati di pari passo dal film, per mantenere una certa linea di continuità anche con l'ambientazione!
Ma venendo all'intro :)
Se non si fosse capito sì, il caro Ozai è un dominatore. Se gli altri personaggi possiedono o no i loro domini è una cosa che dovrete scoprire da soli! Ho pensato a lungo se concedergli questa facoltà, ma alla fine non riesco proprio a separare il caro Signore del Fuoco dalla sua bollente caratteristica :) e in fondo, è o non è più figo così? u.u
 E poi abbiamo un piccolo Zuko già segnato dalla nascita... e una cicatrice che crescerà letteralmente con lui.
Ma non voglio anticiparvi troppo, avrete modo di approfondire queste cose dal prossimo capitolo, che è già per metà bello pronto per essere pubblicato ;)
non esitate a farmi domande se ne avete! Spero di risentirvi.
  
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