Serie TV > The Vampire Diaries
Ricorda la storia  |       
Autore: Liz Earnshaw    14/05/2012    5 recensioni
La storia si concentra principalmente su Klaus e Caroline. Ci sono comunque tutti i personaggi ed Elena è ormai un vampiro. L'inizio vede Klaus infuriato per questo motivo, poi Caroline farà finalmente la sua comparsa!
Dalla seconda parte dell'8 capitolo:
-L’ho fatto perché… -Prima di continuare, scrutai ancora i suoi occhi, immersi nei miei. Erano celesti, limpidi come l’acqua e bellissimi come il cielo primaverile. Sorridevano sempre. Volevo, desideravo, speravo di vederli un giorno sorridere per me, nei cui confronti pareva riserbassero solo rancore. –Perché credo di provare qualcosa per te, Caroline. L’ho fatto perché volevo vederti felice. L’ho fatto in quel modo perché –sorrisi nervosamente, alzando lo sguardo prima di rincrociarlo al suo, spaesato-, perché io sono Klaus. –Mi fermai, ripensando improvvisamente alla mia stramba vita le cui immagini si ripresentavano, come sempre, nella mia folle testa. -Non ho conosciuto nessuno che mi abbia. –Ancora un’altra pausa, tesa a riprendere il tono della mia voce ormai troppo smozzato. Pensai a mia madre, se così potevo definirla. Accarezzai le labbra e il mento e ripresi, con calma - insegnato ad amare, ad offrirmi, a sorprendere. Non sapevo come dirti dove stessimo andando perché vedevo nei tuoi occhi l’ebrezza e l’eccitazione. Ma non avrei mai potuto colmarla, volevo vederti sorridere col cuore. Volevo vedere i tuoi occhi… brillare come le stelle, quelle che ti ho mostrato l’altra sera. Tutto ciò nonostante non lo facessero con me. Nonostante non lo facciano con me. Non mi importava, seppure non ti ignoro che me ne doleva e duole tutt’ora. Me ne sono convinto sempre più andando lì, ho capito che non avrei mai potuto organizzare qualcosa che rimpiazzasse il tuo bisogno di avere accanto qualcuno che ti ami, qualcuno che tu inspiegabilmente ami. L’ho fatto con rabbia perché… non volevo. Io non volevo farti andare lì, sapendo cosa poi sarebbe successo. –Digrignai i denti e scossi il capo, tentando di non pensarla fra le sue mani. - A cosa sarebbe servito mostrarti Los Angeles? A cosa sarebbe servito parlarti di come l’ho vissuta io, di cosa ho vissuto in tutto questo tempo. Tu pensavi continuamente a lui e questo mi ha fatto render conto della completa inutilità che rappresentavo, in quel momento. –Mollai la presa sulla porta, sedendomi sul letto. –Non potevo farlo con dolcezza, Caroline. Non potevo correre da te e dirti che mi dispiaceva vederti piangere in quel modo. Tyler stava arrivando, avrei rovinato tutto. L’ho fatto per te! –Battei i pugni sul letto. –Lo capisci? –Mi avvicinai, accarezzandole il viso troppo pallido. –Per te. –Terminai, aprendo la porta e fuggendo via da quella dannatissima stanza, evitando così la sua risposta.
Genere: Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Caroline Forbes, Klaus, Un po' tutti
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
La casa era così grande e immensa che niente avrebbe potuto renderla tenebrosa e glaciale. Nessuno. Nessuno tranne me, Klaus Michaelson. Il camino ardeva grazie alle fiamme alte e calorose. Eppure anche quelle mi sembravano oscure. Quella stupida di Elena era diventata una vampira. Sorrisi.
-Una... una vampira! -E scoppiai in una fragorosa ed isterica risata. 
Nel liquido rosso che sostenevo nel bicchiere si rifaceva il mio riflesso. Ingoiai l'ultimo sorso che scese dritto nella gola assetando la mia sete implacabile. Solo una goccia rimase lì, sul lato destro delle rosee ed eleganti labbra. Sembrava intimorita anch'essa dalla mia ombra perciò placai la sua paura e la ingoiai sentendomi sazio. Sul tavolo giaceva, quasi inerme, un disegno. Lo osservai con disprezzo nonostante l'avessi fatto io stesso e, perdonatemi, ero il migliore. Solo che quel foglio avrei voluto prenderlo a morsi. Sopra c'era raffigurata una giovane ragazza dai capelli biondi e lucidi come il sole; il suo sorriso era splendente e coinvolgente. Afferrai la carta e la gettai dall'altra parte del salone. Si fermò, improvvisamente, sotto le luccicanti scarpe di una sinuosa ragazza: Rebekah.
-Non farlo Bekah! Non... -Ormai era fra le sue mani. Mi girai dall'altro lato, estasiato.
-Oh, Klaus! Elena non è più la doppleganger, è un vampiro e non può generare il suo sangue... al massimo inizierà a berlo. -Sogghignò, felice per quello che aveva fatto. Perchè sei ancora a Mystic Falls?
Non le diedi il momento per continuare perchè mi aveva stufato. La afferrai dal collo scaraventandola sul muro. Con un ringhio feroce le mostrai i denti aguzzi e sembrò terrorizzata da quella scena quasi quanto le mie docili prede.
-Tu perchè sei ancora qui, eh? -Le chiesi infastidito.-Siamo una famiglia! -Tossì.
-Esci. 
Distesa per terra ignorò il mio ordine.
-LEAVE! 
In un attimo fu via dal salone. 
Ero solo eppure non mi sentivo tale, quel dipinto continuava a farmi compagnia
Afferrai la giacca ed abbandonai la casa calpestando quel viso, quel maledettissimo viso. 
   
 
Leggi le 5 recensioni
Ricorda la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > The Vampire Diaries / Vai alla pagina dell'autore: Liz Earnshaw