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Autore: KIAsia    15/05/2012    3 recensioni
E se Kurt fosse il 'Parrucchier Kurt Hummel di Hair Brittana Style', bravo e pronto alle sfide e se Blaine volesse un taglio che non comprenda tutto quel gel e andasse al salone 'Hair Brittana Style'..
Prima FF e questo 'sclero' è causato dalla mia risposta 'non ho più sensibilità alla testa, ormai' sempre uguale davanti al parrucchiere che chiede se sento male quando pettina.
Dal Testo:
Lì ci trovai un ragazzo basso con gli occhi color ambra a fissare il soffitto, mi soffermai a controllare i capelli: media lunghezza, ricci anche se sommersi da una quantità industriale di gel; chissà quanto ci spende pensai. [...]
"Basta un balsamo che funzioni perchè altrimenti con lo pettini questo ammasso di capelli" disse indicandosi la testa. Gli sorrisi "Ok, che si cominci!".
NB: sono presenti parolacce perchè.. perchè Sì, ovvia!
Genere: Comico, Fluff, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Sebastian Smythe | Coppie: Blaine/Kurt, Puck/Quinn
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Presi la camicia, i pantaloni bianchi aderenti e mi precipitai fuori dal camerino. Ero nuovamente in ritardo, il capo mi avrebbe fatto la stessa sfuriata di sempre ma non me ne preoccupai perchè non mi avrebbe licenziato. In primo luogo la mia bravura era visibile e, in secondo luogo ma non meno importante, mi voleva troppo bene.

Il parrucchier Kurt Hummel corse alla cassa per controllare a quale postazione sarebbe stato quel giorno.

Alla n° 5 e anche al lavabo. Mi sarei divertito a vedere il cambiamento delle persone e le loro facce rilassate sotto il mio tocco delicato. Quel lavoro mi piaceva perchè ogni giorno s'incontravano visi nuovi con nuove acconciature da proporti, potevi passare da un bambino timido e preoccupato ad una vecchietta isterica pronta a cianare della vicina che nemmeno incontrerai mai... era speciale come esperienza! Lo ammetto, avrei preferito lavorare a Brodway ma non mi lamento.
Fui risvegliato dai miei pensieri da una voce familiare alquanto alterata: "Kurt, cazzo.. Muoviti! Devi andare da quel ragazzo al lavabo 3 che ha dei capelli intrattabili: ricci e ingellati alla zucca"- si interruppe per riprendere fiato mentre io mi voltavo-"Ehi, dove credi di andare?! Tanto la ramanzina non te la salti nemmeno stavolta, chico!" scacciai con la mano le parole di Santana e mi diressi al lavabo con la mia solita uscita teatrale.

Lì trovai un ragazzo basso con gli occhi color ambra a fissare il soffitto, mi soffermai a controllare i capelli: media lunghezza, ricci anche se sommersi da una quantità industriale di gel; chissà quanto ci spende, pensai.
"Ciao sono Kurt e oggi penserò io ai tuoi capelli.. Vuoi un shampoo o un balsamo particolare o di vanno bene neutri?" domandai.
Lui mi fissò per qualche minuto senza proferire parola come se si fosse incantato, avevo una voglia pazza di schiccargli le dita davanti agli occhi nocciolati però mi ricordai che era un cliente quindi alzai semplicemente un sopracciglio per incitarlo a rispondermi o almeno a risvegliarsi dal coma in cui era caduto.
Si riprese e con voce tremolante "Basta un balsamo che funzioni perchè altrimenti non lo pettini questo ammasso di capelli" disse indicandosi la testa. "Ok, che si cominci!". Presi alla mano uno shampoo neutro e controllai che la temperatura dell'acqua fosse tiepida e bagnai i capelli gellati velocemente per iniziare a massaggiargli la testa con lo shampoo. Chiuse gli occhi e si rilassò così che io potessi osservare il suo viso: aveva delle ciglia lunghe che cadevano sulle guance arrossate e le sue sopracciglia erano.. Triangolari!? Assurdo.
Dopo il mio sguardo venne catturato dalle labbra piene che si dischiusero appena lasciando intravedere i denti perfetti e bianchi. Con quell'espressione beata era adorabile e con la sua semplicità era molto bello.
Sciacquai il tutto e, dopo aver usato una buona dose di balsamo, lo feci accomodare alla postazione 5.
"Come gleli taglio? Vuole il depliant?" chiesi.
"No, grazie. Tanto sono indomabili e ho provato con tutto.. vorrei solo accorciarli un po'"-disse con aria triste-"Almeno che non abbia qualche idea..?" domandò con quello sguardo tenero e pieno di speranza. No, non ne avevo, però ormai l'avevo presa come una sfida e mi fiondai a prendere il depliant nel reparto corti cercando un taglio adatto al suo viso: semplice e non doveva comportare molte attenzioni, lo trovai.*
A quel punto girai il libriccino verso il ragazzo e gli spiegai la mia idea toccando qualche ciuffo ogni tanto. La sua faccia concentrata era buffissima: assotigliava gli occhi e piegava lievemente la testa pressando le labbra ad ogni passaggio nuovo, mi trattenni dal non riderli in faccia. Alla fine acconsentì con un "Tanto vale provare, sono nelle tue mani!".
Presi il pettine e cercai di farli meno male possibile ma i nodi erano tanti quindi gli chiesi: "Se ti faccio male dillo, che cambio modo! Ok?"
"No sie! ormai non ho più sensibilità alla testa, fa pure!" rispose divertito "Comunque.. apparte gli scherzi, sei molto bravo." aggiunse abbassando lo sguardo, Oddio quanto è tenero!
"Oh scusa, non mi sono presentato prima, siamo Blaine e i capelli che ormai hanno la propria vita ribelle." scherzò.
Risi e risposi a quel discorso infantile con uno altrettanto strano "Tra un'oretta sarai da solo perchè i capelli saranno domati dalle mie mani armate di forbici e spazzola"
"Mi mancheranno?.. Aspetta, fammi pensare: No, non mi mancheranno AFFATTO!" concluse gonfiando il petto.
Mentre svolgevo il mio lavoro lui continuò a scherzare, a parlare di tutto: dal cibo preferito alla musica, da New York alla sua nonna. Era un pozzo senza fine.
Appena finito mi congratulai con me stesso per l'ottimo lavoro fatto. Sì, ci stava proprio bene!
Ciò venne confermato dal "Wow, cazzo!"-di Blaine-"non so come ringraziarti, sono favolosi! Adesso sono solo.. mi sento diverso, vuoto.." disse mettendo un finto broncio da cane bastonato.
Mi fece impazzire la sua tenerosità al punto che gli risposi senza pensare "Bhe, se vuoi compagnia torna pure da me"..
.. Merda, non l'ho detto davvero, uccidetemi! Diventai sicuramente rosso-gambero e Blaine sorridendo mi rispose "volenteri. Alla prossima, Kurt..-si porse a leggere la targhetta attaccata al mio petto-..Hummel, spero di rincontrarti." e detto ciò uscì.
La giornata continuò come se niente fosse ma la mia mente era altrove, a osservare quegli occhi e quella faccia adorabilmente tenera.
Passò una settimana e poi un'altra, ormai mi ero ripreso ed ero andato avant.. Ma chi voglio prendere in giro! Non ero andato avanti: tutte le volte che aprivano quella maledetta porta mi ritrovavo a sperare di sentire quella voce.
Era entrato nel cervello e nei miei sogni, Blaine Anderson. 

Sono completamente impazzita e vorrei tanto che questa FF piacesse.. perchè ormai ho deciso di pubblicarla e quindi! Oddio ma cosa ho fatto! Comunque vorrei chiedervi, in ginocchio implorante, se potreste recensire dicendomi semplicemente la verità ad esempio di smettere di scrivere questa stronzate e tornare a fare la semplice lettrice anonima.. così la finisco subito. Alla prossima, Asia.
  
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