Ciao a tutti...
eccomi dopo tanto tempo con un'altra fanfic... non
è niente di spettacolare, ma appena ho sentito la canzone
per radio non ho resistito ad immaginarmi questa scena nella mia
testa... e dopo essermi fatta un paio di risate... soprattutto
nell'immaginarmi Draco... ho deciso di scriverla....
Spero che almeno un po' vi piaccia ^^
Buona lettura
Miyabi ^.^
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Finalmente era
arrivata la fine di quella lunga giornata di lavoro al ministero ed ora
dopo
una doccia poteva concedersi un po' di riposo.
-Harry, anche oggi
hai lavorato fino a tardi. Mmmh... volevo aspettarti per stare un po'
insieme,
ma mi sono addormentata.-
-Non importa
Ginny,
sono stanco anch'io. Continua a dormire.- Si coricò sul
letto dando le spalle
alla donna che ormai era sua moglie da troppi anni. Negli ultimi mesi
il loro
rapporto si era freddato. I motivi erano vari: Harry che veniva sempre
trattenuto fino a tardi al lavoro, le continue cene a cui doveva
presentarsi al
fianco del Ministro, i bambini che erano tutti e tre ad Hogwarts e non
in giro
a riempire di felicità la casa... e poi c'era lui, i suoi
occhi che lo
attiravano come una calamita verso il peccato, una folle tentazione.
Forse
doveva darci un taglio a questa storia, era una follia! Aveva una
famiglia,
cavoli! Non poteva fare questo ai bambini e a Ginny. Harry amava molto
sua moglie,
ma non riusciva a fare a meno di lui, era diventato la sua droga. Draco
era la
sua ossessione. Non riusciva a scegliere tra lui e la moglie. Si
potevano amare
allo stesso modo due persone?
-Harry?-
-Dimmi-
-Cosa ci sta
succedendo?- il moro si girò nel letto e prese la moglie tra
le braccia e
cominciò a coccolarla.
-Niente, amore....
non c'è niente che non va. Anche se per colpa del lavoro ho
poco tempo da
dedicarti, tu rimane sempre la mia piccolina.-
-Lo so, ma con i
bambini ad Hogwarts e tu sempre via per lavoro, questa casa mi sembra
sempre
più triste e vuota.- Harry sollevò una mano e
accarezzò la guancia di Ginny.
-Senti... il sonno
mi
è passato, che ne dici se ci facciamo un po' di coccole?- le
chiese con un tono
dolce e affettuoso. Gli occhi di Ginny si illuminarono e gli sorrise.
Harry
incrociando le gambe con quelle della moglie, la fece girare con la
schiena sul
letto e lui gli si posizionò comodamente sopra. Ginny
strinse a sé Harry che
cominciò a baciarle il collo, era sempre stato un punto
sensibile della
ragazza. Le mani della rossa cominciarono a viaggiare con brama lungo
la
schiena del marito, scesero lentamente verso il basso slacciandogli la
cerniera
dei pantaloni ed iniziò ad accarezzarlo attraverso la stoffa
del boxer.
L'eccitazione di Harry aumentò. Baciò
appassionatamente la donna sotto di lui.
I loro respiri erano sempre più affannosi. Le lingue
impegnate in una danza che
non li vedeva partecipi da troppo tempo. Ormai preso dalla lussuria il
moro non
pensava più a niente al di fuori di Ginny. Basta sotterfugi,
basta bugie, basta
incontri segreti con un affascinante serpe bionda. L'indomani avrebbe
chiuso
con Draco, ma ora voleva solo pensare a dare piacere alla donna che
amava. I
due sposi erano persi in un mondo di frenetica passione che a stento
sentirono
il telefono squillare. -Cazzo! Chi rompe a quest'ora!-
-Lascia stare, non
rispondere.- Ginny riprese a baciare Harry cercando di riprendere da
dove erano
stati interrotti, ma il telefono continuò a squillare
insistentemente.
-Dio santo! Fammi
rispondere. Mando a fanculo l'idiota dall'altra parte del telefono e
torno da
te.- Harry svogliatamente si girò verso
il comodino e prese in mano la cornetta.
-Pronto?-
-Ciao, sono io.-
Oh
cazzo! Draco! L'ultima persona che voleva sentire in quel momento.
Questa è
proprio sfiga!
-Ah, buonasera
Ministro-
-Amore...-
-Sì, mi
dica.-
-Non resistevo
più,
pensavo a te.-
-Ah, bene, direi
che
è importante.-
-Quando verrai?-
-Mah, adesso non
so,
dipende...- ma che gli prende a questo idiota? Chiamarmi a casa?! E se
avesse
risposto Ginny? A volte Draco era veramente pazzo.
-Sei con la
Weasley?
Non parlare se lì c'è lei, lascia parlare me,
dimmi solo sì o no.-
-Sì,
Certo.- Ed è
meglio che per il bene dei miei gioielli di famiglia non sappia cosa
stavamo facendo.
-Vieni appena
puoi,
ti prego Harry, anche tardi, se tu vuoi. Tanto io non dormirei. Mi
manchi e
vorrei averti con me. Mi ami?-
-Ci può
giurare
Ministro.- Cavoli se lo amo!
-Io molto di
più-
-Non credo- Mi
rimangio quanto detto prima. Non posso lasciarlo.
-Lei adesso
dov'è?
Vicino a te?- Ma non posso lasciare nemmeno Ginny.
-Sì,
senz'altro.- In
che situazione di merda mi sono cacciato!
-Ho slacciato la
cintura dell'accappatoio. Sono qui sul letto pronto per te. Vieni
almeno per un
pò.- Eh no! Non può partire con i suoi soliti
giochetti per farmi cedere.
-Non posso
signore.
Ne parliamo domani in ufficio.- stavolta non devo cedere. Cavoli, ero a
letto
con mia moglie!
-Non ho sonno, non
mi
sveglierai, dì quello che vuoi però stasera non
dirmi di no.- No! No!
Assolutamente no!
-D'accordo
Ministro.
Se è proprio necessario, vengo.-
-Adesso chiudo,
non
vorrei fare insospettire lei. Harry, amore io sono qui e potrei anche
morire.
Sono eccitatissimo. Ti voglio qui ora!-
-No, no, stia tranquillo. Adesso faccio un salto da lei.-