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Autore: Ly_chan    04/05/2004    9 recensioni
Remus x Sirius. Grazie alla complicità della luna i propri desideri possono realizzarsi.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Remus Lupin, Sirius Black
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Au clair de la lune

Au clair de la lune

21|04|04

Yep!!!Mia prima fic spasticosa sul pairing Sirius X Remus!!!!O_o Ed è la terza fic che porto alla fine!°° Mumble ne ho un po’ da finire vabbè… W I MALANDRINI!!!!!!(Ovviamente tranne Peter!<_<*%). So bene che al 5° anno i tre dovrebbero già sapere del segreto di Remus ed essere anche animagi, ma chiamiamola licenza poetica!X°°°D Alur, non sono un genio nelle scene romantiche, la mia specialità sono quelle strappalacrime quindi abbiate pietà!°° E recensite!çç

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Era un altro mese..e un’altra luna piena avrebbe illuminato lo scuro cielo sopra la sua testa, una luna così chiara ed ipnotizzante…era sempre stato rapito da quella visione, già ma d’altra parte era diventata il più crudele dei suoi incubi. Da quando, quella maledetta sera, si era spinto nella foresta in tarda notte come se fosse stato invocato da una misteriosa presenza, la sua vita era diventata terribile. La cicatrice rimasta dopo la colluttazione con quel Lupo Mannaro appariva ancora sulla sua giovane pelle di studente del quinto anno di Hogwarts e la profonda ferita che si era annidata nel suo animo non si sarebbe mai ricongiunta. Remus non riusciva a dormire, mancavano pochi giorni alla luna piena e si sentiva terribilmente a terra. Spostò lo sguardo alla sua destra dove vide Peter che russava sonoramente nel suo letto e James che teneva abbracciato il cuscino mentre sussurrava “Evans…perché non vuoi uscire con me?!”. Era quasi comico, quando era in presenza di quella ragazza dava sempre il peggio di sé, sarebbe stato buono per lui riuscire a comportarsi in modo più maturo per una volta. Infine il suo sguardo si soffermò sul ragazzo dai lunghi capelli nero lucente che dormiva nel quarto letto della camera. Era da molto tempo ormai che si chiedeva cosa provasse nei confronti di quello che una volta avrebbe definito semplicemente “amico”, ma ormai aveva capito che il legame che lo univa a lui non era una semplice amicizia, era qualcosa di più profondo…quando era triste gli bastava vedere il bel sorriso di quel ragazzo per tornare allegro, la sua sola presenza riusciva ad infondergli un immenso senso di sicurezza…lui amava il suo amico Sirius. E come ogni notte era lì a fissarlo nella sua bellezza, fantasticando su ciò che non gli avrebbe mai detto…ciò che non avrebbe mai avuto il coraggio di dirgli…la paura di perderlo era immensa. Cosa sarebbe successo se lui avesse scoperto che il suo amico provava verso di lui certi sentimenti? Sicuramente l’avrebbe respinto e avrebbe iniziato a stargli alla larga. E questo Remus non l’avrebbe potuto sopportare, non poteva fare a meno di quei profondi occhi blu, di salutarlo tutti i giorni, di sparlare dietro al professore di Pozioni in sua compagnia, di aiutarlo ogni volta che finiva in punizione e di sgridarlo per i punti che faceva perdere a Grifondoro. Già, con James non se la prendeva mai…era stato quello il primo campanello d’allarme nella sua testa, lui teneva in modo molto particolare a Sirius..non voleva che finisse nei guai, che rischiasse l’espulsione dalla scuola, che se ne andasse via da lui… Questi pensieri torturavano la sua testa tutte le notti; non poteva certamente rivelargli tutto, ma non poteva nemmeno andare avanti così, ogni giorno stava sempre peggio. Un lacrima brillò lungo la sua guancia e sperò che nessuno si svegliasse e lo cogliesse in quel momento; non voleva che lo considerassero debole, che lo vedessero piangere… anche perché loro non sapevano e nemmeno lui…Si coprì la testa con la coperta e continuò a piangere silenziosamente per qualche secondo. Già, in tutta la scuola solo il preside Silente e Miss Chips erano al corrente della sua maledizione, non ne aveva mai parlato con nessuno; in famiglia tutti lo odiavano, i suoi genitori avevano paura di lui quando si trasformava e lo tenevano rinchiuso in una stanza, non gli permettevano di stare vicino a qualcuno per paura che potesse fargli del male, aveva perso i suoi vecchi amici e la paura che ciò potesse succedere ancora e separarlo dal suo Sirius lo tormentava come un gelido sussurro nella mente.

Decise di scendere dal letto e andare in bagno a rinfrescarsi la faccia e cancellare i segni delle lacrime, ma non si accorse che un paio di occhi lo stavano seguendo preoccupati…

Scese le scale e raggiunse la sala comune del Grifondoro, poi si diresse verso la porta celata dal ritratto della Signora Grassa e dopo aver verificato che Gazza e la sua gatta non fossero in giro uscì in direzione dei bagni. Vi arrivò senza intoppi, stava pensando di andare a fare un giro fuori dalla scuola ma non aveva con sé il mantello di James e per un prefetto sarebbe stato imbarazzante farsi beccare in giro per la scuola alle due di notte in vestaglia. In fondo era una visione particolarmente comica! Si sciacquò il volto e fece per tornare nel dormitorio ma si ritrovò davanti due occhi blu che lo guardavano preoccupati e gli impedivano qualsiasi azione…

“S..Sirius…” Remus era sorpreso, cosa ci faceva lì lui? Era sveglio e l’aveva seguito!? “…che coincidenza, che ci fai qui?”

Il ragazzo non rispose subito, lo guardò un po’ accigliato e gli si avvicinò. “Remus piantala di fare il finto tonto…accidenti, si può sapere cosa ti tormenta!?”
Sirius aveva capito che c’era qualcosa che non andava, forse l’aveva visto piangere e ora voleva sapere il perché. “Non è niente…”

“No, non è vero che non è niente! Trova qualche scusa patetica ma non venirmi a dire che non è niente!”

Remus era alle strette, il ragazzo davanti a lui continuava a guardarlo fisso con i suoi bellissimi occhi e lui non riusciva a sostenere quello sguardo, gli stava nascondendo due cose, si sentiva terribilmente a disagio standogli lì davanti.Non gli disse niente troppo spaventato per ciò che gli stava nascondendo.

“Remus…” l’espressione dell’amico divenne preoccupata quando vide una lacrima generarsi dai suoi occhi ambrati, sembrava così indifeso in quel momento. Si accoccolò a terra mentre le lacrime cominciarono a scaturire. “…se non vuoi parlarmene non sei obbligato, ma..se volessi sfogarti con qualcuno…io sono sempre a disposizione.” disse con un filo di voce.
Lo sguardo di Sirius era così rassicurante che Remus smise di piangere; l’amico stava per allontanarsi, ma non fece in tempo perché lo richiamò. Non sapeva se si fosse aperto con lui e che cosa gli avrebbe detto, ma averlo lì vicino gli dava la forza…la forza di tentare di liberarsi delle sue sofferenze.

“S…Sirius?”
”Si?”

“Che..opinione avete voi di me?”gli chiese con aria triste.

Il ragazzo fu spiazzato da quella domanda ma gli rispose dolcemente “Remus! Sei un nostro caro amico, ti vogliamo bene, ma che razza di domande mi fai!? Piuttosto perché sei così triste?”

“Perché mi hai seguito fin qui?”

“Perché volevo vederci chiaro…ti vedo piangere tutte le notti e sono preoccupato…”
Era preoccupato per lui? Il cuore cominciò a battergli forte.

“Mi hai visto piangere…”

Il moretto annuì tristemente “Sai, è un po’ difficile prendere sonno con uno che russa come un troll e con uno che sbava sul cuscino sognando Lily Evans!” disse allegramente per tirare su di morale l’amico.

Riuscì a strappargli un mezzo sorriso. “Sirius…tu resteresti mio amico anche se scoprissi qualcosa di terribile su mio conto?”

Il ragazzo aggrottò le sopracciglia “Sei simpatizzante per i Serpeverde e per il lato oscuro?”

“No!”

“Piton ti sta simpatico?”
”No!”

“Malfoy?”

“No, ma cosa…”

“Bè, non credo esistano cose più terribili di queste!” esclamò raggiante.

“Invece si…esistono…”

Sirius fece un sorriso e si sedette sul pavimento vicino all’amico di modo che potesse parlare a voce bassa e non farsi sentire da eventuali studenti nascosti alla vista “Come…la luna?”

Remus scattò in piedi con la paura negli occhi, lui sapeva! Come diavolo faceva a sapere?!
”T..tu..da quanto tempo lo sai, chi te l’ha…”ma non fece in tempo a finire che Sirius riprese a parlare tranquillamente“Allora ho indovinato? E’ questo il problema che ti sta affliggendo?”

Remus era spaventato, che stava dicendo? Indovinato?!

Il moro gli sorrise “ Non temere, non lo sa nessuno…a parte me.”

“E tu come fai a sapere!?” gli urlò il ragazzo

“Shh!” Sirius coprì entrambi con il mantello di James che aveva avuto l’accortezza di portarsi dietro per ogni eventualità, Gazza era entrato nel bagno attirato dal troppo rumore che stavano facendo. Mise una mano sulla bocca di Remus e gli fece cenno di seguirlo; quando furono fuori portata dal custode, cioè fuori dalle mura scolastiche, Sirius tolse il mantello e riprese a parlare.

“Io non sono stupido Remus.”

Si sentì ghiacciare il sangue. Ora avrebbe smesso di essere suo amico?! Rimase in silenzio a sentire la sua triste condanna, che, invece, non arrivò mai. L’amico gli stava sorridendo.

“Ti ho sempre tenuto d’occhio in tutto questo tempo e devi ammettere che il fatto che tua madre stesse male sempre le notti di luna piena era un po’ strano, per non parlare della tua salute dopo quelle notti e degli innumerevoli graffi che avevi!”

Era allibito, era così evidente? Aveva fatto del suo meglio per nascondere la verità ai suoi amici, in particolare a Sirius, non si sarebbe mai immaginato che proprio lui l’avrebbe scoperto.

Remus si girò e urlò tristemente “E allora se sai che sono un Lupo Mannaro perché sei qui?!? Vattene via, no! Fanno tutti così!”

Sirius non si mosse di un millimetro ma continuò a guardarlo fisso negli occhi “Era questa…la tua paura? Remus, cosa vuoi che m’importi se sei un Lupo Mannaro, un’Orca Assassina o una Pianta Carnivora?!?? Prima di tutto sei tu…sei Remus.”

Si sentì come mai prima; a Sirius non importava che lui fosse un Lupo Mannaro, gli importava solo che fosse lui. Sarebbe rimasto suo amico nonostante conoscesse il suo terribile segreto e questo non sembrava dargli fastidio, era…incredibile! Non era mai successo prima, tutti lo avevano sempre allontanato.

Finalmente riuscì a sorridere come mai aveva fatto prima. Gioia prese il posto della paura e amore quello del dolore. Il ragazzo che amava era lì davanti a lui ed era riuscito con poche parole a dargli una gioia immensa.

Sentì il bisogno di abbracciare l’amico che lo strinse di più a sé facendolo sorprendere.

“Sirius…ti prego non dire agli altri che ho pianto…”

“Vedremo…” gli rispose maliziosamente “…io sto zitto se tu mi dici qual è la seconda cosa che ti sta tormentando!”

Remus arrossì vistosamente,si era trattenuto per tutto il tempo ma ora si sentiva davvero in imbarazzo, tuttavia non voleva staccarsi dal caldo abbraccio. Sirius, il suo Sirius, era così pericolosamente vicino a lui, poteva sentire il suo respiro vicino…troppo vicino. Alzò la testa e lo guardò nei suoi profondi occhi blu mentre la distanza fra loro si riduceva ulteriormente. Inaspettatamente le labbra di Sirius si appoggiarono sulle sue, non poteva credere a ciò che gli stava succedendo!Il suo primo bacio e con il ragazzo di cui era innamorato follemente. Si sentì come in paradiso, non c’era niente intorno loro, per lui era come se ci fossero solo loro due e la luna ai suoi ¾ che sorrideva loro. Lacrime di gioia iniziarono a rigargli le gote e Sirius sciolse il bacio forse pensando di averla combinata grossa.

“Rem…” ma non poté finire la parola che l’altro aveva catturato le sue labbra in un secondo bacio che durò un’eternità. Quando si divisero Remus aveva un aspetto decisamente felice “Ora non puoi dire agli altri che ho pianto!”

“Ok, hai vinto!” esclamò guardandolo teneramente “Però ora dobbiamo tornare in camera prima che si sveglino gli altri e ci diano per dispersi!”così rimise il mantello e tornarono al dormitorio abbracciati.

By Ly-chan

22|04|04

  
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