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Autore: Lenni    15/05/2012    0 recensioni
[Finale alternativo di "Ridicoli. Orgogliosi quanto basta per dividerci.", ambientata durante i 21 anni di Luca e i 20 di Clara. Non importa aver letto la fanfiction per dare un'occhiata.]
Clara e Luca, ancora. Le loro storie, i loro errori e il loro futuro.
Perché nonostante tutto, sono e saranno il miglior errore di sempre.
Genere: Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Dormi, mentre i tuoi
sogni crollano.




«Allora, tu dormi in camera mia»
«Guarda che il divano va benissimo»
«Si, certo. Vai a farti una doccia, che è meglio»
«Non serve, papà, e comunque non ho vestiti puliti»
«E cos’hai in quel borsone, scusa?»
«Niente che ti debba interessare»
«Va be’, in bagno ci sono comunque dei vestiti che puoi usare»
«Cosa ti fa pensare che intenda usare i tuoi vestiti?»
«Il fatto che i tuoi sono completamente fradici, forse?»


 

***


Il viso affondava nel cuscino, mentre i capelli le facevano da intricata cornice bruna. Ed era un viso pallido e tirato, con le guance scavate e gli zigomi alti, e poi quella cicatrice lì, sulla tempia: tutto era rimasto uguale, eppure così diverso. Vederla dormire mi provocava un amaro deja-vù.
Anche nella penombra della stanza, riuscivo a delineare i contorni delle sue gambe magre sotto le lenzuola, mentre il ventre si abbassava e rialzava dolcemente. Un braccio abbandonato lungo i fianchi, uno piegato, di modo che la mano si perdesse sotto al cuscino. Era perfetta.
Il borsone lasciato ai piedi del letto, non lo avevo aperto, nonostante la curiosità: del resto, pure quello era leggero. Non doveva esserci dentro niente di importante. Forse giusto un paio di vestiti, qualche felpa e dei cd, conoscendola. Speravo che fosse così, ma non ne ero poi così certo: tutto era rimasto uguale, eppure così diverso.


***

Quella notte tornai a guardarla decine di volte, più o meno ogni quarto d’ora. Etichettai quel bisogno come un puro istinto protettivo nei suoi confronti, anche se nel profondo, ero sicuro che fosse solo una cazzata. Mi appoggiai allo stipite della porta, senza riuscire a staccarle gli occhi di dosso.
Era successo qualcosa, lo sapevo.
Qualcosa di brutto, a giudicare dalla sua reazione. Dovevo –volevo- fare qualcosa.
Clara aveva un segreto. E io volevo scoprirlo.







Piccia's corner
So che ci ho messo tanto ad aggiornare, ma ci tengo tanto, a questa storia, quindi ci metterò un po', ma solo per offrirvi il meglio ;)
Allora, dicevo, niente! *wah, che discorso intelligente o.O* Questo è il secondo capitolo, non molto bello in effetti -.-" In ogni caso, ringrazio Giorgia___ che ha messo la storia nelle seguite e tutti voi che comunque leggete, anche se per sbaglio ;D
Un bacione cari, lasciate un parere se vi va, a me e ai tontoloni fa sempre piacere <3
#Piccia.
  
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