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Autore: REAwhereverIgo    17/05/2012    5 recensioni
"Anche i demoni hanno un cuore" dal punto di vista di Rea!Che cosa le succedeva mentre Laura era occupata con Mephisto?
Genere: Avventura, Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Mephisto Pheles, Nuovo personaggio, Rin Okumura
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Mentre andava in cortile ripensò agli ultimi tre anni: dopo che lei e Rin si erano messi insieme le cose avevano iniziato a girare bene. Lei aveva preso ottimi voti in campo letterario, riuscendo a laurearsi con largo anticipo, e lui aveva passato, un paio di mesi prima, l’esame da esorcista. Aveva ancora parecchia strada da fare, però era un passo avanti.

Inoltre, nello stesso periodo, con i soldi risparmiati con tanta fatica negli ultimi tre anni era riuscita a prendere in affitto un ristorante con appartamento annesso in cui poter lavorare. Il ragazzo le aveva insegnato a cucinare e adesso ne aveva fatto la sua passione.

Rea! Sono qui!” la chiamò. Le andò incontro prendendole gli scatoloni.

Non avevi detto che non vuoi fare il mulo da soma?” gli domandò, scimmiottandolo.

Lui sbuffò.

Sì, è vero, però mi sembravi in difficoltà e il camion dei traslochi è qui già da un po’, per cui ho deciso di accelerare i tempi. Ricordati che io sono un demone e, in quanto tale, sono fortissimo” le spiegò.

Ceeeerto, grande demone. Mi scusi” lo prese in giro. Anche con tutta quella roba in mano era più veloce di lei nel camminare.

Ehi, adesso che ci penso, a che mi serve un camion dei traslochi? Metà delle cose le avevo già portate e il resto è dentro a codeste due scatole. Ho bisogno di un intero camion per portare i vestiti?chiese incuriosita. Rin fece il vago.

Non avevo voglia di dover tenere in braccio per troppo tempo questo peso e quindi ho noleggiato un furgone. È un problema per te?

No, no, figurati. Se offri tu!” rispose, facendo spallucce.

Arrivarono al trasporto e lei fu fatta salire davanti.

A tenerti ferma la roba ci sto io” le assicurò il ragazzo.

Era sempre più sospettosa: il suo comportamento le piaceva molto poco.

 

 

Casa!” esclamò quando entrò nel ristorante.

Lo aveva fatto dipingere di celeste, come quello al mare, però avrebbe servito solo piatti tipicamente giapponesi. Il sushi era la cosa che le veniva meglio.

Certo che è venuto su proprio bene, in così poco tempo” notò Rin.

Non c’era molto da sistemare: escludendo la tinteggiatura, poi ho dovuto solo rinnovare la mobilia” spiegò Rea.

Era vero: il posto era già bello senza doverlo ristrutturare.

Ma tu ci sei stato nell’appartamento, al piano di sopra?” gli chiese.

Ehm… no, mai

Allora vieni, ti faccio fare un giro!” esclamò entusiasta.

Il momento della verità” pensò lui.

Salirono le scale a corsa ed arrivarono ad una porta.

Ecco a voi… la mia nuova casa!” annunciò la ragazza spalancando la porta. Si aprì davanti a loro un piccolo soggiorno con un tavolo e una credenza.

Questa è la sala da pranzo. Lo sai cosa si fa in una sala da pranzo, quindi non sto a spiegarti tutto” disse brevemente.

Ecco, qui c’è la cucina. Era un po’ meno ingombra all’inizio, ma ho voluto aggiungere una lavastoviglie per comodità” spiegò.

Rin evitò di fermarla per non farcela rimanere male, ma lo sapeva già: aveva seguito tutti i lavori giorno per giorno senza farsi vedere con l’aiuto di Mephisto che, per una strana malattia chiamata amore, si era addolcito parecchio con il tempo.

Questo è il bagno con la vasca. Te la devo far provare, prima o poi, è rilassante!” decise.

Alla fine si mise davanti ad una porta chiusa, con l’aria di una presentatrice televisiva.

E adesso, signori e signore, ecco a voi… rullo di tamburi, prego… la mia camera!” annunciò, spalancando la porta. Quella che rimase a bocca spalancata, però, fu lei.

Ma che diavolo…?” esclamò.

Cos’è successo qui?” chiese, incredula.

Il letto ad una piazza che aveva ordinato non c’era: al suo posto c’era un futon matrimoniale bianco; il piccolo armadio era stato sostituito da un guardaroba con cassettiera incorporata; infine, al posto del classico comodino c’era un grosso canterano di legno che richiamava lo stile giapponese della stanza.

Ti piace?” le domandò Rin. Ci aveva lavorato tutte le notti nell’ultima settimana: mentre Rea era occupata a finire di imballare le sue cose e passava gli ultimi momenti con Laura, lui faceva il cambio di arredamento alla camera.

Ma cosa… perché… come?” disse, confusa.

Beh, dato che sono esorcista, adesso, ho la chiave speciale che mi porta direttamente in accademia, e ho pensato: beh, dato che non ha importanza dove sono, tanto vale che smetta di essere un abitante della True Cross. Così mi sono organizzato per creare una specie di casa nostra, se così si può definire. Per te va bene?” chiese, incerto.

Il suo silenzio lo preoccupava. Lei si girò verso di lui con occhi impenetrabili.

Rin?

Sì?” rispose lui, cauto. L’istante dopo lei gli si gettò al collo, emozionata.

Grazie, grazie, grazie, grazie, grazie, grazie” ripeteva. Aveva gli occhi lucidi per la felicità.

Spero che significhi che non ti disturba il fatto che mi sia intromesso

Stai scherzando? Non potrei essere più felice di così!” esclamò. Caddero insieme sul futon, ma Rea non si staccò mai da lui.

Sto soffocando” le disse, senza fiato. Lei allentò un po’ la presa.

Era a questo, allora, che alludeva Yukio stamani!” comprese all’improvviso.

Sì, mio fratello non è molto bravo a nascondere le cose” ammise Rin. La ragazza si mise in ginocchio e si asciugò gli occhi.

Sei stato un pazzo a fare questo, però è una cosa bellissima” ammise.

Quindi se ti dicessi che mi piacerebbe anche aiutarti col ristorante non te la prenderesti?

Certo che no! Meglio un cuoco in più che uno in meno!” rise.

Lo baciò appassionatamente, finendo di nuovo sdraiata sul materasso.

Potrebbe essere un bel modo di rinnovare casa” suggerì il ragazzo. Rea sorrise.

Frena i bollenti spiriti, ho una domanda” lo avvertì. Rin sospirò, rassegnato.

Spara

Con i corsi di esorcismo come farai?

Non ci sono tutti i giorni e, comunque, dureranno solo la mattina. Ho tutto il tempo che voglio” rispose tornando a baciarla. Lei lo fermò ancora.

E Kuro e Ukobach?

Kuro verrà a stare da noi (anche perché non mi si toglie di torno) e Ukobach è il famiglio di Mephisto, è lui che deve decidere. Ti mancherà?

Più che altro mi mancherà la sua torta alle fragole e cioccolato!” esclamò. Poi sorrise maliziosa.

Adesso possiamo anche riprendere da dove avevamo interrotto. Stavamo dicendo?” gli chiese, baciandolo.

Mi sa che dovremo ricominciare il discorso, me ne sono dimenticato” le rispose Rin, sdraiandosi sopra di lei.

Stavamo per rinnovare il futon” gli ricordò.

Ah, già, è vero” disse, stando al gioco.

Tutto quello che riuscirono a pensare prima che le loro menti si focalizzassero altrove fu: si sta proprio comodi su questo materasso.

 

 

  
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