Fanfic su attori > Altri attori/film
Ricorda la storia  |      
Autore: andy94    17/05/2012    1 recensioni
[Altri attori/telefilm]
L'obbligo di rimanere chiusi in ospedale finché anche la tua ultima ragione di speranza se ne vada, il cuore inizia a sgretolarsi lentamente, e dopo lunghi pianti non riesci nemmeno più a sfogarti. Alle volte, l'unica cosa che ti resta è un diario, e con esso, le tue parole.
- Dedicated to Marilyn Monroe, 1926-1962
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Prima di iniziare vorrei chiedervi perdono per il testo praticamente tutto attaccato, ma sono alle prime armi e vi prometto che farò del mio meglio per imparare! Intanto spero vi godiate questa mini one-shot... che è anche la mia prima! L'ho portata oggi a scuola per una cosa riguardante scrittura creativa e mi auguro possa piacere anche a voi! 
Buona lettura!
AndrèeEleonora
***
 
 
 
Los Angeles, 16 Maggio 1959,
Caro figlio o Cara figlia,
Non ci sono parole per esprimere quello che sta per accadere a noi due.
E’ un dolore così forte da lacerare l’anima, il mio ‘io’, quello che nel giro di nove lunghissimi mesi sarebbe potuto diventare il nostro io. Mi ritrovo qui, chiusa in una piccola stanza di questo ospedale che non da certo spazio al mio desiderio di libertà. Guardandomi attorno scorgo un semplice letto bianco, di quel bianco talmente candido da far pensare sia stato rubato alle nuvole di un bel ciel sereno.
Credimi piccolo angelo, la calma che al momento ci circonda, è solo frutto di una ormai non lontana tempesta. Come forse avrai già ben capito, presto ci dovremmo salutare, i nostri destini purtroppo non sono legati, e, quando tu tornerai tra le braccia di Dio, allora io sarò costretta a uscire da qui per dar spazio alla grande nostalgia che avrò di te nel mio piccolo ventre, non adatto a una creatura pura quale sei tu. Tuo padre era così felice quando non meno di due mesi fa corsi a casa per dargli la lieta novella! E lui urlava, urlava talmente forte che il vento volle fargli il dono di espandere la sua gioia e molto presto lo seppe il mondo intero, e anche esso iniziò a gridare: << Marilyn incinta! Marilyn aspetta un bebè! >>. Annunci alla tv, cartelloni, interviste … anche l’ultima briciola che era rimasta del mio desiderio di tranquillità, libertà e silenzio, presto è stata spazzata via. Ma tu c’eri, eri già li che mi sorridevi silenzioso, rassicurandomi, o almeno, facendo qualche tentativo, sai tesoro, una mamma lo sente! Anche se ancora tu non ti eri formato per bene, anche se eri solo una piccola cellula nel mio utero quasi malato, tu già mi sorridevi, già mi dicevi: << Mamma, sono qui solo per te! >> , e io già ti amavo così tanto!
Sappi che, se anche le nostre strade oggi verranno divise, io ti amerò sempre. Ti prego amore, devi perdonarmi, questa non è una scelta mia, no, non lo è. Sono ormai due giorni che mi trovo seduta davanti a questa finestrella, due giorni che vedo il sole nascere e morire da qui. Il tramonto è bellissimo sai? No, no certo che non lo sai, che stupida, perdonami di nuovo. Pensa che ancora non so come ti chiami, ma Arthur mi ha detto che se ti donavo un nome, le cose  si sarebbero fatte ancor più difficili. Vorrei che tutto questo fosse solo un brutto sogno, vorrei poter rilassarmi nel lettone di casa mia, accarezzare quello che sarebbe dovuto diventare un pancione, avrei voluto sorridere e regalarti la vita, che è tutto ciò che mi chiedi in fondo. La vita, che cosa meravigliosa quando sai come gestirla.
Ricordo che da piccola mi piaceva andare al mare, correre lungo la riva, fermarmi, ridere, fare una pausa e poi di nuovo ancora e ancora, correre  fino a perdere il fiato, fino a buttarmi a terra sulla sabbia bagnata da quelle piccole onde che si infrangevano sulla terra. Tutto questo miscuglio di sensazioni non modificherà le cose, lo so, ma te le volevo raccontare. Tu devi sapere che la tua mamma, seppur poco coraggiosa di affrontare le persone, ama sfidare la vita.
Bussano alla porta, e tutto ciò che riesco a fare è guardare l’orologio appeso proprio di fronte a me. Le 17.21, così presto ci dobbiamo salutare? Vorrei poter correre di nuovo via, lontana da qui, ma non posso, e noi lo sappiamo bene, vero? Lascio entrare l’infermiera, che con sé questa volta, oltre al suo sorriso di plastica porta quello strano oggetto che ci separerà per sempre, o almeno, finché anche io non raggiungerò la volta celeste.
 
 
 
Ti Amo, non lo scordare mai,
con amore,
La tua mamma,
Marilyn
  
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su attori > Altri attori/film / Vai alla pagina dell'autore: andy94