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Autore: _Connie    18/05/2012    3 recensioni
Da un po' di tempo a questa parte, Zoro si stava comportando in un modo molto strano, di questo Chopper era più che sicuro.
Ma non era di certo a causa di una qualche malattia che l'aveva contagiato – dopotutto era lui stesso il suo medico e quindi poteva facilmente escludere da subito questa possibilità. Per quanti sforzi facesse, però, non riusciva a capire il motivo di quei suoi atteggiamenti fuori dall'ordinario.
Zoro+Chopper
Genere: Introspettivo, Malinconico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Chopper, Roronoa Zoro
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Anniversario di una Promessa.

 

Da un po' di tempo a questa parte, Zoro si stava comportando in un modo molto strano, di questo Chopper era più che sicuro.
Ma non era di certo a causa di una qualche malattia che l'aveva contagiato – dopotutto era lui stesso il suo medico e quindi poteva facilmente escludere da subito questa possibilità. Per quanti sforzi facesse, però, non riusciva a capire il motivo di quei suoi atteggiamenti fuori dall'ordinario.
Era risaputo quanto duramente si allenasse, ma in quel periodo passava più tempo del solito nella sua palestra personale, tanto che, alle volte, Sanji era costretto a portargli di persona la cena, dato che non scendeva nemmeno a mangiare in cucina con loro.
E quelle poche volte che lo trovava sul ponte, era sempre intento ad osservare la sua katana bianca, immerso in chissà quali pensieri, con uno sguardo deciso e determinato, in cui certe volte si poteva però scorgere – o forse era semplicemente una sua impressione? – una vena di maliconia e tristezza.
Anche gli altri si erano accorti che c'era qualcosa di strano in lui, ma avevano deciso di lasciare il loro compagno in pace, ritenendo che fosse semplicemente scosso dal fatto che a Enies Lobby una delle sue adorate spade era andata distrutta.
Questa situazione andò avanti per qualche giorno – nei quali Chopper continuò ad osservare lo spadaccino nella speranza di poter capire cosa lo tormentasse –, finché, in una sera in cui non riusciva a prendere sonno, uscito sul ponte della Sunny, lo vide seduto al centro di esso a gambe incrociate, illuminato dalla luce della luna ormai giunta al plenilunio. Sembrava stesse pregando – ipotesi sostenuta dal fatto che aveva le mani giunte davanti al viso e che aveva acceso un cero di fronte a sé, affianco alla katana bianca.
Chopper non ci capiva più niente. Da quel che rammentava, sull'Isola del cielo il suo compagno aveva affermato di essere ateo, dicendo di non credere in niente e in nessuno e di voler incontrare Dio solo per misurasi con lui – infatti ricordava anche l'ammirazione che aveva provato nei suoi confronti nel sentire quelle parole di sfida.
Tutto ciò lo stava portando solo ad arrovellarsi maggiormente il cervello, quindi decise di tagliare definitivamente la testa al toro: scese le scale che lo dividevano dal prato della nave per poi avvicinarsi all'altro, chiedendogli «Che stai facendo?» col suo solito tono di voce curioso.
Zoro, sebbene perso nei suoi pensieri, aveva sentito i passi del medico di bordo che si avvicinava a lui grazie al suo sviluppato udito, quindi non fu sorpreso più di tanto da quella domanda.
«Sto pregando», gli rispose pacatamente. «Non si vede?»
«Sì, in effetti questo l'avevo capito da solo. Però...»
Zoro, aprendo uno dei suoi occhi chiusi per osservare la piccola renna, aveva notato una strana espressione sul suo viso. «“Però” cosa?», lo esortò a continuare.
«Però è strano che tu stia pregando. Anzi, è strano anche il tuo comportamento di questi ultimi giorni». Lo spadaccino si era ormai concentrato completamente sulle parole di Chopper, che sembrava parecchio preoccupato per lui.
Stettero qualche attimo in silenzio, prima che la renna, quasi si fosse ricordata improvvisamente di qualcosa, dicesse con un'espressione mortificata:
«Ah, mi dispiace di averti interrotto! Me ne vado subito.»
E l'avrebbe anche fatto, se lo stesso Zoro non l'avesse alzato di peso e fatto sedere tra le sue gambe.
«Dove credi di andare? Con questo freddo la tua pelliccia ha i suoi lati positivi, sai?», lo prese in giro scherzosamente lo spadaccino.
«Ma non ti do fastidio?», gli chiese Chopper, pensandolo seriamente; in fondo l'aveva disturbato, e gli sembrava più che giusto che l'altro fosse rimasto infastidito dal suo comportamento.
«E perché dovresti? Non dire idiozie». E aggiunse, dopo un momento di pausa: «Oggi è l'anniversario della mia promessa.»
Chopper gli rivolse uno sguardo interrogativo. «L'anniversario della tua promessa?», ripeté, come a riceverne conferma.
«Sì», confermò, infatti, l'altro. «Oggi è l'anniversario della promessa che feci a una mia cara amica molto tempo fa: promisi che sarei diventato lo spadaccino più forte del mondo, ed è quello che farò!»
Strinse i pugni in una morsa. Quel giorno lo ricordava perfettamente: la loro sfida, la vittoria di Kuina, lo sfogo dell'altra, la loro promessa...
«...Purtroppo, però, la mattina dopo morì. Questa spada è l'unica cosa che mi rimane di lei. E' per questo che sto pregando, per onorare la sua memoria.»
Ora Chopper capiva tutto: sia il perché si stesse allenando così duramente in quel periodo, sia il perché osservasse quella spada con quello sguardo determinato e allo stesso tempo triste.
«...Mi dispiace», ammise la renna. Non sapeva perché, ma quella situazione gli aveva ricordato un po' se stesso: anche lui aveva deciso di inseguire un sogno che era in parte anche di un suo caro ormai defunto, del Dottor Hillk.
Al solo pensiero del Dottore si rattristò, cosa che saltò subito all'occhio di Zoro.
«Senti, che ne dici di pregare insieme a me?», gli propose infatti quello, quasi avesse capito perfettamente i pensieri che frullavano nella mente di Chopper.
«Davvero posso?», gli chiese un po' sorpreso.
«Certo». Il sorriso appena accennato che lo spadaccino gli rivolse aveva un che di rassicurante, e fu proprio per quel motivo che la renna gli annuì di rimando, portando anch'ella le zampe anteriori giunte di fronte al viso.
Avrebbe trovato la cura a tutti i mali, in modo tale da far avverare il sogno del Dottore e aiutare i suoi compagni a realizzare i propri, quella era una promessa.

 

 

[Angolo dell'autrice]
Ma quant'è bello scoprire che il passato di Chopper è ispirato alla “Antologia di Spoon River” di Masters e che il Dottor Hillk prende il nome dal titolo della poesia iniziale “The Hill”?
Lo so che non c'entra nulla, ma adoro scoprire le citazioni e i riferimenti presenti in One Piece.♥ *sventola il libro tra le sue mani*
Perché ho scritto una Zoro/Chopper? Perché adoro il loro rapporto.
Zoro sembra il suo fratellone, ed è dolcissimo quando se lo porta sulle spalle. *__* ♥ (In realtà Mori-senpai e Honey-senpai di Host Club sono i loro cloni xD)
Spero di non essere andata OOC... ò__ò
Dovrei poter aggiornare presto anche Men and Women are (not) the same., comunque. :3

  
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