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Autore: CherryBlossomHime97    18/05/2012    7 recensioni
Se vuoi leggere una storia spensierata vai via di qui. Ma se sei pronta a conoscere un grande amore, che è riuscito a rimanere puro anche se circondato dalle tenebre, se sei abbastanza forte allora fatti avanti. C’è solo una domanda che voglio porti : Se pronta a mantenere la promessa e a far parte del loro piano?
Citazione Capitolo Terzo :
-Il mondo va secondo i nostri desideri?-
-Si… tranne per un piccolo imprevisto-
-Cosa?-
-Tsunade ha voluto trasferire i vecchi e ha messo un jonin a loro guardia-
-è potente?-
-Si, ma si può rendere facilmente inoffensivo-
-Allora fallo-
-Si- risposi pronta. L'odore del sangue stava già otturando le mie narici.
Genere: Dark, Guerra, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Sakura Haruno, Sasuke Uchiha, Un po' tutti | Coppie: Sasuke/Sakura, Shikamaru/Ino
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Naruto Shippuuden
Capitoli:
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Le parti normali sono Pov Naruto. Le parti in grassetto sono Pov Sakura.
Le parti normali sul lato destro del foglio sono in 3° persona...
(ehm, tranquilli, leggendo si capisce xD)





6° Capitolo- The flowers carried by the wind.

13 anni Dopo.



I fiori trasportati dal tempo 

Sono passati 13 anni. Il tempo ha portato così tanti cambiamenti ed  i nostri shinobi hanno dovuto fare nuove scelte, giuste o sbagliate che siano. Ma se sei arrivato fino a questo punto, significa che anche tu hai fatto la tua scelta sbagliata. Se sei arrivato fin qui significa che sei rimasto in silenzio quando hai saputo della loro alleanza. Ma sei hai letto sin qui significa che, forse, anche tu ti sei lasciato travolgere da quell’amore e da quell’odio che credo nessuno, qui a Konoha, dimenticherà mai. Quindi non mi resta che dedicarti l’ultimo capitolo e sappi che il tuo nome è scritto in modo indelebile sulla lista di Nunkenin di questo villaggio.

 

 

Sorridevo mentre guardavo mia figlia, la mia secondogenita, correre spensierata nel parco di Konoha, il mio villaggio. Ogni tanto qualcuno mi salutava allegramente e mi diceva –Bella giornata Hogake- . Adoravo quando la gente mi chiamava così. Finalmente avevo trovato anche io il mio posto. Dopo la guerra, io, Naruto Uzumaki, avevo finalmente trovato la pace.

-Dai papà, muoviti!- mi urlò la piccola bambina dai lunghi e mossi capelli biondi, che si era fermata nel centro del parco, davanti al monumento ai caduti.

La raggiunsi e gli spettinai i capelli, sicuramente voleva chiedermi di nuovo di raccontargli quella storia.
-Mi racconti di loro papino?-
-Ma, Sekura, saprai quella storia a memoria!-
-E dai…!- mi supplicò lei, un adorabile broncio sul suo volto. Come facevo a resistere alle preghiere di una bambina di 5 anni?.
-è una storia lunga, da quale parte vuoi che cominci?- gli domandai arrendendomi.
-Mmmh…da quando sono scappati, raccontami di nuovo cosa successa dopo che scapparono!- mi riflessi nei suoi occhi color panna, la presi per mano e mi andai a sedere sulla panchina più vicina, con la mia piccolina in braccio.
-Bhe, allora…iniziamo da quando quella vecchiaccia di nonna Tsunade…- Sekura si portò le mani alla bocca
-Non chiamarla così, lo sai che poi si arrabbia! è così forte, spero che un giorno diventerò anche io forte come lei!-
-Sai che una persona è diventata anche più forte di lei?-
-Davvero chi, chi? Non me lo hai mai detto…-
-Bhe, la protagonista della nostra storia possedeva un forza sovraumana…-
-Ah, lei- disse Sekura, come se si aspettasse una cose del genere –Su, su continua…-
-Bhe, stavo dicendo, la cara vecchia nonna Tsunade lesse la lettera che la sua allieva gli lasciò…-

-Ed è la stessa lettera che è incorniciata nel tuo ufficio papà…ok,ok scusa non ti interrompo più- mi disse la piccola, vedendo la mia faccia contrariata.
-Si, è la stessa lettera…allora come sai quella lettera raccontava la loro storia d’amore, ma nella stessa busta…vi era anche un piccolo pezzettino di carta macchiato di caffè, e quell’oggetto così insulso racchiudeva il segreto più grande!- dissi con enfasi e Sekura strabuzzò gli occhi.

-Come sai, i nomi Sakura Haruno e Sasuke Uchiha compaiono sia sulla lista dei ninja traditori, ma anche in quella degli eroi di Konoha!- -Sakura aveva fatto tanti errori, ed aveva perso la guerra più grande, quella contro se stessa e la sua fedeltà al villaggio. Ma alla fine, in un ultimo sprazzo di lucidità ci aveva lasciato il modo per uccidere Madara-
-E come aveva fatto a saperlo?- chiese la bimba, benché lo sapesse già.
-Nella sua lettera, Sakura spiega che prima di attuare il loro piano, durante il primo vero incontro con Sasuke, ella gli abbia chiesto il punto debole di Madara. Sai, Sasuke e Madara erano parenti, e durante la guerra si erano avvicinati molto… il giovane Uchiha aveva studiato l’avo e ne aveva carpito i segreti, e l’unico punto debole. Poi, Sakura gli aveva posto una domanda (trascritta nella lettera) , gli aveva chiesto “tu sai come salvare questo mondo, vero?”. Lei stessa ci racconta che forse quella era stata l’unica decisone giusta della loro esistenza. Ma Sasuke era consapevole che lei avrebbe dato, in qualche modo, l’informazione all’Hogake, e che quindi il suo avo sarebbe stato sconfitto. Decise comunque di dare l’informazione alla sua donna. Loro credevano molto in me, ed in fondo mi hanno aiutato a battere Madara-

-Così nonna Tsunade…- disse la bambina per incitarmi a continuare
-Così nonna Tsunade una volta appresa la verità, mandò a chiamare zio Sai, che con una di quelle suo bestioline di carta mi fece recapitare direttamente il pezzo di carta al caffè. Io e Madara stavamo combattendo al confine con il villaggio della Nebbia e solo l’Hogake e pochi altri shinobi sapevano dove eravamo. Il nostro scontro si protraeva per le lunghe, Madara era spietato, non aveva fretta di uccidermi, voleva solo vedermi soffrire il più possibile. Per questo, quando mi arrivò il messaggio, lui non si scompose per niente, anzi , sorrideva beffardo, credendo che qualunque tattica avrebbe adottato la foglia per aiutarmi, lui ne sarebbe comunque uscito indenne; di certo non si aspettava che suo nipote l’avrebbe tradito-.
-Era proprio uno sciocco-
-Tutte le persone accecate dall’odio lo sono-
-Anche Sasuke?-
-Bhe, da quanto si evince, Sasuke amava Sakura, ed anche se era un vero e proprio teme, i sentimenti che provava per lei lo avevano salvato-
-Cosa facesti quando venisti a sapere della fuga di Sakura?-
-Oh, mi crollò il mondo addosso- dissi con un sorriso amaro sul volto – Quando lessi il messaggio, non pensavo di certo che la mia migliore amica fosse già fuggita via da qualche ora, in effetti ero totalmente allo scuro di quello che succedeva all’accampamento…forse… forse se non fossi andato a combattere con quel mostro, l’avrei fermata, li avrei fermati, forse ora Sakura e Sasuke sarebbero qui.- con violenza diedi un pugno sulla panchina.

Sekura mi getto le piccole braccia al collo e disse –Tranquillo papino, sono sicura che ogni tanto ti pensano-. Sorrisi.

-Una volta ucciso Madara, seguendo il loro  consiglio, tornai vittorioso all’accampamento. Non trovarla lì, fu una cosa che mi sconvolse. Per un attimo mi sembrò che il Kyubi prendesse il sopravvento, non volevo saperne più niente. Mi sentivo in colpa, perché avevo promesso a Sakura che gli avrei riportato Sasuke, ma alla fine li avevo persi entrambi-
-Secondo me non li hai persi- mi disse la piccola, annuendo solennemente. Si alzò ed andò a posare le mani paffute sul lato destro del monumento, dove c’erano scritti i nomi di coloro che avevano aiutato ad ottenere la pace, e le fermò sui loro nomi.
-Perché mi hai chiamato così?- non me lo aveva mia chiesto.
-Sekura è un bel nome… è l’unione dei nomi di due ero… di due grandi ninja-
-Ma erano due ass…assa-ssini… Sasuke era uno dei peggiore traditori della foglia, e Sakura uccise a sangue freddo un suo compagno con del veleno…- sentii la voce morirle in gola.
Sospirai ed aggiunsi – Se non fosse stato per Sakura probabilmente non avremmo vinto quella guerra. Madara mi avrebbe ucciso, e il mondo ora sarebbe in preda al caos-. 

-Tu che avresti fatto?- chiese improvvisamente
-Cosa?-
-Che avresti scelto?-
-Oh, Sekura, ci vuole un grande coraggio per scegliere il male, molto di più di quello che tanti pensano. Non si può condannare qualcuno per essersi lasciato guidare dal cuore… io… io probabilmente a quell’età ancora non avevo una chiara idea d’amore-
La piccola storse il naso –Di un po’, eri innamorato di Sakura, vero? Guarda che non lo dirò alla mamma- e mi fece l’occhiolino. Scoppiai in una fragorosa risata.
-Bhe, ammetto che Sakura non mi era indifferente- ed alzai le mani in segno di difesa –ma tua madre… è stata una decisione giusta…-

-Sai pa’- Sekura mi interruppe improvvisamente, non lasciandomi finire – anche io voglio diventare come Sakura, voglio trovare anche io un amore così vero…-
-Guarda che è una cosa impegnativa-
-Lo so, ma posso farcela- e mi fece di nuovo l’occhiolino… poi, ritornò di nuovo seria

-Che fine hanno fatto Sakura e Sasuke?-
Mi rattristii di fronte alle verità, non li vedevo da tredici anni, cosa ne sapevo?
-Si vocifera che si siano stabiliti nel villaggio del Suono con alcuni loro seguaci, e che Sasuke sia stato proclamato Otogake…ma nessuno sa niente. Quel villaggio ha completamente tagliato i contatti con il mondo esterno, sono state costruite enormi barricate… si dice che sia il rifugio di molti altri membri dell’Akatsuki e di molti altri nukenin… i civili del villaggio si sono perfettamente integrati con loro, le scelleratezze di Sakura e Sasuke lì saranno parse normali. Ma niente è certo…Loro due potrebbero essere anche mor…- Ma non riuscii a continuare vedendo il volto di Sekura farsi più cupo. No, non erano assolutamente morti.

-Perché non sei mai andato nel villaggio del suono? Avresti potuto incontrarli, avresti…- com’era ingenua la mia piccolina. Sarei andato lì, e poi? Sakura e Sasuke avrebbero tentato di uccidermi, se avessi tentato di riportarli indietro. Non sarebbe servito a niente. Volevo avere di loro un bel ricordo. Sasuke era totalmente un altro dopo essersi unito all’Akatsuki, e Sakura, con lui, col tempo, chissà cos’era diventata.

-Loro sono con me- affermai deciso. Era vero. Sekura annuì e si voltò ancora una volta a leggere i nomi incisi sul monumento. La mia attenzione fu attratta da un vecchio ciliegio in fiore dietro di me. Era bellissimo, sembrava vivo mentre il vento ne agitava i rami. E quello stesso vento ne catturava i delicati fiori e li portava lontano dalla mia vista.
-Non esisterà mai amore più vero di quello fra loro due, vero pa’?-

-Si Sekura mai. Questa storia, anche se noi ne conosciamo solo una parte, la loro storia, è la storia di un amore che per esistere ha dovuto coesistere con l’odio, ma mai, neanche per un istante si è spento, è la storia del destino di due traditori che hanno provato un amore che non sarà mai eguagliato-.

 


Il villaggio del Suono è un villaggio orribile, dove fare la scelta bagliata è lecito. Gli uomini e le donne di quel posto conducono la loro vita normalmente, poiché per loro è normale essere circondati dalla follia. I loro abitanti hanno trovato un equilibrio, hanno tagliato i contatti con il mondo, e vivono nel loro odio.



13 anni Dopo.

         Il passare degli anni, lento, leviga il nostro carattere e porta via le impurità. La follia, che li aveva sempre contraddistinti era andata via via a scemare, lasciando solo poche tracce dietro di sé. Sakura e Sasuke sono adulti ormai, avranno imparato ad amarsi?

 

                                                         -Edelweiss vuoi stare zitta ‘sto cercando di studiare-
                                        -Sei noioso, Itachi- lo avvertì la sorella minore passandosi una mano tra i curiosi cappelli neri a ciocche rosa –e poi è molto più interessante sentire la storia-
-Non che non lo è perchè tu non la sai raccontare- disse lui, agitando la zazzera di capelli blu e incenerendo la piccola di solo 7 anni con i suoi occhi neri. Cosa che non funzionò particolarmente bene, poiché la sorella era dotata dei suoi stessi occhi scuri , solo che i suoi erano più grandi, come quelli della madre. Era perfettamente in grado di reggere quello sguardo.
Sakura ormai si era abituata ai continui battibecchi dei sui due figli maggiori. Tutta la sua attenzione ora però era contrata su Shiki, l’ultimo arrivato in famiglia (e come aveva specificato Sasuke l’ultimo, perché non aveva intenzione di vedere altri marmocchi urlanti in giro per casa) che a quattro anni non ne voleva proprio sapere di fare lunghi discorsi senza senso come i bambini normali. Non che non sapesse farlo, era solo che, evidentemente era esattamente come suo padre. Il che era abbastanza stressante perché Shiki sembrava una copia adepta dell’uomo : Sakura si era dovuta accontentare di trasmettere al bambino il colore dei suoi occhi, e anche solo in parte poichè la forma era quella di un vero Uchiha, come tutto il resto.
-Allora visto che sei tanto bravo, raccontala tu, la storia-
-Io ho 10 anni non perdo tempo con le storie- le rispose il fratello con una certa aria di superiorità.
-Non si è mai troppo grandi per una storia- ribattè Edelweiss, facendogli una linguaccia.
-Tsk-
-Ragazzi finitela, Edel smettila di infastidire tuo fratello, Itachi le storie aiutano a crescere- disse Sakura alzandosi e dirigendosi al piano di sopra, per mettere a letto Shiki, ormai mai erano le nove passate. –Su andate a letto- disse poi agli altri due, prima di sparire oltre la porta.
-Ma mamma è presto…- iniziarono con fare lagnoso.
-A letto- affermò pratico Sasuke, che sedeva su di una poltrona a leggere un rapporto. I due Uchiha si alzarono di scatto, e silenziosi andarono nelle loro stanze.

 


-Sasuke, non guardarmi così- sussurrai, incapace, anche dopo 13 anni di reggere il suo sguardo malizioso.

Lui rise, di una risata così splendida che contagiò anche me. Mi stesi sul letto appoggiando il capo sul suo petto.

-Come è andata la riunione?- gli chiesi

-Bene, insomma non dovremmo avere problemi dagli altri villaggi-

-Ah- Mi schiarii la gola –Sai Sasu, anche a me andrebbe di fare qualche riunione…- dissi, descrivendo piccoli cerchi con un dito sul suo petto.

Lui inarcò un sopracciglio –Oh, sai che ho sempre tempo per le riunioni- emise un piccolo ghigno, falsamente minaccioso. Risi.

-Ti amo, Sasuke-

-Lo so-

-Vedo che il tempo non scalfisce la tua modestia-

-Questo mai-

Sospirai. Era davvero insopportabile.

-Ti amo, anche io- bisbigliò ad un tratto al mio orecchio, in un sussurro che forse mi ero solo immaginata.

Gli sorrisi mentre un’ultima traccia di follia mi attraversava gli occhi verdi. Fu un immenso piacere riconoscere quella stessa follia nei suoi occhi. Mi persi tra i suoi baci di fuoco, che profumavano di una passione che il tempo non era riuscito ancora a spegnere.

 

In quel momento, fuori dalla finestra di Villa Uchiha, casa dell’Otokage nel paese del Suono, tanti piccoli fiori di ciliegio danzavano nel cielo notturno, trasportati da un vento proveniente da Sud, da Konoha.

 

 

Per molti io, Sakura, ero la donna subdola e crudele del capo villaggio. Ed era vero, la guerra cambia. Ma avevo cercato, credetemi, di trasmettere ai miei figli tutto l’amore che avevo rincorso per buona parte della mia giovinezza, e che ora, avevo finalmente trovato.

 

 

L’ultimo pensiero della donna, prima di lasciarsi andare tra le braccia dell’uomo fu “Io sono Sakura Uchiha e adoro la mia scelta sbagliata”.

 

 

FINE.



 

Edelweiss : Stella alpina.
Itachi : Non servono spiegazioni.

Shiki : Demone.







Nda :
Oddio non ci posso credere...è finita davvero! *me che piange disperatamente*
Spero che sia tutto chiaro... per intenderci Itachi è nato dopo 3 anni la "fuga" nel villaggio del suono. Infatti Sakura e Sasuke si rifugiarono lì insieme a Karin e a Suigestu (o come ci tiene a precisare Edelweiss "Zia Karin" xD), è una What If poichè Sasuke prende effettivamente (ed anche con la forza) il titolo di capo-villaggio e diventa Otogake. Da quel giorno, nessuno con un minimo di amor proprio e di normalità è entrato in quel villaggio, ritenuto, da tutti, il covo di tentissimi nukenin.
Naruto è diventato Hogake, ha sconfitto Madara, soloe grazie all'aiuto di Sakura e del buon (ma anche no xD) Sasuke.
Spero che il capitolo vi sia piaciuto e che vorrete recensire un'ultima volta! ç_ç
Intanto ringrazio : Orient Express, blupen, Eremita, kiel_violet,  tutti coloro che mettono nelle seguite, preferite, da ricordare, o che leggono solamente...questo capitolo è per voi, che ormai, siete dei Nukenin esattamente come loro.




“Non è una favola è vero

Avevo sogni da portare avanti
vivevo istanti davanti agli occhi sogni grandi ma quanti
ora mi rendo conto del mio conto
mi pongo il conto dei miei sbagli nei momenti ora che lascio il mondo”

 Huga Flame.




Flyonclouds.
  
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