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Autore: shinichi e ran amore    18/05/2012    2 recensioni
Un'avvenimento successo a Mephiles quando era giovane, spero che questa breve one-shot vi piaccia.
(Dedicata a una mia amica che voglio molto bene e che adora molto Mephiles)
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro Personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Mephiles era in ginocchio davanti ad una croce di pietra gigante e sussurrava frasi rivolte ad una persona, una persona che in realtà non c’era. Vedeva un angelo e credeva di parlare con lui, ma non vi era nessuno lì. Qualcuno toccò la spalla del riccio oscuro che si voltò di scatto per vedere il suo anziano maestro che gli sorrideva. Mephiles si voltò di nuovo verso la croce e l’angelo che vedeva era svanito, mutato in cometa era ritornato sulla sua stella mentre il volto del maestro sembrava severo come la pietra e molto arrabbiato ma allo stesso tempo anche felice. Il suo angelo non c’era più, era solo un illusione? Frutto della sua mente? Tutto un sogno? "Ma ricordavo davvero di essere volato con lui oltre le case, sopra i cancelli, gli orti, le strade, sopra le valli fiorite per ore e ore fino a che non si perso il giorno cedendo il posto alla gemella notte". Tra le stelle vedeva ancora i suoi occhi e tra il vento udiva ancora la sua voce, aspettava impaziente che la soffice mano sfiorasse di nuovo la sua guancia, di vedere quel volto color madreperla, con quegli occhi azzurri come lapislazzuli, veri e propri zaffiri del cielo che brillavano raggianti come due stelle, veri e propri laghi ghiacciati nei quali potevi perderti e dimenticare ogni preoccupazione.

Il suo sorriso era la cosa più bella che poteva esistere, era così semplice e così profondo che azzerava tutto il resto e faceva finire il mondo. Sembrava essere figlia della luna, con la sua pelle candida come la neve, nascondeva le sue morbide curve di quel corpo perfetto sotto un velo bianco che agitato dal vento sembrava una bandiera.

Quelle sue cosce color madreperla rimasero forse un fiore non colto mentre una cascata di capelli dorati come il sole le cadevano sulla schiena volando dolcemente insieme al vento come dei fili di grano , facendo da cornice a quel volto meraviglioso. Non c’era da stupirsi che una creatura così fosse un angelo.

Quelle sue cosce color madreperla rimasero forse un fiore non colto mentre una cascata di capelli dorati come il sole le cadevano sulla schiena volando dolcemente insieme al vento come dei fili di grano , facendo da cornice a quel volto meraviglioso. Non c’era da stupirsi che una creatura così fosse un angelo." Ma la paura dalle labbra si raccolse negl’occhi se mi chiusi nel gesto di una quiete apparente che si consuma nell’attesa di uno sguardo innocente" . E lei piano posò le dita all’orlo della sua fronte

accarezzandoglielo, aveva un tocco delicato e leggero, sentiva il suo corpo come se si librasse e liberarsi dal peso che si teneva, era così dolce vederla li davanti a lui che voleva che il tempo si fermasse, era meraviglioso quel momento. 

  
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