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Autore: _Ella_    19/05/2012    11 recensioni
Roxas annuisce. Si tira su ed afferra il cappotto, preme forte i palmi sugli occhi arrossati e tira in su gli angoli della bocca.
Sorride: ne ha bisogno sul serio.
Ehi, sono Axel. Non posso rispondere al momento, quindi lascia un messaggio e ti richiamerò.
Promesso.

[AkuRoku accennata]
Genere: Angst, Introspettivo, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Roxas
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun gioco
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Messaggi dalle stelle.



Roxas preme i tasti del telefono e si porta la cornetta contro l’orecchio, in attesa.
È sul letto, a pancia in giù, sotto di lui la carta del giornale vecchio di settimane stride, vecchia e consumata. Lui continua a sfiorarla con la mano libera.

Ehi, sono Axel. Non posso rispondere al momento, quindi lascia un messaggio e ti richiamerò.
Promesso.

 

Roxas annaspa, quasi come se gli mancasse l’aria, ascoltando quel messaggio, quella voce. Ricompone il numero, e attende.

Ehi, sono Axel. Non posso rispondere al momento, quindi lascia un messaggio e ti richiamerò.
Promesso.

 

Roxas schiaccia il pulsante rosso, fissa le fitte parole d’inchiostro nero sul foglio quasi grigio, stringe la presa sul telefono.
Chiama ancora.

Ehi, sono Axel. Non posso rispondere al momento, quindi lascia un messaggio e ti richiamerò.
Promesso.

 

Roxas sospira, sospira fortissimo.
Quando bussano alla porta e fa capolino il suo gemello, gli sorride con gli occhi lucidi. Si lascia stringere e non fa altro, perché tutta la forza che aveva l’ha usata
per comporre quel numero che ormai sa a memoria.
«Andiamo?».
Roxas annuisce. Si tira su ed afferra il cappotto, preme forte i palmi sugli occhi arrossati e tira in su gli angoli della bocca.
Sorride: ne ha bisogno sul serio.
Spegne la luce, aspetta che Sora esca dalla stanza e chiude la porta.
Il giornale e il telefono sono ancora tra le coperte del letto sfatto.
Tra i vari articoli, fa capolino la notizia di un incidente, avvenuto un mese prima. Il sorriso aguzzo di un ragazzo dagli occhi sottili un tempo verdi e brillanti è
stampata lì sotto, in bianco e nero.

Ehi, sono Axel. Non posso rispondere al momento, quindi lascia un messaggio e ti richiamerò.
Promesso.

 

A notte fonda, fissando il cielo buio, Roxas chiama ancora, sperando che mantenga anche questa promessa.
Sente la sua voce e trema, in sottofondo ormai c’è solo il suono sordo del bip.
Poi nel nero della notte, piccola e brillante, si accende una stella, e Roxas allora piange, perché la sua risposta l’ha avuta e, mettendo da parte il telefono,
sa che non c’è più bisogno di chiamare.
Non più.



 





Depressione portami via.
Ehilà gente, mi mancava moltissimo scrivere piccole cose, ed eccone una qui.
Tristissima oserei dire, ma magari no.
L'idea è balorda, diciamo. Non ho idea di come mi sia venuta in mente D:
In realtà mi drogo.
Non ho molto da dire, se non che vi voglio bene e che se mi farete sapere ve ne vorrò ancora di pù :33
Alla prossima <3

 

See ya!

   
 
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