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Autore: netta_netta    20/05/2012    1 recensioni
La storia si colloca dopo la guerra, prima dell'epilogo del terzo libro, "Il canto della rivolta". Sarà incentrata principalmente sul rapporto di Katniss e Peeta e sui problemi che derivano dalla guerra appena vissuta. Spero che sia di vostro gradimento. A presto!
(Lettura sconsigliata a chi non ha letto il terzo libro della saga!)
Dal primo capitolo:
"Quanto era passato dalla fine della guerra? Quattro, cinque mesi? Katniss non lo sapeva con precisione. Durante tutto quel tempo era rimasta intrappolata in un universo profondo e oscuro in cui le era permesso sfogare il suo dolore. A nessuno era permesso entrare nel suo cuore: le uniche due persone ancora in vita che ci fossero mai riuscite, si trovavano a kilometri di distanza da lei.
Katniss Everdeen, la "ragazza di fuoco" aveva eretto intorno a se stessa una corazza di ghiaccio. Si sa che il ghiacco, l'acqua, non sono fatti per il fuoco.
Quella stessa corazza poteva essere rotta da un semplice ragazzo. Il ragazzo del pane."
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Katniss Everdeen, Peeta Mellark
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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1. Where are the plans we made for two?

 

Quanto era passato dalla fine della guerra? Quattro, cinque mesi? Katniss non lo sapeva con precisione. Durante tutto quel tempo era rimasta intrappolata in un universo profondo e oscuro in cui le era permesso sfogare il suo dolore. A nessuno era permesso entrare nel suo cuore: le uniche due persone ancora in vita che ci fossero mai riuscite, si trovavano a kilometri di distanza da lei.
Katniss Everdeen, la "ragazza di fuoco" aveva eretto intorno a se stessa una corazza di ghiaccio. Si sa che il ghiacco, l'acqua, non sono fatti per stare a stretto contatto con il fuoco. 
Quella stessa corazza poteva essere infranta da un semplice ragazzo. Il ragazzo del pane. 

Katniss non si aspettava, il giorno che lo trovò davanti casa sua, che tanti sentimenti di quel genere potessero venire a galla in un semplice attimo. Peeta era profondamente cambiato: era più muscoloso di un tempo, più sano. Una cicatrice sopra il sopracciglio destro era l'unico elemento, l'unica testimonianza che potesse far pensare che fosse reduce da una guerra. I suoi occhi però erano quelli di un tempo, lo sguardo che Peeta aveva prima di essere sottoposto alle torture di Capitol City.
Il modo in cui Peeta osservava Katniss, la fece tornare a rivivere i momenti in cui aveva desiderato più dal ragazzo, più di semplici baci regalati davanti alle telecamere; le fece ricordare perché aveva cercato con tutte le sue forze di tenerlo in vita. 

Il modo in cui le braccia di Katniss si affrettarono a stringere il collo di Peeta, non fu improvviso. Si abbracciarono come se fossero una cosa sola: come se la presenza di uno di loro fosse fondamentale per l'altro. 

Per un momento Katniss, nelle braccia di Peeta, si scordò di tutto quello che aveva passato negli ultimi mesi, della sofferenza che la guerra aveva lasciato alle sue spalle. Del resto Peeta aveva sempre avuto quell'effetto su di lei. Con i suoi modi gentili e pieni d'amore era capace di farle dimenticare quello che le succedeva intorno: durante gli Hunger Games era stato lui il suo rifugio dagli incubi che popolovano le sue notti. 
Katniss sapeva di essere innamorata di Peeta: probabilmente lo era sempre stata, ma se ne rese conto solamente quel lontano giorno in cui, alla fine della Terza Edizione della Memoria, Katniss pensò di non poter rivedere mai più Peeta, in cui pensò che Capitol City potesse ucciderlo per colpa sua.

"Dolcezza, così potrei pensare di esserti mancato!", esclamò Peeta, con il suo sorriso bianco, utilizzando il vezzeggiativo tipico di Haymitch. 
Katniss, con tutte le sue forza, cercò di riservargli il suo sguardo cupo, con scarsi risultati. 
"In effetti era così, però mi sono appena ricordata della tua modestia e ho avuto un ripensamento!"
A quel punto Peeta si avvicinò verso di lei e pose le sue labbra su quelle della ragazza. Il bacio che seguì non fu plateale come quello dell'anno prima in mezzo alla neve e nemmeno lontanamente paragonabile a quello che accompagnò la promessa di matrimonio. Fu sincero e passionale. Non si staccarono per molto tempo e Katniss non poteva fare a meno di toccare la faccia di Peeta, che le era mancata così tanto: a partire dai capelli biondi, tipici del ragazzo di città, quale Peeta era, fino ad arrivare agli zigomi perfetti. 

Nei giorni successivi Peeta si trasferì a casa di Katniss. L'uno era la famiglia dell'altro. Katniss ora riusciva a capire finalmente le parole di Gale, poco prima della battaglia finale. Alla fine lei aveva veramente scelto la persona che era indispensabile per la sua vita. Peeta era la sua fonte vita, il centro della sua felicità: quando si svegliava nel pieno della notte, ansimante per via degli incubi e sudata, Peeta era sempre pronto per proteggerla. Gale, invece, aveva preferito scappare, lontano, nel Distretto 2. Katniss, in un certo senso, non era ancora pronta per perdonarlo. 

Mentre la vita andava avanti e quella che era stata un tempo la Ghiandaia Imitatrice, figura fondamentale nei cuori dei ribelli nel corso della guerra, si riprendeva, si pensava che nulla poteva smuovere quella situazione di temporanea felicità. Nulla.
Eppure, c'era una persona che sarebbe stata in grado di farlo.

  
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