Libri > Harry Potter
Ricorda la storia  |      
Autore: Eredel    21/05/2012    1 recensioni
Silente è appena morto, nel castello c'è ancora disorientamento, paura e stanchezza per la battaglia appena conclusa. Sopra a tutto si stende il lamento della fenice.
"Chiunque rimane ad ascoltare si ferma, incantato, e affida il ciclone di sentimenti che gli occlude il cuore a quella voce cristallina, appoggia il suo tormento su quelle ali dorate, perché lo sollevino lontano da terra, lontano da quel marchio che ancora nessuno ha rimosso dal cielo."
Genere: Fantasy, Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Albus Silente, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Ciao a tutti! Questa è la mia prima One-shot in forma di fan fiction, spero che vi possa piacere! Ho tratto ispirazione da quelle righe che la Rowling scrive a proposito del canto di Fanny, dopo la morte di Albus Silente (sesto libro, pagina 555! ^^). È stata una parte che mi ha sempre molto colpito, ma mi sarebbe piaciuto approfondirla di più e così ho fatto. In questa one-shot ho riversato i miei pensieri, anche i miei sentimenti… la guerra, il dolore di cui si parla in Harry Potter non rimangono confinati in un universo di fantasia, a parer mio. Le emozioni che si provano di fronte alla violenza insensata e alle guerre irragionevoli sono le stesse anche nel mondo reale, ed è anche su queste che riflettevo mentre scrivevo. Spero che il risultato non sia troppo pesante :P
Insomma, quello che voglio dire è che Maestra Rowling ci ha lasciato tanto, veramente tanto, su cui riflettere. E io ci rifletto così.
Buona lettura! =)
 



Phoenicis Requiem

Buio. Nella notte. Sotto le stelle offuscate, sotto la luna coperta dalle nubi, sotto una malsana luce verde che non ha niente a che fare con gli astri. Sotto quel marchio che più di tutto è il simbolo di quanto è accaduto – e di quanto accadrà. Segno, manifestazione del dolore, della morte e dell’odio.

Nel buio, nella notte, vola. Lei vola.

Una fiamma rossa e arancio, un bagliore d’oro che spezza la monotonia lugubre dell’oscurità; una melodia pura che si intromette nella terrificante musica della Morte, suonata dal silenzio e dalla luminescenza sfacciata del Marchio Nero. Fanny la fenice vola, e canta.
Il suo canto è un balsamo per le ferite dell’animo, una carezza dolce per chi si sente sfibrato dalla battaglia estenuante e spaventosa che è appena giunta a una fragile tregua. Canta, e se chiudi gli occhi la immagini come un bambino attonito davanti alla violenza sparsa sotto i suoi occhi innocenti.

Perché?, sembra voler dire, ma lo ripete di continuo, nel suo terribile, bellissimo lamento. È una domanda straziante a cui non vuole concedere risposta. Perché? Perché? Perché? Gesti simili non ce l’hanno, una risposta. Sono solo gesti che lacerano e lasciano dietro di sé un incolmabile vuoto fatto di rabbia, dolore e impotenza, e un fortissimo bisogno di gridare.

Ma Fanny la fenice non grida, canta, e trasforma il dolore in una sinfonia di innegabile potenza. Chiunque rimane ad ascoltare si ferma, incantato, e affida il ciclone di sentimenti che gli occlude il cuore a quella voce cristallina, appoggia il suo tormento su quelle ali dorate, perché lo sollevino lontano da terra, lontano da quel marchio che ancora nessuno ha rimosso dal cielo.

Il lamento della fenice si stende, come una coperta, sopra ogni cosa.

Sul parco, sul lago, sul castello di Hogwarts, sulla Foresta Proibita, sulla capanna di Hagrid, tutto avvolto nel silenzio.

Sul cadavere di Albus Silente, abbandonato sotto la torre.

Sui Mangiamorte che fuggono.

Sui volti increduli degli studenti, sui volti feriti di chi ha combattuto, sui cuori infranti di chi sente di aver perso la terra da sotto i piedi.

Copre tutto, il lamento di Fanny. E si estende, nella notte, nell’aria, nei secondi, negli anni, così che in un attimo infinito giunge a coprire ogni strage, ogni tragedia, nel passato, e nel futuro.

Dagli omicidi insensati dell’Oscuro Signore, al sacrificio di Lily, ai complotti, ai voltafaccia, alle torture, alla disperazione di chi rimane e cerca di rimettere insieme i pezzi, o crolla e impazzisce in una cella fredda di Azkaban; dalla furia violenta dei Mangiamorte alle non meno violente contromisure prese negli anni dal Ministero, tutta la desolazione seminata da entrambe le parti su un campo già saturo di sangue e maledizioni. Dal ritorno dell’Oscuro alla nuova serie di omicidi, alla paura, alla sofferenza, a nuove perdite. Al timore del futuro, a morti impreviste, a perdite laceranti, a rivelazioni dolorose, a delusioni, a rimorsi, rimpianti, a nuovo dolore, dolore, dolore!

Alla morte di Albus Silente, brutale evidenza del fatto che in questa guerra non si fanno prigionieri, brutale come uno schiaffo in faccia.

Ma il canto di Fanny lenisce il dolore, pur non negandolo. Lo abbraccia e lo eleva al di sopra di tutto, al di sopra di tutti.

Assassini e innocenti, bugiardi e traditori, coraggiosi e pavidi, vivi e morti, pazzi e increduli, codardi e  imprudenti, mannari e fantasmi, feriti, amici e nemici, fratelli e sorelle, tutti. Non c’è spazio per il rancore né per le differenze, in questo requiem. Solo dolore, e preghiera, per una nuova speranza.

Il resto, per ora tace. Tace, in ascolto del canto della fenice, e si concede una tregua, finché non sarà finito, finché quella saetta dorata, quella melodia struggente non avrà acceso una nuova fiamma nel cuore di ognuno. Il resto per ora tace, in segno di rispetto, per concedere un po’ di riposo alla propria anima, e alla salma di Silente, nel suo sudario di vento, notte ed erba.

Sotto le stelle non più tanto offuscate, sotto la luna che sbuca dalle nuvole, e sotto quel Marchio Nero che prima o poi dovrà sparire.

 
  
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Eredel