Salve.
[Ho letto la parte del regolamento relativa alle musiche e
mi pare di aver capito che non si possono caricare file contenenti
musica. Quindi non
credo di infrangere il regolamento
postando soundtrack da youtube. Non
dovrei appesantire la pagina in questo modo.
Beh, se sbaglio me lo farà presente l'admin e
provvederò a rimediare.]
Dunque, visto che il mio timbro è ormai diventato l'aggiunta
di soundtrack nelle storie per alleggerire la lettura, alla fine ho deciso di
aggiungerne
qualcuna anche qui per cercare di caratterizzare meglio colore ed
atmosfera di
ciò che voglio comunicare
(e perché mi
ci diverto).
Liberi di cliccarci sopra, e stoppare in qualsiasi momento.
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Lo scrosciare di una bufera di applausi e grida. La consapevolezza di avere lo sguardo di centinaia di persone su di me, ad osservare ogni mio singolo movimento. Il silenzio prima del tiro e poi... Il fragore generale che crescente si solleva come una tempesta.
Dianabol, Anavar, Sushtanon,
nessuno di questi steroidi mi avrebbe mai garantito
prestazioni così
elevate in forza e resistenza fisica.
Stavo al quarto tempo e la mia carica
era rimasta invariata, anzi,
mi
sentivo addirittura più energico. Tutta quell'esultanza di
folla, aveva
scatenato in me una sorta di rush bestiale. Adrenalina e testosterone a
mille.
"Mi sento instancabile!"
Sì, me lo sentivo.
Con questa nuova sostanza in corpo, nulla sarebbe stato
più
irraggiungibile. Non avrei avuto più limiti.
Parker lo cerca. Ecco
infine i due capitani
fronteggiarsi. Lo
scontro nello
scontro che tutti aspettavamo. Parker
è
geneticamente avvantaggiato: lo supera in altezza di una spanna
intera..."
Fu in quel momento che
recuperai il pallone suscitando la
disapprovazione di Brad Taylor, già abbastanza infervorato
per tutte le mie
precedenti frecciatine.
Incominciai a correre. Una corsa incredibile, sovraumana,
contro i difensori avversari.
Il colosso
centrale Clark
Harold, mi si abbatte
contro come un muro di mattoni, ma i suoi movimenti sono goffi e molto
lenti. Eludere la
sua difesa è un gioco
da ragazzi.
John, sotto il canestro mi grida di passargli la palla, e intanto Brad ed il resto della difesa avversaria mi raggiungono.
"Cosa cerchi di fare, Taylor? Sei insignificante come un insetto. Fallito sei, e fallito rimarrai per il resto dei tuoi giorni. Lascia la pallacanestro ai vincenti, e levati dai coglioni"
E' una lunga storia, si
parla dei tempi delle medie.
Da qui a quel periodo mi sembra passata un'eternità, tante
sono le cose assurde che
mi sono
capitate. A quei tempi ero un bulletto
e Brad era la mia
preda preferita.
Si diceva che in tenera età fosse stato oggetto delle attenzioni malate di un vecchio decrepito, un certo Hans Jackson. La situazione arrivò al culmine quando Brad fu riaccompagnato a casa da scuola da lui.
Fu
visto entrare
nella sua macchina e rincasò solamente molte ore dopo.
Nessuna sa veramente
cosa avvenne. Brad
giurava di non essere
stato toccato e che era rimasto a casa del vecchio solamente per
giocare. I genitori denunciarono comunque la vicenda alle
autorità locali.
Durante il processo non ne uscì fuori nulla, né
Brad né il
vecchio confessarono. Nonostante
questo
Hans, ebbe una vita di inferno. Fu bollato come pedofilo dall'opinione
pubblica
e, nel giro di due mesi, si suicidò.
Incomincia ad entrarti dentro in modo subdolo, ti
colpisce nell'orgoglio, fa restringere le pareti della tua casa, ti
rende
paranoico. Incomincia a divorare il tuo ego con piccoli morsi
finché non arrivi a credere a quello che dice la gente ed
infine, il tuo peggior nemico diventi proprio tu.
L'ho capito solo adesso. Troppo tardi.
"Brenda culetto sfondato".
Così divenne Brad per tutti.
Ah da bambini si può essere davvero crudeli. Fui
io a far nascere la voce. Lentamente da che era argomento
tabù, la vicenda fu affrontata da tutti i ragazzi, non senza
trovare una vena comica in quella che teoricamente doveva essere una
cosa tragica. Tutti incominciarono a girare il coltello su una piaga
che forse non ci sarebbe mai dovuta essere. La ferita l'avevo aperta io.
Le mie derisioni e sbeffeggiamenti arrivavano puntuali come
un orologio, laceranti come una sveglia. Le molestie psicologiche erano
la mia specialità, ed arrivai dunque a friggere il cervello
del povero Taylor in modo così perfetto da fargli credere
forse di aver fatto cose che non aveva mai fatto. Il mio
obiettivo era spronarlo a suicidarsi. L'idea mi eccitava e mi
davo un senso di onnipotenza. Lo stesso che forse provano i serial
killer, e forse lo sarei diventato.
Quando io non ero
presente erano i miei
amici, sostenitori, seguaci, come li vogliamo chiamare, a
spartirsi i suoi avanzi e dargli il colpo di grazia.
Divenni la sua ombra e la sua maledizione
per anni.
Brad, dal canto suo, tentò il suicidio più di una
volta ma
alla fine si fermava sempre. Non voleva darmi questa soddisfazione.
Incominciò ad allenarsi, praticare arti marziali
e...Basket.
Con il tempo divenne capitano della sua squadra, ed un
temibile rivale della nostra. Voleva umiliarmi nel mio stesso campo di
gioco.
Ma negli ultimi cinque
anni di liceo, la situazione parve
essersi quasi invertita. Brad
divenne la
peggiore testa calda del quartiere, l'attaccabrighe più
terribile della PriceSchool. Con
i suoi atti vandalici e la sua brutale violenza
voleva come far scordare alla gente ciò che era. Rimuovere,
o almeno nascondere l'etichetta che gli avevo dato e affermarsi
come
nuovo Brad.
Incominciò ad
infliggere
agli altri ciò che riservai io a lui tempo prima.
Avevo creato un mostro.
Okkey, non è proprio così. Fu il mio coach. L'uomo che per me vale quanto mio padre mia madre, Dio e il paradiso. Il signor Harlinghton mi diceva sempre che se avessi voluto fare strada nel Basket e nella vita in generale, avrei dovuto per prima cosa dare una ripulita di me stesso e prendere la retta via.
Smettere di fumare erba, smettere di fumare, smettere di umiliare gli altri, smettere di servirmi di menti ingenue per dare fuoco alla scuola o rubare auto, smettere di utilizzare sosia di me per fare compiti in classe, smettere di incitare alla violenza, smettere di girare con la mia banda con mazze e coltelli e seminare il panico la notte, smettere di drogarmi, smettere di bere, smettere di masturbarmi...
"Ehi coach, ma va a farti fottere!" Questo gli dissi, le ultime parole che gli dissi. Fu l'ultima volta che lo vidi, prima che un asteroide radesse al suolo la città dove era tornato per un week end per venire a trovare i suoi genitori, disintegrandolo.
Con il passare del tempo
la nuova vita incominciò a piacermi
e persi interesse a terrorizzare gli altri. Mi piaceva l'idea di avere
sempre
la situazione sotto controllo.
Nonostante questo la mia etichetta di "terribile" era
rimasta.
Per gli altri rimanevo quello di sempre.
Continuavo ad incutere timore e suscitare
rispetto, e questo da una parte era un bene.
Ogni mio tentativo di rimediare era inutile. I miei compagni
non facevano altro che peggiorare la situazione
Stava per sferrarmi
un pugno. Lo sapevo, lo avevo intuito. La DreamofGod aveva incrementato
la
velocità dei miei riflessi fino a renderli quasi
animaleschi. Riuscivo ad
anticipare i suoi movimenti, ma lo lasciai fare.
Un pugno in faccia era il minimo, per
ciò che gli avevo fatto.
Volli dargli
almeno questa piccola soddisfazione dopo quella bruciante sconfitta.
E intanto Brad era più infuriato di quanto non fosse.
Io fui avvolto dall'abbraccio dei compagni e mi ritirai
negli spogliatoi.
"Grande partita, Parker. Ti hanno già detto tutto?"
"Sì signore"
"Bene. Khalim
Muhared, il nuovo dirigente della squadra è molto esigente,
ma sono sicuro che
tu saprai soddisfare ogni sua aspettativa.
Sei alto per avere diciannove anni, questo è un
bene. Muhared
è ancora un po' dubbioso. Per far
parte delle selezioni, i suoi standard sono un'altezza di almeno due
metri. Ma ho
garantito per te, ti
darà una possibilità, e sono sicuro che
con il tuo talento non ci deluderai.
Fatti trovare pronto. Tra due settimane ci saranno le
selezioni."
"Sì signore"
Era quello che credevo.
Nella mia imperfetta,
umana comprensione degli eventi credevo di riuscire a dare
un pronostico
esatto del mio futuro. come i cronisti fanno con le mie partite.
"Sei stato...Straordinario. Dicono
che sei il nuovo Michael Jordan."
"Adesso non esagerare"
"Ha ragione" si introdusse John "Non
ti avevo mai visto giocare in quel
modo. Santo iddio, Jack, sei
un
fenomeno. E' stata una delle migliori partite...Di sempre. "
Fred incominciò a battere le mani sulla pancia come fosse un
tamburo e incominciò ad intonare il mio nome.
"Parker! Parker!
Forza ragazzi. Radiamolo al suolo questo fottuto edificio."
"PARKER! PARKER! PARKER!" gridarono tutti in coro.
Mi sussurrò Jane nell'orecchio.
"Non vedo l'ora che l'associazione nazionale di basket
ti prenda con te. Ma
te lo
immagini? Ce ne
andremo via da questo
posto. Prenderemo
una bella casa a
Manhattam e vivremo insieme, nel lusso"
"Spiacente, tu non sei nei miei programmi."
Questo avrei dovuto dire a quella troia.
"Sei solo una da sette. Sette e mezzo al massimo, mentre io sono un semidio greco. Posso averne cento migliori di te. Con una come te come madre che genetiche daremo ai nostri figli?"
Invece,
con gli occhi lucidi risposi:
"Certo, amore mio. Sarà bellissimo."
Già ridi pure. Ridi finché ti resta da vivere.
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"Ci sono stati degli strani avvistamenti in Cina.
Strane ombre tra le nubi, innaturali,
spettrali.
Correnti di vento anomale.
E i satelliti non hanno ripreso nulla. Ci sono state come
delle
interferenze alle onde radio, i
circuiti
sono saltati e..."
"E' strano, Craig. non mi aspettavo che proprio TU, ti
lasciassi sfuggire le palle dalle mani" scherzò Fred.
"Siamo delle leggende viventi, in città, ormai!
Dobbiamo festeggiare."
"Io per oggi, passo. Voglio stare un po' con Jane.
Gli allenamenti mi hanno impegnato troppo e
ora devo recuperare del tempo con lei"
"Non ci credo. Ma-ma
è la nostra serata. Si era deciso. Questa sera niente donne"
"E' per questo che non scopi più da sei mesi, Fred?" disse John.
Tutti risero.
"Sono mesi che ci
alleniamo, ragazzi"
continuò
"E se il nostro pivot è stanco e vuole stare un po' di
tempo con la sua ragazza, noi di certo non faremo da cock-blockers.
Dico
bene? Tu non sei un
cock-blocker vero
Fred?"
"Bah...Vorrà dire che berrò anche per lui" rispose stizzito.
John, il mio migliore amico mi si arrampicò sopra avvolgendomi un braccio al collo.
Già. La
notte era
nostra. La notte era mia.
La nuova droga che stavo assimilando era portentosa.
Incolore, insapore e invisibile ad ogni controllo doping. Non avrebbe richiesto
cicli di pct né
interruzioni di ciclo; cosa che avrei dovuto fare per altri steroidi. Avrei potuto assimilarla
per il resto della
mia vita, senza il rischio di incorrere in spiacevoli effetti
collaterali e
avrei potuto smettere quando avrei voluto. Sarei stato come un dio tra
gli
uomini.
La DreamofGod mi aveva regalato non solo prestazioni fisiche superiori, ma anche la felicità. Avevo davanti a me un radioso futuro.
Avevo tutte le
potenzialità di entrare nell' NBA e diventare
un giocatore professionista, avevo
trovato
la ragazza della mia vita e la mia popolarità era salita ai
massimi livelli.
Denaro, amore,
successo, prestanza fisica di un adone.
Avevo tutto ciò che chiunque altro poteva
sognare, eppure non avevo nulla.
Suonarono alla porta di casa. Era Jane.
Dianabol, Anavar, Sushtanon: steroidi leggeri
Wingman: è il ruolo che può assumere un amico quando una persona ha bisogno di supporto nell'approcciare con il partner. Può essere d'aiuto nell'allontanare le tipiche amiche meno attraenti della ragazza-bersaglio, oppure ad allontanare amici insistenti.
Cockblocker: qualcuno che per motivi di gelosia, competitività o anche accidentalmente impedisce ad una persona di approcciare con il partner.
nba: National Basketball Association
Pivot: Il centro è generalmente il giocatore più alto della squadra e preferibilmente il più massiccio dal punto di vista muscolare. Nella pallacanestro maschile, l'altezza minima richiesta ad un tipico centro è di almeno 208 centimetri
Shooting Guard: Si tratta solitamente di un giocatore in grado sia di tirare sia di penetrare verso il canestro se serve.
Altri ruoli del basket citati:
Small Forward, Power Forward