Storie originali > Introspettivo
Ricorda la storia  |      
Autore: Lupoz91    23/05/2012    2 recensioni
Stai fermo ad un angolo senza che nessuno ti noti, chissà se lo fai apposta oppure è diventato inutile pensare anche quello che gli altri vedono di te, apatico.
Ma io ti vedo, ti ho visto: ho visto nei tuoi occhi ciò che hai realmente celato al mondo, accantonandolo in fondo al tuo essere man mano che il tempo passava, probabilmente finendo per dimenticartene tu stesso.
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Uomo apatico. Tu, essere il quale dietro all’apatia nasconde insicurezze e paure di tutti i giorni. Tu, che rimani inespressivo davanti al mondo che sta crollando come un castello di carte. Tu, che non ricordi nemmeno come si sorride, come si piange, com’è essere felice e divertirsi con gli amici ma continui a camminare, per questa strada affollata, guardando le persone in faccia senza formulare un apparente pensiero, in merito a come sono fatte o vestite; le sorpassi senza una smorfia o un sorriso, non ti scomodi a fare nulla nemmeno vedendo una donna che ti passa accanto con delle scarpe rosa shocking veramente imbarazzanti e fuori luogo o un bambino fare un ruttino in braccio al padre alla fermata dell’autobus, luogo che finalmente hai raggiunto senza mostrare fatica o altro.
 

Stai fermo ad un angolo senza che nessuno ti noti, chissà se lo fai apposta oppure è diventato inutile pensare anche quello che gli altri vedono di te, apatico.
Ma io ti vedo, ti ho visto: ho visto nei tuoi occhi ciò che hai realmente celato al mondo, accantonandolo in fondo al tuo essere man mano che il tempo passava, probabilmente finendo per dimenticartene tu stesso.

 

Ho visto chi sei, cosa senti semplicemente perché tu sei come me; avrei voluto dirti che una vita da passare in questo modo è solo una perdita di tempo inutile; stavo per farlo ma purtroppo ciò che gli altri chiamano destino si è messo in mezzo e ha fatto il suo corso.
E’ stato un attimo.

 

Una banca, dei rapinatori, una pistola e infine un paio di colpi all’interno. Escono di corsa e parte un altro sparo andato a vuoto verso i poliziotti ma preciso verso il mio cuore, rivolto verso di te che hai posato lo sguardo spento verso di me o forse verso il fatto appena accaduto dietro le mie spalle.
Troppo tardi comunque per accorgerti di me, uomo, ormai sto morendo e continuo a guardarti catturando la tua apatia, che all’improvviso è stata sostituita allo stupore che si fa largo nei tuoi occhi che riprendono vita; che bei occhi marroni che hai, assomigli quasi ad un attore che una volta mi piaceva tanto.
Anche la mia apatia inizia a diradarsi ma al posto dello stupore c’è appagamento mentre però inizio a cadere per terra. Ti vedo costernato mentre una profonda ferita si sta riaprendo, forse anche tu hai perso il padre sentendoti terribilmente impotente; un’altra cosa che avrei potuto chiederti. Senti la strada accogliermi, è calda e fredda. Vedo la gente immobilizzata dalla paura mentre i ladri scappano girando l’angolo ma tu sei preso dalla mia figura a terra e accorri mosso da un sentimento già provato, già sentito che fa terribilmente male al petto; continui a ripetermi che andrà tutto bene, che un’ambulanza è in arrivo, parole che entrambi abbiamo già detto in passato ma sappiamo che sono state e sono tutt’ora parole di qualcuno che vorrebbe fermare il tempo o riavvolgerlo, parole di un impotente che fino all’ultimo vuole poter sperare in un miracolo che non accadrà. Ti sorrido come mio padre ha fatto con me, l’ho sempre maledetto per questo, non ho mai sopportato i suoi sorrisi compassionevoli. Sento le mie palpebre chiudersi e la tua voce diventare sempre più flebile.

“Guarda il lato positivo, grazie a me adesso puoi vedere il mondo a colori, fidati è molto più bello di quello che sembra”

Ecco cosa intendeva mio padre, ecco cosa avrei voluto dirti appena ti ho visto, uomo apatico.
  
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Introspettivo / Vai alla pagina dell'autore: Lupoz91