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Autore: I n o r i    23/05/2012    6 recensioni
Buonasera! :) Allora, premetto che questa fanfiction non parlerà di una coppia molto conosciuta e molto amata, anzi, tutt'altro. Ovviamente ci saranno anche accenni ad altre coppie (la Nalu, ad esempio, la ficco dappertutto). Spero che comunque ci darete un'occhiata e che, magari, mi lascerete una vostra opinione, positiva o negativa che sia.
Genere: Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Crack Pairing | Personaggi: Altri, Luxus Dreher, Mirajane
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Buonasera a tutti! :) Aaaallora, cos'è questa? Ma certo, una nuova long. Una nuova long?! * si ripara dai pomodori *

Già, proprio così. Voi vi starete chiedendo questo: non riesce a gestirne una, come farà a gestirne due? Beh, non lo so. L'unica cosa che so per certo è che scrivo in base all'ispirazione del momento e alle idee che mi affollano la mente. E oggi avevo voglia di Mira e Laxus. Come ho già detto, so che la coppia non è molto conosciuta e neanche molto amata, ma io continuerò sempre a sostenerla, sono così carini <3 (Ma se avranno parlato si e no due volte? -.- Pff, dettagli.) Cooomunque, se vi va leggete e fatemi sapere se mi devo far curare o se questo prologo non fa letteralmente schifo. Beh, spero vi piaccia :)

 

PS: Penso di essere caduta nell'OOC con Laxus...ma ormai è andata così.

 

 

 

 

 

 

 

 

Come ogni giorno Mira si svegliò molto presto, e, dopo essersi un po' stiracchiata, seduta sul proprio letto, voltò il viso per osservare una Lisanna dormiente nel letto accanto al suo.

Aveva i capelli corti un po' appiccicati alla fronte sudata. Era quasi piena estate e il caldo soffocante iniziava a farsi sentire anche di notte. Così, si alzò e la raggiunse, per poi scostarle di dosso la leggera coperta che l'avvolgeva, ma senza svegliarla.

Si limitò a sorridere e a schioccarle un bacio sulla fronte, prima di uscire dalla loro camera.

Da quando la sua sorellina era tornata riusciva a dormire più tranquilla e serena in quella stanza, che non era cambiata di una virgola durante i sette anni che aveva trascorso sull'isola Tenrou.

 

Dopo essersi infilata il suo tanto amato vestitino rosso, si avviò alla gilda. Aveva notato che Elfman non era tornato a casa quella notte, e le balenò nella mente il pensiero che potesse essere in compagnia della sua ormai ufficiale fidanzata. Ridacchiò, immaginandosi il suo fratellino alle prese con un'Evergreen nervosa e irritata per il suo russare insistente e incontrollabile. Avrebbe dovuto abituarcisi, poveretta.

Entrò nella gilda, ormai piccola e mal ridotta, trovandola quasi del tutto vuota. Macao e Wakaba erano gli unici presenti, ma non sarebbero stati poi molto di compagnia, impegnati com'erano nei loro discorsi assurdi e fine a se stessi.

Li salutò con un caloroso sorriso, che loro ricambiarono all'istante, prima di ritornare a parlare di argomenti poco dignitosi.

Arrivata dietro al bancone si armò di straccio e cominciò a pulire la superficie di legno, interrompendosi però quando vide entrare un Laxus alquanto assonnato dal portone della gilda.

I suoi capelli biondi erano leggermente scompigliati, e aveva abbandonato i suoi soliti mantelli scuri e pesanti, mostrando il suo fisico possente, coperto solo da una maglietta nera e un paio di pantaloni chiari. Il caldo pungente, evidentemente, aveva colpito anche lui.

<< Buongiorno, Laxus. >> Lo salutò sorridendo, mentre lui si sedeva difronte a lei su uno dei tanti sgabelli.

<< 'giorno. >> Sbadigliò e tornò a guardarla. << Il solito. >>

L'albina sorrise e gli diede l'abituale bicchiere di Rum che Laxus era solito bere ogni benedetta mattina, come se quella fosse la sua colazione. Le ricordava un po' Cana, in effetti.

Lui la ringraziò e sorseggiò un po' di liquore, per poi poggiare la testa sulla superficie del bancone.

 

Tutte le mattine si ripeteva la stessa storia: erano settimane, ormai, che andava avanti così.

Laxus arrivava alla gilda poco dopo di lei e si metteva a bere il suo Rum, immerso nei suoi pensieri. Quella mattina era stata un caso eccezionale, dato che normalmente si ritrovavano quasi sempre soli, ad aspettare che la gilda si popolasse di persone ingombranti e casiniste.

Restavano in silenzio anche per ore, la maggior parte delle volte. Mirajane si limitava a pulire e strofinare ogni singolo angolo della gilda, mentre Laxus riposava beato con la testa posata sul bancone. Era sicura, però, che non dormisse mai sul serio.

Ma, dopotutto, Laxus era il tipo di persona che sembrava dormire sempre con un occhio aperto, vigile e attento com'era.

Si era chiesta molte volte per quale motivo il ragazzo si recasse così presto alla gilda ogni giorno. Lei aveva i suoi buoni motivi: doveva ripulire tutto il casino che i ragazzi facevano ogni giorno, e, dato che tante volte la gilda restava occupata fino a tarda notte, le toccava ridarle un aspetto più decente la mattina presto, prima che quei dormiglioni tornassero e la storia si ripetesse.

Ma lui perché non restava a dormire a casa sua, invece di venire a sonnecchiare sul bancone della gilda?

Avrebbe voluto chiederglielo, ma, quando ci provava, veniva bloccata da un groppo che si formava all'interno della sua gola. Si sentiva...indecisa. Non voleva spezzare quel silenzio così intimo che avevano la capacità di creare.

Quello era uno dei momenti più belli della giornata.

 

 

Dopo circa due ore la gilda si era già ingombrata di gente. Mira servì a Levy e Lucy due succhi di frutta alla pesca, non abbandonando mai il suo solito sorriso.

<< Come vanno le cose, ragazze? >>

Levy sospirò e si agguantò il mento con la mano. << Ho finito di leggere il mio ennesimo libro, anche questo parecchio deprimente. >>

<< L'ennesima storia d'amore con un finale tragico? >>

Levy ridacchiò sconsolata. << Già, non tutti sono fortunati come te, Lu-chan. >>

Lucy tossì e il succo di frutta le andò di traverso. Dovette fare ricorso a tutto il suo autocontrollo per non arrossire spudoratamente, sentite le parole dell'amica.

<< In che senso? >> Chiese, non poco imbarazzata, prima che le sue spalle venissero circondate da un braccio e si ritrovasse la testa di Natsu poggiata nell'incavo del suo collo.

<< Luuucy! Partiamo per una missione! >>

La bionda sussultò e si voltò decisa verso Natsu. << Baka, mi hai fatto prendere un colpo! >> Si alzò e gli diede un debole pugnetto sulla testa. << E poi ti ho già detto che ho voglia di riposarmi un po', siamo tornati da una missione giusto tre giorni fa! >>

<< Ma io mi annoio! >> Piagnucolò, seguito da Happy.

<< Aye! Lucy, io voglio andare in un posto dove vendono tanti pesci! >> Il piccolo gatto le volò intorno e la ragazza sbuffò, scoraggiata.

<< E va bene, andiamo a vedere sulla bacheca degli incarichi, però scelgo io quale prendere. >> Così li superò e sorrise intenerita. Alla fine avevano sempre la meglio, quei due.

<< Aye! >> Esclamarono entrambi i maschietti, seguendo la bionda.

 

E così Levy si ritrovò con la sola compagnia del suo succo di frutta.

<< In questo senso. >> Bisbigliò, rispondendo alla domanda che le aveva posto Lucy prima di abbandonarla per seguire Natsu ed Happy.

<< Su, Levy-chan, non abbatterti così. Io sono sicura che Gajeel si è già reso conto dei tuoi sentimenti. >>

La piccola maga guardò Mira basita e con il viso paonazzo: quale malefica magia utilizzava quella donna per scoprire ogni singolo segreto più nascosto di chi aveva difronte?

<< M-ma non stavo parlando di lui! >> Tentò sfacciatamente di nascondere tutto, ma la sua faccia la tradì, inconsapevolmente.

<< Io sono convinta che anche lui provi qualcosa per te...solo che è troppo orgoglioso per ammetterlo. >> Affermò l'albina, prima di buttare la scatoletta del succo di frutta di Levy ormai vuota.

La ragazzina annuì. << Anche Lu-chan la pensa così, ma per adesso non ho nessuna prova di questo. >>

Mira le poggiò una mano sulla testa e le scompigliò i capelli. Un gesto affettuoso e completamente da lei. << Vedrai che, col tempo, le cose cambieranno. >> Sorrise e Levy si sentì come una bambina che si faceva coccolare dalla propria madre.

Mirajane, dopotutto, esprimeva quel senso di protezione che solo una mamma era in grado di dare. Forse era abituata a sentirsi raccontare di problemi sentimentali e faccende amorose, ma questo non le dava fastidio ed anzi, dispensava consigli come se sapesse sempre qual'era la cosa giusta da fare.

Levy sorrise.

<< Sei circondata da un sacco di gente innamorata, Mira. E tu il ragazzo quando te lo trovi? >> Makarov si unì al discorso e si sedette sul bancone, proprio accanto all'albina, che lo guardò ridendo.

<< Non ho fretta, Master. >>

Il vecchietto sorrise beffardo, quasi avesse la capacità di prevedere il futuro.

<< Intanto potresti andare a fare la spesa? Sono finiti gli alcolici e Cana sta dando di matto. >>

Mira guardò la ragazza in questione cominciare a pestare il povero Gray, che aveva avuto la sfortuna di passare davanti a lei proprio quando si era accorta di aver finito l'ultimo boccale di birra.

<< Va bene, non ci metterò molto. >> L'albina prese i soldi della gilda e si avviò verso l'uscita, scavalcando qualche corpo a terra privo di sensi, dopo l'ennesimo combattimento quotidiano.

<< Aspetta! >> Il master, cercando di fermarla, le prese la gonna e la tirò su, forse anche un po' volutamente, e la conseguenza di tale gesto fu il bernoccolo fumante che si ritrovò sulla testa dopo poco.

<< Laxus ti accompagnerà. >> Disse, sorridendo sornione.

Il ragazzo, che ancora sonnecchiava sul bancone, alzò di poco la testa e aprì un occhio.

<< Io cosa? >> La sua voce era impastata dal sonno e si poteva percepire molto bene la voglia del tutto inesistente che aveva d'alzarsi da quello sgabello.

<< Accompagna Mira a fare la spesa, le servirà aiuto. >> Ribadì Makarov, guardandolo malamente.

Laxus ridacchiò. << Sta zitto, vecchiaccio. >>

<< Alza il culo da quello sgabello, delinquente! >> Urlò il vecchietto, spazientito, prima di colpire la testa del nipote con il suo bastone di legno, facendovi spuntare un bernoccolo simile a quello che l'albina aveva procurato a lui.

<< E va bene, va bene! >> Laxus si alzò velocemente e raggiunse Mira, che stava a pochi passi da lui, sorpresa.

Non pensava che avrebbe finito per accompagnarla veramente.

<< Andiamo. >> Sussurrò passandole accanto e dirigendosi verso l'uscita della gilda.

Lei sussultò, sentendo la sua voce bassa e rauca, e, dopo pochi attimi di stupore lo seguì, sotto gli sguardi sorpresi di tutti i presenti.

 

 

 

Il mercato di Magnolia era così affollato che Mira non riusciva a vedere ad un palmo dal proprio naso.

Laxus, invece, vista la sua altezza, sembrava non aver nessun tipo di problema, e Mira lo seguiva silenziosamente.

<< Che dobbiamo comprare? >> Chiese infine, spezzando il silenzio che si era creato.

Perché si creavano continuamente silenzi fra di loro? Forse non avevano bisogno di parole. O forse Laxus non la trovava una tipa interessante con cui parlare.

Mira si scrollò dalla testa quel pensiero e ripensò alla spesa.

<< Beh, il master mi ha chiesto solo gli alcolici, ma io avevo intenzione di comprare una torta per il compleanno di Lisanna, che è domani. >> Spiegò velocemente la ragazza, non sapendo neanche se Laxus l'aveva sentita, con tutto il chiasso che li circondava.

Lui all'improvviso si fermò e si voltò, facendola andare a sbattere contro al suo petto duro e possente.

Mira alzò lo sguardo, non capendo il perché di quel gesto.

<< E quanti anni compie? >> Chiese, improvvisamente. L'albina continuava a non capire dove volesse andare a parare con quel discorso, ma lo assecondò senza fare storie.

<< Uhm...se consideriamo che siamo rimasti bloccati per ben sette anni sull'isola Tenrou, lei dovrebbe averne già 24, anche se ha ancora l'aspetto di una diciassettenne. >>

Tirò su lo sguardo e si mise a fissare il suo viso stralunato. Aveva detto qualcosa di strano?

Le poggiò le mani sulle spalle e lei sussultò. Quel giorno Laxus Dreher la stava mandando letteralmente in tilt.

<< Perciò noi siamo dei vecchi, Mira! >> Tralasciando l'affermazione stupida e poco sensata che era appena uscita dalla sua bocca...aveva pronunciato il suo nome. E il modo in cui l'aveva fatto le aveva mozzato il fiato. Che diavolo stava succedendo?

Si accorse dopo poco che Laxus era visibilmente convinto di ciò che aveva appena affermato, così sospirò, scuotendo la testa.

Nonostante tutto ciò che aveva fatto in passato, si vedeva proprio che era un membro di Fairy Tail, anche solo dalle sciocchezze che diceva.

<< Forza, andiamo in pasticceria. >> Così lo prese per un braccio senza troppi giri di parole e lo trascinò dietro di lei, cercando di farsi largo fra la folla.

 

 

 

Laxus vide molto bene gli sguardi maliziosi e malevoli che il commesso lanciava a Mira di tanto in tanto, mentre la ragazza era occupata ad osservare le torte alla frutta sui vari ripiani accanto alla vetrina. L'albina era estasiata, ce n'erano di ogni tipo e avevano tutte un aspetto molto invitante.

Alla fine optò però per una semplice torta al pan di spagna e crema, cioè quella meno costosa, dato che il denaro della gilda non era molto e andava speso per cose molto più importanti, tipo i debiti che si erano accumulati in quei sette anni e che dovevano ancora saldare.

Si avvicinò alla cassa per pagare e il commesso, che le era stato appiccicato per tutto il tempo, le strusciò un braccio e la sua mano finì inevitabilmente per toccare il suo sedere. Prima che Mira, presa dalla rabbia, potesse spiaccicargli quella torta sulla faccia, Laxus prese di forza il braccio dell'uomo e glielo attorcigliò dietro la schiena senza il minimo sforzo.

<< Tieni a posto le mani. >> Affermò con un tono basso e serio che avrebbe fatto paura a chiunque. Il suo sguardo non ammetteva repliche.

L'uomo, un po' grassottello e con pochi capelli, urlò di dolore e il biondo lo mollò, ma senza continuare a fissarlo.

Così il commesso prese velocemente i soldi che l'albina aveva poggiato sul bancone e le mise la torta in una confezione per non farla rovinare. Mira prese la torta, sorrise, e uscì sotto lo sguardo indignato di Laxus.

<< Non hai detto una parola, gli hai pure sorriso! >> Affermò disgustato lui, dopo averla seguita fuori dal negozio.

<< Ci sono abituata, Laxus. Tutto il regno di Fiore ha visto le mie foto in costume su Sorcerer, non mi sorprendo se qualcuno mi rivolge attenzioni di quel tipo. >> Rispose decisa Mira, rimembrando l'uomo di poco prima.

<< E poi mi so difendere da sola. >> Il fatto che adesso, al contrario di qualche anno prima, Mira avesse cambiato del tutto atteggiamento, diventando una ragazza dolce e gentile, con il sorriso sempre stampato in faccia, non significava che non era più in grado di proteggersi da sola.

Laxus si zittì, guardandola in malo modo. Lui aveva cercato solo di togliere quelle mani schifose dal suo corpo e lei non aveva neanche apprezzato il gesto.

<< Comunque, ti ringrazio ugualmente. Sei stato carino. >> E, detto questo, voltò lo sguardo verso di lui e gli sorrise, un sorriso dolce e rassicurante.

Laxus ridacchiò. << Tsk! >>

 

  
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