Libri > Harry Potter
Segui la storia  |      
Autore: HP4ever    24/05/2012    1 recensioni
Questa è la mia prima FF su Harry Potter... Parla della storia d'amore tra due personaggi della nuova generazione, Teddy Lupin e Rose Weasley ^_^ spero vi piaccia
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Teddy Lupin
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
AMORE SOTTO CHIAVE Era il periodo natalizio. La neve cadeva lentamente sul vecchio prato della Tana, tanto che ormai non la si poteva più attraversare. Il cielo era bianco, le nuvole erano compatte e non davano segno di voler cedere. Tutta l’atmosfera, lì, portava una grande malinconia a Teddy. Gli piaceva stare seduto sui gradini dell’entrata posteriore, lì poteva osservare tutto ciò che gli stava intorno, tutto quello che a lui piaceva tanto, anche se stava congelando dal freddo. Il vento lo colpiva in piena faccia, scompigliava i suoi capelli blu, ma lui voleva questo, voleva che il vento lo colpisse per disperdere la sua malinconia. Purtroppo quest’ultima non diminuiva, ma sembrava aumentare. Teddy non sapeva più cosa fare, stava diventando pazzo per quella faccenda di Rose. Decise di andarsene in camera sua, e mettersi a riflettere come faceva da ormai un mesetto. Aprì la porta della cucina e tutti interruppero quello che stavano facendo. “Teddy!! Credevo fossi in camera tua! Vieni qui, sei congelato!” disse la signora Weasley, sempre premurosa e affettuosa, ma ormai un po’ vecchiotta per prendersi cura di quella grande famiglia. “Grazie, sto bene così. Ehm, vado in camera mia, torno tra 10 minuti per la cena” rispose Teddy, abbassando la testa e sorpassando il tavolo, salendo fino al primo piano dentro camera sua. Ormai ogni Natale veniva invitato alla Tana, e lui accettava volentieri, ma non perchè non voleva stare con i nonni, ma perchè voleva un po’ cambiare aria. Quell’anno però non ci voleva andare, e lui conosceva bene la ragione. Non riusciva più a togliersi Rose dalla testa, quei bellissimi e fluenti capelli rossi, i suoi occhi blu penetranti, e quella sua innata intelligenza. Credeva che non vedendola se la sarebbe tolta dalla testa, ma purtroppo Rose sarebbe arrivata quella sera. Aprì la porta di camera sua e la chiuse con un tonfo. Gettò sciarpa e cappello sulla sedia e si buttò sul letto, osservando la neve scendere dal bianco cielo. Qualcuno bussò alla sua porta. “Chi è?” chiese Teddy, e si sedette cercando di assumere un atteggiamento normale. “Sono io, Albus Severus Potter, tuo amico” rispose una voce dietro la porta. “Entra, entra Albus” disse Teddy. Albus aprì la porta e lo salutò. Si sedette sul letto accanto a lui e rimase per un po’ in silenzio. Albus era molto comprensivo nei suoi confronti, ed era anche una persona fuori dal normale, visto che riusciva a colpo d’occhio a indovinare lo stato di una persona. “Sei molto malinconico in questi ultimi giorni, Ted” iniziò a dire Albus dopo qualche minuto di silenzio. “Non ho niente, tranquillo. Sto bene” rispose Teddy con un’aria più naturale possibile, visto che Albus sembrava già aver capito cosa avesse. “Non sei innamorato vero?” disse senza preavviso Albus, con l’aspetto di uno che ha appena scoperto il segreto di un altro. E in effetti, il segreto l’aveva scoperto. “Sto impazzendo Albus, lo capisci?? Non riesco più a non pensare a Rose, ma so che lei non contraccambierà mai, perchè sono troppo strano, troppo anormale. “ disse Teddy alzandosi con uno scatto e guardando dritto negli occhi il ragazzo di fronte a lui. “Non sei pazzo, nè strano, nè anormale Ted!! E’ una cosa normale avere una cotta per qualcuno, ogni essere umano passa questo stato! L’importante è che alla fine tu non le dia un Filtro d’Amore!” disse Albus, con un tono d’ironia nel dire l’ultima frase. Scoppiarono entrambi a ridere, e così un po’della tristezza di Teddy scomparve. Come aveva potuto pensare che il mondo l’avesse abbandonato, che non avesse più nessun’amico che lo confortasse? Passò tutta la cena in allegria, mangiando e facendo il bis di tutti i meravigliosi piatti della signora Weasley. Poco prima del dolce, qualcuno bussò alla porta. Il signor Weasley chiese con tono un po’ spaventato:” Chi è?” “Siamo noi papà! Ron, Hermione, Rose e Hugo!!” rispose una voce familiare dall’esterno. “Oh, per la barba di Merlino, Ronald!!” disse la signora Weasley aprendo la porta e accogliendo tutti con un abbraccio. “Ci hai fatto prendere un bello spavento figliolo” disse di nuovo la signora Weasley. Quegli istanti furono fatti solo di abbracci e saluti, e alla vista di Rose Teddy ebbe un tuffo al cuore. Si abbracciarono calorosamente, ma Teddy non voleva più staccarsi da lei, aveva un odore così dolce e allettante. Passarono il resto della serata cantando e ballando, tutti insieme in allegria, e mangiando dolci a volontà. Alla fine della cena tutti iniziarono a distendersi sulle poltrone, pieni zeppi della cucina della signora Weasley, e Teddy pensò bene di andarsene a letto. Il tempo di alzarsi dalla sedia e qualcuno lo afferrò per la mano. Teddy si girò di scatto e vide la dolce Rose che gli sorrideva,e lui fece altrettanto. “Vieni fuori con me un minuto, Ted” disse con un filo di voce Rose, così da non farsi sentire dagli altri. Teddy la prese per la mano e insieme uscirono di soppiatto dalla porta sul retro. La neve continuava a scendere imperterrita, e ormai aveva raggiunto il metro e mezzo di altezza. “Dove mi stai portando Rose?” chiese Teddy con un tono curioso. “Ti devo parlare” rispose Rose dolcemente. Arrivarono sotto un pezzo di giardino non coperto dalla neve, visto che sopra di esso c’era una sporgenza che lo proteggeva da quella strana magia. Non faceva più così freddo, l’aria si era riscaldata, o forse era Teddy che stava arrossendo guardando Rose. “Ted. Devi dirmi qualcosa, vero??” chiese per prima Rose, con un sorrisetto in faccia. Teddy non riuscì a cavarsi le parole di bocca, la gola era diventata secca, e non riusciva a distogliere lo sguardo dal meraviglioso viso della ragazza. “Come? Ehm, cioè, io... io cosa?” disse Teddy balbettando come un ebete. “Non devi dirmi qualcosa, Ted?” ripetè Rose, con un tono stranamente troppo dolce. “Io... beh... io devo.... sì, devo dirti qualcosa. Ma non so come dirtela...” ribattè Teddy, ancora con un tono balbettante. Era la mente di Teddy o Rose si stava avvicinando sempre di più a lui? Riusciva a vedere il blu splendido dei suoi occhi, anche col buio. “Io... devo... dirti” riprese Teddy con una voce emozionata. Stavolta fu Rose a interromperlo. Le sue mani morbide presero quelle di Teddy, riscaldandole. Senza preavviso Rose buttò le labbra addosso quelle di Teddy. Erano morbidissime, il freddo non le aveva scolpite facendole diventare rugose. Ted contraccambiò il bacio, e rimasero lì per qualche minuto. Era la cosa più bella del mondo, la cosa che Teddy sognava ogni notte, la cosa che più desiderava. Le labbra di Rose all’improvviso si staccarono da quelle di Teddy, ma lui non voleva questo, voleva che continuasse per tutta la notte. Rose sorrise e si abbassò. Prese un pugno di neve e lo scagliò verso Teddy. Lo colpì in piena faccia, ma non gli provocò dolore, non poteva fargli dolore il gesto di quella ragazza. Si scrollò la neve dalla faccia e si abbassò anche lui. “Questa me la paghi, rossa!!” disse sempre sorridendo Ted. “Sempre se riesci a prendermi, signor capelli blu!” rispose Rose, cominciando a correre nella neve alta. A Teddy piaceva vederla correre, era così leggiadra che sembrava una farfalla. Cominciò a rincorrerla anche lui e così la neve smise di scendere. Era una cosa spettacolare, sembrava che la neve volesse concedere a quei due innamorati qualche minuto di tregua, così da goderseli veramente bene. Per Ted quella era stata la giornata più bella della sua vita, e lo stesso fu per Rose. Dopo essersi inzuppati i vestiti di neve, entrarono in casa e salirono subito nelle loro stanze per mettere il pigiama e andare a dormire. “Buonanotte” disse Rose al primo piano dando un bacetto sulla guancia di Teddy, e così iniziò a salire verso il secondo piano, dove si trovava camera sua. Teddy non riuscì a rispondere in tempo e così entrò in camera sua gettandosi sul letto senza degnarsi di cambiarsi. Solo in quel momento si rese conto di quanto era stanco, così chiuse gli occhi e si lasciò dietro quella meravigliosa giornata, sperando di trovarne altre come questa.
  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: HP4ever