In quella notte di sonno tormentato,
Severus Piton aveva sognato che lei gli sorridesse. Poteva dire di
conoscere a memoria le sue labbra semplici, rosee, quasi banali, che
tante volte si erano schiuse per parlargli: nelle loro conversazioni,
aveva sempre cercato di evitare che Lily si accorgesse dello sguardo
desideroso e incantato che rivolgeva a quelle labbra.
Non era così. Adesso, ogni volta che
la incontrava per i corridoi, i sorrisi raggianti di Lily erano tutti
per quel pallone gonfiato di Potter. Lui era sempre lì, a
camminarle
accanto con la tipica aria trionfa e i capelli scompigliati; dalla
sua espressione, poteva notarsi quanto il sorriso e le parole della
ragazza al suo fianco lo inebriassero.
Aveva sognato di
passare la mano in quella lunga chioma, di lasciar scorrere
liberamente le dita nelle morbide ciocche rosso scuro e avvertirne il
profumo. Nella realtà, quei capelli erano un lampo fulgido
che
svaniva quando Lily si allontanava, lasciandolo immobile e con
l'amaro nel cuore.
Aveva sognato che
lei gli stringesse la mano e gli parlasse. Erano parole sfuggenti e
incompresibili, ma gli bastava che fossero rivolte a lui. Aveva
sognato che lei, nell'incontrarlo, non lo evitasse e non tirasse
avanti fingendo di non averlo notato.
Aveva sognato
quegli occhi ridenti che lo fissavano senza ombra di odio, di rancore
o tristezza. Che neanche una lacrima si affacciasse in quel mare
verde chiaro. Nei suoi sogni, Lily non era mai triste: era la ragazza
allegra e vitale di sempre, quella pronta a ridere, a parlare con lui
ed ascoltarlo con la dolcezza impressa sul volto.
La realtà gli
rifletteva gli occhi di Lily mesti e malinconici, quando i loro
sguardi si incrociavano: a volte gli sembrava di scorgervi
addirittura scintille di rabbia. Ma poi arrivava Potter, Lily si
voltava verso di lui e il suo verde tornava a splendere.
Aveva sognato
d'udire nuovamente la sua voce gentile e rassicurante, disinvolta e
tranquilla, o decisa e un po' piccata. Quella voce capace di
riscaldarlo e di fargli pensare: Va tutto bene.
Ma, ogni volta che
si incontravano, Severus s'irrigidiva. Le lanciava uno sguardo veloce
mentre Lily gli passava accanto senza vederlo, o forse fingendo di
non averlo visto. E il suo cuore, che aveva creduto rivestito di una
cortina di ghiaccio e indifferenza, tornava a bruciare.
Parla con me.
I suoi occhi accesi
di ironia e intelligenza, fissi nei suoi. Le parole di Lily rivolte a
lui. I loro sguardi finalmente incatenati.
Era ciò che aveva
più volte sognato: la sua mente era diventata come un
diario, ogni
pagina fitta di appunti su Lily, sulla sua voce, su ciò che
lui
avrebbe voluto rivivere insieme a lei. E quel diario era il centro
della sua vita.
La notte accoglieva
le sue fantasie e le tramutava in scenari onirici. Ma, una volta
aperti gli occhi e tornato alla coscienza del risveglio, Severus si
rendeva conto che erano solo sogni.
E non vi sarebbe
stata alcuna occasione di realizzarli. Aveva sbagliato. Aveva esitato
troppo, forse non aveva avuto il coraggio di fare la scelta giusta.
Ogni mattina si
trascinava in Sala Grande e lasciava vagare lo sguardo sul tavolo dei
Grifondoro, alla ricerca di una chioma rossa. Quando la vedeva, il
suo cuore aveva una capriola. Lui desiderava vedere Lily, ma quando
se la trovava davanti il dolore esplodeva in lui. Si intensificava
ogni volta che, dopo una giornata passata ad immaginarla, la ragazza
gli era davanti in carne e ossa. Così splendida,
così reale, così
vicina e irraggiungibile.
La consapevolezza
di non poter più fare niente gravava su di lui.
Guardami.
Lily chiacchierava
divertita insieme alle sue amiche, ignara delle sue occhiate bramose.
Occasionalmente, i loro occhi si incrociavano, e allora Severus
faceva scattare la testa altrove. Non riusciva più a
sostenere i
suoi sguardi senza sentirsi morire dentro.
Considerami.
No, lei camminava
tranquilla accanto al tavolo dei Serpeverde e sembrava non essersi
accorta di lui.
Parlami.
Quando era troppo
vicina, Severus avvertiva i brividi sulla pelle. Tratteneva il
respiro. Gli sembrava sempre che Lily fosse sul punto di bloccarsi,
voltarsi verso di lui e dire qualcosa... no. Passava ogni volta
avanti, impegnata nelle sue conversazioni e nei suoi pensieri.
Severus non poteva
fare altro che guardarla allontanarsi, e ogni giorno la stretta
velenosa alla gola si faceva più serrata, più
acida: lui la sognava
e la desiderava in tutti i modi possibili. Era un desiderio che
avvertiva ardere in ogni fibra del suo essere.
Ma quelli che
bramava troppo sarebbero sempre rimasti sogni bui e senza via
d'uscita. Sogni destinati a stimolare le lacrime invisibili del suo
cuore, mentre i suoi occhi sarebbero apparsi come specchi freddi che
avrebbero celato l'incendio dentro di lui.
Note.
Non ci credo. Non ci credo.
Ho pubblicato una cosa su Efp, finalmente. Dopo tutto questo tempo.*-* (Sempre!)
Ok, allora. In questo periodo con la scrittura sto messa un mezzo schifo: da una parte va tutto bene, perché sforno pensieri e introspezioni originali a non finire. Dall'altra male, perché con le fanfiction sto proprio in blocco.
Però. Mi sto sbloccando, lo sento. Ce la posso fare.u-u
Inizio a sbloccarmi postando questa cosa, che spero vi piaccia. Ho già pubblicato una Lily/Severus qualche tempo fa, e ne ho già pronta un'altra che posterò tra un po' di tempo... sembra che io sia in fissa con il pairing.
Beh, spero che la fanfiction vi sia piaciuta. Per me pubblicarla è significativo. Saluti.<3
Note.
Non ci credo. Non ci credo.
Ho pubblicato una cosa su Efp, finalmente. Dopo tutto questo tempo.*-* (Sempre!)
Ok, allora. In questo periodo con la scrittura sto messa un mezzo schifo: da una parte va tutto bene, perché sforno pensieri e introspezioni originali a non finire. Dall'altra male, perché con le fanfiction sto proprio in blocco.
Però. Mi sto sbloccando, lo sento. Ce la posso fare.u-u
Inizio a sbloccarmi postando questa cosa, che spero vi piaccia. Ho già pubblicato una Lily/Severus qualche tempo fa, e ne ho già pronta un'altra che posterò tra un po' di tempo... sembra che io sia in fissa con il pairing.
Beh, spero che la fanfiction vi sia piaciuta. Per me pubblicarla è significativo. Saluti.<3