Passata in finale!Vincitrice del Premio Emozione.Storia successiva (ed ultima):La città della morte
Dello stesso segno
– Davvero non è
sbagliato? – parole dette piano, con timore.
L’altro non risponde, ma gli occhi parlano al suo posto.
In un attimo è sopra, gli prende il viso fra le mani ed
è
stupore e labbra che si aprono in qualche roca sillaba
tremante…
Ma lui lo zittisce con la bocca e con le mani, gli insegna,
lo rende muto e sorpreso dalla bellezza di loro senza limiti.
– Siamo dello stesso segno, tu ed io. Non vergognartene mai
–
Lui annuisce a suo modo, in un gemito.
Nel momento in cui si abbandona non c’è
più mondo né Dio, né
giusto o sbagliato.
Non c’è più nulla da capire.