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Autore: Breathless92    26/05/2012    4 recensioni
Loki –lo sai- sei sempre stato un grande bugiardo, così esperto da mentire pure a te stesso. Lo avevi mai odiato realmente? Avresti sopportato l’idea di vederlo morire, miserabile quell’era, annegando nel suo stesso sangue? Ed una volta esanime saresti riuscito a guardare vittorioso il suo corpo gicente? Ti eri ingannato per così tanto tempo, si, ci eri riuscito bene. Ma ora nella tua mente il vuoto si fa spazio, ogni pensiero scema lentamente, mentre ancora ti chiedi se davvero ne è valsa la pena...
Genere: Drammatico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Loki, Thor
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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. . .



Steso a terra il tuo respiro era affannato. Il suolo era così freddo, e ti sembrava impossibile che penetrasse così in profondità dentro di te. Forse quel freddo proveniva da un’altra parte, chissà, forse il tuo cuore si era congelato già da tempo. Dimmi, per cosa combattesti?
Ora le tue membra sono stanche e persino respirare ti sembra difficile. Non c’è pietà per chi non ha mai fatto null’altro che ingannare gli altri. Nella tua mente i pensieri sbiadiscono e cerchi risposte, risposte che sai di non poter trovare dentro di te. Rantoli in una fitta ragnatela di stolti ideali e sogni che mai si realizzarono davvero. Trovasti infine la risposta che tanto cercasti? Non lo sai, e ti tormenti, già, forse lui non ti avrebbe mai capito fino in fondo.
Vorresti piangere, urlare con tutte le tue forze e chiedere perdono, ma il tuo orgoglio è troppo forte, Loki –lo sai- sei sempre stato un grande bugiardo, così esperto da mentire pure a te stesso. Lo avevi mai odiato realmente? Avresti sopportato l’idea di vederlo morire, miserabile quell’era, annegando nel suo stesso sangue? Ed una volta esanime saresti riuscito a guardare vittorioso il suo corpo gicente? Ti eri ingannato per così tanto tempo, si, ci eri riuscito bene. Ma ora nella tua mente il vuoto si fa spazio, ogni pensiero scema lentamente, mentre ancora ti chiedi se davvero ne è valsa la pena...
Lui ti ha colpito, ripetutamente, e tu, forse eri già troppo stanco, perchè non reagisti, lasciasti che il suo martello colpisse più forte, sempre più forte. Era il vostro ultimo scontro. L’ultima battaglia, ma avevi già scelto di perdere sin dal principio.
Scaraventato distante volasti come una stella cadente, ma si sa; ogni stella è destinata a spegnersi alla fine del suo lungo viaggio nell’universo. Anche tu splendesti nel firmamento Loki? No, ti sentivi più rassomigliante all’ombra proiettata da una luce molto più grande di te...
Ridi? Perchè? Era dunque questa la tua ultima grande burla? Morire per mano del tuo più grande nemico, dell’unica persona che ti abbia mai davvero amato?
Dentro di te avresti voluto consumarti nel suo amore, ma era impossibile. Tu eri il Dio degli inganni, e nessuno ti ama quando sei cattivo. Avresti solo voluto essere considerato alla sua pari, avresti voluto proteggere il regno di Asgard, ma tu menti, e solo questo sei; un bugiardo. Non che tu lo desiderassi profondamente, ma cos’altro avresti potuto fare?
Prima che il buio prenda possesso delle tue memorie torni indietro negli anni. Non sai perchè rammenti proprio quel momento fra tutti, ma la nostalgia ora è la tua più dolce compagna.
 
Un ragazzo, poco più grande di un bambino, piange nel buio della sua camera. Piange perchè sa di avere sbagliato, la sua ultima burla ha avuto pessimi riscontri ed ora quelli che chiamava amici lo detestano. Non che prima lo adoressero, è vero, ma quanto meno accettavano la sua presenza.
Lo avevano offeso, lo avevano accusato, e da quel giorno lui non fu altro che il capo espiatorio di ogni male. E di volta in volta le loro accuse aumentavano e i loro insulti erano sempre pù feroci. Piangeva quel ragazzo, il piccolo Loki, perchè si sentiva così solo; così diverso... Lui voleva solo giocare, ma lui non aveva mai avuto dei compagni di fantastiche avventure con cui crescere.
Poi dei forti colpi ruppero il silenzio. Il rumore di pugni che battevano fortemente sulla porta chiusa. Loki si spaventò, ed il silenzio si tramutò in un asordante rumore che lo colpiva molto più in profondità. Il cuore gli martellava nel petto, dovevano essere loro!
“Loki!”
La voce di suo fratello.
“Non ascoltarli...”
Una voce quasi implorante, straziata. Sembra piangere...
“Non ascoltarli... ti prego!”
I colpi si attutiscono. La sua voce si fa debole...
“Non ascoltarli più...”
Quelle mani paiono scivolare sulla liscia porta. Poi fu di nuovo silenzio.
Il piccolo ragazzino spaventato si avvicina alla porta, dentro di se la paura ha iniziato a sbiadiadire. Thor non era entrato, non lo aveva stretto a se, ma dentro di sè, Loki, percepiva un grande calore. Si avvicinò alla porta e pose una mano sul legno. Sorrise.
 
E anche ora sorridi. Eccolo, finalmente è arrivato dinanzi a te. Lui, il glorioso Dio del Tuono, Thor figlio di Odino. Non riesci ad osservarlo bene; i tuoi occhi sono stanchi di vedere, eppure percepisci che tuo fratello sta piangendo. Lui non ha vergogne. Nei suoi occhi non c’è odio, non c’è rancore, solo tanto dolore. Te ne chiedi il motivo.
“Loki... Perchè?”
Nessuna risposta, la tua voce è flebile, impercettibile, pare morire sulle tue labbra. E la tua gola brucia come in preda alle fiamme, ogni sillaba pare poterti ferire più di qualunque spada.
“Perchè hai fatto si che io ti ferissi? Proprio te; l’unico che volevo proteggere sopra ogni altra cosa...”
Avresti voluto rispondere, con una delle tue solite battute ironiche, colme di disprezzo ed orgoglio, ma prima che riuscisti a parlare sentisti uno strano calore cingere il tuo –così freddo- corpo. Il mondo sfumata attorno a te, e persino la tua mente ora si affievoliva sotto un velo di dolore, ma lo capisti: era Thor quel calore. In modo diverso di allora, ma era la stessa meravigliosa sensazione di calore che provasti quella volta. Ti stringeva a se, e piangeva tutte le lacrime che tu non avresti mai versato. Forse era giusto così: era così dolce il pensiero di morire tra le sue braccia.
Lottasti contro il dolore, contro la morte, per trovare le ultime forze per avvicinare il tuo viso a quello di Thor. I suoi occhi azzurri erano più intensi del cielo, e dentro potevi vederci la tua martoriata figura; in quegli occhi il colore del tuo sangue era proprio disgustoso. Sembrava soffocare la lucentezza meravigliosa di quell’azzurro nel quale saresti potuto affogare.
Lo baciasti senza pretendere che lui ricambiasse quel gesto, eppure lo fece, stringendoti più forte a sè, poi scostasti il viso respirando con affano. Una piccola lacrima scese dai tuoi occhi e rigò il tuo viso, il sangue si mescolò alla tua ultima dimostrazione di umanità. In tutto cio’ che facevi c’era sempre una traccia di quello che eri; Loki il Dio degli Inganni... Non avresti potuto cancellare te stesso. Mai.
“Mi dispiace fratello...”
La tua voce era straziata, e silenziosamente raggiunse Thor che ti sorrise come per dirti che lui ti aveva perdonato sin da principio. Chiudesti gli occhi. C’era un solco lungo il tuo viso, come la traccia di un sorriso. Poi il buio prese possesso di te. Eppure ora sei in pace.
E fu silenzio...









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Questa è la mia prima ff su questi due personaggi, spero vi sia piaciuta,
accetterò qualunque critica che non potranno che aiutarmi a migliorare e diventare più brava nella scrittura ^^
Perdonate il tema tristissimo, eppure mi pareva appropriato per questi due personaggi.
Grazie mille per aver letto! ^w^  
   
 
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