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Autore: Lully Cullen    26/05/2012    6 recensioni
“ Ti piacciono le cose dolci? “
“ Sì “ esclamò la bambina dai capelli boccolosi color mogano mentre attendeva con ansia la sua cioccolata calda.
“ Sai che non dovresti andare in giro da sola, e con gli sconosciuti? Ci sono i cattivi lì fuori “ disse il ragazzo mentre sorrideva a quella bambina di circa cinque anni.
“ Tu non sei cattivo. “ affermò la bambina convinta delle sue parole.
“ Ah,no? Cosa te lo fa credere? “ rispose lui con un cipiglio curioso in volto. Lei si limitò a scrollare le spalle e a sorridere.
“ Tu sei buono, come la cioccolata con i marshmallow”.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Bella/Edward
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film
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Buonasera ragazze!

Come state?

*_* io sono in vena di romanticismo dopo ieri, avete visto che belli Berto e Kris? Dolcioni dolci!

Quindi sentendo Turning Page mi è venuta voglia di scrivere, ed ecco qui.

Spero che la OS vi piaccia.

La dedico in qualche modo a Cassie Aardbei, che ultimamente mi sta facendo dare di matto.

Buona lettura!

 

 

 

¢σмє ℓα ¢ισ¢¢σℓαтα ¢σи ι мαяѕнмαℓℓσω.


 

Forks.

 

Un paesino con circa tremila abitanti coperto costantemente da una coltre di nubi, dove il sole è il sogno proibito di ogni abitante.

 

Isabella non seppe dire se il caldo di Phoenix le avesse dato alla testa quando aveva chiesto alla madre di trascorrere le vacanze estive da Charlie, ma ormai il danno era fatto. La cosa che non le piaceva di quel paesino? Le chiacchiere. Di cosa parlavano gli abitanti di Forks tutto il giorno?

 

Ah sì, lo so. Di me. Pensò Isabella mentre si lasciava alle spalle il cartello di benvenuto.

 

Isabella Swan, dopo anni torna dal padre. Scandalo!

 

Charlie era ormai abituato a sentire pettegolezzi da ogni parte, quindi non ci faceva più caso, ma Isabella era del tutto impreparata a una cosa del genere. Si sentiva osservata anche quando mangiava, era possibile?

 

La ragazza sospirò e ingranò la quarta.

 

Si stava dirigendo verso la radura vicino La Push, di cui le aveva parlato il suo amico Jacob, abitante della riserva. Voleva un po’ estraniarsi dal mondo, e quale posto era meglio di una radura abbandonata? Inoltre quei tiepidi raggi di sole che avevano fatto visita agli abitanti di Forks, facevano sentire Isabella a casa.

 

Arrivata vicino al sentiero parcheggiò e scese, si mise sulle spalle il suo zainetto dell’east-pack arancione e iniziò ad avventurarsi per il bosco. Più volte la ragazza si era trovata con il sedere a terra, e varie imprecazioni ogni volta lasciavano le sue candide labbra.

 

La cosa che la stava snervando di più, era che il suo precario equilibrio questa volta non c’entrasse affatto, se guardava in basso per scansare i rami, si trovava qualche ramo in fronte, se invece guardava in alto per scansare i rami, si trovava comodamente seduta sul terreno.

 

Un sospirò sfuggì dalle sue labbra quando giunse a destinazione: la radura era piena di margherite di tutti i colori, l’azzurro e il viola prevalevano sugli altri. Era un vero e proprio paradiso.

 

Un sorriso estasiato le dipinse il volto e si sedette vicino alla sponda di un fiumiciattolo. Estrasse dal suo zainetto uno dei suoi libri preferiti: orgoglio e pregiudizio, e iniziò a leggere.

 

Si struggeva dal desiderio di sapere cosa si agitasse in quel momento nell'animo di lui, in che modo egli pensasse a lei e se, ad onta di tutto, gli fosse ancora cara. Forse era stato gentile perché si sentiva a suo agio, eppure c'era stato quel non so che nella sua voce che non somigliava a un senso di agio. Non avrebbe saputo dire se, vedendola, egli avesse provato più gioia o più dolore, ma quel ch'era certo era che non l'aveva veduta con animo indifferente.

( tratto da Orgoglio e Pregiudizio)

 

Ad un tratto come un flash-back due occhi dorati si insinuarono nella mente di Isabella. Più cercava di scacciarli, più tornavano prepotenti. Dove aveva visto quegli occhi dorati?

 

“ Ti piacciono le cose dolci? “

 

“ Sì “ esclamò la bambina dai capelli boccolosi color mogano mentre attendeva con ansia la sua cioccolata calda.

 

“ Sai che non dovresti andare in giro da sola, e con gli sconosciuti? Ci sono i cattivi lì fuori “ disse il ragazzo mentre sorrideva a quella bambina di circa cinque anni.

 

“ Tu non sei cattivo. “ affermò la bambina convinta delle sue parole.

 

“ Ah,no? Cosa te lo fa credere? “ rispose lui con un cipiglio curioso in volto. Lei si limitò a scrollare le spalle e a sorridere.

 

“ Tu sei buono, come la cioccolata con i marshmallow”.

 

 

“ Edward “ si ritrovò a mormorare la ragazza con un sorriso involontario sulle labbra.

 

Perché si era ricordata ora dello strano ragazzo che l’aveva portata dalla sua mamma quando si era persa nel centro commerciale?

 

Che fine aveva fatto?

 

Sarà sposato ormai, si disse Isabella mentre sentiva lo sconforto pesarle dentro come un macigno.

Riprese la sua lettura, ma la sensazione di essere nuovamente osservata la fece voltare verso il bosco. Scosse il capo e tornò a fissare le pagine: il desiderio di immergersi nella lettura era svanito con quel maledetto ricordo. Isabella abbandonò il libro sul manto verde di erba e si stese su di esso per godersi i deboli raggi di sole sulla sua pelle.

 

Edward.

 

Una settimana dopo l’incontro con il ragazzo, Isabella si trasferì a Phoenix con la mamma; ma aveva sempre conservato il desiderio di rivedere la sua cioccolata calda con i marshmallow, cosa che purtroppo non era avvenuta, così Edward era diventato un ricordo latente nella sua testa, fino ad oggi.

 

La ragazza sentì un ringhio nascere dal cuore della boscaglia accompagnato da un fruscìo sinistro che le fece accapponare la pelle. Afferrò frettolosamente il suo zaino e il libro e iniziò a battere in ritirata: il suo istinto di sopravvivenza le diceva di correre e di fare velocemente.

 

Velocemente? Io? Pensò ironicamente Bella, mi troverei immediatamente spiaccicata a terra.

 

Non fece in tempo a finire quel pensiero che si trovò scaraventata sul terreno. Sbattè la testa a terra e sentì un rivolo di sangue colarle lungo la fronte.

 

Si voltò e vide davanti a lei, un uomo con un ghigno divertito sul volto.

 

Lui annusò l’aria e ritornò a guardarla.

 

“ Eh sì, proprio un bel profumino “ le mostrò i canini affilati e poi si lanciò verso di lei come fa un leone con la gazzella.

 

Isabella chiuse gli occhi di colpo, non voleva vedere il suo carnefice mentre la stava per fare fuori.

 

Attese qualche secondo e poi sentì un boato che si disperdeva nell’aria.

 

Aprì una palpebra e vide l’uomo di prima che stava lottando con un altro ragazzo dalla chioma ramata, il cuore di Isabella iniziò a battere più forte, ma la causa di quel battito veloce non era la paura, ma l’ansia che quel ragazzo dai capelli ramati si facesse male. Eppure non riusciva a dare una spiegazione a quell’angoscia che le stava attanagliando lo stomaco.

 

Poi altre due figure intervennero in aiuto del “Rosso”, presero l’individuo che l’aveva sbattuta a terra e lo portarono nella boscaglia.

 

Bella cercò di alzarsi, ma la vista le si annebbiò e un gemito di frustrazione le sfuggì dalle labbra rosee.

 

“ Ti sei fatta male? Ti porto da Carlisle “ la voce dello sconosciuto non era nuova, aveva un timbro inconfondibile che lei aveva già sentito. Alzò lo sguardo e si specchiò con un paio di occhi dorati.

“ Edward “ esclamò prima di essere inghiottita dal buio.

--( www.youtube.com/watch?v=Hjs36FyjU44 )

Il “ Rosso” si muoveva frustrato avanti e indietro, come se fosse un leone in gabbia. La paura aveva lasciato spazio alla rabbia: perché Alice non aveva visto prima? Sarebbe certamente intervenuto prima che quel vampiro torcesse un solo capello a Isabella! Isabella, la dolce creatura che aveva incontrato tredici anni fa, era ormai diventata una donna bellissima. Il suo profumo era capace di stordirlo cento volte di più di quanto non avesse già fatto all’epoca. Si ricordava di lui? Eppure aveva pronunciato il suo nome prima di perdere conoscenza!

 

“ Fratellino, sta per svegliarsi “ il bisbiglio di Alice gli arrivò limpido come se fosse stata a qualche passo da lui, si girò verso la figura stesa sul letto e si sedette di fianco a lei.

 

Isabella aprì gli occhi e mise a fuoco il luogo in cui si trovava, poi sentì una presenza di fianco a lei e si voltò.

 

“ Edward! “ Gli occhi del vampiro si sgranarono dallo stupore e gli si dipinse un sorriso di gioia sulle labbra marmoree.

 

“ Isabella “ sospirò lui stringendo la ragazza che si era buttata addosso a lui per abbracciarlo.

 

“ Cosa è successo? Dio, quel tipo… chi diavolo era? “ domandò lei in un barlume di lucidità.

 

“ Lui era un vampiro. “ Le parole che pronunciò Edward pesavano come macigni, cosa avrebbe fatto quando le avrebbe detto che anche lui era un vampiro?

 

“ Un vampiro? … anche tu sei… “ lasciò la frase in sospeso, ma lui annuì.

 

“ Isabella, ti prego di credermi. Io non ti farei mai del male. Noi ci nutriamo solo di sangue animale, non torceremmo un solo capello a un umano, soprattutto a te… “ Isabella sorrise e lo abbracciò di nuovo.

 

“ Lo so “

 

“ Davvero? “ Edward rimase stupito dal suo atteggiamento, si sarebbe aspettato che Isabella scappasse urlando da quella casa, invece si era stretta a lui tranquillizzandolo.

 

“Isabella, sono tredici anni che ti seguo come uno stalker. Sono tredici anni che ti sei presa il mio cuore, ma non lo voglio indietro, perché so che tu sei l’unica che può custodirlo.

Ho lottato invano. Non c'è rimedio.
Non sono in grado di reprimere i miei sentimenti.
Lasciate che vi dica con quanto ardore io vi ammiri e vi ami
. *

Ma capirò se tu non vorrai più avere a che fare con me, per via della mia natura.“ mormorò il vampiro chiudendo gli occhi. Avrebbe giocato a carte scoperte, e avrebbe rischiato tutto. Perché Isabella ormai gli era entrata dentro, il suo amore per lei cresceva ogni giorno, e anche se si limitava a fissarla dalla finestra della sua camera ogni singola notte, non l’aveva mai abbandonata. Ma ora il terrore si stava impossessando di lui. L’avrebbe abbandonato dopo quella rivelazione?

 

“  Non fuggirò mai da te, so che non mi farai mai del male: tu sei buono come la cioccolata con i marshmallow “ si limitò a rispondere la ragazza.

 

Si sorrisero e le loro labbra si sfiorarono.

 

 

Non c’è bisogno che vi racconti come finisce la storia.

Qui non si parla di principesse chiuse nella torre dalla matrigna cattiva, o di principi che superano prove mortali per salvare la loro bella. Si parla di Edward e Isabella: un vampiro ultracentenario che ha donato il suo cuore a una piccola umana che si prenderà cura di esso fino alla fine dei tempi, custodendolo gelosamente.

 

--

beh, spero che questa Os vi sia piaciuta!

* Orgoglio e Pregiudizio.

Aspetto le vostre recensioni, un bacio!

   
 
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